Anche l’Nba ha il primo gay (dichiarato) Jason Collins, centro di Washington, ha fatto “coming out”, a quando il primo calciatore italiano? – il testo della sua lettera-confessione –

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“Non ho scelto io di essere il primo atleta apertamente gay a giocare in uno degli sport più importanti d’America. Ma visto che lo sono, sono contento di iniziare a parlarne. Non avrei voluto essere io quello che alza la mano in classe e dice di essere diverso. Fosse stato per me, qualcun altro avrebbe già dovuto farlo. Ma nessuno l’ha fatto, ed è per questo che ho deciso di alzare io la mano”. Comincia così la lettera scritta di pugno da Jason Collins, centro dei Washington Wizards, per Sports Illustrated. Con questa rivelazione entrerà certamente nella storia: è la prima volta, infatti, che un giocatore dell’NBA ancora in attività decide di fare outing: “Amo ancora questo sport – prosegue Collins – e ho ancora qualcosa da offrire. I miei allenatori e i miei compagni lo sanno. Ma allo stesso tempo voglio essere genuino, autentico e sincero”.

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Stop alle cure oncologiche di fine vita, la Sicilia azzera i fondi

 

 

cure fine vita
Stop alle cure ai malati oncologici terminali. La Sicilia non finanzierà più le così dette “cure palliative” o di “fine vita” abbandonando a se stessi i malati terminali che negli ultimi anni avevano potuto contare su cure per accompagnarli verso l’irreparabile limitando il dolore e garantendo loro una accettabile qualità della vita nella fase terminale e una “dignità” negli ultimi mesi di esistenza.
La Commissione bilancio ha, infatti, azzerato i tre capitoli di spesa che era dedicati alle sovvenzioni alle tre associazioni no profit che si occupano di questi malati attraverso assistenza domiciliare e attraverso la gestione di specifiche aree para ospedaliere.
Si tratta, complessivamente  di 505 mila euro, poco più di mezzo milioni. i riferimenti sono a tre capitoli di spesa, uno da 70 mila euro, un secondo da 231 mila euro ed un terzo da 204 mila euro. tutti sono adesso “per memoria” ovvero non c’è un soldo.
Bilancio di tagli, dunque, e a farne le spese sembra siano non solo precari, forestali ed enti locali anche anche l’assistenza diretta e indiretta. Persone che non possono scendere in piazza a difendersi e che vengono abbandonate a se stesse negli ultimi mesi di vita.

GIOCHI DI PAROLE Gli anagrammi dei nomi dei ministri Letta diventa “centro e lati” Lupi: “alzo più muri” Stefano Bartezzaghi su Repubblica scambia le lettere dei nomi dei neo nominati con risultati sorprendenti

Negli anagrammi c'è il programma: 
Lupi: "alzo più muri" e Letta...

Maurizio Lupi

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Enrico Letta diventa“centro e lati”(perfetto per chi si accinge a guidare un governo dalle larghe intese). Angelino Alfano diventa “la fola è inganno”Stefano Bartezzaghi su Repubblica si diverte ad anagrammare i nomi dei nuovi ministri. E così, scrive, desta un po’ preoccupazione quello di Maurizio Lupi alle infrastrutture. Cambiando l’ordine delle lettere del neo responsabile delle Infrastrutture viene infatti fuori “alzo più i muri”. Le stesse intenzioni edificatrici vengono fuori anagrammando Mario Mauro (alla Difesa): “io armo mura”. Più rassicurante e idilliaco il gioco sul nome di Nunzia De Girolamo:“O lingua di romanze”, più ecumenico quello di Giampiero D’Aliadell’Udc: “dialogare, ma pii”

Bartezzaghi continua a sbizzarrirsi giocando con i dubbi di Andrea Orlando all’Ambiente “Andando là, erro?”, con Emma Bonino agli Esteri: “Ma non mi beo”, le condizioni di Enrico Giovannini al Lavoro: “i governi canini, no” e le “tenzoni cerebrali” di Beatrice LorenzinDario Franceschini diventa un auspicio per la fiducia: “cariche fanno dir sì”Enzo Moavero diventa: “manovre: è zoo”, mentre Anna Maria Cancellieri è una “minaccia nera nell’aria”. Decisamente più rassicurante il forbito Gaetano Quagliarello“io la loquela raggiante” e l’accademica Mariachiara Carrozza che nel suo ministero alla Istruzione si sente parte di una “razza chic, ormai rara”Graziano Delrio, secondo l’anagramma di Bartezzaghi, ribadisce con il suo nome: “Renzi? già l’adoro”

La lista prosegue con l’esortazione al pragmatismo di Fabrizio Saccomanni (Economia): “in banca ci sforziamo”; di Carlo Trigilia: “giri tra i local”; di Flavio Zanonato“Volontà fa azion”. Bartezzaghi si concede qualche licenza poetica con Josefa Idem, che diventa Iosefa Idem: “sedia, mo’ fai” e con Cécile Kyenge che diventa Cecile Chienge: “genie è cliché”.  Conserva invece la y il ministro dei Beni Culturali Massimo Bray il cui anagramma è “a somma ybris” (da hybris, ovvero orgoglio e superbia). 

