IL RAPPORTO Dopo il tumore si vive sempre di più Cresce il numero di tumori diagnosticati, ma aumentano le guarigioni. Decisivi la diagnosi precoce e i nuovi farmaci

 

 

Cresce il numero di tumore diagnosticati ogni anno nel nostro Paese, ma aumentano anche le guarigioni (GUARDA): oggi sono circa 2 milioni e 800 mila gli italiani che vivono con una precedente diagnosi di tumore (erano quasi 1.500.000 nel 1993 e 2.250.000 nel 2006) e le stime per il 2013 contano circa 366 mila nuove diagnosi di cancro (a fronte delle 364 mila del 2012).

IL RAPPORTO – A fotografare la situazione oncologica nel nostro Paese è la pubblicazione “I numeri del cancro in Italia 2013”, opera dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dall’Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum), presentata durante il Congresso Nazionale Aiom in corso a Milano. La sopravvivenza a cinque anni (indicatore tradizionale per valutare i progressi compiuti in oncologia) è cresciuta notevolmente rispetto a quella dei casi diagnosticati nei lustri precedenti sia per gli uomini (57% nel 2004-2007 contro il 39% del 1990-1992) che per le donne (rispettivamente 63% contro 53%). Merito soprattutto del miglioramento della sopravvivenza per alcune delle sedi più frequenti dei tumori, come colon-retto (64%), seno (87%) e prostata (91%).
«La sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore è uno dei principali indicatori che permette di valutare l’efficacia del Sistema sanitario nei confronti della patologia tumorale – spiega Stefano Cascinu, presidente Aiom -. La sopravvivenza è fortemente influenzata da diagnosi precoce e terapia. La prima dà una maggiore probabilità di essere efficacemente curati (obiettivo che si raggiunge sempre di più grazie all’ampliamento e alla crescente partecipazione degli italiani ai programmi di screening per seno, colon-retto e cervice uterina). Ma l’incremento della sopravvivenza è imputabile in gran parte anche agli sviluppi delle cure, soprattutto per alcuni tipi di tumore».

CANCRO COLON-RETTO – Oggi, il cancro del colon-retto è il più frequente, con quasi 55 mila nuove diagnosi annue, seguito da quello del seno (48 mila), del polmone (38 mila, con sempre più casi fra le donne, quasi il 30%) e della prostata (36 mila). Il cancro del polmone si conferma al primo posto per mortalità, seguito da colon, seno, stomaco e pancreas.
«Dall’esame dei dati disponibili – aggiunge Emanuele Crocetti, segretario Airtum – appare chiara una riduzione della mortalità molto significativa per la totalità delle neoplasie, in entrambi i sessi. Inoltre emerge come la prospettiva di sopravvivere cambi notevolmente nel corso del tempo trascorso dalla diagnosi: dopo cinque anni, rispetto al primo anno, si ha un aumento di oltre 10 punti percentuali in entrambi i sessi per tutti i tumori. Così, chi supera questa soglia ha per molte sedi tumorali (testicolo, utero, melanoma, linfomi di Hodgkin e, in misura minore, colon-retto) prospettive di sopravvivenza che si avvicinano a quelle di chi non si è mai ammalato».

STATISTICHE – Statistiche e cifre costantemente aggiornate sono indispensabili per le istituzioni e tutti gli operatori impegnati in oncologia, perché forniscono indicazioni sui risultati delle azioni di prevenzione e sulle terapie. «Inoltre i dati sono fondamentali per la programmazione sanitaria – conclude Carmine Pinto, segretario nazionale Aiom -. Siamo consapevoli che, in tempi di crisi, la progressiva contrazione delle risorse disponibili impone scelte precise e razionali. I risparmi devono provenire da appropriatezza e uso razionale delle risorse, partendo dall’effettiva realizzazione delle reti oncologiche regionali, non da tagli indiscriminati».


