Come Riconoscere i Sintomi del Cancro alla Gola

Se hai paura di avere un cancro alla gola è importante conoscere i diversi segni da cercare e ricordare che non tutti sintomi qui riportati sono presenti in chiunque abbia un cancro alla gola. Se pensi di averlo, parla subito con il tuo medico. Per conoscere i diversi sintomi vai al primo passaggio.

Metodo 1 di 3: Riconoscere i Sintomi Generali
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    Stai attento alle ulcere orali che non guariscono. Queste infiammazioni possono colpire le mucose (parti morbide della carne, come l’interno delle guance) della tua bocca. Molte possono essere le cause di queste infiammazioni, compresi traumi (per aver mangiato qualcosa di duro), mancanza di vitamine o stress. Le afte causate da questi fattori guariscono in una settimana, ma se hai un’infiammazione che persiste e si trasforma in ulcera, si indurisce, si allarga e non guarisce in una settimana, dovresti contattare il tuo dottore.[1]

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      Fai caso a ogni dolore persistente nella tua bocca. Escludendo il mal di denti, si devono tenere in considerazione dolori all’interno delle guance, sul palato (anche quello molle situato più indietro) e vicino le gengive.[2]

      • Dovresti andare dal medico se il dolore dura più di una settimana o se hai bisogno di usare farmaci che non richiedono la prescrizione (Tachipirina o Brufen) per alleviare il dolore.
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      Stai attento a ogni segno di sanguinamento. Quando si ha un tumore alla gola si formano continuamente nuovi tessuti e per nutrirli il corpo può creare dei nuovi vasi sanguigni che sono molto delicati e possono rompersi. Se noti sangue o macchie scure come lividi nella bocca o in gola, sfoghi sulla lingua, nelle guance o sul palato, contatta il medico.[3]

      • Dovresti fare attenzione anche a ogni improvvisa fuoriuscita di sangue dal naso. Gli stessi vasi sanguigni che possono causarti sanguinamenti in bocca possono provocarli anche nel naso.
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      Fai attenzione a qualsiasi cambiamento della voce. Alcuni pazienti con il cancro alla gola hanno notato la loro voce diventare più rauca e debole. Questo è causato da un’infiammazione delle corde vocali. La voce che diventa rauca, senza un motivo particolare e peggiora con il tempo, può essere un segno di un cancro alla gola o ai polmoni. È molto importante parlare con il medico se la voce diventa rauca senza motivo.[4]

      • A chiunque succede di avere la voce più rauca a causa della febbre o dopo aver strillato o aver parlato forte a lungo. In questi casi passa in pochi giorni.
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      Tieni conto dei mal di gola che sembrano non andar via. Un mal di gola è definito come un’irritazione dolorosa della gola (faringe). Spesso questa è causata da infezioni virali come la faringite. In ogni caso se non hai altri sintomi influenzali che normalmente accompagnano il mal di gola e l’irritazione persiste per più di una settimana, dovresti avvertire il medico.

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      Fai attenzione a ogni difficoltà che hai nel deglutire e nel masticare. Se provi dolore e non hai fatto nessuna operazione ai denti recentemente, dovresti chiamare il dottore perché questo dolore potrebbe essere un segno di un’ulcera alla bocca o di un cancro alla gola o all’esofago.[5]

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      Controlla se hai dei bozzi sul collo. Escrescenze e bozzi sul collo e sulla parte alta del torace possono essere spesso causati da linfonodi ingrossati e si parla in questo caso di linfoadenopatia; possono anche essere sintomo di un’infezione o di un cancro: il tumore si diffonde nel corpo perché le cellule malate si staccano da esso e, viaggiando attraverso il liquido linfatico, si attaccano alle pareti del linfonodo, punto che si ingrossa.[6]

      • Linfonodi situati davanti, di lato o sul retro del collo e sopra le clavicole, se ingrossati e doloranti possono essere sintomi di un cancro alla gola.
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      Fai caso a ogni inspiegabile perdita di peso. Se hai notato che negli ultimi sei mesi sei dimagrito molto senza fare nessuna dieta, dovresti sapere che le persone con il cancro sviluppano un maggiore indice metabolico basale che gli causa una perdita di peso rapida. Dovresti anche far attenzione a: [7]:

