E tu di che fototipo sei? Sei tipologie di persone diverse, sei modi per stare al sole in sicurezza

Occhi, incarnato e capelli possono dirci molto del nostro livello di fragilità al sole. In base a queste variabili, infatti, si possono identificare 6 fototipi. Tanto più alto è il fototipo, maggiore è il tempo consentito di esposizione al sole prima che insorgano effetti indesiderati come eritema e ustioni solari.

 

Per conoscere il tuo fototipo, seleziona le tue caratteristiche e somma il punteggio ottenuto.

di che colore sono i tuoi occhi?

  • verde chiaro, azzurro chiaro = 0
  • verde, azzurro = 1
  • marrone chiaro = 2
  • marrone scuro = 3
  • nero = 4

di che colore sono i tuoi capelli?

  • rossi = 0
  • biondi = 1
  • castani= 2
  • neri = 3

di che colore è la tua pelle?

  • bianco latte = 0
  • chiara = 1
  • mediamente chiara = 2
  • olivastra = 3
  • scura = 4
  • nera = 5

hai le lentiggini? (sempre o dopo l’esposizione al sole)

  • molte, su viso e corpo = 0
  • poche, sul viso = 1
  • no = 2

ti scotti al sole?

  • sempre = 0
  • spesso = 1
  • di rado = 2
  • mai = 3

ti abbronzi?

  • mai = 0
  • a fatica, dopo molto tempo = 1
  • dopo qualche giorno = 2
  • dopo poche ore = 3

RISULTATI:

DA 0 A 2 PUNTI: Fototipo 1
carnagione lattea con lentiggini, occhi azzurri, capelli rossi. Sempre fotoprotezione estrema

DA 3 A 7 PUNTI: Fototipo 2
pelle chiara, occhi azzurri o verdi, capelli biondi. Sempre fotoprotezione alta

DA 8 A 12 PUNTI: Fototipo 3
pelle chiara, occhi castani, capelli castani. Cominciare con una fotoprotezione medio – alta e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione

DA 13 A 17 PUNTI: Fototipo 4
pelle olivastra, occhi scuri e capelli bruni – mediterranei. Cominciare con una fotoprotezione media e diminuire gradualmente dopo i primi giorni di esposizione

DA 18 A 19 PUNTI: Fototipo 5
pelle olivastra, occhi scuri, capelli neri – sudamericani. Necessita generalmente di fotoprotezione bassa

20 PUNTI: Fototipo 6
pelle scura, occhi scuri e capelli neri – africani. Necessita generalmente di fotoprotezione bassa

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Come ottenere un’abbronzatura perfetta

Come ottenere un’abbronzatura perfetta 

  • Protezione innanzitutto
  • Quale prodotto solare scegliere?
  • Ottenere una bella abbronzatura si può…

Una bella abbronzatura dorata, ma soprattutto duratura, piace a tutti, ma per evitare scottature, ottenere un colorito sano e uniforme è molto importante sapere scegliere i prodotti giusti.


Protezione innanzitutto
Sotto il sole bisogna sempre proteggersi, sia che si abbia una carnagione chiara sia che la carnagione sia scura o la pelle già abbronzata. La scelta del protettivo solare deve essere fatta in base al proprio fototipo, il momento della giornata in cui ci si espone, la zona (es. montagna, tropici, mediterraneo, ecc.) e l’eventuale presenza di superfici riflettenti (es. neve, sabbia, mare, ecc.). Il solare andrà scelto in base al fattore di protezione, un numero che dà un’indicazione su quanto tempo è possibile stare al sole applicando quel prodotto prima che la pelle si scotti: nella scelta il farmacista può essere di valido aiuto. Il protettivo andrà applicato almeno mezz’ora prima di esporsi al sole per consentire ai principi attivi di passare attraverso lo strato superficiale della pelle. L’applicazione andrà inoltre rinnovata nel corso della giornata: infatti la sudorazione, lo sfregamento con i teli da spiaggia, i bagni e le docce frequenti, o una disomogenea applicazione riducono la capacità protettiva del prodotto. L’applicazione costante di un protettivo solare garantisce inoltre una maggiore idratazione degli strati più superficiali dell’epidermide, contribuendo a preservare l’abbronzatura più a lungo.


Quale prodotto solare scegliere?
Le linee di prodotti solari propongono diversi prodotti, crema, olio, latte, gel, spray, acqua solare. In generale, le creme e i gel sono indicati per il viso o per parti del corpo non estese (es. spalle e decolleté), mentre le altre formulazioni sono indicate per tutto il corpo. Gli oli solari, che normalmente hanno fattore di protezione basso, conferiscono lucentezza alla pelle, il che facilita la penetrazione delle radiazioni, ma non sono consigliabili nel caso di carnagioni chiare. Infine, meglio optare per prodotti resistenti all’acqua, in grado di mantenere la loro efficacia anche dopo 40 minuti di immersione nell’acqua. Questi prodotti hanno una migliore persistenza sulla pelle e sono indicati soprattutto se si suda molto o si fanno bagni frequenti.


Ottenere una bella abbronzatura si può…

Oltre ad utilizzare un protettivo solare adeguato, basta seguire alcuni semplici accorgimenti:
Esporsi in modo graduale: nei primi giorni di vacanza al mare è opportuno abituare progressivamente la pelle al sole. L’abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente e solo dopo circa una settimana comincia a formarsi un’abbronzatura duratura.
Non si può stare al sole quando e quanto si vuole: ricordarsi che i momenti migliori per abbronzarsi il mattino fino alle 11 e il tardo pomeriggio. Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).
Stare in movimento: in questo modo le radiazioni solari si distribuiscono omogeneamente su tutto il corpo.  
Dopo un bel bagno è gradevole asciugarsi al sole; attenzione però, l’effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo può favorire le scottature e la disidratazione.
Attenzione anche alla dieta. Alimenti ricchi di vitamine sono in grado di fornire alla pelle la giusta idratazione: la vitamina C (che si trova in abbondanza in peperoni, agrumi e kiwi), la E (uova e broccoli) e la A – betacarotene (vegetali a polpa rossa o gialla). Gli integratori alimentari a base di betacarotene contribuiscono a conferire un piacevole colore dorato, anche se non forniscono protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette.
Autoabbronzanti, si o no? Gli autoabbronzanti risultano essere un buon alleato per gli appassionati della tintarella: consentono infatti di ottenere una buona pigmentazione cutanea, seppur destinata a scomparire nell’arco di 2 o 3 giorni, in poche ore e in assenza di sole. Ottimi dunque per i primi giorni, quando ancora la pelle non è abbronzata, in quanto consentono di esibire una bel colore dorato, ma anche una volta rientrati in città, per conservarlo più a lungo. Attenzione: gli autoabbronzanti non conferiscono alcuna protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette.
E infine il doposole: dopo l’esposizione la pelle deve essere idratata perché si mantenga elastica. Una crema idratante o un prodotto doposole (che contiene sostanze rinfrescanti e lenitive) assolvono questo compito, tenendo tuttavia presente che la pelle si rinnova continuamente, eliminando gli strati superficiali, per cui l’abbronzatura è destinata prima o poi a scomparire.