CALABRIA: LE CIPOLLE DI TROPEA RICETTE BENEFICI E CURIOSITÀ


Un mare di cipolle a Tropea

Un mare di cipolle a Tropea

 
 
Gustose e ricche di proprietà, sono un autentico vanto della tradizione agroalimentare della costa calabrese
ELEONORA AUTILIO (NEXTA)
 

P { margin-bottom: 0.21cm; }Introdotta sulla costa mediterranea dai Fenici, la cipolla di Tropea, grazie alla composizione del terreno e alle condizioni climatiche ottimali, ha sviluppato proprietà e caratteristiche uniche che la rendono del tutto differente dalle altre varietà coltivate in Italia. Scopriamo il perchè. 

L’INGREDIENTE Si racconta siano stati niente meno che i Fenici ad introdurre la coltivazione della cipolla sulla costa calabrese. I Greci proseguirono l’opera di diffusione del bulboe , con il passare del tempo, questo prezioso ortaggio divenne protagonista della tradizione agroalimentare della zona acquisendo, grazie alle qualità del terreno ed alle abilità dei suoi coltivatori, le caratteristiche uniche che oggi lo contraddistinguono. Risalgono, infatti, già al XVI secolo diversi testi in cui si fa menzione di particolari cipolle rosse, a dimostrazione di come questo ecotipo vanti una storia molto lunga. Pur non essendo una delle varietà più coltivate in Italia, la Cipolla Rossa di Tropea è, però, la più famosa ed apprezzata, non a caso è stata insignita del prestigioso marchio IGP a dimostrazione dell’unicità delle sue caratteristiche. Queste inconfondibili peculiarità sono il risultato della loro coltivazione su terreni freschi di medio impasto particolarmente adatti al loro sviluppo, caratterizzati da una tessitura poco compatta, una certa componente sabbiosa, e condizioni climatiche ideali derivanti dalla vicinanza al mare che garantisce stagioni miti ed una giusta percentuale di umidità. Il risultato è un prodotto di elevata qualità che ha nel colore rosso il suo tratto distintivo. Una sfumatura conferitagli dall’elevato contenuto di antocianine, appartenenti alla famiglia dei flavonoidi. Se ne coltivano due differenti varietà, classificate in base alla forma: la Tropeana Rossa Tonda, detta anche Calabrese Tonda o Tropeana Tonda e la Tropeana Rossa Lunga o Tropeana Lunga. A queste cultivar sono associati, inoltre, tre diversi ecotipi che si distinguono per forma e periodo di maturazione. La “tonda piatta”, detta primaticcia, viene raccolta tra la metà di aprile e la fine di maggio, la “mezza campana”, o medio precoce, si raccoglie tra la metà di maggio e la metà di giugno, mentre per l’”allungata”, o tardiva, si deve attendere il periodo tra la metà di giugno e la fine di luglio. Le tuniche che formano il bulbo sono di colore rosso violaceo ricoperte esterna,ente da finissime squame, il nucleo si presenta, invece, di colore bianco. La presenza di glucosio, fruttosio e saccarosio, rende il sapore più dolce rispetto a quello delle varietà di cipolla più comuni. 

LA RICETTA Che venga consumata cotta o cruda, al naturale o come prezioso ingrediente di sfiziose ricette, se ne può apprezzare  il gusto delicato e l’elevata digeribilità. Da provare una delle ricette più rappresentative di Tropea, U Testu o Fornu che, in alcune varianti, prevede proprio l’utilizzo della cipolla rossa. Si prepara alternando in una teglia da forno in terracotta (localmente chiamata testu), strati di patate, pomodori e cipolla tagliati fette e di mollica di pane raffermo sbriciolata, insaporita con capperi origano e basilico. Una volta condito con olio di oliva, si inforna per circa un’ora. 

IL SEGRETO  Nota anche per le sue proprietà benefiche, questo ortaggio, oltre ad essere ricco di sostanze nutritive, è particolarmente noto per le sue qualità depurative. Considerato un toccasana per il cuore, si pensa riesca persino a ridurre i rischi di tumore al fegato, al colon, alla laringe e alle ovaie. E’ inoltre efficace per combattere numerosi disturbi e se ne apprezzano le doti cosmetiche ed antibiotiche. Viene utilizzata per la preparazione di mieli e brodi dalle proprietà espettoranti e si dice che grazie all’emanazione di vapori, se tagliata a metà e posta vicino al letto durante il sonno, riesca persino adalleviare i sintomi del raffreddore

