TROVA L’AUTO DEI VIGILI SUL POSTO DISABILI: “NON SEI NESSUNO”. E LO MULTANO -FOTO TAG : vigili urbani, disabili, posto, multa FOTOGALLERY : Frattamaggiore, l’auto dei vigili sul posto disabili (Il Mattino)

Venerdì 25 Gennaio 2013 – 11:19

NAPOLI – «Noi siamo vigili urbani, tu non sei nessuno. Protesti? E pigliati questa multa». La scena si è verificata martedì scorso a Frattamaggiore, provincia di Napoli. Protagonista Simeone Crispino, che arrivato in Piazza Umberto Primo in auto con la sorella gravemente handicappata ha trovato il posto riservato ai disabili occupato da un’auto di servizio dei vigili urbani. L’uomo ha parcheggiato sul marciapiede di fronte lasciando le quattro frecce accese, poi ha chiesto ai vigili di cedere il posto.  
Non ottiene risposta positiva, così per documentare l’accaduto scatta una serie di fotografie. I vigili gli intimano di fermarsi, e lui fa notare che il posto auto per la loro vettura c’è, ma è occupato da un dipendente del Comune. «Questa cosa a lei non la riguarda – risponde la vigilessa – noi siamo vigili e siamo a posto. Nel fare le foto lei sta commettendo un abuso. Lei fa le foto? Ed io le faccio la multa».
Inutili le proteste dell’uomo, che non si sente affatto in torto. Intanto la vigilessa si avvicina all’auto e prende i dati. La scena fa impaurire la sorella di Crispino, e alla fine i familiari hanno dovuto riportare la donna a casa, con una multa di 40 euro per aver scattato foto dell’abuso appena vissuto. 

TROVA L’AUTO DEI VIGILI SUL POSTO DISABILI: “NON SEI NESSUNO”. E LO MULTANO -FOTO TAG : vigili urbani, disabili, posto, multa FOTOGALLERY : Frattamaggiore, l’auto dei vigili sul posto disabili (Il Mattino)

Venerdì 25 Gennaio 2013 – 11:19

NAPOLI – «Noi siamo vigili urbani, tu non sei nessuno. Protesti? E pigliati questa multa». La scena si è verificata martedì scorso a Frattamaggiore, provincia di Napoli. Protagonista Simeone Crispino, che arrivato in Piazza Umberto Primo in auto con la sorella gravemente handicappata ha trovato il posto riservato ai disabili occupato da un’auto di servizio dei vigili urbani. L’uomo ha parcheggiato sul marciapiede di fronte lasciando le quattro frecce accese, poi ha chiesto ai vigili di cedere il posto.  
Non ottiene risposta positiva, così per documentare l’accaduto scatta una serie di fotografie. I vigili gli intimano di fermarsi, e lui fa notare che il posto auto per la loro vettura c’è, ma è occupato da un dipendente del Comune. «Questa cosa a lei non la riguarda – risponde la vigilessa – noi siamo vigili e siamo a posto. Nel fare le foto lei sta commettendo un abuso. Lei fa le foto? Ed io le faccio la multa».
Inutili le proteste dell’uomo, che non si sente affatto in torto. Intanto la vigilessa si avvicina all’auto e prende i dati. La scena fa impaurire la sorella di Crispino, e alla fine i familiari hanno dovuto riportare la donna a casa, con una multa di 40 euro per aver scattato foto dell’abuso appena vissuto. 

Agevolazioni fiscali auto

 

Le persone disabili o i familiari, cui risultino fiscalmente a carico possono usufruire 

di agevolazioni fiscali a fronte dell’acquisto di un auto.  

Si intende fiscalmente a carico la persona disabile che non percepisce un reddito 

annuo superiore a € 2.840,51 (non costituiscono reddito le provvidenze economiche 

quali pensioni, indennità e assegni erogati agli invalidi civili).  

