Storie di ordinaria medicina e di straordinaria vita

Foto di BDV

Foto di BDV

Un sabato alle 2.00, durante il turno in 118, codice rosso: lipotimia in terminale (in questa maniera barbara si esprime la mia centrale!). 62 anni, tumore laringeo con metastasi in ogni dove. Circa trenta chili di ossa e cute. Nessun lamento verbale (era laringectomizzato) ma tanto dolore si leggeva negli occhioni lucidi che sembravano ancora più grandi rapportati al corpo anchilosato. I due figli mi fanno:

“dottore sappiamo che sta morendo ma non possiamo vederlo finire così”,

ed io: “ma è seguito dall’oncologo oppure dal servizio per la terapia del dolore?”.

La figlia, voltando lo sguardo alla finestra come in segno di malcelato rancore,

“quando non guarisci oppure non servi più per le chemio, i protocolli e gli studi multicentrici, chi se ne frega di te…Vi prego portiamolo in ospedale per fare qualcosa, noi non ce la facciamo ad assistere a questo scempio inumano”.

Una coltellata nella mia dignità di medico. “Ok dove possiamo sederci per parlare un pò?” Mi vengono in mente le raccomandazioni della mia maestra in tema di comunicazione, Fiorella Paladino, tutti seduti alla stessa altezza, sguardo negli occhi, mano sulla spalla per creare contatto ed empatia.

Spiego che il solo atto di metterlo sulla barella dell’ambulanza determinerebbe dolori INUTILI. Allora descrivo la sedazione del morente di cui ci ha parlato Carlo, il nostro docente al corso. Un cocktail di sedazione ed analgesia che accompagna il malato nel suo naturale percorso ma senza dolore e senza indurre la morte.

Ma il mio bravissimo infermiere mi dice “ma non ha la vena e, a lume di naso, non sarà tanto facile”. Evita persino di toccargli le braccia per non fargli male. Insomma un vero delirio di impotenza davanti al nostro nemico dolore.

Idea! L’intranasale con midazolam e morfina ad alte dosi. Spiego la “strana tecnica” ai familiari ed iniziamo: Grande cautela nel cercare di iniettare il farmaco nel naso senza muovere il capo. Dopo circa quindici minuti, quei grandi occhioni si chiudono in un sonno ristoratore. Giusto il saturimetro (ma solo per dimostrare ai figli che sta dormendo). Comunico agli stolti della centrale che sono ancora a casa del paziente e di allertarmi in caso di necessità e restiamo circa un’ora a “far compagnia” ai figli. Lascio dei MAD300* con due fiale di Midazolam da 15 mg già caricato ed istruisco su come fare in caso di risveglio. Lascio il numero di telefono del P.S. (dove c’è la nostra postazione) per eventuali problemi. Alle 6.00 la figlia mi telefona per dirmi che Gaetano (il padre) è morto dicendo queste parole “SENZA SOFFRIRE!”

Musica per le mie orecchie. Addio Gaetano e grazie Carlo!

* Mucosal Atomization Device è una siringa con un atomizzatore per la somministrazione di farmaci attraverso le mucose nasali (NdR)

