Prevenzione e controllo dell’influenza, raccomandazioni per la stagione 2012-2013

Immagine raffigurante la vaccinazione

Prosegue la campagna vaccinale contro l’influenza fino a dicembre. L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha rimosso il 9 novembre il divieto d’uso dei vaccini antinfluenzali fabbricati dalla Novartis in seguito ad accurate verifiche ed analisi, adottato in via precauzionale a tutela della salute pubblica il 17 ottobre. I lotti con anomalie non sono mai stati distribuiti e non sono presenti sul mercato.

Per informazioni sulla sicurezza dei vaccini è stato attivo dal 26 ottobre al 18 novembre il numero verde 1500 del Ministero. 
Consulta:

La campagna antinfluenzale ha l’obiettivo di vaccinare il 95% della popolazione a rischio e di età superiore a 65 anni, come prevede la circolare annuale del Ministero con le indicazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale, a cura della Direzione generale della Prevenzione sanitaria.

L’influenza costituisce, infatti, un importante problema di Sanità Pubblica per il numero elevato di persone colpite.
I sintomi più comuni sono febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea e malessere generale. Di solito i sintomi si risolvono spontaneamente entro una settimana dall’esordio.

I casi gravi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e in determinate categorie di rischio, quali il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Tuttavia, casi gravi di influenza si verificano, di tanto in tanto, in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate, anche se questo è un evento raro.

Le epidemie influenzali annuali sono associate a elevata morbilità e mortalità. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie (ECDC) stima che in media circa 40.000 persone muoiano prematuramente ogni anno a causa dell’influenza nell’UE. Il 90% dei decessi si verifica in soggetti di età superiore ai 65 anni, specialmente tra quelli con condizioni cliniche croniche di base.

Raccomandazioni per proteggersi dall’influenza
La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza. Il Centro Europeo per il controllo delle Malattie ha raccomandato le seguenti azioni:

  1. Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
    Fortemente raccomandato
  2. Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
    Raccomandato
  3. Isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
    Raccomandato
  4. Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali)
    Raccomandato

Le misure raccomandate si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali).

Obiettivi del Piano nazionale prevenzione vaccinale
Il nuovo Piano nazionale prevenzione vaccinale (PNPV) 2012-2014 prevede l’inserimento nel calendario della vaccinazione antinfluenzale negli ultra 65enni.
Tra gli obiettivi del PNPV sono stati inseriti gli obiettivi di copertura per la vaccinazione antinfluenzale: il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave: una strategia vaccinale basata su questi presupposti presenta un favorevole rapporto costo-beneficio e costo-efficacia.
L’individuazione dei gruppi a rischio rispetto alle epidemie di influenza stagionale, ai quali la vaccinazione va offerta in via preferenziale, concorda che i principali destinatari dell’offerta di vaccino antinfluenzale stagionale siano le persone superiori a 65 anni e le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza.

Obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono:

  • riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte
  • riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità

Negli anziani e nei soggetti con condizioni di rischio che vivono in comunità, l’efficacia sul campo stimata della vaccinazione varia dal 23 al 75%.

Chi deve vaccinarsi contro l’influenza
Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.
La vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di complicanze se si contraggono l’influenza.
Il periodo delle campagne di vaccinazione antinfluenzale in Italia è quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre.

La campagna di vaccinazione stagionale, promossa ed economicamente sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale, è rivolta principalmente ai soggetti classificati e individuati a rischio di complicanze severe e a volte letali, in caso contraggano l’influenza. L’offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale.

Elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata

http://www.salute.gov.it/dettaglio/phPrimoPianoNew.jsp?id=350

 

Visite mediche: liste di attesa lunghissime

visita-medica-lista-attesa

Quando si parla di visite mediche purtroppo le liste di attesa sono lunghissime e di certo per il nostro paese questo non è un vanto; pensate che per una visita oculistica secondo i dati del 2011 occorre aspettare 11 mesi. Nel 2010 i mesi di attesa erano invece 8; se si parla invece di una visita cardiologica i mesi di attesa sono 7 e mezzo contro i 6 del 2010.

Questi sono alcuni dei dati (su cui occorre fare una riflessione e capire bene perchè nel nostro paese la sanità pubblica non sempre funziona come dovrebbe) contenuti all’interno del 15esimo Rapporto “Pit Salute” e presentato a Roma al ministero della Salute.

 

 

 

Quando si parla di salute del cittadino queste liste di attesa così lunghe dovrebbero scomparire perchè non si può scherzare con la vita ed attendere mesi per ottenere qualcosa che almeno secondo me ci spetta di diritto è inaccettabile. Sì, certo si può andare privatamente ma purtroppo in questi casi i costi lievitano e non sempre, in particolar modo in questo periodo di crisi si possono affrontare delle spese elevate.

