10 cibi per dimagrire in 10 giorni

Per perdere chili in maniera efficace in poco tempo basterebbero, secondo Haylie Pomroy, dieci cibi e alcuni trucchi alimentari. Dopo la dieta del supermetabolismo, la famosa nutrizionista torna sotto i riflettori con altri interessanti espedienti che aiuterebbero a scendere di peso

Reduce dal successo della dieta del supermetabolismo, la nutrizionista Haylie Pomroy torna a parlare di dimagrimento grazie a “La dieta turbo”, che promette di scolpire il fisico in pochi giorni, da tre a un massimo di dieci attraverso alcune regole da seguire e cibi da integrare nel proprio regime alimentare.

Quali sono però questi alimenti miracolosi? Scopriamoli insieme.

Il pompelmo, utilizzato già in passato nelle diete per la sua capacità di bruciare i grassi, è uno tra i più importanti: ripulisce il fegato e aiuta a migliorare il metabolismo; particolarmente utile alla digestione e in grado di agire direttamente sullo stomaco e sull’intestino che risulta meno gonfio è invece lo zenzero, da consumare fresco. Via i liquidi di troppo, invece, con i funghi: grazie all’ergotioneina, un antiossidante, e allo zolfo, adatto a donare nuova vita alla pelle, trasformano ogni zuppa in un potente antinfiammatorio; stessa azione sulle infiammazioni grazie alle antocianine in essi contenuti la compiono i mirtilli rossi, i quali possono essere consumati sia freschi che essiccati poiché non perdono le sostanze nutritive che li rendono così importanti.

Viene dal Giappone il daikon, una radice ormai nota anche in Italia come ravanello bianco dal potente effetto diuretico, mentre sono originari dell’America centrale i semi di chia, un’arbusto della famiglia della menta, ricchi di acidi grassi che stimolano il metabolismo; di fondamentale importanza per il tratto digerente grazie rispettivamente ai batteri e alle fibre contenute sono il kefir, possibilmente senza lattosio e zucchero aggiunto, e le lenticchie, queste ultime capaci anche di agire sugli ormoni della sazietà. Non meno importanti sono poi gli ultimi due, ceci e barbabietole: se i primi riescono ad aiutare l’organismo durante il processo di eliminazione delle tossine liposolubili sfruttando le fibre contenute, non sono meno importanti per il ruolo assunto nei confronti della glicemia, aiutando a regolare l’umore; anche le barbabietole possono influire sull’umore seppur relativo alla sfera sessuale: afrodisiache, influiscono sulla produzione di ormoni sessuali grazie al boro presente in esse.

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DIETA: Una corretta alimentazione può prevenire le malattie tumorali. Ecco i consigli dell’esperto

PALERMO, 4 MAGGIO 2013 – Negli ultimi vent’anni si è dedicata notevole attenzione al potenziale ruolo di fattori dietetici nell’eziologia e nella prevenzione della malattia tumorale. Secondo molti studi epidemiologici circa il 35% delle morti per cancro possono essere correlate alla dieta.

Al momento attuale, però, non esistono evidenze conclusive che un alimento specifico o un nutriente, di per sé, siano in grado di causare o prevenire il cancro nell’uomo. Piuttosto i ricercatori indicano come responsabile una correlazione tra genetica e fattori ambientali, tra cui la dieta.

Nel 1990 la Società americana di oncologia si è riunita con altre otto organizzazioni di volontari e governative ed ha pubblicato un rapporto sulla relazione tra dieta e malattie nella speranza che queste linee guida potessero essere d’aiuto nel ridurre l’incidenza del cancro così come i rischi di malattia cardiaca, di ictus e di malattia diabetica.

Le “raccomandazioni” sono rivolte agli adulti in buona salute e non possono essere applicate indiscriminatamente a bambini, donne in gravidanza, pazienti durante la convalescenza o anziani che hanno specifiche necessità nutrizionali.

Queste, in sintesi, le indicazioni.
Raggiungere e mantenere un peso corporeo normale. Un’eccessiva introduzione calorica e l’obesità sono state poste in relazione con un’aumentata mortalità per alcune neoplasie umane, tra le quali il tumore della mammella, dell’utero, del colon, della colecisti e della prostata. La prevalenza di questi tumori aumenta con il grado di obesità.

