Scoperta la proteina che porta al cancro

Scoperta la proteina che porta al cancro
Milano – I ricercatori dell’Università Statale di Milano in collaborazione con i colleghi di Harvard hanno scoperto una proteina che facilita la trasformazione delle cellule in tumori. 
Sarebbe la proteina NF-Y, che regola l’utilizzo del Dna all’interno delle cellule, a portare il cancro nell’organismo. 
Lo scopo degli esperti è quello di isolare la proteina in questione per frenare il processo di sviluppo del tumore, per arrivare a una nuova strategia di cura della malattia.

Farmaci, bollino nero su 105 medicinali

Salute, da Ottobre bollino nero su alcune medicine, leggere il foglietto illustrativo

Salute:  da Ottobre su 105 farmaci vi sarà una sorta di bollino nero, ovvero un triangolino nero rovesciato, che indicherà i medicinali da tenere sott’occhio per possibili reazioni anomale. Questa iniziativa  è stata presa dall’Ema (Agenzia europea medicinali) per garantire un ulteriore garanzia per un gruppo di farmaci che sono sorvegliati. L’Agenzia europea dei farmaci (Ema), per ora ne ha individuati 105. L’obbligo di riportare questo bollino nero nel foglietto illustrativo scatterà dal prossimo Autunno. Sarà utile quindi leggere con attenzione  il foglietto illustrativo.

Farmaci su 105 bollino nero

Farmaci su 105 bollino nero

Arriva la nuova banconota da 5 euro

Aria di rinnovamento per le nostre banconote. Oggi è stata rilasciata la prima banconota della serie Europa e riguarda il taglio da cinque euro. Sarà più arduo falsificarle.


redazione
 
giovedì 2 maggio 2013 20:03

 
 

Sarà più difficile da falsificare grazie agli ultimi ritrovati della tecnologia anticontraffazione, come la nuova filigrana sulla quale si staglia il volto di Europa, la principessa fenicia che, secondo la mitologia, fu rapita da Zeus. È la nuova banconota da cinque euro, presentata dal presidente della Bce, Mario Draghi, lo scorso gennaio ed entrato oggi ufficialmente in circolazione nell’unione monetaria.

La banconota, spiega un comunicato di Bankitalia, è il risultato dei progressi tecnologici realizzati in questo ambito dopo l’introduzione della prima serie, oltre dieci anni fa.

Nel biglietto sono state integrate alcune caratteristiche di sicurezza nuove e avanzate. La filigrana e l’ologramma recano il ritratto di Europa, il cui nome battezza la nuova serie di banconote. Contro i falsari, più che al favore degli antichi dei, l’Eurosistema si affida però a strumenti più concreti come il “numero verde smeraldo”, l’elemento più evidente, che cambia colore passando dal verde smeraldo al blu scuro e produce l’effetto di una luce che si sposta in senso verticale.

Sui margini destro e sinistro della banconota sono percepibili dei trattini in rilievo che ne agevolano il riconoscimento, soprattutto per le persone con problemi visivi. Queste caratteristiche di sicurezza, che saranno incluse in tutti i nuovi biglietti, sono facili da verificare applicando il metodo “toccare, guardare, muovere”.

La nuova serie riporta gli stessi disegni della prima serie (ispirata al tema “Epoche e stili”) e gli stessi colori dominanti. Gli altri tagli saranno introdotti in ordine ascendente nel corso dei prossimi anni. Al principio la prima serie circolerà insieme ai nuovi biglietti, ma sarà gradualmente ritirata dalla circolazione e infine dichiarata fuori corso.

http://www.globalist.it/

Stop alle cure oncologiche di fine vita, la Sicilia azzera i fondi

 

