Piste ciclabili fai-da-te con il kit di luci laser. E la sicurezza aumenta

Bike Lane Safety Light è il dispositivo laser in grado di aumentare la sicurezza dei ciclisti che pedalano di notte.

bike lane safety 2Fonte: XFire
I NUMERI 

bici batte autoSorpasso green: si vendono più bici che auto

Nel 2011 con le vendite di automobili a picco e quelle di biciclette in crescita si è tornati agli equilibri pre boom economico.

L’Italia è il paese europeo con la più alta densità diautomobili: in strada circolano 36 milioni di vetture, pari a 65 auto ogni 100 abitanti.

Eppure, il numero dei ciclisti che usa la bicicletta come mezzo di trasporto ì è salito a 25 milioni. E proprio di qualche giorno fa è la notizia che, complice la crisi economica, le vendite di due ruote nel 2011 hanno superato quelle dei veicoli a motore.

La sicurezza però rimane un problema critico. In Italia sono ancora troppo pochi i chilometri di piste ciclabili: si tratta di poco più di 3mila km in totale. Poco, pochissimo se si considera che a questo dato si arriva sommando le ciclabili di sole tre città europee (Stoccolma, Hannover ed Helsinki).

I protagonisti istituzionali del mondo della bici in Italia – Fiab, Salvaiciclisti e Legambiente – stanno tentando di modificare le cose. Ma il percorso non è semplice e si scontra con la mancanza di fondi e, in alcuni casi, con la resistenza delle amministrazioni pubbliche.

In attesa che si attivi il cambiamento, arriva un nuovo sistema tecnologico che aumenta la sicurezza di chi pedala durante la notte. Si chiamaBike Lane Safety Light, costa circa 30 euro, ed è prodotto e distribuito (anche online) dall’azienda statunistense Xfire.

Si tratta di un dispositivo laser che si applica altelaio della bicicletta e che proietta sulla strada ai lati del veicolo due luci rosse. L’effetto è quello di vedere un mezzo che si muove in un’area protetta. In questo modo i ciclisti sono più visibili e, di conseguenza, corrono meno rischi.

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Bici: da oggi si può andare contromano nelle strade a senso unico

doppio senso
A MILANO 

milanobikedistrictBici a Milano: online la mappa con i percorsi migliori per pedalare

Il nuovo servizio web, che a breve sarà disponibile anche su smartphone, permette di calcolare il percorso migliore per pedalare in città.

TAGLI AI COSTI 

bicicletta velocitaBici: con incentivi e sicurezza si taglia del 10% l’import di petrolio

«Mettere sui pedali un maggior numero di persone è molto meno costoso di mettere su strada le auto elettriche» sostengono dall’European Cyclists’ Federation. Pedalare conviene: riduce le emissioni e l’import di petrolio. Inoltre, la bici è anche il mezzo più veloce in città. Bisogna solo stare attenti e favorire la sicurezza dei ciclisti.

Le biciclette possono ora circolare anche incontromano nelle strade a senso unico. La direzione generale per la sicurezza stradale delMinistero Infrastrutture e Trasporti ha accolto la proposta della Fiab. Le limitazioni riguardano lalarghezza della via – che deve essere di almeno4,25 metri – e la velocità – che non deve superare i 30 km/h nelle zone a traffico limitato e inassenza di traffico pesante.

Tradotto: questo significa che da oggi si può pedalare nei due sensi di marcia nella maggioranza delle strade a senso unico dei centri urbani cittadini.

Una buona notizia che permetterà ai ciclisti diaccorciare percorsi e di usare più facilmente labicicletta.

«Ha finalmente prevalso il buon senso – ha dichiarato Antonio Dalla Venezia, presidente della Fiab – Da anni chiedevamo di consentire, nei centri urbani, il doppio senso di marcia nelle strade a senso unico. Alcuni comuni virtuosi e coraggiosi, come Reggio Emilia, hanno introdotto già questa soluzione che, di fatto, consente al ciclista di usufruire di tragitti più brevi, evitando di seguire i sensi unici pensati esclusivamente per le auto e che portano il ciclista a fare giri molto più lunghi. Praticamente una maniera per scoraggiare l’uso della bicicletta».

«L’applicazione di tale soluzione – spiega Enrico Chiarini, ingegnere e uno dei responsabili dell’Area Tecnica della Fiab –  consentirà il completamento a basso costo della rete ciclabile urbana di molti comuni italiani e di fatto offrirà al ciclista interessanti alterative a strade fortemente trafficate».

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