Giornata Internazionale di Sensibilizzazione sulla FASD

 

Questa giornata si celebra ogni anno il 9 settembre per ricordare quali sono le conseguenze dell’assunzione di alcolici durante la gravidanza.

Il Disturbo dello spettro fetale alcolico – FASD, indica l’insieme delle patologie che possono colpire il bambino nel caso in cui la mamma assume sostanze alcoliche durante la gravidanza.

La data dell’iniziativa è stata scelta non a caso: è il nono giorno del nono mese dell’anno, un modo in più per rimarcare la necessità dell’astinenza dall’alcol nei nove mesi di gravidanza.

 

Vizi da tassare

In Francia alcol e fumo tassati per ridurre il deficit di bilancio. L’oncologo Tirelli lancia la proposta applicabile anche in Italia. Voi che ne pensate? Dite la vostra rispondendo al nostro sondaggio

fumo sigarett -

La Francia ha deciso di puntare su tasse anti-crisi benefiche per la salute, che, oltre a dare respiro alle casse dello Stato, rendano meno appetibili anche i vizi poco salutari. Tra le misure per la riduzione del deficit di bilancio, infatti, il primo ministro François Fillon ha in programma l’aumento del prezzo del tabacco del 6% entro l’anno e una tassa, a partire probabilmente dal 2012, su alcol e bibite.

“In tempi di misure economiche da adottare urgentemente – commenta Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Istituto Tumori di Aviano – colpisce l’atteggiamento francese di aumentare le tasse sul fumo, cercando così di contrastare un’epidemia, non solo planetaria, ma che ci vede primatisti mondiali dei tumori della laringe, come riportato in questi giorni al congresso nazionale della Società italiana di otorinolaringologia. 

L’incidenza di questa forma di cancro, specie nel Nord-est del nostro Paese, è la più alta nel mondo. La causa principale di questo triste primato è il fumo di sigaretta, che determina un rischio di ammalarsi 10 volte superiore, insieme all’alcol, altro importante fattore di rischio che, se associato al fumo, ne potenzia la pericolosità. 

La fascia d’età più a rischio è quella compresa tra i 60 e i 70 anni, ma si possono registrare casi anche in età inferiore. Come sempre, la prevenzione resta tuttora l’arma più efficace nella lotta ai tumori perché consente di eliminare i fattori di rischio, in questo caso il fumo di sigaretta. In queste ultime ore in cui il Governo sta decidendo misure economiche per fare cassa – conclude Tirelli – sarebbe opportuno, come in Francia, contrastare fumo e superalcolici aumentando le tasse e cercando di dissuadere i comportamenti a rischio per i tumori e le malattie cardiovascolari”.

Voi che ne pensate? Dite la vostra commentando e rispondendo al sondaggio on line

Adolescenti e alcol: atteggiamento «liberale» dei genitori aumenta il rischio di abuso

Alcol_ragazziConsentire ai propri figli di bere piccole quantità di alcolici in casa, per levar loro il “gusto del proibito” e incentivarli ad un consumo responsabile, è controproducente. È quanto emerge da uno studio pubblicato su Journal of Studies on Alcohol and Drugs dai ricercatori dell’Università del Minnesota di Minneapolis (Usa), secondo cui anziché fare bene, questo metodo incentiva l’abuso di alcol fra i minori.

 

La ricerca è stata condotta su 1.900 ragazzi di 12-13 anni, la metà dei quali risiedeva a Melbourne (Australia), mentre gli altri a Seattle (Stati Uniti), che sono stati monitorati per un periodo di due anni. Al termine dell’analisi, è emerso che i figli di coloro che seguivano la filosofia del “concedere per prevenire” – ossia consentivano alla progenie di assumere un po’ di vino o di birra in loro presenza, al fine di responsabilizzarla – tendevano a bere di più e correvano un rischio maggiore di un terzo di trovarsi in una rissa scatenata dall’alcol, rispetto ai figli di persone che adottavano il metodo “tolleranza zero”.

