Fellatio e Cunnilingus, due pratiche amate che portano troppi rischi.HPV, il Papillomavirus umano è la causa principale dell’incremento dei tumori alla bocca e alla gola. Si trasmette alle vie orali tramite il sesso orale
Sesso orale? Piace? Non piace? Comunque sia sempre meglio usare il preservativo, magari al gusto di frutta. Perché?
Recenti studi americani e inglesi hanno portato alla luce una scomoda verità. Il sesso orale può provocare il tumore orofaringeo, bocca e gola. La causa? Il papilloma virus. Il contatto tra le mucose orali e il virus avviene con la pratica del sesso orale e dal virus alla formazione del tumore, il passo è breve. Gli studio sono stati resi noti dal Times, dal British Medical Journal, e sul The Journal of Clinical Oncology.
Il tumore della bocca , riporta uno studio dell’Omceo , si trova all’ottavo posto per gli uomini e all’undicesimo per le donne, tra i tumori più comuni al mondo, con un’incidenza annuale stimata intorno ai 275000 nuovi casi, due terzi dei quali si presentano nei Paesi in via di sviluppo.
È si, la principale causa del tumore al collo dell’utero. La Ohio State University di Columbus (Usa) ha portato avanti la ricerca dimostrando che il Papillomavirus umano (HPV) è trasmissibile anche con questa pratica sessuale, nonché il numero è in esponenziale rialzo. Dal 1974 al 2007 negli USA è stato registrato un incremento del 225% in più nei casi di tumore orale, ma ciò che stupisce è il fatto che diminuiscono i tumori in cui le cause sono fumo e alcool.
Maura Gillison, esperta, ha sottolineato che i più a rischio sono le persone che nella vita hanno più di sei partner sessuali, sempre riguardanti il sesso orale, e che se già è avvenuta una prima infezione orale il rischio di sviluppare un tumore è 32 volte maggiore “Quando si confrontano le persone che hanno un’infezione orale o no, il singolo fattore più importante è il numero di partner su cui la persona ha praticato sesso orale. Quando aumenta il numero di partner aumenta anche il rischio. Il rialzo si ha più nei casi maschili, tanti ragazzi sono stati colpiti negli ultimi anni, ecco perché è giunto il momento di avere una discussione più approfondita sui benefici della vaccinazione contro l’HPV per i ragazzi. Le evidenze scientifiche non confermano ancora se il vaccino possa proteggere dal contagio da HPV per via orale, ma gli esperti del settori sono ottimisti. Finora, infatti, i prodotti disponibili si sono dimostrati efficaci al 90% in tutte le parti anatomiche in cui sono stati studiati” ha poi concluso “Comunque vale la pena di ricordare che questi tumori sono rari e che infettarsi con il virus non vuol dire andare necessariamente incontro alla malattia. Anzi chi si ammala rappresenta una percentuale molto piccola” infine ha aggiunto che “Se un mio paziente mi chiede se è necessario vaccinare il proprio figlio, io rispondo sì, certamente”.
L’associazione britannica Cancer Research Uk ha definito questa malattia un “epidemia emergente”, nel Regno Unito ogni anno muoiono circa 1.800 persone di cancro orale, negli ultimi 20 anni questa malattia è aumentata del 50 % tra gli uomini e , solo negli ultimi 12 mesi, del 3% tra le donne. Anche l’associazione ha notato che è in diminuzione il cancro alla gola dovuto al fumo o all’alcool, mentre è in forte aumento esponenziale il tumore a causa del sesso orale.
Lesley Walker , direttrice del Cancer Research Uk, ha commentato “ È chiaro che le persone hanno maggiori possibilità di essere colpite da questa malattia se hanno tanti partner sessuali e se praticano il sesso orale, siano essi uomini o donne. Inoltre la vaccinazione delle ragazze contro l’HPV potrebbe ridurre il livello di infezione, ma il miglior consiglio da suggerire è quello di usare il preservativo durante i rapporti sessuali, anche quello orali”
Purtroppo i progressi scientifici e clinici compiuti nel settore della terapia del carcinoma orale sono stati poco significativi: i tassi di mortalità restano elevati. Per salvaguardare la propria salute, si raccomanda sempre l’uso del preservativo e del Dental Dam , il lenzuolino di lattice utilizzato come barriera tra l’ano o la vagina e la bocca.