http://nottidiguardia.it/?tag=laringe

Corde vocali esterne per il koala

Il koala produce i tipici suoni bassi grazie ad una struttura unica tra i mammiferi: due ‘corde vocali’ esterne alla laringe
 I koala (Phascolarctos cinereus) sono, letteralmente, animali eccezionali: non solo rappresentano l’unico esponente vivente della famiglia dei marsupiali Phascolarctidae nonché la sola specie di vertebrati che si nutre quasi esclusivamente di foglie di eucalipto (Genere Eucalyptus), ma, notizia di questi giorni, possiedono anche un organo specifico, unico al mondo, con cui producono i suoni.
La rivista Current Biology ha infatti recentemente pubblicato la scoperta di una struttura ai lati della laringe di questa specie, adibita alla produzione delle vocalizzazioni di corteggiamento (video). Si tratta di due lunghe pieghe carnose, localizzate appena sopra la laringe nel punto in cui avviene la connessione tra le cavità orale e nasale, mediante cui i maschi sono in grado di produrre suoni ad un tono circa venti volte più basso di quanto ci si aspetterebbe per un mammifero della sua taglia. Infatti, la tonalità del suono è strettamente legata alla dimensione delle corde vocali e della laringe, a loro volta dipendenti dalla dimensione corporea: così, le specie più piccole producono vocalizzazioni più acute, mentre in quelle più grandi i suoni sono più gravi. La tonalità dei vocalizzi dei maschi di koala, sostiene Benjamin Charlton, biologo della University of Sussex di Brighton che ha guidato la ricerca, sarebbero tipiche in una specie delle dimensioni di un elefante. È proprio sulla base di questa discrepanza che il gruppo di ricercatori ha indagato i meccanismi di emissione dei suoni dei koala e ha sezionato diversi esemplari di sesso maschile deceduti in cattività, individuando queste “corde vocali” peculiari.
La scoperta è importante in quanto mostra per la prima volta l’esistenza di un organo produttore di suoni al di fuori della laringe in un mammifero terrestre. Qualcosa di simile si ritrova infatti solo nei cetacei odontoceti, che possiedono le labbra foniche con cui producono i tipici click durante l’ecolocalizzazione.
Gli sviluppi futuri saranno l’indagine dell’anatomia delle femmine, non analizzate in questo studio, al fine di determinare il dimorfismo sessuale di tali strutture e di quella delle specie più affini al koala per valutare se questo adattamento vocale possa essere considerato realmente esclusivo di questo organismo.
Andrea Romano
Crediti immagine: Diliff, Wikimedia Commons

Cosa fare in caso di afonia

L’afonia è una condizione che comporta la perdita totale o parziale della vostra voce . Non è possibile parlare o si può solo sussurrare . Questo è di solito a causa di problemi con la laringe. C’è un trattamento per questa condizione .

L’afonia può essere causata da :

Condizioni fisiche , infiammazioni o malattie , come ad esempio :

Laringea cancro o cancro alla tiroide

Rimozione di laringe a causa di cancro

La paralisi delle  corde vocali

Grave laringite ( virale , batterica o fungina )

Ispessimento delle corde vocali

Noduli o polipi alle corde vocali

Il medico lavorerà con voi per creare il piano di trattamento giusto . Le opzioni di trattamento sono le seguenti :

terapia logopedica
Counseling ( può includere la riduzione dello stress e tecniche di rilassamento )
Counseling combinato con la terapia vocale
La chirurgia può aiutare in alcuni casi di afonia
Medicina alternativa ( ad esempio , elettroagopuntura )
Ad esempio , se si dispone di polipi o escrescenze sulle vostre corde vocali , il trattamento può includere :

Far riposare la voce

Chirurgia ( in rari casi )

fonte

Che cos’è la tosse

La tosse è un fenomeno fastidioso che ha inizio con una rapida e profonda inspirazione. La laringe, posta sopra alla trachea, funge da valvola. La glottide resta aperta per far passare liberamente l’aria nei polmoni attraverso la trachea. Per alcune frazioni di secondo, la glottide chiude completamente la trachea, in modo che l’aria non possa fuoriuscire dai polmoni.

In questo breve istante, la muscolatura che attiva l’espirazione è contratta e la pressione dell’aria nei polmoni è molto elevata, come accade in un palloncino gonfio che venga premuto con forza. Quando la glottide si riapre, la pressione si abbassa in modo “esplosivo”.

 

Nel punto più stretto della trachea, l’aria espulsa con un colpo di tosse raggiunge velocità fino a 75km l’ora, trascinando verso l’alto i corpi estranei, che nel caso di malattie da raffreddamento sono rappresentati generalmente dal muco. Contemporaneamente le vibrazioni della laringe stimolano il distacco del muco.

In questa azione, rapida e intensa, viene coinvolta tutta la muscolatura dell’apparato respiratorio: il diaframma e la muscolatura intercostale, i muscoli del collo, i muscoli esterni del torace, i muscoli della cintura scapolare, dell’addome e della schiena.

