La Cipolla, tante proprietà benefiche

La Cipolla, tante proprietà benefiche per la salute del nostro organismo

E’ dotata di una spiccata azione stimolante, oltre che diuretica e depurativa e inoltre contribuisce significativamente a migliorare la circolazione sanguigna

CipollaLa cipolla è una vera miniera di proprietà benefiche per l’organismo, una vera amica della salute. Entra a pieno titolo nella categoria degli antibiotici naturali grazie alle sue proprietà antisettiche, in quanto riesce ad eliminare i batteri dannosi presenti nell’intestino, lasciando praticamente intatta la flora batterica intestinale, i così detti batteri buoni, senza i quali si verificherebbero non pochi problemi. Ma ovviamente non finisce qui perché è dotata di una spiccata azione  stimolante, oltre che diuretica e depurativa e inoltre contribuisce significativamente a  migliorare la circolazione sanguigna. Infine è in grado di abbassare i livello di glucosio nel sangue, senza poi contare alle altre eccellenti proprietà se utilizzata per la cura della bellezza della pelle e dei capelli.

La cipolla è un concentrato di vitamine, Sali minerali e tanto altro ancora, e precisamente vitamine A, B1, B2, C, E, Sali minerali, tra i quali particolarmente importanti sono calcio, il magnesio, il fosforo, il ferro e il manganese. Inoltre contiene diversi  fermenti molto importanti per stimolare il metabolismo e aiutare la digestione e, si sa, un metabolismo più sveglio offre una serie di vantaggi non indifferenti. Inoltre è ricca di flavonoidi, antiossidanti in grado di contrastare efficacemente i radicali liberi, i responsabili dell’invecchiamento cellulare, oltre ad avere un ben noto effetto diuretico, a tutto vantaggio quindi della ritenzione idrica, responsabile tra l’altro della cellulite. Molto importante è anche un ormone vegetale, la glucochimina, dotato di una spiccata azione antidiabetica, caratteristica da non sottovalutare.

Insalata di cipolleE’ ricca di acqua e povera di calorie, per cui andrebbe utilizzata più spesso in cucina, anche se poi il suo odore potrebbe non essere dei più graditi, soprattutto dopo mangiato. Ma la sua caratteristica principale è indubbiamente il fatto di essere un antibiotico naturale, come del resto accennato in precedenza,  in grado di espletare una azione antisettica nei confronti dei batteri dannosi per l’intestino, causa di non pochi problemi, a tutto vantaggio della flora batterica intestinale, i così detti batteri buoni, indispensabili per il buon funzionamento non solo dell’intestino, ma dell’organismo in generale.

L’olio essenziale della cipolla è altrettanto importante in quanto favorisce la circola zione sanguigna perché dotato di proprietà vasodilatatrici, caratteristica che mette i vasi in condizione di lavorare meglio e quindi di trasportare un flusso maggiore di sangue a tutto vantaggio dell’intero organismo in quanto i suoi vari distretti potranno contare su una maggiore e migliore ossigenazione. Ne consegue che la cipolla è indicata anche ai soggetti che soffrono di patologie coronariche, con conseguente sensibile riduzione del rischio cardiologico. Allo stesso tempo combatte la ritenzione idrica, problema ben noto in particolar modo alle donne.

La cipolla ha anche un’altra applicazione, può essere infatti utilizzata come espettorante, in particolar modo se unita al miele, perché così è un eccellente decongestionante soprattutto della laringe. Infatti, i soggetti che soffrono di tonsillite, potrebbero  fare dei gargarismi con il succo di cipolla, oggettivamente un rimedio che farebbe arricciare il naso, e non solo, a non poche persone, perché il suo odore non è certamente dei più invitanti, soprattutto se poi si dovessero incontrare altre persone con cui intrattenersi. Una sola raccomandazione per coloro che possono avere problemi di Cipolledigestione: meglio cotta perché così diventa più digeribile, anche se oggettivamente è difficile pensare di consumare la cipolla cruda, tranne che in qualche insalata.

Infine da non dimenticare un’altra applicazione interessante, anche se questa sicuramente poco piacevole. Può infatti essere utilizzata per applicazioni locali contro la caduta dei capelli perché sembrerebbe che non solo riesca a contrastare la caduta, ma addirittura riesca a favorire e stimolare la ricrescita.

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Nimesulide ancora in vendita. Ecco perché

 

In diversi Paesi i farmaci a base di nimesulide (in Italia il più noto è l’Aulin), sono stati ritirati già da diverso tempo: il loro uso può causare problemi al fegato. In Italia, invece, sono ancora disponibili. Come mai? Secondo l’Agenzia europea del farmaco i benefici sono superiori ai rischi. La nimesulide resta in commercio, ma con condizioni e limitazioni d’uso precise.