.mondobenessereblog.com

Conferenza Governativa Amianto, dal 22 al 24 novembre a Venezia

L’emergenza amianto, o asbesto, in Italia non è finita, ci sono ancora diverse zone dove è presente questo materiale la cuidispersione delle fibre, a terra o nell’aria, rappresenta un rischio per la salute non solo dei lavoratori ma dei cittadini tutti.

La II Conferenza Governativa sulle Patologie Asbesto-correlate, che si terrà a Venezia dal 22 al 24 novembre, presso la sede della Fondazione Cini (Isola di San Giorgio Maggiore), nasce proprio con “l’obiettivo di discutere di quella che è un’autentica emergenza nazionale e di individuare azioni cui dar seguito per la redazione di un Piano nazionale sull’Amianto” , come riportato sul sito web ufficiale.
L’evento, realizzato per iniziativa del Ministero della Salute in accordo con l’Università Ca’ Foscari e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia vedrà la partecipazione di autorevoli voci che in questi tre giorni animeranno i dibattiti e le discussioni.

Il programma dell’evento, che può essere interamente scaricato in formato PDF cliccando su questo link è davvero nutrito e prevede, per ogni giornata, tre sessioni di approfondimento qualiRicerca clinica e di baseSanità pubblica e ricerca epidemiologicaBonifiche e metodi di inertizzazione.
E’ possibile registrarsi online all’evento sia come Azienda sia come privato.

La valutazione del rischio amianto sui luoghi di lavoro
PMI Servizi

fonte

Ilva, ministero dell’ambiente parte civile

Clini: “Il ministero si costituirà parte civile nel processo mirato a individuare responsabilità per l’inquinamento”

Luca Romano

Taranto si registra un aumento della mortalità del 10% nel periodo 2003-2008.

 

Il dato emerge dallo studio “Sentieri” dell’Istituto Superiore di Sanità, che verrà presentato domani dal ministro della Salute Renato Balduzzi.

Il trend conferma le precedenti analisi, relative al periodo 1995-2002, che parlavano di un aumento di mortalità generale e per tumori che oscilla tra il 10 e il 15%, e un aumento del 30% in particolare per il tumore al polmone sia negli uomini sia nelle donne. Un aumento di oltre 50% di decessi permalattie respiratorie acute.

I dati riconoscono un nesso sospetto ma non accertato di causalità con le emissioni degli stabilimenti di Taranto, come quello dell’Ilva. La ricerca fa parte del progetto che ha studiato il profilo di mortalità delle popolazioni residenti nei siti di interesse nazionale per le bonifiche (circa 60 in Italia) misurando l’impatto sulla salute di quelli contaminati come appunto l’area di Taranto.

Intanto, “il ministero dell’Ambiente si costituirà parte civile nel processo mirato a individuare responsabilità per l’inquinamento di Taranto”. Ad affermarlo è stato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini su twitter. 

E sul caso Ilva, i custodi giudiziari degli impianti dell’Ilva sequestrati hanno notificato all’azienda una direttiva con la quale ordinano di rifare completamente sei batterie delle cokerie degli altiforni, spegnere 6 torri e 2 altoforni, fermare l’acciaieria 1, adeguare l’acciaieria 2, e il rifacimento del reparto “Gestione materiali ferrosi”.

Elenco Farmaci Dannosi

Elenco Farmaci Dannosi

Cercando qua e là sono riuscita ad individuare una serie di nomi di farmaci molto pericolosi.
Quello che mi ha insegnato questa difficoltosa ricerca è che:

E’ FONDAMENTALE LEGGERE IL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO PRIMA DI ASSUMERE QUALSIASI MEDICINA, CONTROLLARE GLI EFFETTI COLLATERALI, LE CONTROINDICAZIONI, CONTROLLARE GLI EFFETTI CHE HANNO QUANDO SI USANO ALTRI MEDICINALI, CIBI, BEVANDE, ERBE O TISANE.

Purtroppo in alcune confezioni di farmaci non vengono riportati dati importanti, o vengono omessi, spesso per ragioni di lucro…le aziende farmaceutiche non si fanno molti scrupoli…

Dalle varie informazioni che ho preso cercherò di elencare una lista dei più pericolosi, di quelli che potrebbero diventarlo assumendoli insieme ad altri farmaci, o cibi, o bevande e quelli che sono inutili da prendere, cioè che fanno male al portafoglio e non danno alcun effetto curativo sulla persona. Devo ricordare che ogni giorno nascono nuovi farmaci e nuovi effetti collaterali, quindi farò il possibile per tenermi aggiornata.

