Giovani “mammoni”: ecco la classifica dei Paesi in cui il fenomeno è più diffuso Le difficoltà economiche legate alla crisi inducono molti giovani a rimanere a casa dai genitori fino a tarda età

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Secondo il  Ministro Fornero, i giovani non trovano lavoro perché troppo pretenziosi. La verità è profondamente differente: la crisi economica ha creato una generazione di disoccupati, che cercano di barcamenarsi al meglio nel mondo del lavoro fra contratti a termine (quando fortunati) o “a progetto”. 

Questa situazione ha generato gravi disequilibriche hanno portato i giovani a entrare nella “vita reale” sempre più tardi, semplicemente perché non se lo pssono permettere. Ecco perché trascorronosempre più anni in casa dei genitori e tardano a farsi una vita propria, in una casa loro e creandosi una nuova famiglia. 

Il sito loveyouthfuture.com ha pubblicato il grafico che mostra quali sono in Europa i Paesi in cui i giovani vivono ancora con i genitori. In pratica, le percentuali dei giovani dai 25 ai 34 anni che vivono ancora sotto il tetto dei genitori. Inaspettatamente, l’Italia non è messa poi così male. 

Tra i peggiori in Europa, i Bulgari che raggiungono la percentuale di 55,7, seguita da Slovacchia con il 56,4 e Malta con il 51,9. Italiani meglio dei Portoghesi (46,3%) con 44,7. Tra i Paesi dove i giovani lasciano prima casa spiccanoDanimarca, con 1,9%, Svezia, Finlandia al 4,1%.