 

“I ragazzi hanno bisogno di genitori che si comportino da tali e non da ‘compagni di bevute‘ – afferma Barbara McMorris, che ha guidato lo studio -. Gli adulti devono stare attenti a inviare messaggi chiari”.

http://salute24.ilsole24ore.com/

Vasco: “Le leggi che puniscono chi guida ubriaco sono una vergogna”

Altra polemica in arrivo per il rocker più amato d’Italia

Non si sono ancora spenti gli echi dell’ultimapolemica con Morgan (“Vasco è morto a 27 anni, almeno musicalmente”, cui Rossi ha ribattuto “Morgan? poverinoo…per un barlume di popolarità… cosa non si fa”) che un’altra è già bella e pronta per il rocker di Zocca.


La rivista Panorama di questa settimana, infatti, rilancia alcune recenti, inedite dichiarazioni diVasco. Prima del concerto a San Siro del 16 giugno, il musicista ha tenuto un mezzo comizio sulla libertà: in particolare la libertà di ubriacarsi
Secondo il settimanale, in quell’occasione Vasco si è espresso assai criticamente nei confronti delle norme che prevedono sanzioni nei confronti di chi venga trovato ubriaco al volante: «Sono leggi sulle intenzioni» ha detto il cantante, una «vergogna», una cosa fatta dallo Stato «per fotterci».


E c’è da scommettere che le reazioni non tarderanno ad arrivare. Presumibilmente da parte di quelle associazioni vittime della strada che da anni si battono per una maggiore informazione ed educazione relativa al fenomeno. Forse stavolta il cantore della Vita spericolata ha esagerato. 

http://musica.virgilio.it/news/rock/vasco-leggi-che-proibiscono-di-guidare-ubriachi-sono-vergogna.html

«Bere fa bene? Falso» 13 giugno 2011 | Gianni Testino *

 

Gianni Testino

Mi e’ stato segnalato da alcuni pazienti e colleghi un articolo online del Secolo XIX intitolato “Bere con moderazione fa bene alla salute”.

 

Mi permetto di segnalare che il consumo di alcol e’ un comportamento a rischio e che l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ preferisce non utilizzare piu’ i termini uso e abuso, ma banalmente di consumo. All’interno di qualsiasi tipo di bevanda alcolica e’ presente una sostanza tossica che si chiama etanolo. L’etanolo viene poi trasformato dall’organismo in una sostanza che si chiama acetaldeide. L’acetaldeide e’ una sostenza tossica e cancerogena. Peraltro, e’ possibile trovare nelle bevande alcoliche acetaldeide libera.

 

E’ difficile, quindi, per un operatore della sanita’ identificare una dose moderata e responsabile di una bevanda alcolica al cui interno sono presenti due sostanze nocive per l’organismo umano.

 

Al di la’ delle varie valutazioni scientifiche relative al consumo di alcol in rapporto alle singole patologie, recentemente l’agenzia IARC (International Agency for Cancer Research – Organizzazione Mondiale della Sanita’) ha inserito il consumo di etanolo e acetaldeide nel gruppo 1 dei cancerogeni per alcuni settori del nostro organismo (cavita’ orale, faringe, laringe, esofago, fegato, intestino e mammella). Peraltro, molti Autori e molte agenzie del settore sostengono che non puo’ essere definito un dosaggio sicuro e che vi e’ una risposta dose dipendente.

 

Recentemente la stampa ha divulgato l’allarme dei telefonini: pensate che l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ ha inserito tale pericolo nel gruppo 2, quindi ad un livello inferiore rispetto ad etanolo e acetaldeide! L’obiettivo che si prefiggono gli operatori della salute non e’ ovviamente quello di proibire, ma quello di dare informazioni scientifiche, soprattutto nei confronti dei nostri giovani.

 

Alcol e salute e’ una scelta individuale: pero’, quando uno assume una bevanda alcolica deve essere consapevole che introduce nell’organismo etanolo e acetaldeide. Tali sostanze non sono certo l’elisir di lunga vita!