Vioxx, Arofexx, Coxxil, Dolcoxx, Dolostop e Miraxx
specialità medicinali contenenti rofecoxib (di Merck Sharp and Dohme)
Il rofecoxib è un antinfiammatorio non steroideo inibitore della ciclo ossigenasi 2.
E’ indicato per il trattamento sintomatico dell’artrosi o dell’artrite reumatoide nell’adulto.
Ritirato nel settembre 2004, si stima che dal 1999 al 2004 abbia causato 160.000 decessi per ictus e infarti. Nella recente trasmissione
“Mi Manda Rai 3” (23/9/05) una persona riferiva sotto gli occhi strabiliati di un rappresentante del Ministero della Sanità, che prendeva
ancora il Vioxx sotto consiglio-prescrizione medica e che lo reperiva facilmente.

Celebrex
principio attivo Celecoxib (della Pfizer), è un anti-infiammatorio ad azione inibitoria sull’enzima ciclo-ossigenasi-2 ( COX-2 ), approvato
nel trattamento dell’osteoartrosi e dell’artrite reumatoide.
Il farmaco trova anche impiego nel trattamento della poliposi adenomatosa familiare. Già uno studio di gennaio 2005 mostrava un quasi raddoppio di decessi per infarti ed ictus.

Tutti gli COX-2 INIBITORI
(Celecoxib, Parecoxib, Valdecoxib, Etoricoxib, Bextra, Prexige, lumiracoxib)
Questi farmaci sono ancora in circolazione, gli ultimi tre sono nuovi.

Reminyl
galantamina bromidrato inibitore dell’acetilcolinesterasi.
Indicato per il trattamento sintomatico della demenza di tipo Alzheimer da lieve a moderatamente grave si è dimostrato inefficace ed
il rischio di mortalità è significativamente alto.

Diclofenac, Etodolac, Ibuprofene, Indometacina, Ketoprofene, Meloxicam, Nabumetone, Naprossene, Nimesulide, Piroxicam
sono inibitori FANS non selettivi (farmaci antinfiammatori non steroidei)
CONTROINDICAZIONI: Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani. Nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite, morbo di Crohn, gastrite. Grave insufficienza cardiaca. Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi tossica epidermica.

Advate, Kogenate Bayer/Helixate NexGen, Kogenate/Helixate, Recombinate, ReFacto
Una delle maggiori complicazioni del trattamento è lo scarso controllo delle emorragie legato allo sviluppo di anticorpi contro il Fattore VIII (detti anche ‘inibitori’). Il rischio dello sviluppo di inibitori è più elevato nei pazienti con emofilia A di grado severo che nei pazienti con
malattia lieve o moderata
.

Tenofovir in combinazione con Lamivudina e Abacavir
Elevata frequenza di mancata risposta virologica in seguito all’uso combinato di tenofovir (Viread™, TDF, Gilead Sciences) lamivudina (Epivir®, 3TC, GlaxoSmithKline) e abacavir (Ziagen®, ABC, GlaxoSmithKline) come terapia antiretrovirale tripla.
Mancata risposta virologica osservata precocemente nei pazienti con infezione da HIV trattati con lamivudina, abacavir e tenofovir.

Sulla base di tali risultati:

  • abacavir e lamivudina in combinazione con tenofovir non devono essere impiegati come tripla terapia antiretrovirale qualora si consideri un nuovo regime di trattamento per i pazienti naive o pre-trattati e in particolar modo in un regime di trattamento una volta al giorno.
  • qualsiasi paziente attualmente in terapia con tale combinazione deve essere attentamente monitorato per i segni di fallimento del trattamento e deve essere valutata una modifica terapeutica al primo segno di aumento della carica virale.

Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)
si rischiano patologie cardiovascolari. Non deve più essere considerata quale terapia di prima scelta nella prevenzione dell’osteoporosi. Vengono altresì sottolineati i seguenti punti:

  • Nel trattamento della sintomatologia menopausale, la TOS reca beneficio se usata per brevi periodi di tempo. Deve comunque essere utilizzata la minima dose efficace e per un periodo di trattamento il più breve possibile.
  • Il beneficio/rischio della TOS nell’uso a lungo termine per la prevenzione dell’osteoporosi, suggerisce che non deve essere la
    terapia di prima scelta
  • La TOS non è di alcun beneficio nelle donne sane che non presentano i sintomi della menopausa.

Specialità medicinali interessate dalla revisione delle indicazioni terapeutiche:
Solo Estrogeni – Cerotti transdermici:
Armonil 50,100; Dermestril 50,100; Epiestrol 50, 100; Estraderm TTS; Estraderm MX; Estradiolo; Angelini; Estroclim; Estroclim MX; Femseven; Menorest; Premarin; Systen
Altro
Livial cpr
HRT in associazioneCompresse orali
Activelle; Femoston 1/5; 2/10; L1/10; Kliogest cpr; Nuvelle; Premelle C; Premelle S; Premelle; Sequenziale; Prempak; Totelle; Trisequens
Cerotti transdermici
Estalis Sequi; Estracomb TTS

Seroxat (paroxetina)
nel trattamento della malattia depressiva nei bambini e adolescenti al di sotto di 18 anni, affetti da disturbi depressivi. I risultati di clinical
trial condotti su bambini e adolescenti per ottenere l’estensione delle indicazioni terapeutiche al trattamento della depressione in queste fasce di età non hanno dimostrato l’efficacia della paroxetina e hanno altresì evidenziato un maggior rischio di comportamenti autolesivi
e suicidari.
Le indicazioni attualmente autorizzate non prevedono l’uso del farmaco in età pediatrica.