 

Spari davanti P. Chigi durante giuramento Feriti due carabinieri, preso l’aggressore

GOVERNO

Spari davanti P. Chigi durante giuramento Feriti due carabinieri, preso l’aggressore

Allarme nel piazzale davanti al Quirinale, la folla viene fatta defluire: si teme che ci sia in circolazione un uomo armato. A fare fuoco un uomo in giacca e cravatta

Uno dei due carabinieri ferito davanti Palazzo ChigiUno dei due carabinieri ferito davanti Palazzo Chigi

AIRC e la festa della mamma 12 maggio 2013

Domenica 12 Maggio 2013: Azalea della Ricerca AIRC

L’evento nelle piazze

Domenica 12 maggio torna l’appuntamento con l’Azalea della Ricerca.
Con un contributo di 15 euro riceverai l’Azalea della Ricerca, un regalo speciale per la Festa della Mamma e un gesto concreto a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori femminili.
I volontari di AIRC ti aspettano in piazza!

RICERCA TESTUALE

Digita nella casella di ricerca il nome del comune che vuoi trovare.

 

RICERCA SULLA MAPPA

Fai click sull’azalea in corrispondenza dellaregione che ti interessa; quindi su una provincia e poi su una città per visualizzare l’elenco delle piazze.

 
 

COMMERCIO DI ORGANI: COINVOLTI USA FRANCIA TURCHIA, TESTIMONIANZA REALE

I cittadini di USA, Francia e Turchia insieme ai terroristi d’opposizione sono coinvolti nel contrabbando di organi umani dalla Siria, comunica il canale TV libanese Al-Mayadin .
Fonti turche che hanno familiarità con il movimento dei medici americani e francesi hanno fatto sapere che vi è una rete per il traffico di organi umani di diversi paesi comprende oltre alla Turchia funzionari francesi e degli Stati Uniti, dove i membri di questa rete praticavano uccisioni sistematiche di siriani che vivono nei campi di profughi sul territorio turco.
Barakat Fares scrittore e analista politico turco ha sottolineato in un suo discorso “che il commercio di organi non è una novità in Turchia, e che da anni esiste una rete sionista attiva nel campo del commercio di organi, in particolare i reni e il fegati.”

Fares ha rivelato che “la crisi e la guerra in Siria ha intensificata l’attività di queste reti sul confine turco-siriano, che ora operano più liberamente di quanto non fosse in passato, e ci sono dei siriani che lavorano dall’interno della Siria insieme a medici di diverse nazionalità attraverso dei ospedali mobili con la scusa di soccorre i feriti.”
Secondo i testimoni, la vastità di questo “business” ha nel nord della Siria, dove le operazioni si eseguono non solo sui cadaveri, ma anche sui corpi dei feriti. Gli organi estratti poi vengono portati in Turchia.
Precedentemente è stato comunicato che i terroristi che uccidono i civili in Siria, ricevono grandi somme in cambio di qualsiasi cadavere o ferito che riescono a trasportare dal Paese in modo illegale.

Una tazzina di caffè contro il cancro Ottime proprietà antiossidanti e un valido aiuto alla lotta contro il cancro: la rivincita del caffè

Il caffè è stato spesso demonizzato e vietato da medici e salutisti e ora per la bevanda più amata dagli italiani è il momento della riscossa

Secondo una recente ricerca scientifica condotta dall’Irccs – Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano – il caffè 
oltre ad avere ottime proprietà antiossidanti è un valido aiuto nella lotta contro il cancro. Grazie al contenuto di polifenoli, il caffè riesce ad accellerare il processo che elimina le tossine responsabili dell’insorgere di neoplasie, ed essere ottimo aiuto a prevenire l’insorgenza di molti tumori.

Lo studio è stato condotto su alcune donne che consumavano caffèregolarmente e sulle quali si è registrata una minore probabilità di ammalarsi di cancro del seno

Tre o quattro tazzine al giorno
 sono la dose, raccomandata per chi gode di buona salute e non soffre di ipertensione o malattie vascolari, che riesce a raddoppiare la quantità di antiossidanti nel nostro organismo.