 

* Epatologo Resp.le Alcologia Osp.San Martino di Genova 

Vice-Presidente Nazionale – Societa’ Italiana di Alcologia

 

Bere con moderazione fa bene alla salute

http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2011/06/13/AOxnx3b-bere_falso_bene.shtml

CINA: DA DIVIETO DI FUMO A RITIRO PATENTE A VITA

Tempi nuovi per la Cina. La via verso la democrazia e la modernizzazione della patria di Mao passa anche attraverso un adeguamento ai canoni occidentali nel diritto. Due le riforme importanti: la prima riguarda il codice stradale. Se un automobilista che dopo aver assunto droga o alcol provoca un incidente grave, non potrà mai più, in tutta la sua vita, mettersi al volante di una vettura. A deciderlo il Comitato Permanente dell’Assemblea Popolare Nazionale, l’organo legislativo della Repubblica Popolare Cinese, che ha approvato l’epocale emendamento alla legge sulla sicurezza stradale. In pratica, chi si renderà responsabile di un sinistro grave dopo aver bevuto o essersi drogato verrà indagato penalmente e, se giudicato colpevole, subirà la revoca a vita della patente da parte del dipartimento di Gestione del Traffico dell’Organo di Sicurezza Pubblica. L’altro divieto riguarda il fumo. Un provvedimento appena entrato in vigore e messo in atto anche alla luce di un dato preoccupante per la salute dei cinesi. Infatti, secondo i dati Oms la Repubblica Popolare è il posto dove  si vendono in assoluto più sigarette e dove ci sono più fumatori, più di 300 milioni di fumatori. Sempre l’Oms ha calcolato che saranno 3,5 milioni i cinesi che moriranno ogni anno fino al 2030 per le malattie legate al consumo di tabacco, un numero maggiore rispetto ai 3 milioni di vittime annuali entro il 2050 pronosticati in studi precedenti. Naturalmente é un divieto in salsa cinese : non sono infatti previste multe per chi contravviene alla regola. Il Ministero della Salute ha  predisposto dettagliate regole anti-fumo: cartelli che indicano il divieto saranno esposti in tutti i luoghi pubblici mentre nelle macchinette per la vendita automatica non saranno più vendute sigarette. Avvisi di “vietato fumare” saranno posti in tutte le sale degli uffici pubblici, nei bagni, negli ascensori, lungo le scale, e in altri luoghi e il Ministero della Sanità, per dare l’esempio, ha anche diffidato i propri funzionari dall’utilizzare il tabacco come regalo, usanza molto diffusa in Cina. Gli impiegati del ministero della salute che violeranno le disposizioni saranno al momento gli unici ad essere puniti, visto che non ci sono ancora sanzioni per i fumatori incalliti. Viceversa si sta pensando a premi in danaro per coloro che, durante l’anno, smetteranno di fumare.

http://www.justicetv.it/

Salute/ Bere più di due alcolici al giorno aumenta rischi cancro

Salute/ Bere più di due alcolici al giorno aumenta rischi cancro

Lo rivela studio del British Medical Journal

Salute/ Bere più di due alcolici al giorno aumenta rischi cancro

Roma, 9 apr. (TMNews) – Bere più di due alcolici al giorno può incrementare significativamente il rischio di contrarre alcuni tipi di cancro: almeno 13mila casi all’anno in Gran Bretagna sono collegati al bere.

Le linee guida del Ministero della Sanità britannica (Nhs) indicano che gli uomini debbano assumere non più di tre o quattro unità alcoliche al giorno (tra i 24 e i 32 grammi), mentre le donne dovrebbero oscillare tra le due e le tre unità alcoliche (tra i 16 e i 24 grammi). La ricerca, pubblicata dal British Medical Journal (Bmj), ha tuttavia riscontrato rischi di tumore anche a livelli inferiori.

“I nostri dati evidenziano che molti tumori avrebbero potuto essere evitati se il consumo di alcol si fosse limitato a due alcolici al giorno per gli uomini e a uno per le donne, che sono le avvertenze di molte organizzazioni sanitarie”, hanno affermato gli autori del rapporto, “Addirittura un numero superiore di neoplasie sarebbe stato scongiurato se le persone avessero ridotto il consumo di alcol sotto le linee guida raccomandate, o avessero addirittura smesso di bere del tutto”.