IL TERRITORIO Famosa come meta balneare di grande fascino, dalle acque cristalline e le incantevoli spiagge, Tropea custodisce un centro storico di grande valore artistico e culturale dominato dai palazzi nobiliari arroccati sulla rupe a strapiombo sulla spiaggia. Queste antiche dimore, che offrono un colpo d’occhio di notevole impatto, vantano preziosi portali ed alcuni di essi sono dotati di grandi cisterne scavate nella roccia che servivano come magazzini per il grano del Monte Poro che veniva accumulato al loro interno per poi essere riversato, attraverso un sistema di condotte di terracotta, direttamente sulle navi ormeggiate sotto la rupe. Meritano una visita la Cattedrale Normanna del 1.100, così come ilMonastero Francescano. Dal porticciolo turistico è possibile partire per le escursioni alla volta delle Isole Eolie, delle quali Stromboli, con il suo famoso vulcano, risulta spesso visibile dalla costa, in particolare dal suggestivo e panoramico santuario di S. Maria dell’Isola. Per trascorrere, invece, piacevoli giornate di mare, la scelta di lidi e spiagge è davvero notevole. Da segnalare il fascino della Spiaggia della Rotonda, la più caratteristica di Tropea, sovrastata dai palazzi del centro storico arroccati sulla rupe. La spiaggia del Convento e quella di Passo Cavalieri sono, invece le più ampie ed attrezzate, perfette per godere di comodo spazio anche nelle giornate più affollate. La spiaggia ‘a Linguata, invece, è ideale per chi pratica immersioni, grazie alla vicinanza agli scogli e all’Isola Bella che con la sua imponente roccia offre uno spettacolo di grande suggestione. Per chi desiderasse goderne appieno, la soluzione migliore è quella di scegliere la spiaggia di Marina dell’Isola che vi sorge proprio accanto. I bagnanti in cerca di una spiaggetta appartata e poco affollata possono, infine, contare sulla spiaggia del Cannone che si distingue per la sua posizione defilata e poco visibile dietro al molo nord del porto turistico. 

(Nexta) 

Sconfigge cancro e si fa un tatuaggio al posto del seno

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La protagonista della storia che sto per raccontarvi si chiama Kelly Davidson, ha 34 anni ed è canadese: dopo essere stata colpita da un cancro al seno, sei anni fa ha subito una mastectomia e al posto di un intervento di chirurgia plastica per ricostruire il seno ha preferito farsi fare un tatuaggio artistico proprio dove aveva il seno. Ha raccontato:

E’ il mio distintivo di onore e di forza. Mi ricorda tutti i giorni le battaglie che ho superato. Ho vinto questa guerra, e si spera che lo abbia fatto definitivamente

 

A Kelly all’età di 11 anni venne diagnosticato un linfoma di Hodgkin che è riuscita a debellare; a 28 anni ha avuto il cancro al seno e nel 2011 ha battuto un cancro papillare tiroideo.

Ha postato le sue foto su Facebook in una pagina chiamata Why We Ink, dedicata a tutte quelle persone che sono riuscite a sconfiggere il cancro e che hanno deciso di farsi fare un tatuaggio per commemorare questo successo.

In un’intervista all’Ottawa Sun racconta

Ovviamente è devastante per chiunque perdere il proprio seno, perché esso ci definisce come donne e rispecchia la nostra femminilità. Ma io l’ho accettato. Sono ancora me stessa, sono bella, e non ho bisogno del seno per sentirmi tale

Kelly sta preparando le nozze con il fidanzato Doug che verranno celebrate la prossima estate.

Quello di Kelly è sicuramente un atto coraggioso e molto forte; ha voglia di vivere e chi ha o ha avuto a che fare con il cancro questo è fondamentale.

Via| Dailymail

Photo Credits| Facebook Kelly Davidson

Le proprietà poco conosciute dell’acqua ossigenata


Il 90% delle persone non lo sa perché non sono notizie divulgate, trattandosi di un prodotto economico e non particolarmente redditizio.
Questi sono alcuni degli effetti benefici dell’acqua ossigenata:

1 – Uccide i germi del cavo orale.
2 – Schiarisce denti (usare un cucchiaino di acqua ossigenata diluita al 10% come un normale collutorio).
3 – Disinfetta lo spazzolino da denti evitando contaminazioni ad esempio di gengivite alle altre persone che vivono in casa e condividono lo stesso bagno dove, in genere, tutti gli spazzolini stanno “vicini vicini” (basta immergere lo spazzolino in un bicchiere contenete sufficiente acqua ossigenata).
4 – Disinfetta le superfici meglio di qualsiasi altro prodotto (ottima per bagni e cucine).
5 – Elimina i funghi che causano il cattivo odore dei piedi (usarla la sera, prima di andare a letto, impedisce lo sviluppo della tigna e d’altri funghi).
6 – Evita infezioni, disinfetta e uccide germi ed altri microrganismi nocivi.
7 – Aiutare nella guarigione (usata più volte al giorno, in alcuni casi può coadiuvare nella regressione di una cancrena della pelle).
8 – Allevia il raffreddore, influenza o sinusite (mescolare metà e metà con acqua pura, introdurre con un contagocce nelle narici alcune gocce e poi soffiarsi il naso).
9 – Aiuta a mantenere la salute della pelle (può essere utilizzato in caso di micosi).
10 – Disinfetta i vestiti macchiati di sangue o altre secrezioni corporee (mettere i capi in ammollo in una soluzione d’acqua ossigenata al 10% prima del lavaggio normale).


11 – Uccide i batteri in cucina, inclusa la salmonella (dopo l’uso di utensili, disinfettare con acqua ossigenata).
12 – Rimuove gradualmente il tartaro dai denti (inumidire lo spazzolino con alcune gocce d’acqua ossigenata ed usarlo normalmente, risciacquando la bocca alla fine).
13 – Schiarisce le macchie sul viso (bagnare la parte che si desidera schiarire usando un cotton-fioc prima di andare a dormire, ripetendo l’operazione fino al conseguimento del risultato desiderato).
14 – Sbianca le unghie (mettere in un pentolino d’acqua calda un cucchiaio di acqua ossigenata, lasciare le unghie immersi in questa soluzione per 10 minuti poi lavarsi le mani. Ovviamente le unghie devono essere pulite e senza smalto).
15 – Toglie l’acqua dal canale auditivo dell’orecchio (basta una goccia di acqua ossigenata per eliminare il fastidioso effetto che spesso capita quando si nuota in piscina o al mare).
16 – Elimina le macchie di vino dai tessuti bianchi (versare un pochino d’acqua ossigenata direttamente sulla macchia e poi lavare normalmente, preferibilmente con acqua fredda).
 



Fonte:

Miriam: la donna con la barba

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Miriam è una donna con la barba; alla donna che ha 49 anni ed è di origini tedesche dopo la nascita del figlio 28 anni fa ha iniziato a crescere la barba. Per oltre due decenni ha tolto questi peli con le pinzette ma nel 2008 ha preso una drastica decisione: quella di lasciarli crescere. Ha fatto anche dei test per capire se quei peli potessero avere origine da un problema di salute ma i medici hanno escluso questa ipotesi e Miriam ha aperto un blog per parlare anche con altre donne di questo problema.

Suo figlio alla decisione della donna di farsi crescere la barba inizialmente è rimasto scioccato poi si è abituato all’idea; Miriam racconta che sebbene molte persone con lei siano state crudeli altre invece hanno parlato di quel gesto come di un atto coraggioso.

Lei dice di sentirsi sexy con la barba e rivela anche di essere alla ricerca di una relazione.

Via| dailymail

Charlie: cane terapeutico aiuta i malati di cancro

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Charlie è un cane terapeutico che aiuta i malati di cancro: un cagnolino di razza Collie davvero speciale  non solo perchè cerca di aiutare, portando un po’ di serenità e conforto, quei pazienti che devono affrontare la malattia e le terapie ma perchè lui stesso è riuscito a sconfiggere il cancro dopo 7 mesi di chemioterapia.

 

La sua proprietaria dice

In questo momento la malattia si è fermata e lui lavora con grande entusiasmo, ama incontrare le persone che ricambiano il suo affetto

Racconta anche che Charlie svolge il suo lavoro in maniera molto diligente e rivela di essere fiera di lui per quello che fa; devono pensarla allo stesso modo anche i membri dello staff della struttura se sono arrivati a dichiararlo mascotte onoraria.

Carmel Barnett, il direttore dei servizi di radioterapia, ha detto:

Quando arriva Charlie porta una ventata di allegria ed entusiasmo. E’ così socievole e affettuoso e la sua storia meravigliosa aiuta i pazienti ad avere forza e speranza

Una nuova e bellissima storia che conferma quanto la pet therapy sia benefica e quanto abbiano da insegnarci i nostri amici a quattro zampe.