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1° maggio: INSIEME SI PUO’

 

Pranzo solidale per un progetto di lotta alla povertà

 

Anche nella “ricca” Lombardia la crisi c’è – e si sente: aumenta la disoccupazione, diminuiscono i redditi a disposizione delle famiglie, cresce il numero delle persone in condizione di grave deprivazione e povertà assoluta che per diverse ragioni si trovano, spesso all’improvviso e per la prima volta nella loro vita, senza un alloggio, un pasto quotidiano, servizi sanitari e di sostegno per sé e per i propri figli.

Ciò produce vergogna, perdita d’identità e di dignità, sofferenza e il diffondersi di fenomeni di depressione e di disperazione.

Aumentano le disuguaglianze sociali e le differenze di reddito tra i ricchi e i poveri.

Non bisogna essere disoccupati per diventare poveri: l’indigenza colpisce anche i nuclei famigliari più numerosi e con bambini, le giovani coppie, chi ha un lavoro precario, chi soffre di malattie o disabilità e gli anziani, in maggioranza donne; una difficoltà esistenziale che spesso impedisce di far fronte alle spese dei bisogni primari: spese alimentari, casa, utenze, tariffe di servizi o di prestazioni sanitarie.

Oltre che dalla deprivazione materiale, la qualità della vita delle persone in difficoltà economica è spesso segnata dalla solitudine, dalla mancanza della possibilità di intrecciare relazioni umane e di attingere al capitale sociale della realtà nella quale vivono. 

Le previsioni del prossimo futuro non lasciano intravedere alcuna luce in fondo al tunnel, anzi, il rischio è di un peggioramento della situazione economica e delle condizioni materiali di fasce sempre più ampie della popolazione che i tagli pesantissimi allo stato sociale prodotti dalle politiche di austerità non fanno che aggravare. Solo una robusta, capillare e integrata rete di welfare potrebbe invece costituire una base sicura per politiche efficaci di contrasto al decadimento delle condizioni generali di vita della popolazione del nostro Paese.

La cronaca ci racconta ogni giorno episodi drammatici, che sono la punta d’iceberg di una realtà sommersa fatta di milioni di persone che, da una condizione di normalità, sono state spinte dalla crisi ai margini della società, e per le quali è quanto mai urgente una svolta nelle politiche economiche e sociali.

Assieme alle risposte di tipo sindacale e politico, dobbiamo e vogliamo sperimentarci su un terreno di risposta ai bisogni quotidiani che si fanno sempre più impellenti e che non riguardano più solo i soggetti “deboli”.  

Vogliamo insieme impegnarci ad interagire, a migliorare e a rendere stabile e continuativa, integrandola, l’azione che oggi è lasciata alle singole realtà associative.

Vogliamo costruire uno spazio comune di pensiero e di azione nel quale ciò che un’associazione produce – tramite un progetto o il proprio impegno quotidiano – possa trovare interlocutori e sostenitori attenti che, con i propri mezzi e le proprie strutture, contribuiscano a facilitarlo, potenziarlo e amplificare. 

In questo quadro si esplica la costante e tenace azione delle organizzazioni di rappresentanza degli interessi dei lavoratori e della società civile presenti nel nostro territorio, e che richiede un impegno eccezionale da parte di tutti gli attori del sistema. Il territorio, come luogo in cui i bisogni si esprimono in tutta la loro urgenza e disarmante essenzialità, pone domande precise al sindacato confederale, alle associazioni che lì operano e delle istituzioni che lo amministrano. In questo contesto, il coinvolgimento degli enti locali, e delle Amministrazioni Comunali in particolare, è molto importante: i bisogni essenziali e la disperazione che la povertà produce si riversano spesso sull’istituzione che i cittadini sentono più vicina; tuttavia, i Comuni sempre meno riescono a dare risposte risolutive ad un problema che mese dopo mese si fa dilagante. La ristrettezza di risorse in cui tutti noi dobbiamo operare, ci obbliga a mettere insieme le forze.  Il contrasto alla povertà, il richiamo alla concretezza dei bisogni essenziali, deve diventare la priorità di ogni organizzazione e di ogni livello territoriale soprattutto in un momento in cui credibilità e vicinanza delle istituzioni, delle organizzazioni di rappresentanza e più in generale delle varie forme dell’azione collettiva vacillano, la necessità di un richiamo alla concretezza dei bisogni è quanto mai impellente.

Abbiamo deciso di dedicare la Festa del Lavoro al contrasto alla povertà, perché questa è una situazione di emergenza.

 

Il Primo maggio 2013 siamo al Carroponte presso lo spazio MIL di Sesto San Giovanni per testimoniare la nostra vicinanza alle persone che vivono in condizioni di povertà.

