Ricerca choc: tanto colluttorio aumenta il rischio di tumore a bocca e gola

colluttorioA ciascuno di noi è stato insegnato che una buona igiene oralepassa sia per il corretto utilizzo dello spazzolino sia per l’uso di un dentifricio dalle ottime proprietà benefiche. E chi vuole, può anche scegliere di concludere il lavaggio dei denti con un colluttorio che elimini i batteri sui quali lo spazzolino non è riuscito ad intervenire e che doni quella gustosa sensazione di freschezza!

Ma una ricerca condotta dall’Università di Glasgow e successivamente pubblicata su Oral Oncology, ha ritenuto opportuno mettere in guardia circa l’utilizzo del colluttorio: chi ne utilizza in quantità eccessive e per più volte al giorno corre il rischio di contrarre un tumore alla bocca e alla gola.

Più in particolare, come specificato da David Conway, principale fautore di questa ricerca: “Non suggerirei l’utilizzo abitudinario del colluttorio. Ci sono occasioni o persino patologie per cui un dentista può prescriverlo, ad esempio nel caso in cui il paziente abbia una salivazione bassa dovuta all’assunzione di determinati farmaci. Ma per me, tutto ciò che serve è spazzolarsi i denti con una certa frequenza e con un dentifricio al fluoro, nonché farsi controllare regolarmente dal proprio dentista.”

Probabilmente molti altri ricercatori e professionisti del settore riterranno questa ipotesi un po’ troppo estrema, quindi, come del resto vale per ogni altra cosa, possiamo affermare con certezza che quella della moderazione sia la via più giusta da intraprendere! Non è dunque necessario utilizzare il colluttorio ad ogni lavaggio dei denti (per chi ne esegue più di uno al giorno): basta più semplicemente farne ricorso nell’ultimo round della giornata!

E chi proprio è rimasto “fulminato” dalle dichiarazioni di David Conway, può pur sempre fare affidamento alla moltitudine di colluttori a base di erbe naturali facilmente reperibili inerboristeria o realizzabili in totale autonomia con pochi e semplici passi.
http://fotomuseo.it/ricerca-choc-colluttorio-aumenta-rischio-tumore-bocca-gola/

Consigli Questura di Milano: Evitare furti lasciando incustodite le case „Assenza d’estate: i consigli della questura per evitare sorprese“

La questura di Milano ha diramato un prontuario per evitare sorprese al rientro dalle vacanze

Ladri in azione

Ladri in azione

La questura di Milano ha diramato una piccola guida di consigli per affrontare al meglio le vacanze estive “contro” i topi d’appartamento.

Qui la mini guida e i consigli.

Si tratta di semplici suggerimenti da applicare (e molto “classici”), ma che possono evitare di ritrovarsi la casa ripulita al rientro dalle vacanze. 

DENUNCIA DEL PROF. GIACINTO AURITI l’8 MARZO DEL 93

Denuncia del professor Auriti, docente universitario di diritto, della truffa dell’emissione monetaria ai danni del popolo. Si tratta di una registrazione (con rock in sottofondo) di un’intervista concessa da Auriti a Radio Radicale nel 2000, che non ha avuto nessun seguito nei mass media nonostante la gravità delle dichiarazioini rilasciate dal professore.

“Guardi, io ho presentato un disegno di legge al Senato, alla dodicesima, e ripetuta, alla tredicesima legislatura, per la proprietà popolare della moneta.

Questo disegno di legge è fatto di cinquanta parole. Sono due articoli.

Primo articolo, venti parole: “All’atto dell’emissione, la moneta nasce di proprietà dei Cittadini italiani, e va accreditata dalla banca Centrale allo Stato”. La parola più importante è la parola “accreditata”, che sostituisce la parola “addebitata”.

Oggi, quando nasce un bambino, appena è nato, ci sono quaranta milioni di debito. Perché? Perché è una truffa all’origine.

Io ho denunciato per truffa, falso in bilancio, associazione a delinquere, usura e istigazione al suicidio, Ciampi e Fazio.

E allora sono stato invitato a fare una conferenza all'”Hotel delle quattro stagioni” a Rieti, ed è venuto il direttore della banca d’Italia locale… è venuto al microfono.

Dico i testimoni, presenti: il senatore Natali di Ascoli, e il senatore Belloni di Rieti. Duecento persone in sala.

Viene al microfono il direttore della banca d’Italia e dice: “Professor Auriti, le devo fare un rimprovero, perché lei ha insinuato che noi della banca d’Italia siamo dei delinquenti”.

