Vasco canta 17 minuti in più del previsto a San Siro. Il Comune lo multa di 1.000 euro. Il Pd: “E’ pure poco”

Quanto vale una Vita spericolata ? Giusto mille euro. O almeno, tanto è costata a Vasco Rossi la canzone-inno eseguita come gran finale al concerto milanese di San Siro di giovedì 23 giugno. Nell’ultimo dei quattro live da tutto esaurito nel tempio del calcio, il rocker di Zocca ha deciso di salutare il pubblico con un ultimo bis, Vita spericolata appunto: “Abbiamo sforato l’orario, ma voglio fare ancora una canzone, e la faccio”, ha detto davanti ai fan entusiasti. Una scelta un po’ polemica, visto il commento: “La dedico pure al comitato contro il rumore”. Risultato: tanta libidine e una multa per aver sforato il limite massimo consentito per suonare. Il concerto, infatti, era iniziato già con un’ora di ritardo a causa di uno stiramento alla schiena patito dal cantante 59enne, ed è finito 17 minuti dopo il limite, alle 23.45 anzichè alle 23.30. Vecchie storie – Il comitato contro il rumore è l’ormai famigerato (a Milano) Comitato San Siro Vivibile, che da anni si batte con l’amministrazione comunale per limitare i concerti allo stadio. Storica la diatriba con l’ex assessore al Tempo libero della giunta Moratti, Giovanni Terzi , costretto a far installare dei pannelli fonoassorbenti al terzo anello dell’impianto per ‘respingere’ le onde sonore. Il problema dei decibile ha afflitto, dal 2008 ad oggi, un po’ tutti i grandi musicisti arrivati a Milano, da Bruce Springsteen a Ligabue . Nel caso del Boss , addirittura, si arrivati all’avviso di garanzia per l’organizzatore Claudio Trotta di Barley Arts e conseguenti minacce di non portare più a Milano le grandi star del rock. Ora l’ultimo episodio: la multa per il Blasco è legata ad un vecchio regolamento comunale, senza dimenticare che l’amministrazione contesta anche il fatto che i gruppi di supporto hanno iniziato a suonare alle 18.30 anzichè alle 19. Tempi bui – Per Vasco e colleghi, si preannunciano però tempi ancora più duri: “Mille euro non sono un disincentivo sufficiente, visto il giro d’affari dei grandi concerti – ha avvertito l’assessore all’Ambiente di Milano Pierfrancesco Maran -. Ridefiniremo l’ammontare delle sanzioni, legandole agli incassi degli eventi”. Più sei famoso, più pubblico fai divertire e più il Comune ti farà pagare: è così che va a Milano.

Da Libero

Vasco: “Le leggi che puniscono chi guida ubriaco sono una vergogna”

Altra polemica in arrivo per il rocker più amato d’Italia

Non si sono ancora spenti gli echi dell’ultimapolemica con Morgan (“Vasco è morto a 27 anni, almeno musicalmente”, cui Rossi ha ribattuto “Morgan? poverinoo…per un barlume di popolarità… cosa non si fa”) che un’altra è già bella e pronta per il rocker di Zocca.


La rivista Panorama di questa settimana, infatti, rilancia alcune recenti, inedite dichiarazioni diVasco. Prima del concerto a San Siro del 16 giugno, il musicista ha tenuto un mezzo comizio sulla libertà: in particolare la libertà di ubriacarsi
Secondo il settimanale, in quell’occasione Vasco si è espresso assai criticamente nei confronti delle norme che prevedono sanzioni nei confronti di chi venga trovato ubriaco al volante: «Sono leggi sulle intenzioni» ha detto il cantante, una «vergogna», una cosa fatta dallo Stato «per fotterci».


E c’è da scommettere che le reazioni non tarderanno ad arrivare. Presumibilmente da parte di quelle associazioni vittime della strada che da anni si battono per una maggiore informazione ed educazione relativa al fenomeno. Forse stavolta il cantore della Vita spericolata ha esagerato. 

http://musica.virgilio.it/news/rock/vasco-leggi-che-proibiscono-di-guidare-ubriachi-sono-vergogna.html