San Faustino: le origini della festa dei single

Se il 14 febbraio si festeggia San Valentino fra rose, cioccolatini e cene al lume di candela, il 15 febbraio non è da meno, con la piccola differenza che in questa data il romanticismo èoff limits.

San Faustino è la festa dei single, di tutti i tipi di single: quelli in cerca della propria metà e quelli che di compagni o compagne non ne vogliono sapere proprio nulla.

Ognuno celebra il suo San Faustino un po’ come vuole ed è da tempo ormai che si può addirittura partecipare a delle feste organizzate in cui, magari, incontrare il futuro partner o se no, divertirsi solamente.

Ma quali sono le origini di questa festa dedicata ai non innamorati?
San Faustino di Sarezzo, in provincia di Brescia, è di origine medievale ed è tutt’ora una ricorrenza patronale della Valtrompia.
Secondo la tradizione San Faustino dava opportunità alle giovani fanciulle di incontrare il loro futuro “moroso”.

Una leggenda racconta che Faustino fosse il figlio di una famiglia molto ricca di origine pagana, motivo per il quale divenne immediatamente cavaliere. Affascinato dalla religione cristiana si fece battezzare e decise di predicare la parola del signore in tutta la zona che comprendeva Brescia e i paesi circostanti.

Faustino iniziò comunque ad essere perseguitato dagli altri nobili perché si rifiutò di fare sacrifici in onore degli dei. Questione che fece infuriare anche l’imperatore, il quale la prima ordinò di darlo in pasto ai leoni che, però, si sedettero ai suoi piedi invece di divorarlo. Il sovrano, sempre più infuriato, decise quindi di farlo bruciare vivo ma anche in questo caso Faustino la scampò perché le fiamme non lo investirono. 
Si racconta, infine, che dopo una serie di trasferimenti San Faustino fu ucciso il 15 febbraio.
Questo giorno è diventato la festa dei single perché il nome Faustino ha origini latine propiziatorie; non a caso, quindi, i “non accoppiati” che aspettano questa festa sperano nella fortuna di trovare l’anima gemella

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San Valentino tra storia e leggenda

 

 

 
 
 
A CURA DI MAURIZIO TERNAVASIO
TORINO

Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati. Come nasce la ricorrenza?  

La sua origine coincide con il tentativo della Chiesa cattolica di «cristianizzare» il rito pagano per la fertilità. Per gli antichi romani febbraio era il periodo in cui ci si preparava alla stagione della rinascita. A metà mese, fin dal quarto secolo a.C., iniziavano le celebrazioni dei Lupercali, per tenere i lupi lontano dai campi coltivati. I sacerdoti di questo ordine entravano nella grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo, e qui compivano sacrifici propiziatori. Contemporaneamente lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali. I nomi di uomini e donne che adoravano questo Dio venivano inseriti in un’urna e poi mischiati; quindi un bambino estraeva i nomi di alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso.  

 

E come si arriva da questi riti a San Valentino?  

I padri precursori della Chiesa, decisi a mettere fine a questa pratica licenziosa, vollero trovare un santo degli innamorati per sostituire l’immorale Lupercus. Nel 496 d.C. Papa Gelasio annullò la festa pagana decretando che venisse seguito il culto di San Valentino.  

 

Ma chi era questo santo?  

San Valentino, nato a Interamna Nahars, l’attuale Terni, nel 176 d.C. e morto a Roma il 14 febbraio 273, era un vescovo romano che era stato martirizzato. Valentino dedicò la vita alla comunità cristiana e alla città di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù. Fu consacrato vescovo della città nel 197 dal Papa San Feliciano, poi divenne il protettore dell’amore in tutto il mondo. 

 

Perché fu scelto come patrono degli innamorati?  

È considerato il patrono degli innamorati poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. 

 

C’è qualche racconto particolare che lo riguarda?  

Si dice che un giorno San Valentino sentì passare, vicino al suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Allora gli andò incontro con in mano una rosa che regalò loro, pregandoli di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della stessa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la coppia gli chiese la benedizione del loro matrimonio. Quando la storia si diffuse, molti decisero di andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese, il giorno dedicato alle benedizioni. Poi la data è stata ristretta solo a febbraio, perché in quel giorno del 273 San Valentino morì. 

 

E per quanto riguarda la storia più recente?  