Gli ho detto: “Guardi che è assolutamente falso. Io non ho insinuato. Io ho affermato che voi siete dei delinquenti. E se lei si ritiene offeso, lei mi deve denunciare per calunnia. Perché se lei non lo fa, vuol dire che quello che ho detto è vero.

Qua la lotta è mortale.

O devo andare in galera io per calunnia, o deve andare lei in galera per truffa. Se no, è inutile che parliamo dello Stato di diritto”.

Prendiamo atto che ci troviamo in un regime di usura. Il Governatore della banca Centrale batte moneta con un costo del denaro del duecento per cento. Perché ci presta il dovuto, quindi distrugge il cento per cento di un credito, e carica l’altrettanto cento per cento di debito. Questo non è solamente usura. È truffa. E io gliel’ho dimostrato.

E quando sono stato chiamato dal procuratore della repubblica di Roma Ettore Torri, mi ha chiamato e mi ha detto: “Professor Auriti, lei ha dimostrato l’elemento materiale del reato. Manca il dolo perché… è stato sempre così”.

E allora ho detto: “Scusi – e ho detto “Eccellenza” – prima di tutto faccio notare che la continuazione del reato è un aggravante, non è un esimente… e lei mi dice: È stato sempre così. Poi, secondo punto: io ammetto la buona fede, per carità! Però dobbiamo chiarire: fino a quando non ti ho fatto la denuncia! Dopo che ti ho fatto la denuncia, come la mettiamo?”

Qua il reato seguita. Ed io ho fatto la denuncia l’8 marzo del ’93, insieme a un pugno di miei studenti. Siamo andati alla Procura della Repubblica e abbiamo firmato. Perché io penso che la migliore lezione che possa dare un professore ai suoi studenti è l’esempio. E quando uno da’ questi esempi, esercita la sua dignità. E la dignità gratuita non esiste. Quando io ho fatto la causa contro la banca d’Italia per avere l’accertamento di chi è la proprietà della moneta, mi hanno dato torto, e mi hanno condannato a dieci milioni di spesa, che è stata trattenuta su iniziativa della banca d’Italia – le spese di causa – sul mio stipendio.

Io presi il foglio con cui mi notificavano il pignoramento dello stipendio, e l’ho messo nella bacheca dell’Università, perché ho detto agli studenti: “Ecco, io pago, perché voglio la proprietà popolare della moneta”. È chiaro? La dignità gratuita non esiste. Io mi sento fuori di questo tempo.

Ecco perché ho bisogno di cominciare a lanciare dei messaggi che finalmente possono costituire un’alternativa per le nuove generazioni.

Oramai le nuove generazioni… se noi seguitiamo così, non avranno altra scelta che quella tra il suicidio e la disperazione. Questa avverrà se noi non sostituiremo alla moneta debito, la moneta proprietà. Ecco perché noi abbiamo fatto la scuola di Aquila, che si contrappone a Maastricht. Maastricht è moneta debito. Noi siamo moneta proprietà. È una nuova scuola che è nata”

La voce delle,donne provoca stanchezza nel cervello

LA VOCE DELLE DONNE PROVOCA STANCHEZZA NEL CERVELLO DELL’UOMO

LO STUDIO: L’uomo non può ascoltare una donna parlare a lungo per motivi biologici

La frase “non posso più sentirti parlare” ha adesso un fondamento scientifico. La voce femminile provoca stanchezza nel cervello dell’uomo.

Così, tutti gli uomini che non ascoltano le proprie mogli o compagne e che fino ad oggi hanno cercato una scusa per metterle a tacere, adesso potranno mostrare che anche il problema è da individuare nella costituzione biologica del cervello e della voce della donna. Per questo, il cervello dell’uomo si stanca quando sente la voce di una donna.

Certo, si tratta di una tesi “scomoda” per l’universo femminile ma, come riportano alcuni quotidiani internazionali (per le fonti, vedi articolo collegato), il professor Michael Hunter, dell’Università di Sheffield (UK), non ha dubbi: la voce femminile ha dei toni più complessi di quella maschile, che coinvolgono tutta l’area uditiva del cervello. Al contrario, la voce maschile, interessa solo una piccola parte del cervello.

Secondo Hunter, questo è il motivo per cui le donne si lamentanospesso che gli uomini non le ascoltano e, dunque, non hanno nessuna colpa per quella che può apparire come una mancanza di attenzione. Lo studio scientifico ha infatti dimostrato che l’uomo non può ascoltare a lungo una donna parlare per motivi biologici.

Lo studio è stato condotto con tecniche di risonanza magneticanucleare, che ha permesso di individuare le diverse aeree del cervello che si attivano per la voce maschile e femminile. Inoltre, è emerso che gli uomini sono più diretti mentre le donne tendono a girare attorno a ciò che vogliono comunicare.