FONTE

PATOLOGIA DELLA LARINGE

MIOPATIE: Noduli vocali (kissing noduli), Polipi, Cisti, Granulomi

 

LARINGITI ACUTE: Laringite catarrale, Laringite ipoglottica

 

LARINGITI CRONICHE: Edema di Reinke, Laringite a solchi atrofici

 

LARINGITE IN REFLUSSO GASTRO ESOFAGEO: Ernia iatale, Esofagite, Gastrite

 

REAZIONI ALLERGICHE: Edema della glottide, shock anafilattico

 

TUMORI BENIGNI: Fibromi, Angiomi, Papillomi

 

PRECANCEROSI: Leucoplachia, Verruca laringea

 

TUMORI MALIGNI: diagnosi, terapia e prevenzione

 

MALFORMAZIONI: Stridore laringeo, Cisti del dotto tireo-glosso, Cisti e fistole del collo

 

ALTERAZIONI DELLA MOTILITA’: Paralisi laringee, Spasmo della glottide)

 

ALTERAZIONI DELLA SENSIBILITA’: nevralgie del nervo laringeo superiore ed inferiore; nevralgie del nervo glosso faringeo; nevralgie del plesso cervicale (osteartrosi cervicale, discopatie, cefalee muscolo tensive)


fonte

LA MANOVRA VALSALVA

Forse non tutti sanno che la Balbuzie è provocata da un operazione spontanea del nostro corpo, detta Manovra di Valsava.

Ma Cosa è questa manovra Valsalva?

Questa consiste in una espirazione forzata con la glottide chiusa.

Tale operazione può essere utilizzata per diversi scopi, quali, diminuire la frequenza cardiaca in caso di tachicardia oppure per calmare un fastidioso singhiozzo.

La manovra di Valsalva fa aumentare notevolmente la pressione intratoracica ed intra-addominale, favorendo cosi lo svuotamento dei visceri. Tale operazione diventa spontanea quando spostiamo un carico abbastanza pesante oppure nel momento della defecazione.   Mentre è in atto una manovra Valsalva la contrazione sinergica dei muscoli dell’addome e di altri muscoli espiratori trasforma la cavità addominale in una vera e propria camera gonfiabile, racchiusa da pareti rigide e resistenti.

Ma che rapporto ha questa operazione con la Balbuzie?

Una manovra Valsalva colpisce il meccanismo della parola in modo simultaneo e in diversi modi: blocca il flusso d’aria, impedisce alle corde vocali di vibrare e intorpidisce la lingua e le labbra.

Quando solleviamo una valigia molto pesante, tratteniamo la respirazione e contraiamo vari muscoli differenti, cioè quelli della laringe, del petto, dell’addome e dell’ano.  Contraendo in modo simultaneo tutti questi muscoli viene realizzata una manovra Valsalva.  I muscoli di questo meccanismo lavorano insieme sincronicamente.

Se cotraete un attimo  i muscoli anali noterete che si contraggono anche i muscoli dell’addome, del petto e della laringe.  Cercate poi di contrarre i muscoli addominali, che succede? Noterete che anche la laringe e l’ano si contraggono, ed allo stesso modo, se chiudete la laringe, i muscoli addominali e quelli anali seguono lo stesso movimento.

Per fare una prova sul funzionamento di questa manovra, potete fare il seguente esercizio: inspirate, bloccate la respirazione e mantenete la pressione nei polmoni come per sollevare un oggetto pesante, ma bisogna fare tale esercizio con molta attenzione e moderazione, perchè potrebbe essere mortale se avete problemi cardiaci.   Potete sentire come sono contratti i muscoli del petto, dell’addome, della laringe, inoltre sentite come sia l’ano che la laringe sono chiusi, ed infine osservate come le labbra sono fortemente strette.  Anche la lingua e le mascelle risultano contratte.

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E’ la manovra Valsalva che blocca l’insieme del meccanismo delle parole.

La laringe ha due funzioni di base: la chiusura allo sforzo ed  emissione dei suoni (parole).  Durante la chiusura allo sforzo, la laringe si chiude completamente impedendo all’aria di uscire dai polmoni.

Mentre si parla, le corde vocali della laringe non si chiudono completamente per dare modo all’aria di uscire lentamente dai polmoni.  Il flusso d’aria fa vibrare le corde vocali producendo così il suono che costituisce la parola.

La Balbuzie si ha quando una manovra Valsalva interferisce con l’emissione dei suoni provocando la chiusura della laringe.  La laringe si chiude completamente e l’aria non può più uscire dai polmoni.  Le corde vocali non possono più vibrare e la parola si blocca improvvisamente.

Questa manovra non riguarda solo la laringe, infatti mentre avviene, non sono solo i muscoli dell’ano, dell’addome, del petto e della laringe che si bloccano, ma si aggiungono anche i muscoli delle labbra e della lingua.