Sull’argomento si è espresso anche il professor Luciano Mariano, ginecologo oncologo dell’Istituto Regina Elena di Roma, “Bisogna comunque essere cauti anche se è vero che sono in atto molte ricerche per verificare lo sviluppo del papilloma virus umano in molte neoplasie, come ad esempio quelle della bocca”.
Secondo i dati della Fondazione Veronesi, i tumori a testa e collo sarebbero circa 640mila ogni anno (più di 6mila solo in Italia, con un tasso di mortalità a cinque anni di oltre il 70%) e i più colpiti sarebbero gli uomini fra i 50 e i 70 anni.
Alessandra Graziottin, direttore del centro di Ginecologia e Sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano, ha spiegato “Questi numeri sono senz’altro preoccupanti, se non si fa sesso orale protetto. È stato, infatti, dimostrato che il 48% dei casi di tumore alla laringe potrebbe essere collegato proprio al Papilloma Virus umano. Ecco perché è necessario l’utilizzo del preservativo, come pure del vaccino, utile in questo caso a prevenire molte patologie genitali, che registrano il picco nella fascia 15-24 anni”.
In effetti un vaccino anti-Papillomavirus c’è, ma è solo preventivo e ancora non è stato testato per il tumore orofaringeo, o sui maschi. Attualmente la ricerca dell’HPV viene aggiunta al Pap test negli screening per il tumore della collo dell’utero, ma non ci sono screening per i tumori del cavo orale, a parte l’ispezione durante le visite odontoiatriche di routine. E del resto gli esperti ritengono che sia ancora troppo presto per raccomandare un test. In futuro si potrebbe pensare di metterne a punto uno per la ricerca dell’HPV nella saliva.
A proposito del vaccino, la dottoressa Graziottin si è espressa in merito spiegando che “Il vaccino è di due tipi: bivalente, ossia, protegge contro l’HPV 16 e 18, responsabili del 70% dei carcinomi del collo dell’utero, e quadrivalente, cioè oltre al 16 e al 18, protegge anche contro il 6 e l’11. In entrambi i casi ha solo una funzione preventiva: in altre parole, agisce solo se l’organismo non è ancora entrato in contatto con l’HPV di quei ceppi. Oltre al cancro dell’utero, l’HPV causa anche patologie non tumorali ma molto diffuse, come ad esempio le lesioni di basso grado al collo dell’utero e i condilomi genitali. Gli HPV oncogeni causano, invece, lesioni cellulari evolutive che possono essere definite come “l’anticamera” del tumore, tra cui le lesioni precancerose al collo dell’utero, alla vulva, alla vagina, all’ano e al cavo orofaringeo. Oltre al cancro invasivo del collo dell’utero, i Papillomavirus causano altri tumori, che si localizzano su vulva, vagina, ano, pene e cavo orofaringeo, quando le lesioni precancerose progrediscono, iniziando l’invasione vascolare”.
Non ancora accertato da studi medici è il contagio attraverso il bacio. Il virus è ubiquitario: si ritiene che una buona fetta della popolazione mondiale, uomini e donne indifferentemente, si infettino nel corso della vita, ma nella maggior parte dei casi l’infezione si risolve con pochi sintomi.
Innegabile l’utilizzo di questa pratica sessuale, piacevole per i più, ma molto pericolosa. Di sicuro tra i rischi non vi sono gravidanze inaspettate, ma la possibilità di avere un tumore è molto più paurosa di una gravidanza.
Unico consiglio. Usate il preservativo, intanto vi protegge finché non si trovi un vaccino efficace per uomini e donne.