 

cure fine vita
Stop alle cure ai malati oncologici terminali. La Sicilia non finanzierà più le così dette “cure palliative” o di “fine vita” abbandonando a se stessi i malati terminali che negli ultimi anni avevano potuto contare su cure per accompagnarli verso l’irreparabile limitando il dolore e garantendo loro una accettabile qualità della vita nella fase terminale e una “dignità” negli ultimi mesi di esistenza.
La Commissione bilancio ha, infatti, azzerato i tre capitoli di spesa che era dedicati alle sovvenzioni alle tre associazioni no profit che si occupano di questi malati attraverso assistenza domiciliare e attraverso la gestione di specifiche aree para ospedaliere.
Si tratta, complessivamente  di 505 mila euro, poco più di mezzo milioni. i riferimenti sono a tre capitoli di spesa, uno da 70 mila euro, un secondo da 231 mila euro ed un terzo da 204 mila euro. tutti sono adesso “per memoria” ovvero non c’è un soldo.
Bilancio di tagli, dunque, e a farne le spese sembra siano non solo precari, forestali ed enti locali anche anche l’assistenza diretta e indiretta. Persone che non possono scendere in piazza a difendersi e che vengono abbandonate a se stesse negli ultimi mesi di vita.

Spari davanti P. Chigi durante giuramento Feriti due carabinieri, preso l’aggressore

GOVERNO

Spari davanti P. Chigi durante giuramento Feriti due carabinieri, preso l’aggressore

Allarme nel piazzale davanti al Quirinale, la folla viene fatta defluire: si teme che ci sia in circolazione un uomo armato. A fare fuoco un uomo in giacca e cravatta

Uno dei due carabinieri ferito davanti Palazzo ChigiUno dei due carabinieri ferito davanti Palazzo Chigi

ECCO I MINISTRI DI LETTA: ALFANO, BONINO, SACCOMANNI…

Cancellieri alla Giustizia, Orlando alla Difesa, Lorenzin alla Sanità, Giovannini al Lavoro. Riforme Costituzionali a Quagliariello. Angelino vice, Emma agli Esteri, l’ex dg  all’Economia. Quindi la Idem, Franceschini, De Girolamo e il primo ministro di colore

COMMERCIO DI ORGANI: COINVOLTI USA FRANCIA TURCHIA, TESTIMONIANZA REALE

I cittadini di USA, Francia e Turchia insieme ai terroristi d’opposizione sono coinvolti nel contrabbando di organi umani dalla Siria, comunica il canale TV libanese Al-Mayadin .
Fonti turche che hanno familiarità con il movimento dei medici americani e francesi hanno fatto sapere che vi è una rete per il traffico di organi umani di diversi paesi comprende oltre alla Turchia funzionari francesi e degli Stati Uniti, dove i membri di questa rete praticavano uccisioni sistematiche di siriani che vivono nei campi di profughi sul territorio turco.
Barakat Fares scrittore e analista politico turco ha sottolineato in un suo discorso “che il commercio di organi non è una novità in Turchia, e che da anni esiste una rete sionista attiva nel campo del commercio di organi, in particolare i reni e il fegati.”

Fares ha rivelato che “la crisi e la guerra in Siria ha intensificata l’attività di queste reti sul confine turco-siriano, che ora operano più liberamente di quanto non fosse in passato, e ci sono dei siriani che lavorano dall’interno della Siria insieme a medici di diverse nazionalità attraverso dei ospedali mobili con la scusa di soccorre i feriti.”
Secondo i testimoni, la vastità di questo “business” ha nel nord della Siria, dove le operazioni si eseguono non solo sui cadaveri, ma anche sui corpi dei feriti. Gli organi estratti poi vengono portati in Turchia.
Precedentemente è stato comunicato che i terroristi che uccidono i civili in Siria, ricevono grandi somme in cambio di qualsiasi cadavere o ferito che riescono a trasportare dal Paese in modo illegale.

1° maggio: INSIEME SI PUO’

 

Pranzo solidale per un progetto di lotta alla povertà

 

Anche nella “ricca” Lombardia la crisi c’è – e si sente: aumenta la disoccupazione, diminuiscono i redditi a disposizione delle famiglie, cresce il numero delle persone in condizione di grave deprivazione e povertà assoluta che per diverse ragioni si trovano, spesso all’improvviso e per la prima volta nella loro vita, senza un alloggio, un pasto quotidiano, servizi sanitari e di sostegno per sé e per i propri figli.

Ciò produce vergogna, perdita d’identità e di dignità, sofferenza e il diffondersi di fenomeni di depressione e di disperazione.

Aumentano le disuguaglianze sociali e le differenze di reddito tra i ricchi e i poveri.