L’associazione con l’amore romantico è posteriore, anche se la questione sulla sua origine è controversa. Secondo una tra le tesi più accreditate, San Valentino sarebbe stata introdotta come festa degli innamorati grazie al circolo di Geoffrey Chaucer (1343 – 1400), che nel suo poema «Parlamento degli uccelli» associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. In ogni caso in Francia e Inghilterra, nel Medioevo, si riteneva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli: evento che si prestava a far consacrare il 14 febbraio come la festa degli innamorati.  

 

A quando si fa risalire la sua connotazione più commerciale?  

Nei Paesi anglosassoni il tratto più caratteristico è lo scambio (risalente al XIX secolo) di «Valentine», bigliettini d’amore con le sagome dei simboli dell’amor romantico (cuori, colomba, Cupido). La più antica «Valentine» di cui si abbia traccia risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d’Orléans, allora detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge alla moglie con le parole: «Je suis déjà d’amour tanné, ma très douce Valentinée». A metà Ottocento negli Stati Uniti tal Esther Howland iniziò a produrre biglietti di San Valentino su scala industriale. Con il passare del tempo la tradizione dei biglietti amorosi divenne secondaria rispetto allo scambio di scatole di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli.  

 

Come si festeggia in altri Paesi?  

In Germania gli innamorati scrivono bigliettini e acquistano regali, in genere non troppo costosi, e fiori per il proprio partner. In Olanda e in Inghilterra c’è chi spedisce biglietti non rivelando la propria identità. In Giappone la tradizione prevede che siano le ragazze a regalare una scatola di cioccolatini ai ragazzi, anche se non sono necessariamente i loro fidanzati: vanno bene pure amici e colleghi di lavoro. E gli uomini che ricevono cioccolato a San Valentino devono ricambiare il dono ricevuto regalando cioccolato bianco un mese dopo San Valentino, cioè il 14 marzo. In Spagna invece in quel giorno vanno a ruba le rose rosse. Negli Stati Uniti, San Valentino viene festeggiato da tutti: anche i bambini si scambiano biglietti raffiguranti gli eroi dei cartoni animati. 

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Animali beni di lusso, l’Amvi denuncia: niente chip ai cuccioli per paura del redditometro

Continua la battaglia contro l’equiparazione degli animali da compagnia a beni di lusso, con le conseguenze a cui potrebbe portate in termini di abbandoni e mancate cure. Raccolte oltre 50mila firme.

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Cani e gatti vittime della crisi, in aumento gli abbandoni

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Cani e gatti vittime della crisi, in aumento gli abbandoni

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Un proprietario si è rifiutato di iscrivere i propri cuccioli all’anagrafe canina, nonostante gli inviti del proprio veterinario, per paura di incappare nel redditometro.

 

Questa vicenda, riportata dall’Associazione nazionale medici veterinari, rispecchia a pieno i timori di tutti gli amanti degli animali e costituisce, secondo l’Anmvi “una evidentedistorsione del rapporto tra sanità veterinaria e fisco, l’ultima prova in ordine di tempo dell’urgenza di togliere lespese veterinarie dal redditometro“.

 

L’identificazione del cane con microchip e la sua registrazione nell’anagrafe regionale canina sono obbligatorie, ricorda l’associazione, ma “l’Agenzia delle Entrate vanifica gli sforzi di osservanza delle leggi di sanità animale: è solo l’ultimo assurdo aneddoto che testimonia lostrabismo istituzionale di un governo che da un lato lavora alla sanità veterinaria e dall’altro la distrugge”.

 

Sulle barricate contro gli animali nel redditometro c’è anche l’Enpa, che lo considera un doppio errore: “Filosofico, anzitutto, perché è inconcepibile equiparare un cane o un gatto a una barca, a una vacanza intorno al mondo, a un fuoristrada o a un’abitazione di lusso. Ma anche metodologico, in quanto si presume che il mantenimento di un animale d’affezione indichi a priori una certa capacità di reddito”.