L’autore dello studio ha spiegato che la donna emette suoni con una gamma di frequenze più complessa di quella dell’uomo uomo a causa delle differenti dimensioni e forma delle corde vocali e della laringe.

Alla luce di questi risultati, un consiglio per le donne: per riuscire a intrattenere una conversazione con il vostro partner, cercate di essere “leggere”. Provate a parlare con intervalli di tempo piccoli. Forse, così, riuscirete a farvi ascoltare. In caso contrario, il vostro uomo penserà che parlate troppo.uomo1

 

 

 

La scarsa igiene orale aumenta il rischio di cancro

La scarsa igiene orale
aumenta il rischio di cancro

Ancora sospetti sui colluttori contenenti alcol, che vanno usati solo dietro prescrizione medica, e attenzione alle protesi. I risultati di un ampio studio europeo

di Vera Martinella

 

Un cattivo di salute stato dei denti e la scarsa igiene orale possono far crescere il rischio di ammalarsi di tumore della bocca, mentre restano in sospeso i dubbi che da anni riguardano l’uso eccessivo di colluttori. Queste le conclusioni di un ampio studio europeo pubblicato sulla rivista Oral Oncology, che ha valutato i dati di 1.926 malati con una neoplasia delle vie aeree superiori (cavità orale, faringe, laringe ed esofago) e di 1.993 persone sane in 13 centri di nove Paesi diversi.

 

Contro il cancro indispensabile la pulizia

«Sappiamo con certezza che il 90 per cento dei casi di tumore alla bocca è dovuto a fumo e alcol – spiega Luigino Dal Maso, epidemiologo dell’Unità di Epidemiologia e Biostatistica del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano (Pn), fra i centri partecipanti allo studio – e che l’incidenza di cancro alla gola è in aumento a causa di alcuni sottotipi del virus papillomavirus (Hpv). Lo scopo di questo studio era capire cos’altro può influenzare l’insorgenza di un tumore del cavo orale: infezioni, cattiva igiene, virus, abuso di colluttori, pessimo stato dei denti, che ruolo hanno?». Dall’analisi del materiale raccolto nei quasi 4mila partecipanti (analisi genetiche, campioni di sangue e saliva e questionari sulle proprie abitudini di vita in relazione a tabacco, alcolici e igiene orale) è emerso che a essere più in pericolo sono le persone con una scarsa salute orale, comprese quelle con protesi e che soffrono di persistente sanguinamento delle gengive. Protesi o riparazioni dentali rotte o mal fatte agiscono infatti come continua «spina irritativa» nei confronti della mucosa orale.

 

 

Colluttori solo dietro consiglio dello specialista

«I risultati indicano che lo stato dei denti e l’igiene orale sono sicuramente significativi per un maggiore rischio di cancro – chiarisce Fausto Chiesa, fondatore e past president dell’Associazione Italiana di Oncologia Cervico-Cefalica -, mentre resta da approfondire il ruolo dei colluttori. In genere, infatti, sono soluzioni alcoliche e il rischio potrebbe essere legato all’alcol che scioglie il principio attivo del prodotto utilizzato per disinfettare la bocca». Come un qualsiasi alcolico, infatti, permeando il rivestimento della bocca può facilmente creare danni, perché aumenta la permeabilità della mucosa, rendendo la bocca molto più sensibile a altre sostanze cancerogene. Una precedente ricerca australiana, pubblicata nel 2009, aveva già indicato i sospetti a carico dei colluttori contenenti e i ricercatori avevano suggerito di utilizzarli regolarmente solo dietro prescrizione del dentista o dell’igienista dentale. Un consiglio su cui concordano tutti gli esperti, che ricordano come sia importante (per l’igiene orale e la salute dei denti) fare una pulizia adeguata con spazzolino dentifricio e filo interdentale, discutendo con uno specialista la necessità di aggiungere un eventuale colluttorio.

 

Campanelli d’allarme per una diagnosi precoce

Ogni anno in Italia i tumori di testa e collo (che interessano soprattutto cavità orale, faringe e laringe) colpiscono circa dodicimila persone. Curarli è difficile se la diagnosi è tardiva, come purtroppo accade in sei casi su dieci. Ma se la malattia viene scoperta per tempo i successi possono sfiorare il 90 per cento dei casi. Male alla gola, raucedine persistente, bruciore alla lingua, deglutizione faticosa o dolorosa, ulcere o placche rosse o bianche in bocca: in presenza uno di questi sintomi da tre o più settimane è bene andare dal medico e approfondire se si tratta di qualcosa di passeggero o meno.

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