Conto corrente base, obbligatorio ma introvabile: le banche hanno offerte più vantaggiose. Per loro

 

La manovra salva-Italia prevede che le banche siano obbligate a proporlo ai clienti, ma gli istituti fanno orecchio da mercante. Lo rivela un’indagine di Altroconsumo

 
 
 
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conto base
IL CONTO BASE 

Le caratteristiche principali


Canone annuo “limitato” e comprensivo di un certo numero di operazioni.

Costo azzerato (compresa l’imposta di bollo) se il reddito Isee è inferiore a 7.500 euro.

Nessun interesse sulle somme depositate.

Imposta di bollo di 34,70 euro se la giacenza supera i 5.000 euro.
Ti obbligo a versare i soldi in banca ma ti offro unconto a costo (quasi) zero. Questo almeno nelle intenzioni del governo Monti che nel 2012 ha reso obbligatorio per le banche il conto base come diretta conseguenza del limite all’uso del contante per i pagamenti superiori ai 1.000 euro. Ma a un anno di distanza, il conto low cost resta spesso ancora un miraggio. Molti istituti si guardano bene dall’offrirlo al cliente – anche a quello con dichiarate difficoltà economiche – preferendo proporgli altri contratti con costi che arrivano fino a90 euro all’anno.

Lo denuncia un’indagine del mensileAltroconsumo che ha anche documentato con unvideo – girato con la telecamera nascosta – le difficoltà di una cliente alla ricerca del conto corrente base.

Una precaria alla ricerca (vana)
del conto low cost

“Nei panni di una precaria con un lavoro a termine da 1.000 euro al mese e un affitto di 300 siamo andati in quattro banche di Roma e Milano a chiedere un conto corrente che ci costasse il meno possibile“, racconta la giornalista diAltroconsumo. La richiesta prevedeva solo il bancomat e le normali movimentazioni (bonifici, domiciliazioni) ma né il libretto degli assegni né la carta di credito. “Nessuna delle banche ha proposto il conto base, il conto low cost che per legge da quasi un anno tutte le banche devono avere tra i conti offerti al pubblico. Tutte mi hanno offerto un conto meno conveniente per me, ma più remunerativo per la banca”.

Una “base” piuttosto elevata
Se agli sportello sono “abbottonati”, diversa è la situazione per la comunicazione online o tramite ifogli informativi. Quando carta (o web) canta è più difficile aggirare l’obbligo. E infatti le offerte dei conti base ci sono. Ma quanto “base” sono? Si arriva a pagare 90 euro all’anno per un conto chenon offre interessi e ha pochissimi costi di gestione. Ecco i risultati.
 
Banche
Canone annuo
Banca d’Alba
€ 24
Veneto Banca
€ 24
Intesa Sanpaolo
€ 30
Poste Italiane
€ 30
Banco di Desio e della Brianza
€ 36
Banco Popolare
€ 36
UBI Banca
€ 42
Cariparma Credit Agricole
€ 46,80
Banca Carige
€ 48
Banca popolare di Puglia e Basilicata
€ 48
Banca Sella
€ 48
Credem
€ 48
Deutsche Bank
€ 48
Unicredit
€ 48
Banca Popolare dell’Emilia Romagna
€ 48
Bnl Bnp Paribas
€ 48
BCC di Roma
€ 50
Banca Popolare di Sondrio
€ 50
Banca delle Marche
€ 60
Banca Popolare di Vicenza
€ 60
Cassa di Risparmio di San Miniato – Gruppo Carismi
€ 60
Banca Popolare di Milano
€ 72
Monte dei Paschi di Siena
€ 72
Banca Popolare di Bari
€ 90
 (Fonte: Altroconsumo)

 

Conto corrente base, obbligatorio ma introvabile: le banche hanno offerte più vantaggiose. Per loro

La manovra salva-Italia prevede che le banche siano obbligate a proporlo ai clienti, ma gli istituti fanno orecchio da mercante. Lo rivela un’indagine di Altroconsumo

Pubblicato il 18/04/13 in Soldi| TAGS:
 
 
2
 
conto base
IL CONTO BASE 

Le caratteristiche principali


Canone annuo “limitato” e comprensivo di un certo numero di operazioni.

Costo azzerato (compresa l’imposta di bollo) se il reddito Isee è inferiore a 7.500 euro.

Nessun interesse sulle somme depositate.

Imposta di bollo di 34,70 euro se la giacenza supera i 5.000 euro.