Non bisogna essere disoccupati per diventare poveri: l’indigenza colpisce anche i nuclei famigliari più numerosi e con bambini, le giovani coppie, chi ha un lavoro precario, chi soffre di malattie o disabilità e gli anziani, in maggioranza donne; una difficoltà esistenziale che spesso impedisce di far fronte alle spese dei bisogni primari: spese alimentari, casa, utenze, tariffe di servizi o di prestazioni sanitarie.

Oltre che dalla deprivazione materiale, la qualità della vita delle persone in difficoltà economica è spesso segnata dalla solitudine, dalla mancanza della possibilità di intrecciare relazioni umane e di attingere al capitale sociale della realtà nella quale vivono. 

Le previsioni del prossimo futuro non lasciano intravedere alcuna luce in fondo al tunnel, anzi, il rischio è di un peggioramento della situazione economica e delle condizioni materiali di fasce sempre più ampie della popolazione che i tagli pesantissimi allo stato sociale prodotti dalle politiche di austerità non fanno che aggravare. Solo una robusta, capillare e integrata rete di welfare potrebbe invece costituire una base sicura per politiche efficaci di contrasto al decadimento delle condizioni generali di vita della popolazione del nostro Paese.

La cronaca ci racconta ogni giorno episodi drammatici, che sono la punta d’iceberg di una realtà sommersa fatta di milioni di persone che, da una condizione di normalità, sono state spinte dalla crisi ai margini della società, e per le quali è quanto mai urgente una svolta nelle politiche economiche e sociali.

Assieme alle risposte di tipo sindacale e politico, dobbiamo e vogliamo sperimentarci su un terreno di risposta ai bisogni quotidiani che si fanno sempre più impellenti e che non riguardano più solo i soggetti “deboli”.  

Vogliamo insieme impegnarci ad interagire, a migliorare e a rendere stabile e continuativa, integrandola, l’azione che oggi è lasciata alle singole realtà associative.

Vogliamo costruire uno spazio comune di pensiero e di azione nel quale ciò che un’associazione produce – tramite un progetto o il proprio impegno quotidiano – possa trovare interlocutori e sostenitori attenti che, con i propri mezzi e le proprie strutture, contribuiscano a facilitarlo, potenziarlo e amplificare. 

In questo quadro si esplica la costante e tenace azione delle organizzazioni di rappresentanza degli interessi dei lavoratori e della società civile presenti nel nostro territorio, e che richiede un impegno eccezionale da parte di tutti gli attori del sistema. Il territorio, come luogo in cui i bisogni si esprimono in tutta la loro urgenza e disarmante essenzialità, pone domande precise al sindacato confederale, alle associazioni che lì operano e delle istituzioni che lo amministrano. In questo contesto, il coinvolgimento degli enti locali, e delle Amministrazioni Comunali in particolare, è molto importante: i bisogni essenziali e la disperazione che la povertà produce si riversano spesso sull’istituzione che i cittadini sentono più vicina; tuttavia, i Comuni sempre meno riescono a dare risposte risolutive ad un problema che mese dopo mese si fa dilagante. La ristrettezza di risorse in cui tutti noi dobbiamo operare, ci obbliga a mettere insieme le forze.  Il contrasto alla povertà, il richiamo alla concretezza dei bisogni essenziali, deve diventare la priorità di ogni organizzazione e di ogni livello territoriale soprattutto in un momento in cui credibilità e vicinanza delle istituzioni, delle organizzazioni di rappresentanza e più in generale delle varie forme dell’azione collettiva vacillano, la necessità di un richiamo alla concretezza dei bisogni è quanto mai impellente.

Abbiamo deciso di dedicare la Festa del Lavoro al contrasto alla povertà, perché questa è una situazione di emergenza.

 

Il Primo maggio 2013 siamo al Carroponte presso lo spazio MIL di Sesto San Giovanni per testimoniare la nostra vicinanza alle persone che vivono in condizioni di povertà.

Ci incontreremo, mangeremo insieme, ci racconteremo e ci ascolteremo.

 

Quello del Primo maggio non sarà un episodio sporadico, ma l’occasione per costruire una rete stabile di solidarietà sul territorio.