Variare la dieta. Dato l’alto numero dei componenti “nutrizionali e non” di ciascun cibo in una dieta media e le complesse interazioni tra questi, è difficile isolare fattori che possono causare o prevenire il cancro. Per esempio, diete ricche in fibre contengono meno grassi, minori calorie e solitamente più verdura e frutta che contengono vitamine e minerali. Per questo è difficile separare gli effetti delle fibre dagli effetti disturbanti dei grassi, delle calorie, delle vitamine e dei minerali. Un totale cambiamento delle abitudini alimentari verso una dieta varia, con quantità moderate, offre la miglior speranza per abbassare il rischio di cancro.

Includere frutta e verdure varie nella dieta giornaliera. Il consumo di verdura e frutta è associato a un minor rischio di cancro del polmone, della prostata, della vescica, dell’esofago e dello stomaco. Questi cibi contengono vitamine, minerali, fibre e componenti non nutritivi che da soli o insieme possono essere fattori della riduzione del rischio di cancro. Mangiare più alimenti ricchi in fibre come cereali integrali, farina integrale, legumi, vegetali e frutta. L’incidenza del cancro del colon è bassa nelle popolazioni che utilizzano diete ricche in fibre. Sono stati proposti diversi meccanismi che ipottzzano il ruolo preventivo delle fibre. Queste potrebbero esercitare i loro effetti diluendo la concentrazione dei carcinogeni nel colon, riducendone il tempo di contatto mediante un accelerazione del transito o riducendone la formazione con l’alterazione della flora batterica intestinale. Un’altra teoria ipotizza che una dieta ricca in fibre di cereali, di frutta e di verdura possa agire indirettamente sostituendo alimenti altamente calorici e ricchi di grassi.

Riduzione dell’assunzione totale di grassi. Tra tutti i fattori dietetici con possibili effetti sulla malattia neoplastica i grassi sono stati i più studiati. Sostanziali evidenze hanno suggerito che un’eccessiva introduzione di grassi aumenta il rischio di sviluppo di cancro della mammella, del colon e della prostata.

Limitare il consumo di bevande alcooliche qualora assunte. I forti bevitori hanno un elevato rischio di sviluppare diversi tumori del cavo orale, della laringe e dell’esofago. Questi rischi sono estremamente più alti nei fumatori. L’alcool è stato inoltre implicato nello sviluppo del cancro del fegato, del pancreas. del colon e più recentemente della mammella. Tuttavia queste correlazioni non sono state ancora tutte ben chiarite.

*dietista, consigliere regionale dell’Associazione Italiana di dietologia e nutrizione clinica

La dieta delle vacanze Prima regola: fare il pieno di frutta, verdura e pesce, tenendosi lontano dai fornelli

Le vacanze possono essere una buona occasione per modificare le abitudini alimentari e convertirci una volta per tutte a una dieta sanaFrutta e verduraabbondano sui banchi del mercato: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Addio ai panini consumati di fretta a pranzo al bar sotto l’ufficio, basta con piatti iperconditi e ricchi di grassi: l’alimentazione delle vacanze deve essere light salutare.
Frutta, verdura e altri alimenti cari alla salute del nostro organismo possono diventare la base su cui impostare una dieta estiva per rimetterci in forma durante le vacanze. 

Cominciamo dalla colazione: latte o yogurt con cereali e frutta, accompagnati a tè o caffè o a una spremuta, garantiscono di cominciare la giornata con sprint senza appesantirsi.

Per il pranzo via libera a insalatone di tutti i tipi, condite con vinaigrette a base di poco olio oliva, con a scelta yogurt, aceto, limone, senape o erbe, mixati a vostro piacimento e arricchite con verdure o anche frutta: arance, avocado, ananas a seconda del capriccio e dei gusti di ciascuno. L’insalata può essere anche arricchita di proteine con uova sode opesce: salmone, tonno, pesce spada, bresaola, verdure grigliate.