Ti obbligo a versare i soldi in banca ma ti offro unconto a costo (quasi) zero. Questo almeno nelle intenzioni del governo Monti che nel 2012 ha reso obbligatorio per le banche il conto base come diretta conseguenza del limite all’uso del contante per i pagamenti superiori ai 1.000 euro. Ma a un anno di distanza, il conto low cost resta spesso ancora un miraggio. Molti istituti si guardano bene dall’offrirlo al cliente – anche a quello con dichiarate difficoltà economiche – preferendo proporgli altri contratti con costi che arrivano fino a90 euro all’anno.

Lo denuncia un’indagine del mensileAltroconsumo che ha anche documentato con unvideo – girato con la telecamera nascosta – le difficoltà di una cliente alla ricerca del conto corrente base.

Una precaria alla ricerca (vana)
del conto low cost

“Nei panni di una precaria con un lavoro a termine da 1.000 euro al mese e un affitto di 300 siamo andati in quattro banche di Roma e Milano a chiedere un conto corrente che ci costasse il meno possibile“, racconta la giornalista diAltroconsumo. La richiesta prevedeva solo il bancomat e le normali movimentazioni (bonifici, domiciliazioni) ma né il libretto degli assegni né la carta di credito. “Nessuna delle banche ha proposto il conto base, il conto low cost che per legge da quasi un anno tutte le banche devono avere tra i conti offerti al pubblico. Tutte mi hanno offerto un conto meno conveniente per me, ma più remunerativo per la banca”.

Una “base” piuttosto elevata

Se agli sportello sono “abbottonati”, diversa è la situazione per la comunicazione online o tramite ifogli informativi. Quando carta (o web) canta è più difficile aggirare l’obbligo. E infatti le offerte dei conti base ci sono. Ma quanto “base” sono? Si arriva a pagare 90 euro all’anno per un conto chenon offre interessi e ha pochissimi costi di gestione. Ecco i risultati.

 

Banche
Canone annuo
Banca d’Alba
€ 24
Veneto Banca
€ 24
Intesa Sanpaolo
€ 30
Poste Italiane
€ 30
Banco di Desio e della Brianza
€ 36
Banco Popolare
€ 36
UBI Banca
€ 42
Cariparma Credit Agricole
€ 46,80
Banca Carige
€ 48
Banca popolare di Puglia e Basilicata
€ 48
Banca Sella
€ 48
Credem
€ 48
Deutsche Bank
€ 48
Unicredit
€ 48
Banca Popolare dell’Emilia Romagna
€ 48
Bnl Bnp Paribas
€ 48
BCC di Roma
€ 50
Banca Popolare di Sondrio
€ 50
Banca delle Marche
€ 60
Banca Popolare di Vicenza
€ 60
Cassa di Risparmio di San Miniato – Gruppo Carismi
€ 60
Banca Popolare di Milano
€ 72
Monte dei Paschi di Siena
€ 72
Banca Popolare di Bari
€ 90
 (Fonte: Altroconsumo)