Via| BBC

T-Zunami

T-zunami

Peppe Grullo ha rappresentato un vero e proprio Tsunami per la politica italiana.Un cambiamento epocale come quello in corso, necessita però che al leader del movimento venga data una piccola ‘raddrizzata’! :PCaro Peppe Grullo, non sei più un comico ma un politico, quindi devi smetterla di dire parolacce nei tuoi comizi! :)Aiutate il povero Peppe a non dire parolacce… intervenite con un bel ceffone quando si comporterà male, ma non toccatelo se ciò che dirà sarà corretto altrimenti perderete via via le vostre preziose 5 stelle.Si gioca con il MOUSE.


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Lo portano all’obitorio. Ma è ancora vivo, muore 2 giorni dopo

Un uomo di 57 anni era stato ritrovato senza sensi nella sua abitazione di Pskov. E’ deceduto nella cella frigorifera per assideramento

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Un film horror? Sembra, ma purtroppo non lo è. Un uomo di 57 anni, ritrovato senza sensi nella sua abitazione di Pskov, sperduto villaggio nell’Ovest della Russia, è stato dichiarato morto. Così è stato portato in obitorio e messo in una cella frigorifera. Due giorni dopo il medico legale ha scoperto che era ancora vivo. Si è risvegliato lì, al buio. Ma ormai era troppo tardi ed è deceduto poco dopo. Stavolta per davvero…
 
“Il 4 febbraio, un uomo di 57 anni è stato dichiarato morto nella sua casa. Nello stesso giorno è stato portato all’obitorio e collocato in una cella frigorifera” ha riferito la commissione d’inchiesta in un comunicato. Ma “l’autopsia sul corpo effettuata il 6 febbraio ha dimostrato che l’uomo era ancora vivo quando è stato portato all’obitorio”.
 
Secondo un sito web locale, pln-pskov.ru, “quando il medico legale ha estratto il corpo dalla cella ha notato che il corpo era ancora caldo”. Allora, “ha chiamato i medici dell’ospedale che hanno a loro volta constatato che le pupille dell’uomo reagivano alla luce”.
 
Ma i tentativi di rianimare lo sfortunato 57enne sono stati tutti inutili. L’uomo è morto poco dopo. Peccato che chi lo aveva trovato senza sensi nella sau casa di Pskov pensava fosse morto già due giorni prima.

(Affaritaliani.it)

Cassazione, le sentenze da non perdere

Pur non avendo ‘valore di legge’, le sentenze della suprema Corte di Cassazione costituiscono un precedente rilevante di cui giudici e avvocati tengono sempre conto. La Cassazione rappresenta il massimo organo interpretativo delle leggi nonché l’ultimo grado di giudizio e ha il compito di verificare la corretta applicazione della legge al caso concreto (cosiddetto giudizio di “legittimità” e non di merito).

OFFRIRE SOLDI ALLA STRADALE PER EVITARE LA MULTA? NON È REATO

Non è reato di istigazione alla corruzione offrire 10 euro agli agenti della stradale per evitare la sanzione. I Giudici supremi hanno stabilito che “il fatto non sussiste” per la “palese irrisorietà” della somma offerta agli agenti. Al limite si sarebbe potuto parlare di ‘oltraggio’ hanno specificato i giudici ma non certo di istigazione alla corruzione. Il caso riguarda un automobilista che, fermato per un controllo di routine, al momento in cui era stato richiesto di esibire la carta di circolazione, lo aveva fatto inserendo dentro una banconota da 10 euro. L’automobilista rivolgendosi agli agenti aveva detto: “lassate stare e pigliatevi nu cafe“. Ma al posto del caffé è scattata la denuncia.

(Sentenza della Corte di Cassazione n. 7505/2013)

Scienza: ascoltare il piagnisteo spegne i neuroni e ci rende più stupidi

Voci di corridoio – leggi neuroscienziati – sostengono che rimanere esposti alle continuelamentele di parenti, amici, colleghi e chi più ne ha più ne metta, ci rende più stupidi. È un discorso di neuroni e di ippocampo: se siamo impegnati ad ascoltare fiumi di parole e piagnistei, siano essi provenienti da persone in carne ed ossa o dalla tv, il nostro cervello comincia a perdere colpi e noi non siamo più in grado di risolvere i problemi di cui ci stiamo occupando.

Male, molto male, perché tutti abbiamo colleghi, parenti, partner o amici piagnoni, quelli che passano la giornata a frignare senza ritegno, come se tutti i mali del mondo gravassero solo sulle loro spalle e non, piuttosto, su quelle dei tapini costretti ad ascoltarli.