Novonorm (repaglinide) – Prandin e gemfibrozil
sono stati evidenziati episodi di ipoglicemia grave in seguito all’uso combinato di repaglinide e gemfibrozil

Ketek (telitromicina)
somministrata a pazienti affetti da miastenia grave possibile aggravamento della Miastenia Grave a seguito di trattamento con Ketek (telitromicina) di pazienti affetti da tale patologia. Recentemente sono stati segnalati casi di riacutizzazione di miastenia grave, incluso un caso di decesso, in pazienti con miastenia grave accertata che avevano preso Telitromicina per il trattamento delle infezioni del tratto respiratorio. La riacutizzazione della debolezza muscolare, dispnea o grave insufficienza respiratoria acuta si sono manifestate entro
poche ore dalla prima somministrazione del farmaco. Il meccanismo di tal riacutizzazioni non è noto.
L’insufficienza respiratoria acuta in pazienti con miastenia grave può metterne in pericolo la vita.

LASSATIVI CONTENENTI ALOE E CASCARA
l’uso prolungato di prodotti medicinali a base di lassativi antrachinonici, aloe e cascara è a rischio di cancro.
In generale i lassativi, a causa della patologia per la quale sono indicati e per il fatto di essere farmaci senza obbligo di prescrizione, si possono prestare ad eccessi di autoprescrizione con fenomeni di abuso da parte dei pazienti Il ricorso indiscriminato ed eccessivo a
questi farmaci può comportare assuefazione con conseguente necessità di aumentare la dose assunta per avere l’effetto terapeutico, esponendo a un maggiore rischio di insorgenza di effetti indesiderati.
A tale proposito si ricorda che la somministrazione dei lassativi è giustificata solo nei casi in cui, nonostante un corretto stile di vita, come
per esempio una dieta varia e ricca di fibre e acqua e un’adeguata attività motoria, non si riesca a risolvere il problema della stipsi.

Rapamune (Sirolimus)
Rapamune e casi di deiscenza anastomotica bronchiale, alcuni dei quali fatali, in pazienti de novo sottoposti a trapianto di polmone.
Attraverso il sistema delle segnalazioni post-marketing, sono stati riportati casi di deiscenza anastomotica bronchiale, alcuni dei quali
fatali, in pazienti trattati con Rapamune® in combinazione con tacrolimus e corticosteroidi. Due centri hanno riferito questo grave evento avverso in pazienti sottoposti a trapianto di polmoni nei quali questo regime immunosoppressivo era stato iniziato al tempo del trapianto.
In un centro, 4 pazienti su 15 hanno sviluppato deiscenza anastomotica bronchiale; in tre di questi quattro pazienti l’esito è stato fatale1.

Si desidera richiamare l’attenzione su quanto segue:

  • Sono stati riportati casi di deiscenza anastomotica bronchiale, alcuni dei quali fatali, in pazienti de novo sottoposti a trapianto di polmone, quando Sirolimus è stato usato come parte di un regime immunosoppressivo.
  • La sicurezza e l’efficacia di Rapamune come terapia immunosoppressiva in pazienti che hanno subito un trapianto di polmone non
    è stata stabilita, e pertanto tale uso non è raccomandato.

Un’aumentata suscettibilità alle infezioni ed il possibile sviluppo di linfomi o altre neoplasie maligne, in particolare della pelle, possono essere una conseguenza dell’immunosoppressione.
Rapamune deve essere usato solo da medici esperti nell’uso della terapia immunosoppressiva e nel trattamento di pazienti trapiantati.
I pazienti a cui viene somministrato il farmaco devono essere trattati in strutture provviste di adeguate risorse di laboratorio e di supporto medico. Il medico responsabile della terapia di mantenimento deve avere tutte le informazioni necessarie al follow-up del paziente.

Enbrel (Etanercept) e Kineret (anakinra)
aumentato rischio di infezioni gravi e di neutropenia in seguito a somministrazione concomitante con Kineret (anakinra).
Pazienti con artrite reumatoide trattati contemporaneamente con kineret ed Enbrel, hanno mostrato una maggiore incidenza di infezioni
gravi e di neutropenia rispetto a pazienti trattati con Enbrel da solo e maggiore di quella osservata in precedenza con kineret da solo.