Chi non avesse voglia di sedersi a tavola può anche sostituire ogni tanto il pranzo con un gelato, possibilmente a base di frutta se si vuole tenere fede all’imperativo light.
E poi, frutta a volontà da tenere pronta per i momenti in cui si ha voglia di uno spuntino

Quanto all’aperitivo, i cocktail superalcolici, vere e proprie bombe caloriche, possono rovinare in pochi sorsi tutti i vostri sforzi di tenervi in forma e di perdere qualche chilo: meglio un succo di pomodoro condito o un bicchierino di vino. Inutile consigliare di non esagerare con patatine e stuzzichini.

cena potete optare per pasta con pomodorini, capperi e basilico, oppure con frutti di mare, ricchi di sostanze nutritive e poveri di calorie, o anche saltare direttamente al pesce, possibilimente evitando il fritto misto e preferendo quello al sale o cotto al vapore. Se preferite la carne, faranno al caso vostro un’insalata di pollo o per i più carnivori una bistecca alla griglia.


E anche se non avrete seguito tutte le regole, non disperate: il movimento fisico che inevitabilmente aumenta durante le vacanze sarà dalla vostra parte, anche per i più sedentari che non si negano mai una nuotata o una passeggiatina, ovunque si trovino.

Il pasto più sano del mondo esiste Lo dice il Leather Food Institute: salmone, cereali, yogurt e frutta secca per avere una vita sana

Aspirate a una vita perfetta? Cominciate allora dalle basi e scegliete i cibi giusti per creare il pastoperfetto, quello più sano al mondo, che vi regalerà buona salute, una lunga vita e felicità.

A comporlo ci sono arrivati i ricercatori inglesi delLeather Head Food Institute – ente indipendente che studia il cibo e le sue proprietà –  i quali hanno confezionato il menù scegliendo tra migliaia di alimenti in base alle qualità dei nutrienti, la presenza di proteine, vitamine, acidi e sostanze che aiutano cuore, circolazione e combattono il colesterolo cattivo.

Ed ecco svelato il pranzo perfetto: entrée di salmonefresco o affumicato, servito con pane integrale ricco di cereali e accompagnato da un’insalatina condita con olio d’oliva.

Piatto forte composto da pollo e lenticchie accompagnati da verdure miste cotte. 

Per chiudere in bellezza con un soffice budino diyogurt ricoperto da noci e caramello dolcificato. 

Niente male, come dieta salutare.

E per i più mangioni sono previsti piccoli spuntini per placare i languori fuori pasto a base di frutti di bosco, frutta secca e anche cioccolata calda, chewing gum senza zucchero allo xilitolo e per dissetarsi 2 litri di acqua al giorno.

Inoltre ogni alimento ha un suo perché: il salmone è ricco di Omega 3 e tiene sotto controllo il colesterolo, il pane integrale ha l’acido folico che tiene giovane il cervello ed è utile alle donne incinte, il pollo contiene le proteine che sostengono la massa muscolare mentre  l’acido pantotenico che abbonda nelle lenticchie e nei legumi in generale, riduce stanchezza e stress.

I ricercatori inglesi sono giunti a questo salutare e in fondo poco rivoluzionario risultato, controllando circa 4 mila ricerche, incrociando i dati con annunci pubblicitari e inviti al consumo da parte di aziende e supermercati, ma per chi ama la dieta mediterraneaniente panico, sotto sotto gli ingredienti principali per una dieta più tradizionale ci sono tutti: proteine, legumi, verdure, cereali e frutta secca, ops c’è anche quella fresca, vedi i frutti di bosco.

Buon pasto perfetto a tutti!

Dieta imposta dalla moglie? Il marito ingrassa

Secondo i risultati di uno studio condotto dalla School of Public Health dell’ Università del Michigan se le mogli impongono ai mariti una dieta, questiD ultimi ingrasseranno; questo perchè tendono a percepire le decisioni, le volontà delle mogli come un qualcosa di insopportabile. Per arrivare a questo risultato hanno esaminato comportamenti alimentari di 83 volontari afro-americani che si sono ritrovati, chi più volontariamente chi meno, alle prese con delle rinunce alimentari scelte per loro dalle mogli; pare che sebbene dentro le mura domestiche seguano scrupolosamente quanto dettato dalle consorti, fuori invece tendono a lasciarsi andare e a mangiare cibi piuttosto calorici. I mariti insomma cercherebbero conforto nel pericolosissimo junk food che come è noto è motlo pericoloso per la salute.