AL CREDITO BERGAMASCO DI SIRMIONE NON RICONOSCONO L’EURO‏

Sirmione Le Colombare,un giorno di luglio di un Sestese in ferie gli viene la brillante idea di cambiare una banconota in suo possesso di 500 € per evitare discussioni nei negozi,I negozianti grandi o piccoli che siano quando arrivi alle casse con questo foglietto violaceo ti guardano storto e forse vorrebbero che li spendi tutti sempre dopo i controlli della cassiera,del direttore o del titolare operazione che manda in furia le persone in fila che vedono la cassa bloccata per i controlli della veridicità della banconota..Controlli che iniziano dallo squadrarti dal primo capello della testa ai piedi come se solo i capitani di industria possano avere una banconota da 500€ per passare al controllo manuale e poi per macchinetta e controllo matrice.
Quindi esco di casa con mia madre per recarmi alla filiale di banca più vicina a casa,premetto la casa non è di mia proprietà ma un bilocale in affitto estivo,prima di andare a fare un po’ di spesa al super e al mercato che si svolge il lunedì mattina è il venerdì sera.
La prima filiale che incontro è il Credito Bergamasco ed entro mentre mia madre col suo seggiolino e l’ossigeno mi aspetta fuori seduta su delle panchine di legno.
Entro è mi metto in fila,ci sono due operatori che momentaneamente sono occupati con altre persone e appena si sbriga circa una decina di minuti uno mi fa il cenno di avvicinarmi,
Mi reco allo sportello che in verità è un mini ufficio all’aperto del salone separato da una vetrata dal collega,e neanche mi siedo con la mia banconota in mano credo ingenuamente che cambiare 500€ non sia una cosa difficile e sopratutto che l’attesa era solo nella fila per aspettare il mio turno.
Appena mi vede con questa banconota in mano inizia a parlarmi in Tedesco,ma lo blocco subito e gli dico che sono Italiano e dovrei cambiare 500 €…
Vedo che cambia espressione e inizia a chiedermi i documenti,e dopo aver visto la mia patente ed essersi sincerato che ero io e non il bandito Giuliano mi chiede se ho il conto corrente al Credito Bergamasco e alla mia risposta negativa,bofonchia di un corso interno da lui frequentato dove li mettevano in guardia che in giro c’erano parecchie banconote false.
Io gli faccio presente che può accertare che sono vere tramite il numero di matrice e anche con delle macchinette e che non poteva essere che una filiale non avesse dei mezzi per testare la veridicità delle banconote in entrata e uscita.
Con in mano la mia patente e la banconota si allontana,seguito sempre dalla mia vista,,e si reca da un altra persona che penso sia il direttore di filiale o chi ne fa le veci con qui parla altri 5 minuti e gli lascia la mia patente e banconota quindi torna da me e mi invita di andare dal suo superiore.
Quest’ultimo mi chiede ancora se ho il Conto Corrente da loro e alla mia risposta negativa mi dice che non sono obbligati a cambiare la mia banconota da 500€ !!!e che avendo saputo da me che ho il conto all’Unicredit mi invita ad andare a cambiarla li e che è proprio di fronte a loro !?!
Ormai esausto e senza un filo d’aria esco infuriato più di venti minuti per non cambiare una banconota e gli dico a mia madre di aspettarmi li che dovevo andare all’Unicredit a cambiare la banconota , che non avrei mai più preso anche se me la dava una filiale di banca nessuna banconota superiore ai 100 €.
Prendo il mio Iphone e vedo che la filiale della mia banca non è di fronte a meno che non sia mimetizzata da negozio e che non è per niente sulla mia strada.
Entro finalmente nella filiale Unicredit e aspetto una decina di minuti il mio turno,anche se potevo fare tutto in pochissimi minuti col bancomat,ma volevo vedere se anche in Unicredit non riconoscevano l’Euro se presentatogli sotto forma di banconota da 500.
Quando è il mio turno mi avvicino al bancone consegno i miei 500 € e dopo che controlla la veridicità mi chiede in che tagli lo voglio cambiare…e mi risponde che non aveva nessun motivo per non cambiarlo dopo aver certificato che non era falso…
Circa mezz’ora per cambiare un 500 € e poi mi parlano di Europa Unita quando per cambiare una banconota dell’Unione in un paese dell’Unione è in banche dell’Unione ci vuole mezz’ora,siamo messi proprio bene !?!
Raggiungo mia madre che mi aspettava davanti al Credito Bergamasco e andiamo al mercato e poi al super e ce ne torniamo a casa e dopo mangiato mi siedo e mentre mi rilasso cercando di risolvere un Sudoku inizio a ragionare sulla mattinata mi riempio di domande che forse non avranno mai risposte…
-perché il commesso del Credito Bergamasco è diventato pignolo dopo che gli dico che sono Italiano?forse perché gli € tedeschi sono migliori di quelli Italiani,Greci o Spagnoli?
-perché dirmi che ha fatto il corso interno dove l’hanno avvisato della presenza di una massa di banconote false,forse pensa che sia un malvivente nella figura di falsario o complice di un falsario con il compito di cambiare in euro veri le opere di un qualsiasi amico o socio in affari?
-Se fanno problemi a cambiare banconote di grande taglio mi sorge il dubbio a chi sono utili e se servono sempre per acquisti legali o siano comode per acquisti illegali tipo droga ed armi o più comode da nascondere per un attraversamento di frontiera,pensate a quante banconote da 500 € in una 24 ore ci possano stare e che somma elevata è?
-Noi cittadini Europei dobbiamo coi nostri soldi salvare le banche,vedi Spagna,che non si fanno problemi a prenderseli anche se non hai il conto corrente da loro vedi Bankia,che almeno la Spagna ha statalizzato a quando la BankItalia la vediamo tornare al 100 % statale?E loro non ci cambiano una semplicissima banconota del valore di 500 € se non gli garba.
Le mie conclusioni sono che in un Europa che dovrebbe essere dei Popoli ma in realtà è un Europa delle banche i primi a creare problemi sono le banche stesse che quando fanno utili se li dividono i soci ,ora che qualche Banca rischia di fallire va a mungere alla Mucca Europa…e che quando un cittadino si rivolge a loro per un mutuo,un prestito o per cambiare una semplicissima banconota ti risponde che non sono obbligati…