Ethyol (Amifostina)
possibile comparsa di reazioni cutanee gravi e alla loro gestione clinica.
Questo farmaco viene indicato per: ridurre la neutropenia dovuta alla combinazione di regimi contenenti ciclofosfamide e cisplatino nei pazienti con carcinoma ovarico avanzato; la protezione contro la nefrotossicità correlata a cisplatino in pazienti con tumori solidi in stadio avanzato, derivati da cellule non germinali; la protezione contro la xerostomia acuta e tardiva in pazienti affetti da tumore testa-collo, in trattamento con radioterapia frazionata.

Cefotetan (Apatef)
casi di anemia emolitica in pazienti trattati con cefotetan disodico. Alcuni dati sembrano indicare che vi sia un aumento del rischio di sviluppare anemia emolitica con Apatef di almeno tre volte rispetto ad altre cefalosporine.

Epoetina alfa
Controindicata la via di somministrazione sottocutanea nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica.
Rari casi di PRCA anticorpo-mediata sono stati riportati dall’ esperienza post-marketing in pazienti con Insufficienza Renale Cronica (IRC).
Al 30 Settembre 2002, l’Azienda è a conoscenza di 112 segnalazioni post-marketing di casi di PRCA anticorpo-mediata in pazienti trattati
con EPREX, EPOXITIN, GLOBUREN.
Tutti i casi sono stati segnalati in pazienti con Insufficienza Renale Cronica (IRC) trattati per via sottocutanea (nei casi in cui la via di somministrazione era riportata). Un caso è stato inoltre segnalato in un paziente anemico trattato con Eprex per via sottocutanea in una indicazione non autorizzata (anemia refrattaria).

Reductil (Sibutramina)
Sono pillole dimagranti di non provata efficacia. In alcuni paesi Reductil è conosciuto come: Cloridrato di Sibutramina Monoidrato,
Ectiva, Reduxade. Negli Stati Uniti con il nome di Meridia
.
Public Citizen aveva motivato il ritiro dal mercato della Sibutramina con la pericolosità del farmaco, che avrebbe causato alcune morti per problemi cardiaci in giovani soggetti. Dal 1997 al 2003 l’FDA ha ricevuto 30 segnalazioni di persone decedute per cause cardiovascolari mentre stavano assumendo la Sibutramina e 224 rapporti di ictus non-fatali, infarto miocardico ed altri problemi cardiovascolari.
La Commissione Unica del Farmaco ha riammesso alla commercializzazione le specialità medicinali a base di sibutramina.

La lista è lunga…in commercio ci sono più di 300 farmaci definiti pericolosi per la salute.

Farmaci molto specifici come quelli a base di tamoxifene, antitumorali che aiutano a combattere il cancro alla mammella, ma provocano quello all’utero. Oppure farmaci di uso molto comune, come gli antinfiammatori non steroidei (cioè non cortisonici), che presentano come controindicazioni ulcera e altri problemi gastrointestinali.
Per finire al farmaco forse più conosciuto, l’Aspirina.
Il suo principio attivo, l’acido acetilsalicilico, è presente infatti nella lista: gli effetti collaterali possono comparire quando è
somministrato in età pediatrica, tanto è vero che è sconsigliato come antifebbrile per i bambini
. L’allarme è stato lanciato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, secondo la quale sarebbero oltre 50 le malattie respiratorie e polmonari collegate all’utilizzo
di farmaci
.
Il caso del Lipobay, anticolesterolo della Bayer ritirato perché ha provocato 52 morti, potrebbe dunque non essere isolato.
“Ogni farmaco potenzialmente è dannoso, e più il suo principio è attivo, più si corrono dei rischi
– spiega il farmacologo Silvio Garattini -. Occorre fare il calcolo dei rischi e dei benefici: possiamo accettare che un antitumorale sia cancerogeno, se ci aiuta a guarire prospettandoci lontano nel tempo l’eventualità dell’insorgenza di un nuovo tumore. Ma certamente non possiamo accettare che una simile controindicazione sia contenuta in un farmaco per il mal di testa. E non dimentichiamo mai che gli effetti tossici dei farmaci
sono sempre sottostimati
: alle industrie piace enfatizzare i pregi dei loro prodotti, non i difetti”.

Nella lista non mancano psicofarmaci, come il criticatissimo Ritalin, a base di metilfenidato, una sostanza classificata tra le
anfetamine, che agisce sul sistema nervoso.
Negli Stati Uniti è uno dei più usati per curare la “Ad/Hd”, disturbo da deficit d’attenzione
e iperattività nei bambini.
In Italia è stato ritirato nel 1989, ma poi è stato reintrodotto e ora è in commercio: ad alte dosi, può
modificare la personalità, con il rischio di assuefazione, come una droga.