Tuttavia è bene dire che questi volontari avevano delle abitudini alimentari non molto sensibili alle regole del salutimo; comunque sia le imposizioni alimentari andrebbero evitate. Meglio cercare il dialogo, il confronto e non costringere il partner (ed in questo caso specificico il marito) a seguire una dieta drastica; le regole dell’alimentazione domestica andrebbero quindi discusse sempre insieme. E’ proprio il caso di dire che la comunicazione in un rapporto di coppi è fondamentale in tutti i settori di vita.

L’altro dato che emerge da questa ricerca è che pare che gli uomini forse per non litigare e creare tensioni finiscono per obbedire alle donne (che almeno per quanto riguarda il cibo siano diventanti un po’ più tolleranti?) ma visti i risultati sarebbe più opportuno agire sullo stesso piano.

Via| Corriere.it

Più corri più mangi: la cattiva abitudine di fare sport e mangiare di più E’ una cattiva abitudine concedersi più cibo solamente perché si fa più sport

fitness cioccolato dreamstimePiù corri più mangi. Bruciare abbastanza calorie per sentirsi liberi di mangiare un po’ di più, senza ingrassare. Ma è un’abitudine salutare per il nostro organismo? Forse sì, ma esistono anche ragioni contrarie a questo stile di vita.


Molte persone pensano che un’attività fisica intensa consenta loro di esagerare col cibo senza sentirsi in colpa. Senza contare che mantenere saldi alcuni principi di sana alimentazione serve a conservarci in salute. Ad esempio: il colesterolo alto può insorgere anche a chi va in palestra tutti i giorni.

E’ chiaro che non c’è nulla di male ad aumentare l’apporto calorico quotidiano quando ci si prepara per la maratona, anzi sarà necessario, ma questo non significa poter mangiare cibo spazzatura senza controllo. 

Chi ama mangiare e fare sport sa che dovrà fare entrambe le cose con moderazione, l’attività fisica va commisurata alle proprie forze per evitare infortuni, così come mangiare troppo e mangiare male è sempre sbagliato per le conseguenze negative sull’organismo. Bilanciare la dieta e il fitness significa ottenere una buona forma fisica in un corpo in salute.

http://donne.virgilio.it/benessere/fitness/sport-mangiare.html

ATTENZIONE ALLE ALGHE Mangiare sushi può danneggiare la tiroide

Il consumo di alghe utilizzate per avvolgere il cibo utilizzato nel preparare il sushi potrebbe incidere sulla salute della ghiandola tiroide

Mangiare troppo sushi può causare problemi alla tiroide a causa dello iodio contenuto nelle alghe –

Attenzione alla passione per il sushi: assumere troppe alghe, utilizzate per preparare gli involtini, può essere dannoso per la tiroide e modificarne l’attività.

La ghiandola tiroide è importante per il buon funzionamento dell’organismo e del metabolismo. È lei infatti che dirige i lavori e, se non funziona bene, possiamo andare incontro a tutta una serie di disturbi. Questi disturbi sono diversi a seconda se la tiroide “lavora” troppo o troppo poco.
La tiroide è una ghiandola endocrina con il compito di sintetizzare ormoni. Due sono i principali: Triodotironina e Tiroxina che influenzano il metabolismo. L’atro ormone sintetizzato è la Calcitonina, che svolge un importante ruolo nella regolazione del calcio e del fosforo.
Un’alterazione nel livello di ormoni tiroidei circolanti nell’organismo determina due situazioni conosciute con il nome di ipotiroidismo e ipertiroidismo. Dove, nel primo caso, vi è un deficit e nel secondo caso un surplus. I sintomi in genere sono di segno opposto: per esempio nell’ipertiroidismo si ha un aumento dell’eccitabilità; nell’ipotiroidismo vi è un rallentamento psicomotorio.