  

Beneficiari: 

x Le persone con disabilità sensoriali (non vedenti e sordomuti con certificazione 

di sordomutismo rilasciata ai sensi della Legge 26 maggio 1970, n. 381. )   

x Le persone disabili con handicap psichico o mentale, titolari di indennità di 

accompagnamento (non è indispensabile il verbale di legge 104 art. 3 comma 

3  come previsto dalla Circolare Ministeriale del 23 aprile 2010, n.21/E)  

x Le persone disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o 

affetti da pluriamputazioni – con certificazione di handicap grave ai sensi 

dell’art.3 comma 3 della legge 104/1992, rilasciato dalla ASL competente   

x Le persone disabili con ridotte capacità motorie con adattamento obbligatorio 

del veicolo. L’adattamento è da intendersi: alla guida (strumentazione, cambio 

automatico, ecc.) da parte della persona disabile munita di patente speciale  o al 

trasporto della persona disabile (sedile scorrevole, scivolo a scomparsa, ecc.). 

Ll’adattamento del veicolo deve essere effettuato prima dell’acquisto del 

medesimo  

Agevolazioni:  

x IVA agevolata al 4% per autovetture di cilindrata fino a 2000 cmc se con 

motore a benzina, e fino a 2800 cmc se con motore diesel. Si richiede 

direttamente al concessionario che deve emettere fattura richiamando la legge 

97/86 e la legge 449/97  e comunicare i dati all’Ufficio Locale dell’Agenzia 

dell’Entrate.  

x Detrazione IRPEF pari al 19% della spesa fino a un massimo di € 18075,99 

per una sola volta nel corso di un quadriennio. L’importo può essere detratto in 

unica soluzione o suddiviso in quattro quote annuali di pari importo. E’ 

possibile nell’arco dei quattro anni usufruire nuovamente del beneficio solo in 

caso di rottamazione del veicolo e conseguente cancellazione al Pubblico 

Registro Automobilistico o in caso di furto, sottraendo dall’importo di € 

18075,99 l’eventuale rimborso assicurativo.   x Esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche. Spetta per un solo 

veicolo e non occorre rinnovare la domanda fintanto che permangono le 

condizioni che danno diritto all’esenzione. In caso di vendita dell’auto occorre 

inoltrare una nuova richiesta di esenzione. Gli Enti competenti sono le 

Regioni.   

x Esenzione dalle imposte di trascrizione (IPT) sia per i passaggi di proprietà 

che per le nuove iscrizioni al PRA. Da questo beneficio sono esclusi non 

vedenti e sordomuti. Si richiede al Pubblico Registro Automobilistico.  

Veicoli ammessi:  

x Autovetture   

x Autoveicoli per trasporto promiscuo   

x Autoveicoli per trasporti specifici   

x Autocaravan (solo detrazione IRPEF – IVA 20%)   

x Motocarrozzette (ad esclusione dei disabili sensoriali)   

x Motoveicoli, ossia veicoli a tre ruote, per trasporto promiscuo cioè veicoli a tre 

ruote destinati al trasporto di persone e cose, capaci di contenere al massimo 

quattro posti,compreso quello del conducente (ad esclusione dei disabili 

sensoriali)   

x Motoveicoli, ossia veicoli a tre ruote, per trasporti specifici cioè veicoli a tre 

ruote destinati al trasporto di determinate cose o di persone in particolari 

condizioni e caratterizzati dall’essere muniti permanentemente di speciali 

attrezzature relative a tale scopo (ad esclusione dei disabili sensoriali)

http://www.anmicmilano.org/file/Agevolazioni%20fiscali%20auto.pdf 

IMPARARE A SOCCORRERE UN DISABILE…CON UN VIDEOGIOCO!

serious gameIl serious game “Help” è un vero e proprio videogioco in cui viene simulata una situazione di emergenza che coinvolge persone disabili 

In caso di calamità naturale o pericolo, come ci si deve comportare per mettere in sicurezza e prestare soccorso a  una persona disabile? Può sembrare una domanda banale, ma non lo è. A questo proposito, segnaliamo il progetto del Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina dell’Università di Udine(Hci Lab), il quale ha ideato e realizzato  l’innovativo “Serious Game” dal titolo  “Help!”: l’unico gioco dedicato alla formazione per imparare le tecniche per aiutare nel modo migliore una persona disabile in caso di pericolo

Partecipando quindi al videogioco ci si trova immersi in una situazione di emergenza, dalla quale ci si deve districare per uscirne vincitori. Le situazioni di emergenza in cui i giocatori si trovano ad operare sono molte: un incendio, un attacco cardiaco o altri eventi sanitari che causano pericolo di vita, un terremoto, una folla in panico, o un malfunzionamento su un aereo di linea in volo.