 

Intanto la petizione promossa a novembre dall’Anmvi per togliere le spese veterinarie dal redditometro ha già superato le 50mila firme. La battaglia per non confondere animali da compagnia e beni i lusso, con le tragiche conseguenze a cui potrebbe portate in termini di abbandoni e mancate cure, continua e Marco Melosi, presidente dell’associazione, ha chiesto un unincontro urgente al ministro della Salute 

Giovani “mammoni”: ecco la classifica dei Paesi in cui il fenomeno è più diffuso Le difficoltà economiche legate alla crisi inducono molti giovani a rimanere a casa dai genitori fino a tarda età

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Secondo il  Ministro Fornero, i giovani non trovano lavoro perché troppo pretenziosi. La verità è profondamente differente: la crisi economica ha creato una generazione di disoccupati, che cercano di barcamenarsi al meglio nel mondo del lavoro fra contratti a termine (quando fortunati) o “a progetto”. 

Questa situazione ha generato gravi disequilibriche hanno portato i giovani a entrare nella “vita reale” sempre più tardi, semplicemente perché non se lo pssono permettere. Ecco perché trascorronosempre più anni in casa dei genitori e tardano a farsi una vita propria, in una casa loro e creandosi una nuova famiglia. 

Il sito loveyouthfuture.com ha pubblicato il grafico che mostra quali sono in Europa i Paesi in cui i giovani vivono ancora con i genitori. In pratica, le percentuali dei giovani dai 25 ai 34 anni che vivono ancora sotto il tetto dei genitori. Inaspettatamente, l’Italia non è messa poi così male. 

Tra i peggiori in Europa, i Bulgari che raggiungono la percentuale di 55,7, seguita da Slovacchia con il 56,4 e Malta con il 51,9. Italiani meglio dei Portoghesi (46,3%) con 44,7. Tra i Paesi dove i giovani lasciano prima casa spiccanoDanimarca, con 1,9%, Svezia, Finlandia al 4,1%.

 


 

 

IMPARARE A SOCCORRERE UN DISABILE…CON UN VIDEOGIOCO!

serious gameIl serious game “Help” è un vero e proprio videogioco in cui viene simulata una situazione di emergenza che coinvolge persone disabili 

In caso di calamità naturale o pericolo, come ci si deve comportare per mettere in sicurezza e prestare soccorso a  una persona disabile? Può sembrare una domanda banale, ma non lo è. A questo proposito, segnaliamo il progetto del Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina dell’Università di Udine(Hci Lab), il quale ha ideato e realizzato  l’innovativo “Serious Game” dal titolo  “Help!”: l’unico gioco dedicato alla formazione per imparare le tecniche per aiutare nel modo migliore una persona disabile in caso di pericolo

Partecipando quindi al videogioco ci si trova immersi in una situazione di emergenza, dalla quale ci si deve districare per uscirne vincitori. Le situazioni di emergenza in cui i giocatori si trovano ad operare sono molte: un incendio, un attacco cardiaco o altri eventi sanitari che causano pericolo di vita, un terremoto, una folla in panico, o un malfunzionamento su un aereo di linea in volo.

 Nel primo livello i giocatori sono sotto la guida di un Vigile del Fuoco virtuale dal quale apprendono le nozioni necessarie per aiutare i disabili in caso di pericolo, nozioni che si basano su quelle ufficiali correntemente applicate. 

“Help!” rientra nel progetto di ricerca “Servizi avanzati per il soccorso sanitario al disabile basati su tecnologie ICT innovative” che coinvolge la Centrale operativa 118 Udine – Elisoccorso regionale FVG, l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione “Gervasutta” di Udine e la Consulta Regionale Associazioni dei Disabili del Friuli Venezia Giulia. I risultati raggiunti ad ottobre 2012 sono: PRESYDIUM, un sistema web-based per migliorare il soccorso sanitario al disabile; un ambiente virtuale chiamato EMSAVE per l’addestramento alle procedure di emergenza su pazienti disabili; SLEC, un sistema mobile per superare i problemi di comunicazione tra persone sorde e soccorritori.

Non è l’unico caso in cui i video giochi diventano “seri”, infatti i “serious game” vengono utilizzati per la formazione in ambiti che spaziano dal militare all’aziendale. Sono simulazioni virtuali che coinvolgono in prima persona il giocatore, facendo leva sull’emotività, motivando così l’apprendimento.
L’applicazione è gratuita e può essere usata da qualsiasi utente Facebook all’indirizzo:www.facebook.com/HelpTheSeriousGame.