Tra i tumori più diffusi imputabili all’alcol ci sono quelli alla faringe, all’esofago e alla laringe, seguiti dal fegato. Gli esperti hanno analizzato i dati di otto nazioni europee.

http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20110409_00002.shtml

Istat, sempre più alcol tra i giovani fino a 15 anni Sono più di otto milioni

di Giacomo Tasca

Cresce il consumo di alcol nei giovani ma sono i consumatori più anziani quelli a rischio abuso. Vinitaly apre i battenti a Verona e l’Istat pubblica una ricerca – con riferimento al 2010 – sull’uso e l’abuso di alcol tra gli italiani. Nel 2010 la quota di popolazione di 11 anni e più che ha consumato almeno una bevanda alcolica durante l’anno è pari al 65,7 per cento, in diminuzione rispetto al 2009 (68,5 per cento); il 26,3 per cento della popolazione (14 milioni 126 mila persone) beve alcolici quotidianamente, mentre il 38,4 per cento ha consumato alcol almeno una volta fuori dai pasti.

Giovani e genitori Nel complesso i comportamenti a rischio nel consumo di alcol (consumo giornaliero non moderato), binge drinking (sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione) e consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni riguardano 8 milioni e 624 mila persone, il 16,1% della popolazione di 11 anni e più. Emerge inoltre che l’abitudine al consumo non moderato di bevande alcoliche da parte dei genitori potrebbe influenzare il comportamento dei figli. Infatti, è potenzialmente a rischio il 19,7% dei ragazzi di 11-17 anni che vivono in famiglie dove almeno un genitore adotta comportamenti a rischio nel consumo di bevande alcoliche, mentre tale quota scende al 14,4% tra i giovani che vivono con genitori che non bevono o che bevono in maniera moderata.

Anziani più a rischio La popolazione più a rischio di consumo non moderato di alcol è quella anziana: si tratta di 2 milioni e 915 mila persone di 65 anni e pi— (il 43,5% dei maschi e il 10,6% delle femmine): bevono quotidianamente eccedendo le raccomandazioni, spesso mantenendo comportamenti acquisiti nel corso della vita, non consapevoli degli aumentati rischi per la salute dovuti all’ avanzare dell’età. È comunque diminuita, in 10 anni (2000-2010), la percentuale degli over 65 che bevono tutti i giorni (dal 39,4% al 37,8%) e quella di chi beve almeno una volta all’anno (dal 62,1% al 61,1%), mentre è aumentata quella dei bevitori occasionali (dal 22,7% al 23,3%) ed è rimasta sostanzialmente stabile quella degli anziani che bevono fuori dai pasti (dal 12,7% al 12,4%).

Al nord Secondo le rilevazioni, a livello territoriale il consumo di alcolici è più diffuso nel Centro-nord, soprattutto nel Nord-est, in particolare tra i maschi. In modo analogo si distribuiscono i consumatori giornalieri, con una quota nel Nord-est del 28,6%. Considerando l’ampiezza demografica dei comuni, sia la quote di consumatori nell’anno, sia quella dei consumatori giornalieri sono più alte nei piccoli comuni fino a 2 mila abitanti. La quota maggiore di consumatori fuori pasto è del 57,8% per gli uomini residenti nel Nord-est, con picchi di circa il 70% in Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. Per le donne, la maggiore diffusione si ha sempre nel Nord-est (33,4%), con un picco del 46,7% in Trentino-Alto Adige.Rapporto Istat  su “L’uso e l’abuso di alcol in Italia” riferito al 2010. Aumenta il consumo giovanile e quello fuori dai pasti sebbene diminuisca la percentuale di bevitori giornalieri. Dal punto di vista della salute però rischiano di più gli over65

http://www.ilgiornale.it

 