Ci incontreremo, mangeremo insieme, ci racconteremo e ci ascolteremo.

 

Quello del Primo maggio non sarà un episodio sporadico, ma l’occasione per costruire una rete stabile di solidarietà sul territorio.

Ci impegnamo tutti, sindacati e associazioni, ognuno con il proprio ruolo, a realizzare insieme azioni comuni capaci di durare nel tempo, a verificare con le Istituzioni, a partire da Regione Lombardia, l’attuazione di un intervento straordinario di contrasto alla povertà e alla emarginazione sociale e a contribuire, per questa via a ricostruire una società con al centro lavoro e giustizia sociale.

Il lavoro per riconoscere alla persona la dignità e un ruolo attivo nella società.

La giustizia sociale come obiettivo di equità in un sistema che alimenta le disuguaglianze.

Continueremo sapendo che diritti e dignità passano attraverso l’iniziativa politica, sociale e sindacale.

 

  

IL PUNTO TUMORI DA ALCOL: LE SOCIETÀ PRODUTTRICI CHIAMATE A RISPONDERE IN TRIBUNALE

Al via a giugno a Genova tre cause per tumori a seno, laringe e fegato, per proseguire la battaglia per etichette informative sui prodotti alcolici. Testino (Sia): “Portiamo in tribunale la questione accantonata dalla Commissione Ue a causa delle lobby”

alcolici

GENOVA – “Il rapporto causale tra alcol e cancro è certo e i tre casi di tumori che stiamo per portare in tribunale lo provano”. Il professore Gianni Testino, vice presidente nazionale della Società italiana di alcologia (Sia), Coordinatore del Centro Oncologico della Regione Liguria e Direttore dell’Unità operativa Alcologia dell’Istituto Scientifico per la Ricerca sul Cancro dell’Ospedale San Martino di Genova, insieme all’Associazione nazionale utenti di servizi pubblici (Assoutenti) e allo studio di avvocati “Conte e Giacomini” di Genova, sta portando in tribunale la sua battaglia per l’inserimento sulle etichette delle bevande alcoliche, sia della dicitura “favorisce il cancro”, sia dell’indicazione delle sostanze contenute nella bevanda.

I tre casi di tumore che saranno portati in tribunale a giugno (“abbiamo già tradotto le evidenze scientifiche in documenti giuridici, dobbiamo solo completare la raccolta dei testimoni”) proseguono la battaglia di Testino iniziata con una petizione al Parlamento Europeo sull’inserimento per legge dell’obbligo di etichettatura dettagliata per i prodotti alcolici, così come per gli altri prodotti alimentari. “Nonostante la petizione sia stata ritenuta ricevibile dal Parlamento Europeo, la richiesta è stata di fatto accantonata quando la questione è passata alla Commissione con l’incarico di effettuare un’indagine specifica sul problema, afferma Testino, di fatto le lobby dell’alcol, con le loro immense risorse economiche hanno avuto la meglio”.

“Eppure i dati dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) parlano chiaro – afferma Testino – : sono attribuibili all’alcol circa 40 per cento tumori del fegato, 18 per cento di quelli alla mammella, 20 per cento dell’intestino”. “Inoltre, in alcune regioni italiane circa il 60 per cento tumori vie aereo-digestive superiori è da alcol”. “Secondo l’Ocse invece – sottolinea Testino -, ogni anno in Italia ci sono 310 nuovi casi di cancro ogni 100.000 abitanti con una media superiore agli altri paesi dell’Ue e di questi 35 per cento sono da alcol, e 2 per cento da amianto”.

Testino, insieme ad Assoutenti aveva portato in tribunale, per la prima volta in Italia, un caso di tumore nel 2011, “nonostante la causa stesse andando bene abbiamo però dovuto interromperla per motivi legati a ragioni di salute della donna – afferma il vice presidente della Società Italiana di Algologia -, con questi nuovi casi intendiamo concludere il processo”. La richiesta che Testino rivolge ai produttori di bevande alcoliche ma soprattutto al Ministero della Salute è che sulle confezioni di vino, birra e superalcolici sia indicato che l’etanolo (contenuto in tutti i prodotti alcolici) è causa di cancro e siano segnalate le sostanze conteute, così come richiesto per altri alimenti. In particolare si fa riferimento a Arsenico, Benzene, Acrilamide, Nitroderivati, Formaldeide, Crilamide, Etilcarbamato (tutte sostanze del gruppo 1, ovvero con massima potenza cancerogena sull’umano, dell’Oms), che possono essere contenute o meno nelle bevande alcoliche. Testino sottolinea come queste informazioni sono fondamentali nella scelta consapevole del prodotto da parte del consumatore.