Cercare di mantenere l’equilibrio e il buon funzionamento della tiroide è quindi essenziale. Seguire una dieta che ne favorisca il benessere è un buon mezzo per far sì che tutto vada per il meglio evitando magari di assumere cibi in eccesso come le alghe che contengono alti livelli di iodio.
A motivo di ciò, i ricercatori australiani hanno messo sull’avviso tutti i fan del sushi, ricordando che non bisognerebbe mangiare più di due o tre involtini a settimana.

Per arrivare a dettare queste regole, gli scienziati hanno analizzato il contenuto di iodio di diversi prodotti di origine asiatica e hanno scoperto che vi erano elevati livelli di iodio. Nel caso specifico, e secondo i dati poi diffusi per mezzo della Food Standards Australia New Zealand, un rotolino di sushi può contenere più di 92 microgrammi di iodio.
Si tratta di una quantità elevata, poiché le linee guida raccomandano una dose massima giornaliera di 150 microgrammi: se quindi di mangiano due o tre involtini si raggiunge praticamente il doppio della dose massima.
Cerchiamo quindi di moderare un po’ la passione e pensiamo alla nostra, per ora, silente ghiandola.
[lm&sdp]

http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/alimentazione/articolo/lstp/414235/

Come ottenere un’abbronzatura perfetta

Come ottenere un’abbronzatura perfetta 

  • Protezione innanzitutto
  • Quale prodotto solare scegliere?
  • Ottenere una bella abbronzatura si può…

Una bella abbronzatura dorata, ma soprattutto duratura, piace a tutti, ma per evitare scottature, ottenere un colorito sano e uniforme è molto importante sapere scegliere i prodotti giusti.


Protezione innanzitutto
Sotto il sole bisogna sempre proteggersi, sia che si abbia una carnagione chiara sia che la carnagione sia scura o la pelle già abbronzata. La scelta del protettivo solare deve essere fatta in base al proprio fototipo, il momento della giornata in cui ci si espone, la zona (es. montagna, tropici, mediterraneo, ecc.) e l’eventuale presenza di superfici riflettenti (es. neve, sabbia, mare, ecc.). Il solare andrà scelto in base al fattore di protezione, un numero che dà un’indicazione su quanto tempo è possibile stare al sole applicando quel prodotto prima che la pelle si scotti: nella scelta il farmacista può essere di valido aiuto. Il protettivo andrà applicato almeno mezz’ora prima di esporsi al sole per consentire ai principi attivi di passare attraverso lo strato superficiale della pelle. L’applicazione andrà inoltre rinnovata nel corso della giornata: infatti la sudorazione, lo sfregamento con i teli da spiaggia, i bagni e le docce frequenti, o una disomogenea applicazione riducono la capacità protettiva del prodotto. L’applicazione costante di un protettivo solare garantisce inoltre una maggiore idratazione degli strati più superficiali dell’epidermide, contribuendo a preservare l’abbronzatura più a lungo.


Quale prodotto solare scegliere?
Le linee di prodotti solari propongono diversi prodotti, crema, olio, latte, gel, spray, acqua solare. In generale, le creme e i gel sono indicati per il viso o per parti del corpo non estese (es. spalle e decolleté), mentre le altre formulazioni sono indicate per tutto il corpo. Gli oli solari, che normalmente hanno fattore di protezione basso, conferiscono lucentezza alla pelle, il che facilita la penetrazione delle radiazioni, ma non sono consigliabili nel caso di carnagioni chiare. Infine, meglio optare per prodotti resistenti all’acqua, in grado di mantenere la loro efficacia anche dopo 40 minuti di immersione nell’acqua. Questi prodotti hanno una migliore persistenza sulla pelle e sono indicati soprattutto se si suda molto o si fanno bagni frequenti.