 

Come difendersi da tutta questa negatività? Come possiamo fare in modo che i nostri poveri neuroni, tartassati dall’incessante martellio del piagnone di turno, non partano per una crociera intorno al mondo lasciandoci lì a prendere iniziative balorde e a scrivere mail senza né capo né coda?

C’è chi suggerisce di estraniarsi, immaginando intorno a sé una bolla trasparente ed insonorizzata, ma quanto può durare? Cinque minuti? Probabilmente anche una sonora e sincera imprecazione potrebbe risolvere il problema, ma guai a farlo, la nuova causa di tutti i mail diventereste proprio voi. Allora cosa fare? Meglio armarsi di santa pazienza e dei bei tappi per le orecchie, “C’est la vie”.

 

Luca Losito

Non è vero che il Movimento 5 Stelle rinunci ai rimborsi elettorali: non ne ha proprio diritto

 

5 stelleBella idea far campagna elettorale sbandierando di aver rinunciato ad un diritto di cui non si può beneficiare, ai sensi delle leggi vigenti.
Gli esponenti del Movimento 5 Stelle, quando si vantano di voler rinunciare ai rimborsi elettorali, raccontano una mezza bufala: in realtà non ne hanno proprio diritto, non avendo uno statuto. Cosa di cui peraltro vanno fieri, ritenendo in questo modo di differenziarsi dagli altri partiti.
Ricapitoliamo:
1) Non è vero che i consiglieri regionali grillini si sono tagliati lo stipendio. Non possono farlo. Semplicemente, lasciano a disposizione di un “conto progetto” la parte eccedente i 2.500 euro mensili. Questi soldi vengono utilizzati, come abbiamo visto, per pagare le spese legali ai No Tav, oppure per acquistare maschere anti-gas e borse di canapa, rimborsare i pranzi dei componenti dello staff del gruppo consiliare, ed anche per il “Restitution day”, che in realtà serve a finanziare “progetti a 5 Stelle”, ossia amici e amici degli amici. Insomma, tutt’altro che una “restituzione al territorio”.
2) Non è vero che il Movimento 5 Stelle rinuncia ai soldi pubblici. I gruppi consiliari, in Piemonte, Emilia Romagna e Sicilia, usufruiscono dei contributi relativi. In teoria per le spese di cancelleria, in pratica per pagare gli stipendi agli staffisti e finanziare volantini, cartoline e iniziative No Tav nonché il giornaletto di partito.
3) Non è vero che i parlamentari grillini hanno rinunciato a benefit e diaria. Si sono decurtati solo una parte dell’indennità, seguendo però la stessa logica dei consiglieri regionali.
4) Non è vero, infine, che il Movimento 5 Stelle rinuncia ai rimborsi elettorali. Come detto, non ne ha diritto, in virtù della Legge n.96 del 6 luglio 2012, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25 luglio 2012, recante “norme in materia della riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e movimenti politici, nonché misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti dei medesimi. Delega al governo per l’adozione di un testo unico delle leggi concernenti il finanziamento dei partiti e dei movimenti politici e per l’armonizzazione del regime relativo alle detrazioni fiscali”. L’articolo 5 parla chiaro:
1. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, qualora abbiano diritto ai rimborsi per le spese elettorali o ai contributi di cui alla presente legge, sono tenuti a dotarsi di un atto costitutivo e di uno statuto, che sono trasmessi in copia al Presidente del Senato della Repubblica e al Presidente della Camera dei deputati entro quarantacinque giorni dalla data di svolgimento delle elezioni. L’atto costitutivo e lo statuto sono redatti nella forma dell’atto pubblico e indicano in ogni caso l’organo competente ad approvare il rendiconto di esercizio e l’organo responsabile per la gestione economico-finanziaria. Lo statuto deve essere conformato a principi democratici nella vita interna, con particolare riguardo alla scelta dei candidati, al rispetto delle minoranze e ai diritti degli iscritti. 2. I partiti e i movimenti politici, ivi incluse le liste di candidati che non siano diretta espressione degli stessi, che non trasmettano al Presidente del Senato della Repubblica o al Presidente della Camera dei deputati gli atti di cui al comma 1, nel termine ivi previsto, decadono dal diritto ai rimborsi per le spese elettorali e alla quota di cofinanziamento ad essi eventualmente spettante.
 
Il Movimento 5 Stelle di avere uno statuto non ne vuole sapere. Sarebbe un eccesso di “autodisciplina”. C’è solo il “non statuto”. E allora arriverà anche il “non rimborso”. Ma da lì a poter dire di aver rifiutato i rimborsi elettorali, ne passa.
di Riccardo Ghezzi © 2013 Qelsi