Salute, 9 milioni di italiani abusano di alcool

AUMENTO CONSUMO ALCOOL FUORI PASTO / ROMA – Non sono confortanti per la nostra salute i dati che ci pervengono dall’Istat riguardanti il consumo d’alcool in Italia: in ben 9 milioni ne abusano. Cresce infatti il dato concernente il numero di persone che bevono alcolici fuori pasto e scende quello relativo a chi beve una volta l’anno o occasionalmente. Nel 2010 la quota di popolazione che ha consumato almeno una bevanda alcolica durante l’anno è pari al 65,7%. Nel complesso i comportamenti a rischio nel consumo di alcol riguardano 8 milioni e 624mila persone, una quota che appare stabile nel tempo. La situazione si fa poi ancor più sconcertante perché diminuisce l’età dei consumatori di alcool: ci si avvicina a tale scorretta abitudine molto giovani ed infatti, solo il 26% dei ragazzi tra i 15 e i 24 annidichiara di non aver bevuto negli ultimi 3 mesi. Il 60% dei consumatori beve birra, il restante 40% consuma vino. Gli aperitivi e i digestivi sono assunti dal 34% e i superalcolici (per lo più sotto forma di cocktail) dal 21%. Tutti i dati rilevati fino ad ora evidenziano l’aumento del consumo di alcol al crescere dell’età e in particolare un salto significativo dopo i 18 anni, il che evidenzia una correlazione positiva con l’aumentare della capacità economica, l’ingresso nel mondo del lavoro e la maggior possibilità di  occasioni di incontro sociale. Un dato particolarmente preoccupante è che se si confrontano i consumi dei ragazzi tra i 18  e i 24 anni con quelli della popolazione adulta si può notare come i primi mostrino una frequenza più episodica, ma un consumo generalmente più elevato, con forti bevute che si prolungano magari per intere nottate.

http://www.notizieitaliane.it

Via la patente dopo 3 infrazioni gravi, stretta sull’alcol per gli under 21 e sulle minicar

In arrivo il nuovo codice della strada che dovrebbe entrare in vigore entro luglio prima del grande esodo

 

Ritiro della patente dopo tre infrazioni gravicommesse in un anno, tasso alcolico zero per i neopatentati e divieto di guidare i Suv, maggiori controlli sulle minicar. Sono alcune delle novità contenute nel nuovo codice della strada che domani arriverà alla Camera e dovrebbe ottenere presto, probabilmente entro fine mese e in coincidenza con il grande esodo estivo, anche il via libera del Senato.

Dopo l’ultimo weekend di sangue sulle strade e il numero di incidenti mortali che vede l’Italia tra i primi posti in Europa dopo la Polonia, l’obiettivo delle nuove norme è quello di aumentare i controlli e di rendere le sanzioni previste più efficaci. Il ministro della Infrastrutture Altero Matteoli ha detto che si vogliono “diminuire gli incidenti in generale, che oggi costano alla comunità 30 miliardi l’anno, praticamente una manovra, e ben 2 punti di Pil. Vogliamo consolidare il trend di diminuzione degli incidenti mortali che sono tuttavia ancora oltre 4.700 l’anno, un vero massacro. L’attenzione è soprattutto sui giovani e i neopatentati che si sono dimostrati il segmento più problematico alla guida.

LE NOVITA’
Se in un anno viene commessa per tre volte un’infrazione che comporti la detrazione di 5 punti non si potrà più ricorrere a corsi di recupero o pagare semplicemente una multa: bisognerà ricominciare da capo con la scuola guidagli esami.

Nei primi tre anni di patente, quindi per gli under 21, il livello massimo di alcol nel sangue non sarà più quello consentito per tutti di 0,5 grammi per litro, ma sarà zero. Addio anche a una birra o un solo bicchiere di vino. Stessa regola anche per camionisti, tassisti e conducenti di autobus.

Il foglio rosa
si potrà prendere a 17 anni  per chi ha già la patente A. Obbligatorio un corso di guida pratica di almeno 10 ore. Ad accompagnare l’aspirante patentato ci dovrà essere una persona in possesso di patente da almeno 10 anni. I neopatentati non potranno guidare auto di potenza superiore ai 70kW comei Suv.

Per guidare le minicar sarà necessario superare un esame pratico. Moltiplicate per 10 (fino a tremila euro) le multe per chi trucca le auto, che non possono superare i 45 km orari.

Banditi gli autovelox “a tradimento”, che dovranno essere segnalati chiaramente e anticipatamente e niente ritiro di patente per gli over 80 che dovranno però sottoporsi a esami più frequenti per dimostrare di essere in grado di guidare. 

Non sono passate
, invece, l’aumento a 150km orari di velocità in autostrada, il casco in bicicletta, il divieto di fumo per chi guida e la patente speciale per le auto blu. In realtà, i 150km all’ora sono già consentiti su tre autostrade a 3 corsie. L’estensione del limite è una decisione dell’ente proprietario o del gestore dell’arteria. La nuova norma prevedeva invece l’aumento della velocità senza il permesso dell’ente proprietario, bastava la presennza del tutor.
(Apcom)