      • Mancanza di appetito.
      • Perdita di massa muscolare e grasso causato da un aumento del metabolismo attribuibile all’attività di cellule tumorali.
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      Fai attenzione all’alito cattivo. Se hai notato che la tua alitosi persiste per quanto collutorio o dentifricio usi, vai dal medico. Potrebbe essere causato da molte cose, una di queste potrebbe essere il cancro poiché il tessuto colpito dal tumore inizia a putrefarsi causando un alito cattivo cronico.[8]

    Metodo 2 di 3: Riconoscere i Sintomi del Cancro alla Faringe

    Mentre alcuni sintomi del cancro alla faringe sono gli stessi elencati nella prima sezione, ce ne sono alcuni specifici per questo tipo di tumore.

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      Fai attenzione se hai dolore alla mascella o alle orecchie. La gola è connessa all’orecchio medio, una cavità compresa fra l’osso temporale, il condotto uditivo e l’orecchio interno, tramite la tromba di Eustachio. Se hai un tumore alla faringe, l’infezione potrebbe espandersi, attraverso di essa, all’orecchio o arrivare anche alla mascella causando, in ambedue, dolore.

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      Fai caso se senti un ronzio nelle orecchie. La sensazione di fischio nelle orecchie è data da un’irritazione dei nervi dell’orecchio. Quando si sviluppa un cancro alla faringe, le cellule malate dalla gola possono raggiungere le orecchie, causando l’irritazione che compare sotto forma di ronzii.[9]

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      Monitora la sinusite. La sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali, cavità che si trovano nel massiccio facciale. Il cancro potrebbe bloccare le vie dei seni paranasali: i batteri dal tessuto infettato potrebbero arrivare in queste cavità bloccandole, infettandole e congestionando la zona, causandoti un’emicrania cronica e una sensazione di pesantezza alla testa.

    Metodo 3 di 3: Riconoscere i Sintomi del Cancro alla Laringe

    Il cancro laringeo è il tumore che colpisce la laringe, un condotto dove sono situate le corde vocali che è chiamato la “scatola della voce”, esso contribuisce sia alla produzione dei suoni che al passaggio dell’aria.

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      Stai attento a un mal di gola persistente. Le cellule tumorali possono essere fonte di irritazioni croniche al centro della tosse, responsabile del riflesso della tosse, quando inizia a irritarsi si sviluppa una tosse cronica.

      • Una tosse cronica si può sviluppare anche perché il corpo produce una gran quantità di muco, a causa del tumore alla gola, che irrita il centro della tosse.
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      Monitora il tuo respiro. Se ti accorgi che hai difficoltà a respirare, dovresti parlarne al tuo medico. Con il cancro alla laringe, una massa di cellule tumorali può crescere e ostruire le vie respiratorie nella gola.[10]

      • Le cellule cancerose possono colpire l’epiglottide, una membrana che impedisce al cibo di entrare nella trachea, e la trachea stessa: se il tumore attaccasse una di queste due, avresti difficoltà a respirare.
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      Chiama il dottore se tossisci sangue. Il cancro alla laringe può provocare un anormale sanguinamento in questo condotto, causandoti fuoriuscite di sangue quando tossisci.

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      Controlla la produzione di muco. Se sviluppi lesioni nell’apparato respiratorio a causa del tumore, il tuo corpo per combattere l’irritazione, reagirà producendo molto muco che passerà poi per la tua bocca. Se noti molto muco, ma non hai né la sinusite né la febbre, chiama il dottore.

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      Fai attenzione a ogni dolore che senti nella tua gola perché potrebbe essere causato dalle fibre nervose irritate dal tumore.[11]

    6. Tieni a mente che se la lesione avviene in un’area con poche terminazioni nervose, sentirai meno il dolore.

Avvertenze
Se hai notato uno o più di questi sintomi, chiama subito il tuo medico.