La manovra Valsalva colpisce il meccanismo della parola in modo simultaneo e in vari modi, bloccando il flusso dell’aria, impedendo alle corde vocali di vibrare e intorpidendo lingua e labbra.

Ma perchè viene fatta una manovra Valsalva mentre si parla? Non ci sono ragioni chiare, forse viene fatta incosciamente pensando che sia la soluzione per parlare meglio, oppure forse perchè si pensa che sia difficile parlare e che una manovra Valsalva possa fare uscire le parole dal corpo.

Forse potrebbe essere dovuto al modo particolare dell’organismo di un balbuziente di reagire allo stress.

Qualunque siano i motivi che spingono ad effettuare una manovra Valsalva mentre si parla, è importante capire come questo agisce sul parlare. E’ davvero molto importante capire il meccanismo Valsalva se si vuole controllare la balbuzie.

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Tumore a laringe, faringe e bocca: prevenzione e alimentazione

1 Introduzione

La percentuale di casi dei tumori a bocca e faringe si è abbassata nel tempo, il picco massimo si è avuto tra il 1950 e il 1980, mentre i tumori della laringe sono in numero stabile o lievemente in calo dal 1970.

L’incidenza del cancro alla bocca è di 20-40 casi su 100.000 persone in Asia centrale, Europa, Oceania e regioni sudafricane, mentre risultano meno di 3 casi su 100.000 persone in Centro America, Estremo Oriente e Africa nord-occidentale.

Il cancro alla faringe segue un andamento simile a quello della bocca, tranne che per la diffusione nel sud del continente africano e nell’Europa occidentale, che è di 10 casi su 100.000 persone, fino a meno di 1 su 100.000 in Nordafrica.

Il cancro alla laringe raggiunge i 10 casi su 100.000 persone in Sud America, in Asia e nell’Europa occidentale, mentre arriva a 1 caso su 100.000 in Africa.

Gli uomini soffrono di queste patologie tre volte più delle donne, inoltre l’età oltre i 50 anni è un fattore importante nello sviluppo della malattia.

La sopravvivenza risente del fatto che oltre il 60% delle persone colpite da questi tumori non cominciano le cure se non a stadi molto avanzati, in questi casi la speranza di vita è molto bassa. In USA il 60% delle persone arriva a una sopravvivenza di 5 anni, il 50% in Gran Bretagna.

Incidenza dell’alimentazione

Verdure non amidacee

Le verdure non amidacee sono quelle verdure che hanno un contenuto di amido trascurabile o nullo, vengono quindi esclusi i cereali, i legumi, le patate e tutti gli altri prodotti amidacei.

Esistono molti studi che mettono in evidenza la correlazione e un ipotetico meccanismo d’azione dose-dipendente: le verdure non amidacee probabilmente proteggono dal cancro alla bocca, alla faringe e alla laringe.

Frutta

Esistono molti studi che mettono in evidenza la correlazione e un ipotetico meccanismo d’azione dose-dipendente: la frutta probabilmente protegge dal cancro alla bocca, alla faringe e alla laringe.

Cibi contenenti carotenoidi

I carotenoidi sono composti di origine vegetale, tipicamente danno un colore giallo, arancione o rosso all’alimento (ne sono particolarmente ricchi la zucca, la carota, l’anguria, il peperone, il pomodoro, l’albicocca ed il melone).

Esistono molti studi che mettono in evidenza la correlazione e un ipotetico meccanismo d’azione dose-dipendente: i cibi contenenti carotenoidi probabilmente proteggono dal cancro alla bocca, alla faringe e alla laringe.

Maté

Il Maté è un infuso di erbe originario dell’oriente, viene consumato caldo.

Gli studi sono pochi e non concordanti, è ragionevole dire che è solo possibile che il Maté sia causa di cancro alla bocca, alla faringe e alla laringe.

Bevande alcoliche

Gli studi sono numerosi e molto ampi, le prove sono concordanti, l’alcol è una causa certa di cancro alla bocca, alla faringe e alla laringe. Inoltre, il fumo e l’alcol contemporanei amplificano questo effetto e il rischio aumenta in maniera più che additiva.

Altri alimenti

Per altri tipi di alimenti non è possibile stabilire una correlazione chiara tra questo tipo di tumori e il loro consumo.

Conclusioni

  • L’alcol è una causa certa di questo tipo di tumori,
  • il Maté è un fattore possibile di aumento del rischio,
  • mentre il consumo di alimenti vegetali ne riduce la possibilità di insorgenza.