Ottenere una bella abbronzatura si può…

Oltre ad utilizzare un protettivo solare adeguato, basta seguire alcuni semplici accorgimenti:
Esporsi in modo graduale: nei primi giorni di vacanza al mare è opportuno abituare progressivamente la pelle al sole. L’abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente e solo dopo circa una settimana comincia a formarsi un’abbronzatura duratura.
Non si può stare al sole quando e quanto si vuole: ricordarsi che i momenti migliori per abbronzarsi il mattino fino alle 11 e il tardo pomeriggio. Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).
Stare in movimento: in questo modo le radiazioni solari si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo.  
Dopo un bel bagno è gradevole asciugarsi al sole; attenzione però, l’effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo può favorire le scottature e la disidratazione.
Attenzione anche alla dieta. Alimenti ricchi di vitamine sono in grado di fornire alla pelle la giusta idratazione: la vitamina C (che si trova in abbondanza in peperoni, agrumi e kiwi), la E (uova e broccoli) e la A – betacarotene (vegetali a polpa rossa o gialla). Gli integratori alimentari a base di betacarotene contribuiscono a conferire un piacevole colore dorato, anche se non forniscono protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette.
Autoabbronzanti, si o no? Gli autoabbronzanti risultano essere un buon alleato per gli appassionati della tintarella: consentono infatti di ottenere una buona pigmentazione cutanea, seppur destinata a scomparire nell’arco di 2 o 3 giorni, in poche ore e in assenza di sole. Ottimi dunque per i primi giorni, quando ancora la pelle non è abbronzata, in quanto consentono di esibire una bel colore dorato, ma anche una volta rientrati in città, per conservarlo più a lungo. Attenzione: gli autoabbronzanti non conferiscono alcuna protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette.
E infine il doposole: dopo l’esposizione la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica. Una crema idratante o un prodotto doposole (che contiene sostanze rinfrescanti e lenitive) assolvono questo compito, tenendo tuttavia presente che la pelle si rinnova continuamente, eliminando gli strati superficiali, per cui l’abbronzatura è destinata prima o poi a scomparire.

Dieta: può prescriverla solo il medico

dieta prescrizione medicaLa dieta può essere prescritta solo dal medico e non dal biologo. La notizia è di un paio di giorni fa, ma in un’epoca in cui si comincia a pensare alla fatidica prova costume, vale la pena di evidenziarla. Da diversi anni l’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Roma difende tale posizione, quale atto di tutela della salute dei cittadini stessi. Spiega il presidente Mario Falconi “Di fatto sta saltando definitivamente quel modello di assistenza che ha sempre individuato nel medico l’unico legittimo protagonista dell’atto medico.

Continuiamo a pensare che i numerosi profili professionali non medici siano una ricchezza per l’intero sistema sanitario, ma ognuno deve esercitare nell’ambito delle proprie competenze”. Dal canto suo l’Ordine Nazionale dei biologi ha cercato di avvalersi della possibilità di esercitare in qualche modo il diritto a prescrivere diete (dimagranti o di qualunque altro tipo). Ma una sentenza del tribunale di Roma ha respinto categoricamente questa opportunità, affermando quanto segue: “il biologo può solo suggerire o consigliare profili nutrizionali finalizzati al miglioramento dello stato di salute e mai, in nessun caso, può prescrivere una dieta come atto curativo, che rimane sempre un’attribuzione esclusiva del medico”.

Il tutto, come si legge in una nota dell’ordine dei medici era scaturito da una denuncia per diffamazione attuata nei confronti del Prof. Eugenio Del Toma, noto medico esperto in alimentazione che dalle pagine di un quotidiano aveva parlato di esercizio abusivo della professione da parte di quei biologi nutrizionisti che prescrivevano diete a pazienti senza la presenza di un medico. Il biologo può elaborare e determinare l’aspetto nutrizionale di una dieta, ma non prescriverla! Sfumature, forse per noi comuni mortali, ma che ci devono far riflettere: no al fai da te, alla dieta che ha fatto dimagrire la collega, o ringiovanire l’amica della palestra. Ogni organismo è a se ed un medico specialista è l’unica figura professionale in grado di tutelare la salute. Prezioso è il lavoro dei biologi che indicano l’equilibrio degli alimenti in base a patologie e situazioni particolari, ma la visione d’insieme deve essere medica. Il tutto se ovviamente stiamo parlando di situazioni importanti e particolari, individuali. Le regole generali per una sana alimentazione sono poche e chiare, anche se si vuole dimagrire. Continueremo a ricordarvele anche noi di Pourfemme.

Un esempio? Ecco la dieta mediterranea è patrimonio dell’umanità, elisir di lunga vita e dunque benefica!