Altro esempio di farmaco pericoloso: l’assunzione di leflunomide, sostanza utilizzata per la cura dei dolori artritici, avrebbe causato
gravi insufficienze epatiche, che in alcuni casi hanno portato alla morte.
L’Agenzia europea per la farmacovigilanza ha denunciato
129 casi gravi, con 9 decessi. “Per gli antinfiammatori il consiglio è affidarsi al medico: a parità di effetto, sappiamo che alcuni hanno
minori controindicazioni rispetto ad altri – conclude Garattini -. Per gli antitumorali, invece, si stanno facendo passi avanti: le conoscenze
che derivano dall’analisi del genoma potrebbero portare in un futuro vicino ad una nuova generazione con minori effetti collaterali”.

FARMACI SCONSIGLIATI DA WORSTPILLS.ORG E PUBLIC CITIZEN

Pioglitazone (Actos) e Rosiglitazone (Avandia) [GLITAZONI] Impiegati nei pazienti con diabete di tipo 2. Provocano seri danni al fegato, aumento di peso, anemia e infarto.
Donepezil (ARICEPT) e Tacrine (COGNEX) Per pazienti con malattia di Alzheimer, forma lieve–moderata.
Non è stato osservato alcun beneficio nell’istituzionalizzazione e nella progressione della disabilità.
Non sono farmaci costo-efficaci ed i loro benefici nella malattia di Alzheimer sono scarsi
.
Rosuvastatin (CRESTOR) Atorvastatin (LIPITOR); Fluvastatin (LESCOL, LESCOL XL) Lovastatin (MEVACOR);
Lovastatin extended release (ALTOCOR); Pravastatin (PRAVACHOL); Pimvastatin (ZOCOR)

Provocano danni ai reni, muscoli e fegato.
Propoxyphene (DARVON, DARVON-N); Propoxyphene and Acetaminophen (DARVOCET-N, PROPOXACET-N, WYGESIC); Propoxyphene, aspirin and caffeine (DARVON COMPOUND, DARVON COMPOUND-65)
Efficacia dell’Aspirina, crea dipendenza.
Glucosamine and Chondroitin (DONA, MAJESTIC EARTH) Non è stata dimostrata la sua efficacia.
Salmeterol (SEREVENT) Con il suo uso la percentuale di morte aumenta e sono disponibili farmaci alternativi più sicuri.
Nefazodone (SERZONE) Provoca danni al fegato
.
Montelukast (SINGULAIR); Zafirlukast (ACCOLATE) Sono meno validi degli altri farmaci e possono provocare infiammazione dei vasi sanguigni, malattie del fegato, lupus ed episodi di colite ulcerosa.
Fenofibrate (TRICOR) e Ezetimibe (ZETIA) Studi su altri farmaci della stessa classe mostrano che conducono a pancreatiti, calcoli biliari, cancro ed aumentano il rischio di morte.
Hydrocodone and Chlorpheniramine (TUSSIONEX); Promethazine and Codeine (PHENERGAN WITH CODEINE); Promethazine and Dextromethorphan (PHENERGAN DM) Contengono una combinazione irrazionale di ingredienti.

Tramadol (ULTRAM); Tramadol and Acetaminophen (ULTRACET); Carisoprodol (SOMA); Carisoprodol with aspirin (SOMA COMPOUND); Carisoprodol, aspirin and codeine (SOMA COMPOUND WITH CODEINE)
Nessuno di questi è più valido dell’aspirina e dei farmaci simili, potenzialmente pericolosi con l’abuso. Tramadol crea dipendenza.

Drospirenone and Ethinyl estradiol (YASMIN)
Può alterare i livelli di potassio nel sangue e la sua efficacia è la stessa degli altri contraccettivi orali.

http://www.cristianadistefano.it/farmaci_pericolosi.html

Influenza, prevenzione e controllo per la stagione 2011-2012

Immagine raffigurante una ragazza che si soffia il naso

“La vaccinazione antinfluenzale rappresenta un mezzo efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze; l’OMS indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave: una strategia vaccinale basata su questi presupposti presenta un favorevole rapporto costo-beneficio e costo-efficacia”.

E’ quanto dichiara il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenuto il 19 ottobre alla Camera per rispondere a un’interrogazione sulle iniziative del Ministero volte a limitare il più possibile il dilagare dell’influenza stagionale, con particolare riguardo ai soggetti più vulnerabili come malati, bambini e anziani.

“L’influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica – prosegue Fazio – a causa del numero di casi che si verificano in ogni stagione e che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus influenzale circolante.

La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza.
Le raccomandazioni annuali e la campagna di comunicazione sulla prevenzione dell’influenza includono, quindi, messaggi per consigliare l’igiene respiratoria (contenimento della diffusione derivante dagli starnuti e dai colpi di tosse) e il lavarsi spesso le mani. Tale gesto spesso sottovalutato, è riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tra i più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.