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Laringite: sintomi e cause dell’infiammazione della laringe

Laringite

La laringite è l’infiammazione della mucosa della laringe, organo deputato alla fonazione in quanto contiene le corde vocali. Didatticamente si distingue la laringite acuta, che non provoca alterazioni a lungo termine, dalla laringite cronica. Andiamo dunque a vedere cause e sintomi della laringite, distinguendo però fra laringite acuta e laringite cronica. Ricordando che spesso la laringite si accompagna anche a faringite.

Laringite acuta

Le principali cause di laringite acuta sono:

  • infezioni virali
  • infezioni batteriche (Streptococco, Stafilococco, Haemophilus influenzae)
  • riniti, faringiti
  • bronchiti, tracheiti
  • edema angioneurotico e da stasi
  • insufficienza renale
  • reflusso gastroesofageo
  • assunzione di preparati a base di iodio
  • radioterapia
  • inalazione di vapori tossici o gas

I sintomi della laringite acuta sono:

  • disfonia, afonia (se superiore alle tre settimane, da sospettare altre patologie come i carcinomi delle corde vocali)
  • dispnea
  • tosse secca e stizzosa
  • espettorazione catarrale o purulenta
  • stridore inspiratorio

Queste le complicanze della laringite acuta:

  • febbre
  • ascessi e flemmone
  • tosse simile alla pertosse
  • disfagia
  • otalgia

Laringite cronica

Queste sono le cause di laringite cronica:

  • fumo di sigaretta
  • alcolici
  • errato uso della voce
  • vapori tossici e gas
  • laringiti acute recidivanti
  • infiammazione cronica delle basse vie aeree
  • infiammazione cronica delle alte vie aeree
  • reflusso gastroesofageo
  • carenze vitaminiche
  • diabete mellito
  • gotta
  • sifilide
  • tubercolosi

I sintomi della laringite cronica sono:

  • disfonia
  • afonia
  • tosse secca e stizzosa
  • secchezza delle fauci
  • fonte

Corde vocali esterne per il koala

Il koala produce i tipici suoni bassi grazie ad una struttura unica tra i mammiferi: due ‘corde vocali’ esterne alla laringe
 I koala (Phascolarctos cinereus) sono, letteralmente, animali eccezionali: non solo rappresentano l’unico esponente vivente della famiglia dei marsupiali Phascolarctidae nonché la sola specie di vertebrati che si nutre quasi esclusivamente di foglie di eucalipto (Genere Eucalyptus), ma, notizia di questi giorni, possiedono anche un organo specifico, unico al mondo, con cui producono i suoni.
La rivista Current Biology ha infatti recentemente pubblicato la scoperta di una struttura ai lati della laringe di questa specie, adibita alla produzione delle vocalizzazioni di corteggiamento (video). Si tratta di due lunghe pieghe carnose, localizzate appena sopra la laringe nel punto in cui avviene la connessione tra le cavità orale e nasale, mediante cui i maschi sono in grado di produrre suoni ad un tono circa venti volte più basso di quanto ci si aspetterebbe per un mammifero della sua taglia. Infatti, la tonalità del suono è strettamente legata alla dimensione delle corde vocali e della laringe, a loro volta dipendenti dalla dimensione corporea: così, le specie più piccole producono vocalizzazioni più acute, mentre in quelle più grandi i suoni sono più gravi. La tonalità dei vocalizzi dei maschi di koala, sostiene Benjamin Charlton, biologo della University of Sussex di Brighton che ha guidato la ricerca, sarebbero tipiche in una specie delle dimensioni di un elefante. È proprio sulla base di questa discrepanza che il gruppo di ricercatori ha indagato i meccanismi di emissione dei suoni dei koala e ha sezionato diversi esemplari di sesso maschile deceduti in cattività, individuando queste “corde vocali” peculiari.
La scoperta è importante in quanto mostra per la prima volta l’esistenza di un organo produttore di suoni al di fuori della laringe in un mammifero terrestre. Qualcosa di simile si ritrova infatti solo nei cetacei odontoceti, che possiedono le labbra foniche con cui producono i tipici click durante l’ecolocalizzazione.
Gli sviluppi futuri saranno l’indagine dell’anatomia delle femmine, non analizzate in questo studio, al fine di determinare il dimorfismo sessuale di tali strutture e di quella delle specie più affini al koala per valutare se questo adattamento vocale possa essere considerato realmente esclusivo di questo organismo.
Andrea Romano
Crediti immagine: Diliff, Wikimedia Commons

Cosa fare in caso di afonia

L’afonia è una condizione che comporta la perdita totale o parziale della vostra voce . Non è possibile parlare o si può solo sussurrare . Questo è di solito a causa di problemi con la laringe. C’è un trattamento per questa condizione .