 

PER INFO: 
http://hcilab.uniud.it/soccorsodisabili/index.html 
http://www.facebook.com/HelpTheSeriousGame 

IN DISABILI.COM: 

18 regole sull’uso di iPhone

18 regole sull’uso di iPhone

Le ha scritte e imposte una madre americana al figlio tredicenne, come condizioni per regalarglielo a Natale

1 gennaio 2013
198
Janell Burley Hofmann vive a Cape Code (Massachusetts, Stati Uniti) con marito e cinque figli. Si occupa di programmi per migliorare i rapporti famigliari e tiene un proprio blog personale, i cui post sono anche pubblicati sullo Huffington Post. Per Natale ha deciso di regalare un iPhone al figlio tredicenne Gregory. Il regalo però era accompagnato da un vero e proprio contratto di 18 punti che il figlio ha dovuto sottoscrivere per ricevere e potere utilizzare lo smartphone. La lettera, scritta in modo simile ai veri contratti di licenza d’uso di Apple, contiene alcuni punti piuttosto severi e tassativi (gli orari di utilizzo, la consegna notturna ai genitori, il divieto di cercare contenuti porno), ma è per il resto un invito a usare il nuovo telefono in modo responsabile e intelligente, senza dipendenza. Il testo originale, che abbiamo tradotto qui di seguito, si trovasul blog di Hofmann.
Caro Gregory,
Buon Natale! Sei ora il fiero possessore di un iPhone. Accidenti! Sei un ragazzo di 13 anni bravo e responsabile e ti meriti questo regalo. Ma il regalo comprende alcune regole. Leggi bene il seguente contratto. Spero tu capisca che il mio compito è crescerti in modo che tu possa diventare un uomo sano ed equilibrato, che sa stare al mondo e coesistere con la tecnologia, ma non esserne dominato. Se non rispetterai queste regole metterò fine alla tua condizione di proprietario del telefono.
Ti voglio bene e non vedo l’ora di scambiare con te milioni di messaggi nei giorni a venire.
1. Il telefono è mio. L’ho comprato io. L’ho pagato io. In sostanza te lo sto prestando. Sono la migliore o no?
2. Saprò sempre la password.
3. Se suona, rispondi. È un telefono. Di’ “ciao”, sii educato. Non provare mai a ignorare una telefonata se sullo schermo vedi scritto “Mamma” o “Papà”. MAI.
4. Consegna prontamente il telefono a uno dei tuoi genitori alle ore 19.30 dei giorni di scuola e alle ore 21.00 nei fine settimana. Verrà spento per la notte e riacceso alle 7.30 del mattino. Se c’è un momento in cui non ti verrebbe da chiamare qualcuno sul suo telefono fisso perché temi che potrebbero rispondere i suoi genitori, allora non chiamare o non scrivere messaggi. Dai retta all’istinto e rispetta le altre famiglie, come noi vorremmo essere rispettati.
5. Il telefono non viene a scuola con te. Parlaci un po’ con le persone a cui normalmente mandi messaggi. Fa parte delle cose che si devono imparare nella vita. *Sui giorni in cui esci prima da scuola o i giorni di gita è necessaria una valutazione caso per caso.
6. Se il telefono cade nella tazza del water, va in pezzi cadendo a terra o svanisce nel nulla, sei responsabile del costo di sostituzione o riparazione. Taglia l’erba, fai il babysitter, metti da parte i soldi che ti regalano al compleanno. Se succede devi essere pronto.
7. Non usare la tecnologia per mentire, deridere o ingannare un altro essere umano. Non farti coinvolgere in conversazioni che possono fare del male a qualcun altro. Sii un buon amico e non ti mettere nei guai.
8. Non scrivere in un messaggio o una mail qualcosa che non diresti di persona.
9. Non scrivere in un messaggio o in una mail qualcosa che non diresti in presenza dei tuoi genitori. Cerca di censurarti, stacci attento.
10. Niente porno. Cerca sul web contenuti di cui parleresti anche con me. Se hai domande rispetto a qualsiasi cosa, chiedi a una persona – preferibilmente a me o a papà.
11. Spegnilo, rendilo silenzioso, mettilo via quando sei in pubblico. Specialmente al ristorante, al cinema e mentre parli con un altro essere umano. Non sei una persona maleducata, non permettere all’iPhone di trasformarti.
12. Non inviare e non chiedere foto delle tue parti intime o di quelle di qualcun altro. Non ridere. Un giorno sarai tentato di farlo, a dispetto della tua intelligenza. È rischioso e potrebbe rovinare la tua vita al liceo, all’università, della tua età adulta. Il cyberspazio è vasto e più potente di te. Ed è difficile far sparire le cose da questo spazio, inclusa una cattiva reputazione.
13. Non fare miliardi di foto e video. Non c’è bisogno di documentare tutto. Vivi le tue esperienze, rimarranno nella tua memoria per sempre.
14. Lascia il telefono a casa, qualche volta, e sentiti sicuro di questa decisione. Non è vivo e non è una tua estensione. Impara a fare senza. Sii più grande e potente della PDPQ, la paura di perdersi qualcosa.
15. Scarica musica nuova o classica o diversa da quella che ascoltano milioni di tuoi coetanei. La tua generazione ha un accesso alla musica senza precedenti nella storia. Approfittane, espandi i tuoi orizzonti.
16. Gioca a qualche gioco di parole o di logica che stimoli la tua mente, ogni tanto.
17. Tieni gli occhi aperti. Guarda cosa succede intorno a te. Guarda fuori dalla finestra. Ascolta il canto degli uccellini. Fai una passeggiata, parla con uno sconosciuto, fai lavorare la tua immaginazione senza Google.
18. Farai qualche casino. Ti ritirerò il telefono. Ci metteremo seduti e ne parleremo. Ricominceremo da capo. Io e te continuiamo a imparare cose nuove, giorno per giorno. Io sono dalla tua parte, sono nella tua squadra. Siamo insieme in questo.
Spero che tu possa essere d’accordo su questi punti. Molte delle “lezioni” che fanno parte della lista non si applicano soltanto all’iPhone, ma anche alla vita.
Stai crescendo in un mondo in continuo e veloce cambiamento. È eccitante e seducente. Tu cerca di non complicare le cose, ogni volta che puoi. Fidati della tua testa e del tuo grande cuore, più che di ogni apparecchio. Ti voglio bene. Goditi il tuo nuovo favoloso iPhone.
Buon Natale!
Xoxoxo
Mamma