Per l’individuazione dei gruppi a rischio rispetto alle epidemie di influenza stagionale, esiste una sostanziale concordanza, in ambito europeo, sul fatto che principali destinatari dell’offerta di vaccino antinfluenzale stagionale debbano essere le persone di età pari o superiore a 65 anni, nonché le persone di tutte le età con alcune patologie di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza.
L’offerta gratuita attiva è rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attività di particolare valenza sociale.

Il periodo destinato alla conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale è quello autunnale, a partire dalla metà di ottobre fino a fine dicembre.
L’inserimento dei bambini sani di età compresa tra 6 mesi e 24 mesi (o fino a 5 anni) nelle categorie da immunizzare prioritariamente contro l’influenza stagionale è un argomento attualmente oggetto di discussione da parte della comunità scientifica internazionale, soprattutto a causa della mancanza di studi clinici controllati.
Per tutti i soggetti della popolazione generale che decidano di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro ecc.), il vaccino stagionale è disponibile presso le farmacie.

Da ultimo, comunico che è stata adottata la Circolare Ministeriale: “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2011-2012″, pubblicata il 9 agosto 2011, che raccomanda alle Regioni e alle ASL di creare una lista di soggetti estratti sulla base degli elenchi di esenzione per patologia, presenti al livello di ASL/Regione, al fine di identificare in maniera uniforme sul territorio nazionale i soggetti a rischio. La Circolare punta a rafforzare il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta e a sensibilizzare anche i Medici specialisti ospedalieri e le Associazioni dei malati sull’importanza della vaccinazione antinfluenzale nei pazienti a rischio.”
http://www.salute.gov.it/dettaglio/phPrimoPianoNew.jsp?id=324

Hospice operativi nelle Regioni

I dati relativi alle Regioni sono tratti dalla monografia:

Società Italiana di Cure Palliative (SICP), Fondazione Isabella Seràgnoli e Fondazione Floriani. 
HOSPICE IN ITALIA. Seconda rilevazione ufficiale 2010, a cura di Furio Zucco. Bologna, 2010

Per ogni regione sono riportate le seguenti informazioni, corredate da commenti esplicativi:

  • il numero di hospice e di posti letto di degenza ordinaria già operativi a giugno 2009, suddivisi per tipo di gestione (pubblica, privata, del Terzo Settore, mista) e per territorio di riferimento (Azienda Sanitaria territorialmente competente);
  • il numero complessivo di hospice previsti dalla programmazione regionale, suddivisi per l’anno in cui è prevista l’attivazione e per Azienda Sanitaria; in particolare viene indicato il numero di nuovi hospice previsti che presumibilmente diventeranno operativi nei prossimi anni;
  • la sintesi del quadro normativo regionale, in particolare l’edizione 2010, rispetto alla precedente, è stata arricchita mediante la definizione di un database strutturato di normative, composto da oltre 270 riferimenti legislativi emanati nell’ambito delle cure palliative, suddivisi per regione e per ambito tematico (programmazione sanitaria e socio-sanitaria, rete delle cure palliative, livelli assistenziali e modello assistenziale, autorizzazione e accreditamento, finanziamenti, tariffazione, terapia del dolore, cure palliative in oncologia e non, formazione, ricerca);
  • le schede individuali di tutti i 165 hospice che sono risultati operativi a giugno 2009.

Pur essendo stata conclusa la ricerca il 30 giugno 2009, in ogni capitolo regionale sono state inserite note specifiche che riportano eventuali modifiche al 31 marzo 2010. Si tratta di un aggiornamento che non modifica i risultati generali della ricerca.

Abruzzo pdf, 74 KB

Basilicata pdf,120 KB

Calabria pdf, 87 KB

Campania pdf, 107 KB

Emilia Romagna pdf, 206 KB

Friuli Venezia Giulia pdf, 97 KB

Lazio pdf, 165 KB

Liguria pdf, 100 KB

Lombardia pdf, 485 KB

Marche pdf, 126 KB

Molise pdf, 87 KB

Piemonte pdf, 146 KB

Puglia pdf, 119 KB

Sardegna pdf, 117 KB

Sicilia pdf, 140 KB

Toscana pdf, 202 KB

Trentino Alto Adige pdf, 98 KB

Umbria pdf, 82 KB

Valle d’Aosta pdf, 63 KB

Veneto pdf, 246 KB

Nella sezione Documenti di quest’area sono disponibili in modalità protetta le monografie

Per qualsiasi modifica e integrazione rispetto ai dati del testo o per richiedere la Monografia in modalità stampabile vi preghiamo di contattare la Segreteria Nazionale SICP a info@sicp.it

http://www.salute.gov.it/

Cos’è un Hospice

Il termine inglese hospice è diventato un riconosciuto neologismo a livello internazionale dal significato unico e preciso: centro residenziale di cure palliative. Esso designa, quindi, una struttura sanitaria residenziale per malati terminali. In altri termini si tratta di un luogo d’accoglienza e ricovero temporaneo, nel quale il paziente viene accompagnato nelle ultime fasi della sua vita con un appropriato sostegno medico, psicologico e spirituale affinché le viva con dignità nel modo meno traumatico e doloroso possibile.

