L’artista e designer salentino, classe 1973, Alessandro Palombo, in arte Alexsandro Palombo, ha voluto dare il suo contributo per il mese dellaprevenzione contro il cancro al seno; per essere vicino alle donne di qualsiasi età e paese, l’illustratore ha fatto parlare i personaggi femminili dei cartoni animati più famosi al mondo. Dalla Sirenetta, a Wilma deiFlinston, da Marge Simposon alla mamma Lois dei Griffin, passando per la sessantenne Betty Boop; tutte vengono ritratte con cicatrici che fanno pensare siano state colpite dal cancro al seno. La campagna si chiamaSurvivors (Sopravvissute), perchè il messaggio che l’artista vuole dare è proprio di speranza e incoraggiamento. Bell’idea!
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Effetto Jolie: boom richieste test genetici per cancro al seno
E’ stato oramai ribattezzato “effetto Jolie“, ossia il boom di richieste per test geneticiper rilevare la presenza di geni difettosi che aumentano le possibilità di cancro al seno; l’attrice che ha dichiarato di essersi sottoposta a doppia mastectomia ha scatenato una specie di psicosi e, all’Unità di Diagnosi e Terapia in Senologia del Sant’Andrea a Roma sono molte le donne che chiamano anche per avere informazioni. Come spiegato dalla responsabile Adriana Bonifacino
Chiamano per sapere se possono fare il test o se sono eleggibili per fare consulenza genetica. L’effetto Jolie è stato uno tsunami, anche perchè trova una popolazione impaurita e poco informata in fatto di prevenzione
Ed ancora
Il messaggio che è passato è “Ho paura del cancro e mi tolgo le mammelle”. Qui parliamo invece di un rischio concreto di una popolazione che si è sottoposta a un test avendo le caratteristiche familiari per sottoporsi ad una consulenza genetica
Quello che è emerso infatti è che ci sia molta confusione tra le donne su chi può sottoporsi nel nostro paese a questo tipo di test; la Bonifacino a questo proposito spiega
Secondo i protocolli internazionali adottati nel nostro Paese, per sottoporre al testle persone sane è necessario che nel familiare affetto dalla malattia sia dimostrata la presenza della mutazione
Quindi secondo la Bonifacino
E’ inutile fare il test a tutta la popolazione. Innanzitutto solo sapendo qual è il gene malato so cosa cercare nel soggetto sano
Quindi la mastectomia andrebbe vista solo come ultima soluzione e casomai solo dai soggetti con mutazione dei geni ma prima di ricorrere a questo intervento drastico chi ha questa mutazione dovrebbe comunque sia prendere in considerazione anche tutte le altre possibilità entrando nei protocolli di prevenzione; dovrebbe quindi sottoporsi ad una risonanza magnetica all’anno a partire dai 25 anni, fare un’ecografia ogni sei mesi a partire dai 25 anni, di mammografie annuali a partire dai 30 anni. La seconda possibilità è la mammectomia, cioè l’asportazione della sola ghiandola mammaria e ricostruire il seno nel corso dello stesso intervento; la terza possibilità è una terapia farmacologica che però è ancora in fase sperimentale.
Photo Credits| Tips Times su Flickr
Si fa asportare prostata per evitare tumore
Il primo uomo al mondo, un signore di 53 anni si è fatto asportare la prostata perchè portatore del gene difettoso BRCA2 che è venuto alla luce nel momento in cui gli è stato chiesto di partecipare ad una sperimentazione presso l’Istituto di Ricerca sul Cancro (ICR) di Londra; va anche detto che quest’uomo d’affari ha dei parenti che in passato hanno avuto a che fare con cancro al seno e alla prostata. E probabilmente anche questo fatto l’ha portato a decidere per l’intervento.
I geni BRCA1 e BRCA2 sono noti per essere collegati ad una forma aggressiva di cancro al seno; vi ricordo che Angelina Jolie si è fatta asportare i seni dopo aver scoperto di essere positiva al gene BRCA1.
Secondo il chirurgo che l’ha operato “… è stata la decisione più giusta da fare per questo paziente”
E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con la decisione presa da questo 53enne?
Via| dailymail