Piste ciclabili fai-da-te con il kit di luci laser. E la sicurezza aumenta

Bike Lane Safety Light è il dispositivo laser in grado di aumentare la sicurezza dei ciclisti che pedalano di notte.

bike lane safety 2Fonte: XFire
I NUMERI 

bici batte autoSorpasso green: si vendono più bici che auto

Nel 2011 con le vendite di automobili a picco e quelle di biciclette in crescita si è tornati agli equilibri pre boom economico.

L’Italia è il paese europeo con la più alta densità diautomobili: in strada circolano 36 milioni di vetture, pari a 65 auto ogni 100 abitanti.

Eppure, il numero dei ciclisti che usa la bicicletta come mezzo di trasporto ì è salito a 25 milioni. E proprio di qualche giorno fa è la notizia che, complice la crisi economica, le vendite di due ruote nel 2011 hanno superato quelle dei veicoli a motore.

La sicurezza però rimane un problema critico. In Italia sono ancora troppo pochi i chilometri di piste ciclabili: si tratta di poco più di 3mila km in totale. Poco, pochissimo se si considera che a questo dato si arriva sommando le ciclabili di sole tre città europee (Stoccolma, Hannover ed Helsinki).

I protagonisti istituzionali del mondo della bici in Italia – Fiab, Salvaiciclisti e Legambiente – stanno tentando di modificare le cose. Ma il percorso non è semplice e si scontra con la mancanza di fondi e, in alcuni casi, con la resistenza delle amministrazioni pubbliche.

In attesa che si attivi il cambiamento, arriva un nuovo sistema tecnologico che aumenta la sicurezza di chi pedala durante la notte. Si chiamaBike Lane Safety Light, costa circa 30 euro, ed è prodotto e distribuito (anche online) dall’azienda statunistense Xfire.

Si tratta di un dispositivo laser che si applica altelaio della bicicletta e che proietta sulla strada ai lati del veicolo due luci rosse. L’effetto è quello di vedere un mezzo che si muove in un’area protetta. In questo modo i ciclisti sono più visibili e, di conseguenza, corrono meno rischi.

gogreen.virgilio.it

Progetto Natale: i pediatri vestiti da Babbo Natale per aiutare i bambini

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Una iniziativa benefica che si rinnova tutti gli anni, Progetto Natale: i pediatri vestiti da Babbo Natale per aiutare i bambini, in tutta Italia saranno oltre 1000 i pediatri che regaleranno un sorriso ai bambini in questo periodo natalizio. Tutti i bambini attendono con ansia la notte di Natale, aspettano i doni che il nonno con la lunga barba bianca ed un buffo vestito rosso porterà loro.