Inteso come una sorta di prolungamento e integrazione della propria dimora, l’hospice include anche il sostegno psicologico e sociale delle persone che sono legate al paziente, per cui si può parlare dell’hospice come di un approccio sanitario inclusivo (globale, olistico) che vada oltre all’aspetto puramente medico della cura, intesa non tanto come finalizzata alla guarigione fisica ma letteralmente al “prendersi cura” della persona nel suo insieme.

Diverse professionalità operano all’interno dell’hospice riunite in equipe. L’equipe è costituita da medico, psicologo, infermiere, assistente sociale, assistente spirituale e volontario.

E’ da sottolineare nell’equipe il ruolo dei volontari, i quali non sono figure sanitarie, ma che hanno il delicato compito di ascoltare per cogliere ogni aspettativa, desiderio, speranza del paziente. 

Gli hospice sono situati all’interno di strutture ospedaliere o sul territorio e possono essere gestiti direttamente dalle Aziende sanitarie o da associazioni di volontariato no profit in convenzione con le Aziende sanitarie. Al suo interno vengono erogate sia prestazioni di ricovero diurno (Day hospital e Day hospice) e di ricovero residenziale. L’hospice è tipicamente costituito da camere singole con bagno privato, dotate di una poltrona-letto per l’eventuale presenza di un accompagnatore anche durante la notte. Ogni camera è dotata di confort quali telefono, aria condizionata, televisione e frigorifero. Il paziente stesso, se lo desidera, può personalizzare la camera con oggetti di arredamento portati dal proprio domicilio.
L’hospice comprende locali comuni, un soggiorno e una cucina dove i parenti possono prepararsi bevande e pietanze.

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2000 riguardante i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per i centri residenziali di cure palliative elenca le caratteristiche che devono possedere gli hospice.
Non esistono orari di entrata e di uscita e sono garantiti anche i pasti per gli accompagnatori. Dall’hospice sono bandite regole e divieti riguardanti l’orario al fine di consentire la presenza di parenti ed amici in qualsiasi momento.

L’assistenza nell’hospice è gratuita, ma l’accesso alla struttura avviene attraverso i reparti ospedalieri o dal domicilio tramite richiesta del medico curante. Il personale dell’hospice contatta poi direttamente il familiare o il paziente per definire la data prevista del ricovero.

In tutto il periodo di degenza l’hospice tutela e garantisce la privacy del paziente. La Legge 39 del 26 febbraio 1999, con uno stanziamento di circa 206 milioni di euro ha previsto l’adozione di un programma su base nazionale per la realizzazione, in ciascuna regione e provincia autonoma, in coerenza con gli obiettivi del Piano sanitario nazionale, di strutture, ubicate nel territorio in modo da consentire un’agevole accessibilità da parte dei pazienti e delle loro famiglie, dedicate all’assistenza palliativa e di supporto prioritariamente per i pazienti affetti da patologia neoplastica terminale che necessitano di cure finalizzate ad assicurare una migliore qualità della loro vita e di quella dei loro familiari.

Va considerato che, mediante i finanziamenti statali previsti dall’apposito programma, è prevista l’attivazione di oltre 2000 p.l. in 188 strutture residenziali per malati terminali; dal calcolo del numero di posti letto per 10.000 ab. si può notare che la maggioranza delle Regioni ha programmato tenendo conto dei valori di riferimento di 0.3 – 0.4 posti letto per 10.000 abitanti.

Questo valore, per alcune regioni non corrisponde al tasso reale programmato in quanto sono già state e saranno accreditate strutture non finanziate con fondi nazionali.


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Informazione telefonica ai cittadini sulle ondate di calore – Call center 1500

Come per gli anni passati è attivo il servizio di pubblica utilità 1500 a partire dal 9 luglio, dalle ore 8.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni (compresi il sabato e la domenica).
Il servizio fornirà ai cittadini informazioni e consigli sulle misure di prevenzione da adottare e sui servizi e numeri verdi attivati sul territorio da Regioni e Comuni.

Prova attitudinale concorsi sedi farmaceutiche, 3000 domande e risposte

Il Ministro ha firmato, il 21 luglio 2011, il Decreto Ministeriale di approvazione delle nuove 3000 domande con le relative risposte da utilizzarsi per la prova attitudinale nei concorsi per le assegnazioni delle sedi farmaceutiche.

Il DM e il relativo allegato, contenente il testo dei quiz, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Consulta le 3000 domande e risposte:

Data pubblicazione: 16 agosto 2011

http://www.salute.gov.it/