Questo articolo è tratto dal capitolo 7.1 del WCRF-AICR Diet and Cancer Report

Dott. Giuliano Parpaglioni
Biologo nutrizionista, Master internazionale di II livello in nutrizione e dietetica
Riceve a Brescia, Milano e Desenzano del Garda
340 418.93.93
http://www.nutrizionistabrescia.com
g.parpaglioni@gmail.com

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Primo impianto di una laringe artificiale in un uomo

Il Prof. Christian de Bry e il suo team degli Ospedali Universitari di Strasburgo hanno raggiunto questo risultato in un uomo di 65 anni affetto da tumore

Abbiamo appena appreso solo oggi, segnala Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” che il professor Christian de Bry e il suo team del Dipartimento ORL degli Ospedali Universitari di Strasburgo hanno impiantato per la prima volta in assoluto, una laringe artificiale in un uomo 65 affetti da cancro. Oggi il team è soddisfatto del risultato poiché può respirare normalmente anche se mediante una cannula inserita nel lume tracheale attraverso un foro della cute alla base del collo, come è spesso avviene in questo tipo di pazienti.

Occorre precisare che l’informazione è stata rilasciata da un comunicato dalla società PROTIP  che sviluppa dispositivi medici per pazienti con disfunzione della laringe, compresa la laringe artificiale. Non è quindi una pubblicazione scientifica. L’operazione si è svolta in due fasi. La squadra di chirurghi ha eseguito la prima asportazione della laringe del paziente e impiantato il primo componente della laringe , un anello di titanio tracheale artificiale. Il Dott. Bry ha dichiarato che quest’ultimo è destinato principalmente a ripristinare la parte dalla laringe tra la base della lingua e il restante collegamento della trachea, agendo tra i due.

A causa del tipo di materiale di cui è fatto, l’anello si inserisce nel tessuto circostante e diventa  parte integrante della gola. La seconda fase dell’installazione della laringe artificiale è stata effettuata un paio di settimane più tardi, nel novembre del 2012. Un dispositivo rimovibile costituito da  una valvola è stata inserita nell’anello tracheale nella bocca del paziente in anestesia generale. Tutto riproduce in parte le funzioni naturali della laringe e il paziente può respirare di nuovo perfettamente.

Per il professor Christian de Bry , questo è il risultato di oltre vent’anni di ricerca. Dopo anni di studi, in cui sono stati sperimentati adeguati biomateriali per la sostituzione della laringe, finalmente è stata scelta una combinazione di titanio solido e poroso, una combinazione di biomateriali aventi tutte le qualità richieste per lo sviluppo di un laringe artificiale. Questo primo intervento apre la strada a un processo che fornisce una nuova fonte di speranza per i pazienti con cancro della laringe.

Alla fine, essi saranno in grado di recuperare la loro capacità di respirare, ma anche di parlare e mangiare normalmente . Per confermare il primo risultato positivo , è in corso in Europa uno studio. Dovranno ancora eseguire numerosi studi clinici prima che l’impianto della laringe artificiale diventi un test di routine.

Attualmente, la chirurgia può offrire ai pazienti solo una tracheotomia permanente che rende impossibile di respirare e parlare normalmente e quindi condurre la stessa vita di tutti gli altri. E se , in casi molto rari , un trapianto della laringe è stato praticato, non si tratta di pazienti affetti da cancro .

Da qui l’importanza della laringe artificiale.

fonte

Inizia oggi la prima settimana paneuropea per la consapevolezza dei tumori della testa e del collo (23-27 settembre 2013)

  • La European Head and Neck Society (EHNS) ha oggi lanciato la prima settimana europea per la consapevolezza dei tumori della testa e del collo, per evidenziare le difficoltà insite nella gestione della malattia e per aumentare la consapevolezza di questa neoplasia, che può essere sottoposta a trattamento
  • Pur essendo il sesto tumore più comune al mondo, la neoplasia che colpisce testa e collo resta ampiamente sconosciuta
  • Maggior consapevolezza, diagnosi precoce e trattamenti appropriati possono migliorare significativamente i risultati sui pazienti
  • La European Head and Neck Society (EHNS) ha oggi annunciato l’inizio della prima settimana paneuropea della consapevolezza dei tumori della testa e del collo, che si concluderà venerdì 27settembre. Obiettivo principale è aumentare la conoscenza di questa malattia, per cui sono disponibili trattamenti, che ogni anno in Europa provoca oltre 62.000 decessi. Le neoplasie del distretto testa-collo, diagnosticate a oltre 132.000 persone in Europa nel solo 2012, sono il sesto tumore più diffuso al mondo.