Vestendo i panni di Babbo Natale, i pediatri impegnati nell’iniziativa Progetto Natale, consegneranno, oltre ai giocattoli, anche due opuscoli didattici, il decalogo Codacons per la sicurezza dei giocattoli e un dépliant informativo sull’importanza del gioco nel bambino.

Progetto Natale è una iniziativa promossa da Angelini ed ideata con il patrocinio di FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), SIP (Società Italiana di Pediatria), SIMEUP (Società Italiana di Emergenza e Urgenza in Pediatria), SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) e di Pensabambino. Vuole essere una speranza ed un’occasione festosa anche per i bambini meno fortunati, che, ignari, non possono permettersi neanche un’atmosfera gioiosa; regalare un sorriso ai bambini indigenti, orfani e malati che sono costretti a vivere in ambienti che mal si adattano alla loro infanzia, orfanotrofi, case famiglia e ospedali

Nel Lazio saranno 139 i pediatri che aderiscono all’iniziativa Progetto Natale, per dare una possibilità di trascorrere un Natale gioioso. Giunto alla nona edizione, anche quest’anno, durante le feste natalizie vestiranno i panni di Babbo Natale per portare giocattoli a oltre 1.500 bambini.

 

 

Progetto Natale nasce nel 2004 e fino ad oggi ha regalato qualche ora di serenità ad oltre 62 mila bambini, un gesto di solidarietà che impegna migliaia di pediatri su tutto il territorio nazionale. Fabio De Luca, General Manager della Divisione Pharma di Angelini, è giustamente orgoglioso di questo progetto solidale:

Progetto Natale è diventato un appuntamento irrinunciabile per la nostra azienda. Siamo orgogliosi di essere vicini, ormai da molti anni, ai bambini che soffrono a causa di gravi malattie o di pesanti situazioni familiari e desidero ringraziare tutti i pediatri che, accogliendo il nostro invito, hanno reso possibile ancora una volta la realizzazione di questa importante iniziativa.

Progetto Natale è una delle iniziative della Campagna NienteMale, che ha l’obiettivo di favorire una maggiore conoscenza del dolore presso medici, farmacisti e pubblico. Nel 2013 prenderà il via un progetto educativo dedicato ai genitori, con il patrocinio di FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri). Anche in questo caso, vuole essere un aiuto per i genitori, per far loro conoscere meglio febbre, dolore e infiammazione consultando le linee guida distribuite nelle sale d’attesa del pediatra.

Photo credit: j_silla su Flickr

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Piercing magnetici sulla lingua: pericolosi

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piercing magnetici sulla lingua sono pericolosi; questa è una nuova moda diffusa soprattutto Oltremanica e che a differenza del piercing vero e proprio non richiede buchi può essere rischiosa. A dirlo la preside di una scuola, la St. Matthew’s Roman Catholich High School in Gran Bretagna che ha pensato anche di informare i genitori degli studenti circa la loro pericolosità; agli alunni ha parlato chiaro spiegando che nel caso in cui dovessero ingoiare questi magneti potrebbero rischiare danni alla salute.

 

 

 

La dirigente scolastica dopo aver sentito di gravi emergenze mediche causate proprio da eventi come questi ha voluto sottolineare come nel caso in cui questi oggetti venissero ingoiati accidentalmente potrebbero unirsi tra loro e “intrappolare” parti dell’intestino portando addirittura alla perforazione. Rischio che diventa ancora più grande se si usano i “piercing fai da te”, quelli che ad esempio si possono trovare all’interno di vari giochi al posto di comperare quelli ad hoc, costruiti appositamente per la lingua.

Anche Anil Thomas George e Sandeep Motiwale del Queen’s Medical Centre di Nottingham hanno inviato una lettera alla rivista medica “The Lancet”, chiedendo ai medici di parlare ai genitori dei possibili rischi cui i ragazzi che amano questi piercing magnetici sulla lingua possono andare incontro; a questo proposito hanno anche ricordato quanto accaduto a due bambini a East Midlands che sono stati sottoposto a intervento chirurgico per la rimozione dei magneti che avevano ingoiato.

Photo Credits| miranda.granche su Flickr

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