L’afonia può essere causata da :

Condizioni fisiche , infiammazioni o malattie , come ad esempio :

Laringea cancro o cancro alla tiroide

Rimozione di laringe a causa di cancro

La paralisi delle  corde vocali

Grave laringite ( virale , batterica o fungina )

Ispessimento delle corde vocali

Noduli o polipi alle corde vocali

Il medico lavorerà con voi per creare il piano di trattamento giusto . Le opzioni di trattamento sono le seguenti :

terapia logopedica
Counseling ( può includere la riduzione dello stress e tecniche di rilassamento )
Counseling combinato con la terapia vocale
La chirurgia può aiutare in alcuni casi di afonia
Medicina alternativa ( ad esempio , elettroagopuntura )
Ad esempio , se si dispone di polipi o escrescenze sulle vostre corde vocali , il trattamento può includere :

Far riposare la voce

Chirurgia ( in rari casi )

fonte

Parlare dopo la laringectomia totale

 

La laringectomia totale è un intervento chirurgico molto importante che modifica radicalmente la vita di una persona.
Subito dopo l’intervento ci sono i problemi immediati: il dolore, eventuali difficoltà respiratorie, e anche fastidi banali come il non riuscire a soffiare il naso. Tutti problemi che con l’aiuto dei medici e del personale del reparto si superano.
Quando si esce dall’ospedale e si inizia a vivere nella propria abitazione tutto cambia. E’ questo un momento che necessita di una notevole forza di volontà. Non ci sarà più il campanello per chiamare l’infermiere, occorrerà andare avanti da soli. Se si ha la fortuna di avere il coniuge al proprio fianco sarà un notevole vantaggio.

Il primo problema sarà recuperare la voce.

Parlare senza laringe è possibile.

Normalmente prima dell’intervento chirurgico si spiega con calma al paziente che cosa succederà dopo l’asportazione della laringe e come sarà la vita con uno stoma permanente.
Ora è il momento di mettere in pratica quanto è stato detto.
E’ stato spiegato che quando espiriamo (cioè quando facciamo uscire l’aria) questa passa attraverso la laringe e le corde vocali producono un suono. Questo suono viene articolato in fonemi. Dalla loro successione abbiamo le parole e le frasi.
Senza laringe l’aria espirata dai polmoni non produce suono.
L’alternativa è la voce esofagea.
Si dovrà “mangiare” l’aria. Si dovrà imparare ad immagazzinare aria nell’esofago e nello stomaco e questa dovrà essere emessa come se si dovesse eruttare. Con la volontà sarà possibile provocare un restringimento dello sfintere esofageo superiore. Questo punto viene anche chiamato neoglottide. Lì si genererà un suono. E’ possibile controllare questi suoni in intensità e durata ed è pure possibile articolare i suoni in modo da trasformarli in vocali e consonanti.

Parlare dopo la laringectomia è un obiettivo raggiungibile per molti .
Farlo da soli non è facile. La soluzione migliore è seguire un corso di rieducazione alla parola per laringectomizzati.
L’importante è non perdersi d’animo e convincersi che parlare di nuovo è possibile. Ovviamente non si potrà imparare a parlare in pochi giorni. Si dovrà armarsi di pazienza e insistere fino a quando non si arriverà ad un’emissione di frasi soddisfacente.

http://www.carlogovoni.it/

Come insegnare l’anatomia della voce per i bambini

I bambini non possono prendere il tempo per capire come sono fisicamente in grado di parlare, cantare, ridere o urlare. Una lezione sulla anatomia della voce è necessaria per i bambini a conoscere le varie parti del corpo che sono responsabili della produzione di suoni e di come diversi muscoli lavorano insieme per rendere la voce di una persona. Insegnare ai bambini cose circa l’anatomia della voce è una lezione preziosa che può anche aiutare i bambini a imparare il modo corretto di parlare per mantenere le loro voci o sottolineare le corde vocali.