Ci impegnamo tutti, sindacati e associazioni, ognuno con il proprio ruolo, a realizzare insieme azioni comuni capaci di durare nel tempo, a verificare con le Istituzioni, a partire da Regione Lombardia, l’attuazione di un intervento straordinario di contrasto alla povertà e alla emarginazione sociale e a contribuire, per questa via a ricostruire una società con al centro lavoro e giustizia sociale.

Il lavoro per riconoscere alla persona la dignità e un ruolo attivo nella società.

La giustizia sociale come obiettivo di equità in un sistema che alimenta le disuguaglianze.

Continueremo sapendo che diritti e dignità passano attraverso l’iniziativa politica, sociale e sindacale.

 

  

Conto corrente base, obbligatorio ma introvabile: le banche hanno offerte più vantaggiose. Per loro

 

La manovra salva-Italia prevede che le banche siano obbligate a proporlo ai clienti, ma gli istituti fanno orecchio da mercante. Lo rivela un’indagine di Altroconsumo

 
 
 
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conto base
IL CONTO BASE 

Le caratteristiche principali


Canone annuo “limitato” e comprensivo di un certo numero di operazioni.

Costo azzerato (compresa l’imposta di bollo) se il reddito Isee è inferiore a 7.500 euro.

Nessun interesse sulle somme depositate.

Imposta di bollo di 34,70 euro se la giacenza supera i 5.000 euro.
Ti obbligo a versare i soldi in banca ma ti offro unconto a costo (quasi) zero. Questo almeno nelle intenzioni del governo Monti che nel 2012 ha reso obbligatorio per le banche il conto base come diretta conseguenza del limite all’uso del contante per i pagamenti superiori ai 1.000 euro. Ma a un anno di distanza, il conto low cost resta spesso ancora un miraggio. Molti istituti si guardano bene dall’offrirlo al cliente – anche a quello con dichiarate difficoltà economiche – preferendo proporgli altri contratti con costi che arrivano fino a90 euro all’anno.

Lo denuncia un’indagine del mensileAltroconsumo che ha anche documentato con unvideo – girato con la telecamera nascosta – le difficoltà di una cliente alla ricerca del conto corrente base.

Una precaria alla ricerca (vana)
del conto low cost

“Nei panni di una precaria con un lavoro a termine da 1.000 euro al mese e un affitto di 300 siamo andati in quattro banche di Roma e Milano a chiedere un conto corrente che ci costasse il meno possibile“, racconta la giornalista diAltroconsumo. La richiesta prevedeva solo il bancomat e le normali movimentazioni (bonifici, domiciliazioni) ma né il libretto degli assegni né la carta di credito. “Nessuna delle banche ha proposto il conto base, il conto low cost che per legge da quasi un anno tutte le banche devono avere tra i conti offerti al pubblico. Tutte mi hanno offerto un conto meno conveniente per me, ma più remunerativo per la banca”.

Una “base” piuttosto elevata
Se agli sportello sono “abbottonati”, diversa è la situazione per la comunicazione online o tramite ifogli informativi. Quando carta (o web) canta è più difficile aggirare l’obbligo. E infatti le offerte dei conti base ci sono. Ma quanto “base” sono? Si arriva a pagare 90 euro all’anno per un conto chenon offre interessi e ha pochissimi costi di gestione. Ecco i risultati.
 
Banche
Canone annuo
Banca d’Alba
€ 24
Veneto Banca
€ 24
Intesa Sanpaolo
€ 30
Poste Italiane
€ 30
Banco di Desio e della Brianza
€ 36
Banco Popolare
€ 36
UBI Banca
€ 42
Cariparma Credit Agricole
€ 46,80
Banca Carige
€ 48
Banca popolare di Puglia e Basilicata
€ 48
Banca Sella
€ 48
Credem
€ 48
Deutsche Bank
€ 48
Unicredit
€ 48
Banca Popolare dell’Emilia Romagna
€ 48
Bnl Bnp Paribas
€ 48
BCC di Roma
€ 50
Banca Popolare di Sondrio
€ 50
Banca delle Marche
€ 60
Banca Popolare di Vicenza
€ 60
Cassa di Risparmio di San Miniato – Gruppo Carismi
€ 60
Banca Popolare di Milano
€ 72
Monte dei Paschi di Siena
€ 72
Banca Popolare di Bari
€ 90
 (Fonte: Altroconsumo)