    I tumori della testa e del collo interessano diverse aree, incluso l’interno della bocca e la lingua (‘cavità orale’), la gola (‘faringe’) e la cavità laringea (‘laringe’). Non colpiscono il cervello né gli occhi.

    “Diversamente da altri tipi di cancro, nell’opinione pubblica e tra i professionisti sanitari riscontriamo con preoccupazione un basso livello di consapevolezza di manifestazioni e sintomi delle neoplasie relative al distretto cervicofacciale”, ha dichiarato il professor Jean Louis Lefebvre, presidente di EHNS e docente presso l’ENT and Head and Neck Surgery, Centre Oscar Lambert di Lille, in Francia. “Con l’avvio di questa settimana della consapevolezza, che fa parte della Make Sense Campaign, speriamo di stimolare una maggior conoscenza e consapevolezza della malattia, per incoraggiare i controlli, la diagnosi precoce e la consultazione di specialisti; in ultima analisi, ci auguriamo di salvare vite umane in tutta Europa”.

    I tumori cervicofacciali colpiscono persone di ogni età, genere e gruppo etnico. Sono più diffusi tra i maschi di oltre 40 anni ma, di recente, si è verificato un incremento notevole per quanto riguarda le donne più giovani. I principali fattori di rischio sono le sigarette e il consumo di alcol.

    “È necessario educare le persone su quali sono i fattori critici di rischio per la malattia: fumo, alcolici e, in misura sempre maggiore, alcuni sottotipi di HPV, il virus del papilloma umano”, ha dichiarato il professor René Leemans, segretario generale di EHNS nonché professore e direttore del Dipartimento di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Cefalica del VU University Medical Center. “I trattamenti dei tumori del distretto cervicofacciale sono efficaci se si interviene nelle prime fasi della neoplasia, quindi è essenziale informare l’opinione pubblica sulla manifestazione e sui sintomi della malattia”.

    Individuando i sintomi dei tumori della testa e del collo in fase precoce, e consultando un medico, è possibile aumentare drasticamente la sopravvivenza alla malattia e salvare vite umane. Gli esperti sono concordi nel dichiarare che se si riscontra UNO dei seguenti sintomi per TRE settimane occorre recarsi dal proprio medico.

    • Dolori alla lingua, ulcere della bocca che non si rimarginano e/o chiazze bianche o rosse nel cavo orale
    • Dolore alla gola
    • Raucedine persistente
    • Dolore e/o difficoltà di deglutizione
    • Nodulo al collo
    • Naso chiuso da un lato oppure perdite di sangue dal naso

    Come partecipare:

    Per darci una mano e aiutarci ad aumentare la consapevolezza dei tumori della testa e del collo potete:

    • Fate parlare di questa malattia. Scaricate i nostri volantini e i poster promozionali della campagna, diffondendo informazioni sulle manifestazioni e i sintomi “Uno per tre”
    • Divulgate il nostro video. Guardate e condividete il nostro video informativo sui tumori della testa e del collo
    • Firmate la petizione ‘Make Sense Campaign’. Dimostrate il vostro supporto a fianco dei parlamentari europei per l’iniziativa ‘Make Sense Campaign’ http://makesensecampaign.eu/petition
    • Unitevi alla conversazione su Twitter. Usate l’hashtag #makesense e visitate il nostro sito webwww.makesensecampaign.eu
    • Visitate lo stand di EHNS a ECCO-ESMO 2013, ad Amsterdam; il team di EHNS vi fornirà ulteriori informazioni sui tumori della testa e del collo

    Per ulteriori informazioni visitate il sito www.makesensecampaign.eu.

    – FINE –

    Note per i redattori

    La ‘Make Sense Campaign’ è supportata da Merck Serono, la divisione biofarmaceutica di Merck, e da Boehringer Ingelheim e Transgene.

    Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido.

    Axon Communications
    Fiona Walton
    +44 (0)20 3595 2407
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    oppure
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    sryan@axon-com.com

    Permalink: http://www.businesswire.com/news/home/20130922005020/it