 Nel primo livello i giocatori sono sotto la guida di un Vigile del Fuoco virtuale dal quale apprendono le nozioni necessarie per aiutare i disabili in caso di pericolo, nozioni che si basano su quelle ufficiali correntemente applicate. 

“Help!” rientra nel progetto di ricerca “Servizi avanzati per il soccorso sanitario al disabile basati su tecnologie ICT innovative” che coinvolge la Centrale operativa 118 Udine – Elisoccorso regionale FVG, l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitazione “Gervasutta” di Udine e la Consulta Regionale Associazioni dei Disabili del Friuli Venezia Giulia. I risultati raggiunti ad ottobre 2012 sono: PRESYDIUM, un sistema web-based per migliorare il soccorso sanitario al disabile; un ambiente virtuale chiamato EMSAVE per l’addestramento alle procedure di emergenza su pazienti disabili; SLEC, un sistema mobile per superare i problemi di comunicazione tra persone sorde e soccorritori.

Non è l’unico caso in cui i video giochi diventano “seri”, infatti i “serious game” vengono utilizzati per la formazione in ambiti che spaziano dal militare all’aziendale. Sono simulazioni virtuali che coinvolgono in prima persona il giocatore, facendo leva sull’emotività, motivando così l’apprendimento.
L’applicazione è gratuita e può essere usata da qualsiasi utente Facebook all’indirizzo:www.facebook.com/HelpTheSeriousGame.


 

PER INFO: 
http://hcilab.uniud.it/soccorsodisabili/index.html 
http://www.facebook.com/HelpTheSeriousGame 

IN DISABILI.COM: 

Sanità: Italia tra gli ultimi in Europa per risorse destinate alla protezione sociale dei disabili

Dalla ricerca Fondazione Cesare Serono/Censis, per i servizi il Bel Paese spende ogni anno 438 euro pro-capite, meno della media europea (€531) e del Regno Unito (€754). Il modello rimane assistenzialistico con responsabilità scaricate sulle famiglie

Fonte: Immagine dal web

 

Italia fanalino do coda nel confronto europeosui servizi messi in campo nella gestione e l’assistenza dei bisogni delle persone con disabilità. Con 438 euro pro-capite annui, infatti, l’Italia si colloca molto al di sotto della media dei Paesi dell’Unione europea (531 euro). In Francia si arriva a 547 euro per abitante all’anno, in Germania a 703 euro, nel Regno Unito a 754 euro, e solo la Spagna (395 euro) si colloca più in basso del Bel Paese. I dati arrivano dalla ricerca di Censis e Fondazione Cesare Serono, che dopo aver studiato e approfondito le esigenze assistenziali e i problemi socio-economici dei malati di Parkinson, Down, autismo e sclerosi multipla, in questo quarto appuntamento del progetto ‘Centralità della persona’ si concentrano ora sull’analisi dell’offerta di servizi per cronici e disabili da parte della sanità italiana.

Così, scorrendo le pagine del dossier, si scopre che ancora più grande è la sproporzione tra lemisure erogate sotto forma di benefici cash, ossia di prestazioni economiche, e quelle in natura, ossia sotto forma di beni e servizi. In quest’ultimo caso il valore pro-capite annuo in Italia non raggiunge i 23 euro, cioè meno di un quinto della spesa media europea (125 euro), un importo lontanissimo dai 251 euro della Germania e pari a meno della metà perfino della spesa rilevata in Spagna (55 euro). 