Mostra i suoi figli una immagine con lo schema della voce umana. Lo schema dovrebbe includere immagini della bocca, laringe, corde vocali, trachea, polmoni e il diaframma, che contribuiscono ad esprimere. Indica ogni parte dell’anatomia nel diagramma (es. polmoni) e chiedere ai bambini di indicare quella parte nei loro corpi. Questo è un esercizio per i bambini per imparare a identificare le parti del loro corpo che compongono l’anatomia della voce.

Parlare con i bambini su come la bocca, laringe, corde vocali, trachea, polmoni e diaframma lavorano insieme come gruppo per la produzione di voce. Per esempio, il diaframma sostiene il flusso d’aria prodotto dai polmoni, che viaggia lungo la trachea alla gola, dove la laringe e corde vocali, vicino pomo d’Adamo. Le corde vocali vibrano nell’aria e producono voce.

Prova un’attività che lasciare che i bambini usano la loro voce per capire il flusso di anatomia della voce. Dillo ai bambini di respirare a pieni polmoni, che tenere l’aria per 3 secondi e soffiare dalle loro bocche più lentamente possibile. Spiega che l’aria è controllato dai vostri polmoni e muscoli sulle spalle, addome e diaframmi. Nel prossimo respiro profondo, lasciate che i bambini fanno un suono come “Ah” o “Oh”, come si rilascia l’aria.

Chiedete ai bambini se hanno mai perso la loro voce per urlare troppo o aver cantato troppo alto. Parlare di come le corde vocali e della laringe possono essere danneggiati da un sacco di tensione nei muscoli della gola.

Fornire i diagrammi fogli di lavoro di anatomia della voce per i bambini per i bambini di colore. Lasciare le parti dell’anatomia, senza i nomi e fare una attività in cui i bambini devono disegnare una linea in ogni parte del corpo e scrivere il loro nome, come le corde vocali o dei polmoni.

Gli negano l’accompagnamento, lui denuncia medico e Asl

Ferroviere in pensione, 58 anni, ha subito due interventi chirurgici per un tumore, con l’asportazione di laringe e corde vocali
RENATO BALDUCCI
DOMODOSSOLA
«E’ un’ingiustizia. Sono invalido al cento per cento e nonostante le mie condizioni non mi è stato riconosciuto il sussidio di accompagnamento». Franco Viscomi, 58 anni, ferroviere in pensione, che ha subito due interventi chirurgici per un tumore alla gola, ha deciso di denunciare Carola Vanoli, uno dei medici che lo hanno visitato durante la pratica istruita per chiedere all’Inps l’assegno di accompagnamento.

Viscomi è un laringectomizzato dopo l’asportazione della laringe con le corde vocali. La scoperta del tumore nel 2008, due interventi chirurgici, una trentina di radioterapie: oggi, dopo essere stato costretto ad andare in pensione, riesce a parlare solo grazie a una valvola che ha in gola. «Sono a rischio tutti i giorni poiché la fistola, e questo è stato certificato dai medici, è più larga del dovuto – spiega -. Posso beccarmi una polmonite in ogni momento; devo stare attento a lavarmi perché l’acqua potrebbe finire nei polmoni; per bere devo piegare la testa in avanti. Una vita difficile: ho bisogno dell’aiuto di una persona. Non riesco a farmi assistere sempre dagli amici. Quando ho chiesto l’assegno di accompagnamento mi è stato negato».

L’ex ferroviere ha anche sporto querela per falso contro Vanoli, della medicina legale dell’Asl, che faceva parte della commissione e successivamente è stata nominata consulente del giudice del lavoro che ha esaminato la pratica. «Non mi ha visitato; neppure il mio medico legale di fiducia si è premurato di entrare con me durante le visite; la sua presenza sarebbe stata importante per ribattere alla tesi della dottoressa» dice Viscomi.
La dottoressa Vanoli dice che valuterà le dichiarazioni di Viscomi e poi deciderà se tutelarsi legalmente contro chi cerca di diffamarla. «Sulla vicenda medica non parlo per ovvi motivi di riservatezza professionale – dice -. Posso confermare che durante la prima visita medica facevo solo parte di una commissione, ma non ero la sola dottoressa coinvolta. Nella seconda era presente anche il suo medico di fiducia, che ha poi ricevuto la mia relazione sulla quale ha concordato. Sulla visita medica confermo che io mi sono basata sulla documentazione che era particolarmente dettagliata».