Vera Martinella

Si fa asportare prostata per evitare tumore

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Il primo uomo al mondo, un signore di 53 anni si è fatto asportare la prostata perchè portatore del gene difettoso BRCA2 che è venuto alla luce nel momento in cui gli è stato chiesto di partecipare ad una sperimentazione presso l’Istituto di Ricerca sul Cancro (ICR) di Londra; va anche detto che quest’uomo d’affari ha dei parenti che in passato hanno avuto a che fare con cancro al seno e alla prostata. E probabilmente anche questo fatto l’ha portato a decidere per l’intervento.

 

I geni BRCA1 e BRCA2 sono noti per essere collegati ad una forma aggressiva di cancro al seno; vi ricordo che Angelina Jolie si è fatta asportare i seni dopo aver scoperto di essere positiva al gene BRCA1.

Secondo il chirurgo che l’ha operato “… è stata la decisione più giusta da fare per questo paziente

E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con la decisione presa da questo 53enne?

Via| dailymail

Cancro, ogni giorno in Italia mille casi. Polmone big killer Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a 5 anni dalla diagnosi

Roma, 26 set. (TMNews) – Ogni giorno in Italia si scoprono 1.000 nuovi casi di cancro. I tumoricolpiscono di più le Regioni settentrionali (+30%) rispetto al Sud, ma complessivamente nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione. Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi. Particolarmente elevata la sopravvivenza dopo un quinquennio in tumori frequenti come quello del seno (87%) e della prostata (88%). Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, e alla maggiore efficacia delle terapie.

I nuovi casi di cancro nel 2012 saranno 364mila (erano 360mila nel 2011): 202.500 (56%) negli uomini e 162.000 (44%) nelle donne. Il tumore del colon-retto è il più frequente, con oltre 50.000 nuove diagnosi, seguito da quello della mammella(46.000), del polmone (38.000, un quarto nelle donne) e della prostata (36.000). Il cancro del polmone si conferma al primo posto complessivamente per mortalità (34.500 i decessi stimati) ed è il big killer fra gli uomini (27%), quello del seno fra le donne (16%).

È la fotografia scattata dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum) nel volume “I numeri del cancro in Italia 2012”, presentato oggi all’Auditorium del ministero della Salute con l’intervento del ministro, Renato Balduzzi.

 

 

Tumori più frequenti

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Tumori più frequenti

In Italia i tumori che colpiscono maggiormente la popolazione sono quelli al colon retto, al polmone, al seno, alla prostata. Ma questo non significa che le altre forme tumorali non incidano in modo rilevante sulla salute (e sulla qualità della vita) dei cittadini.
Questa pagina raccoglie le 14 forme di tumore più diffuse: per ciascuna, una scheda monografica che comprende i fattori di rischio, le strategie di prevenzione, sintomi, diagnosi e trattamenti terapeutici.

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Le noci proteggono dal tumore alla prostata

 

Il consumo di noci rallenta la crescita del tumore della prostata, ed ha effetti benefici su molti geni associati al controllo di questa forma di cancro.

Lo afferma uno studio americano presentato al meeting dell’American Chemical Associationd San Francisco. ”Questo studio – ha spiegato Paul Davis dell’Università della California – ha dimostrato che nelle cavie una quantità di noci facilmente assumibile anche dall’uomo mantiene controllato il tumore, e ho buone speranze che questo possa avvenire anche nei pazienti”.

I ricercatori hanno nutrito cavie geneticamente modificate per sviluppare il tumore alla prostata con l’equivalente di 70 grammi di noci al giorno per l’uomo. Dopo 18 settimane la crescita del tumore risultava minore del 30-40% rispetto al gruppo di controllo, e nel sangue dei topi sono stati trovati livelli molto più bassi di una proteina(Igf-1) associata allo sviluppo di questo tipo di cancro.

Inoltre, un controllo dell’attività genetica delle cellule tumorali ha mostrato diversi effetti positivi su molti geni che controllano il metabolismo. Non è la prima attività positiva trovata per questo frutto: studi precedenti hanno gia’ dimostrato che le noci hannoproprietà benefiche nel proteggere dalle malattie cardiovascolari.

Per approfondire:

 

Data pubblicazione 23/03/2010 0.00.00
Data ultima modifica 23/03/2010 16.08.00