SOSTEGNO ECONOMICO EROGATO DALL’INPS E ASSISTENZA DELEGATA ALLE FAMIGLIE.Secondo gli ultimi dati disponibili, in Italia le misure economiche erogate dall’Inps in favore di persone che hanno una limitata o nessuna capacità lavorativa sono pari a circa 4,6 milioni di prestazioni pensionistiche, di cui 1,5 milioni tra assegni ordinari di invalidità e pensioni di inabilità e 3,1 milioni per pensioni di invalidità civile, incluse le indennità di accompagnamento, per una spesa complessiva di circa 26 miliardi di euro all’anno. Ma il modello italiano rimane fondamentalmente assistenzialistico e incentrato sulla delega alle famiglie, che ricevono il mandato implicito di provvedere autonomamente ai bisogni delle persone con disabilità, di fatto senza avere l’opportunità di rivolgersi a strutture e servizi che, sulla base di competenze professionali e risorse adeguate, potrebbero garantire non solo livelli di assistenza migliori, ma anche la valorizzazione delle capacità e la promozione dell’autonomia delle persone con disabilità.

IL RITARDO ITALIANO SU INSERIMENTO LAVORATIVO DEI DISABILI. L’Italia è ancora molto indietro sul fronte dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, come dimostrano i dati sui tassi di occupazione. Le differenti definizioni di disabilità in uso nei diversi Paesi europei rendono difficile il confronto. Ma ad esempio in Francia, dove il 4,6 per cento della popolazione (una quota simile a quella italiana) ha un riconoscimento amministrativo della propria condizione di disabilità, si arriva al 36 per cento di occupati tra i 45-64enni disabili, mentre in Italia il tasso si ferma al 18,4 per cento tra i 15-44enni e al 17 per cento tra i 45-64enni. Anche i dati prodotti dalle ricerche della Fondazione Cesare Serono e del Censis evidenziano le enormi difficoltà che queste persone incontrano, sia a trovare un lavoro una volta completato il percorso formativo (è il caso delle persone con sindrome di Down e degli autistici), sia a mantenere l’impiego a fronte di una malattia cronica che causa una progressiva disabilità (è il caso delle persone con sclerosi multipla). Meno di una persona Down su 3 lavora dopo i 24 anni, e il dato scende al 10 per cento tra gli autistici con più di 20 anni. Meno della metà delle persone con sclerosi multipla tra i 45 e i 54 anni è occupata, a fronte del 12,9 per cento di disoccupati e del 23,5 per cento di pensionati.

DISABILI A SCUOLA: SE LE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO SONO SCARSE O INADEGUATE.L’inclusione scolastica occupa un posto centrale nel panorama delle politiche di inserimento sociale delle persone con disabilità. In Italia però sono poche le scuole speciali dedicate ad alunni con problematiche sanitarie complesse. Ma la legge obbliga tutte le scuole pubbliche e private ad accettare l’iscrizione degli alunni con disabilità. Se è vero che l’esperienza italiana rappresenta un’eccellenza, le risorse dedicate alle attività di sostegno e di integrazione degli alunni con disabilità nella scuola appaiono spesso inadeguate. Nell’anno scolastico 2010-2011 circa il 10 per cento delle famiglie degli alunni con disabilità ha presentato un ricorso al Tribunale civile o al Tribunale amministrativo regionale per ottenere un aumento delle ore di sostegno.

LA METODOLOGIA DI INDAGINE E I DATI DELLE ASL SUI SERVIZI. Per fornire una mappa dell’offerta sanitaria e socio-sanitaria su cui possono contare i disabili italiani è stata realizzata un’indagine nazionale che ha coinvolto tutte le 147 Asl e che si basa sulle risposte di 35 di esse. Con riferimento ai servizi disponibili per le persone Down, 19 Asl su 24 indicano la presenza di servizi di neuro e psico-motricità dell’età evolutiva e di logopedia, 16 segnalano l’attivazione di progetti di educazione all’autonomia e 17 di altri servizi. Per quel che riguarda i pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico, 21 Asl su 24 segnalano l’offerta di servizi di logoterapia e 18 su 24 garantiscono la terapia per la psicomotricità. Per quanto riguarda i servizi per i pazienti affetti da sclerosi multipla, l’offerta delle Asl si concretizza soprattutto in riabilitazione motoria e logopedia, la prima garantita praticamente dalla totalità delle Asl, la seconda dalla metà. Per i pazienti con la malattia di Parkinson, tutte le Asl hanno segnalato di garantire la riabilitazione motoria, la metà quella del linguaggio, un terzo la terapia occupazionale.
 http://www.nannimagazine.it/