Le cause della raucedine e i rimedi migliori

Cosa fare in caso di raucedine e come evitarne la comparsa: piccoli accorgimenti per salvaguardare la nostra voce.

La raucedine non va considerata un problema incurabile, anche se in certi periodi dell’anno può cronicizzare e ripetersi più frequentemente, specialmente con l’arrivo dei primi freddi, o in situazioni particolari, come quando si parla a lungo e a voce molto alta. Si tratta solitamente di un’alterazione della voce, unadisfonia temporanea che può essere provocata da fattori tra i più disparati: le cause della raucedine possono essere molteplici e dipendere sia da farmaci, sia da infiammazioni o irritazioni delle corde vocali, quando non da patologie ben più gravi.

Le cause più frequenti della raucedine sono:

  • laringiti: le infiammazioni della laringe possono essere acute, quindi provocate da un virus, o croniche, legate ad altre manifestazioni patologiche.
  • reflusso laringofageo: chi soffre di problemi digestivi può avere una risalita dei succhi gastrici nella gola, che causano irritazione e problemi vocali.
  • affaticamento della voce: dovuto ad un cattivo utilizzo delle corde vocali per un tono di voce troppo alto tenuto sul lungo periodo, o a causa di urli prolungati (come dopo i concerti dal vivo).
  • noduli o polipi alle corde vocali: sono lesioni benigne che colpiscono prevalentemente chi utilizza la voce per lavoro, come i cantanti: si curano con la terapia della voce e con interventi di microchirugia.
  • emorragia alle corde vocali: recentemente balzata alla ribalta perché ha colpito la popstar Adele, l’emorragia può esere causata da uno sforzo eccessivo e va curata con assoluto riposo vocale.
  • tumore della laringe: la patologia più grave di tutte.
  • paralisi alle corde vocali: si solito si manifesta con problemi a respirare e a deglutire; la raucedine ne può essere una spia d’allarme.
  • utilizzo di farmaci: influiscono sull’idratazione delle mucose, provocando la raucedine.

rimedi migliori per contrastare la raucedine o evitarne la comparsa sono di solito molto naturali e consistono in piccoli accorgimenti da seguire quotidianamente: oltre a bere molta acqua, che aiuta le mucose a rimanere correttamente idratate e le corde vocali  lubrificate, vale la pena riscaldare la voce quando si sa di dover parlare a lungo o in luoghi dove non è possibile avere una corretta amplificazione. Inoltre evitate gli alcolici e la caffeina e, se lo fate, smettete di fumare: è dimostrato che il fumo provoca l’insorgenza dei polipi alle corde vocali e peggiora l’irritazione della laringe.

3-4 Primi esercizi con sillabe semplici

 

Il ritmo,l’intonazione e l’accento sono tre espedienti che useremo negli esercizi e che è bene acquisire.È utile esercitarsi ad associare i movimenti ritmici del collo a destra e sinistra conl’I-E.C.(=INIEZIONE-ERUTTAZIONE

CONTROLLATA),muovendo il capo dall’alto in basso per le plosive P e T,e dal basso in alto per la Ch,Q e K.

Le consonanti plosive sono la CH o Q,la K,la P e la T.

Queste consonanti pronunciate con dei movimenti accentuati delle labbra (P),della lingua contro gli incisivi ( T ) e della lingua che si appiatisce nella bocca: causano un movimento di qualche centimetro cubo di aria verso la faringe e quindi una piccola vibrazione che diventa una vocale.Naturalmente si inizia con un fonema composto da una sillaba e poi bisillabi e trisillabi.

 

Po’ to co po’ può

pà ta ca papa pàpà

pì ti chi

pù tu cu

pè te che

etc..

 

 

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