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I primi Paesi a ritirare dal mercato i medicinali contenenti nimesulide (per l’Italia il farmaco di marca più noto è l’Aulin, ma sono disponibili anche i generici-equivalenti) erano stati, nel 2002, Spagna e Finlandia, seguite nel 2007 dall’Irlanda. La decisione era stata presa dopo diverse segnalazioni di casi di tossicità al fegato. In altri Paesi, come ad esempio il Regno unito, questi medicinali non sono mai stati commercializzati. Allora come mai in Italia continuano a essere venduti? Ce lo chiedono in molti: in rete circolano diverse informazioni, non sempre vere, al riguardo.

I benefici superano i rischi: la nimesulide resta in commercio

Nel corso di diversi anni, dal 2002 al 2011, l’Agenzia europea del farmaco (Ema), ha più volte avviato una procedura di raccolta e analisi dei dati disponibili sulla nimesulide per decidere se ritirare oppure lasciare in commercio i farmaci nei Paesi europei in cui sono ancora venduti. In seguito ai processi di revisione (l’ultimo voluto dalla Commissione europea nel 2010), l’Agenzia ha concluso che i benefici che i farmaci apportano superano i rischi: la nimesulide perciò resta in commercio, anche se dev’essere considerata un antidolorifico di seconda scelta.

Tempi e modalità d’uso raccomandati

Gli effetti collaterali sul fegato, però, sono stati confermati. Per questo, per ridurre al minimo il rischio nei pazienti, l’Agenzia europea del farmaco raccomanda tempi e modalità precisi per l’assunzione di nimesulide.

  • Non deve essere usata da pazienti con problemi al fegato.
  • È indicata solo per il trattamento del dolore acuto (mentre prima veniva usata anche in casi di dolore cronico) e dei dolori mestruali.
  • Deve essere utilizzata solo per brevi periodi, al massimo 15 giorni.
  • La dose massima giornaliera è di 200 mg (pari a due bustine o due compresse).
Come si acquista in Italia

L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, si è adeguata alla decisione dell’Ema lasciando la nimesulide in commercio. Ma, nel 2007, ha deciso di modificare il regime di fornitura di farmaci a base di nimesulide. Dalla ricetta ripetibile si è passati a alla ricetta non ripetibile: oggi, per ogni nuova confezione acquistata, dev’essere presentata una nuova ricetta, che viene trattenuta dal farmacista all’atto della consegna del farmaco. Questa decisione è stata presa per limitare gli usi inappropriati dei farmaci a base di nimesulide, che nel nostro Paese, soprattutto in passato, sono stati molto frequenti.

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Cos’è la busta arancione dell’Inps

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In Svezia i lavoratori ricevono ogni anno la busta arancione che contiene informazioni sulla propria situazione previdenziale.
In Italia si è cominciato a parlare della questione nel 2009, quando l’allora ministro del welfare, Maurizio Sacconi, aveva ribadito l’importanza di questa pratica importata dalla Svezia. Nel dettaglio, la busta arancione non è altro che una comunicazione annuale da parte dell‘Inps a tutti gli iscritti, con le stime della loro posizione individuale, ovvero lo stato del conto corrente previdenziale, le proiezioni sui tempi di maturazione dei requisiti per il pensionamento e il valore economico dell’assegno. In Italia siamo però ancora nella fase sperimentale, avviata lo scorso autunno e che ha riguardato 100 mila lavoratori.

Cosa prevede il decreto Salva Italia
A riaccendere i riflettori sul tema è stato il decreto “Salva Italia”, approvato nei mesi scorsi dal governo, in cui è presente un punto che riguarda proprio l’informazione previdenziale. In base alla nuova normativa, i lavoratori italiani riceveranno ogni anno una comunicazione dal proprio ente pensionistico sulla loro posizione previdenziale, anche per facilitare il calcolo sulle prestazioni future e sull’opportunità di procedere ad altri tipi di accantonamenti. La nuova norma non chiarisce però esattamente quali saranno le informazioni contenute nella busta arancione italiana. Il provvedimento sull’informazione relativa alle proprie pensioni future è descritto al comma 29 dell’articolo 24 del testo della manovra finanziaria che afferma: “Il ministero del Lavoro e della Politiche Sociali elabora annualmente, unitamente agli enti gestori di forme di previdenza obbligatoria, un programma coordinato di iniziative di informazione e di educazione previdenziale”.

Il tentativo è, insomma, di introdurre per legge un piano di diffusione della cultura previdenziale, che renda più attivo il rapporto tra il lavoratore e il proprio ente previdenziale. Un’opera di informazione resa possibile sia dagli enti gestori di previdenza obbligatoria incaricati di comunicare la posizione previdenziale di ciascun iscritto, sia dalle attività di comunicazione e promozione istruite da altre autorità operanti nel settore della previdenza. Si tratta inoltre di una norma che si ricollega al discorso dei fondi pensione, risultando uno strumento utile a prendere un’eventuale decisione sull’opportunità di crearsi una pensione integrativa.

Una novità che potrebbe rilanciare i fondi pensione in Italia, cui finora ha aderito solo il 23% dei dipendenti, cifra che si abbassa nella pubblica amministrazione. Fra l’altro, infine, sempre la manovra Salva Italia prevede incentivi alla previdenza complementare, per esempio con la possibilità di dedurre fiscalmente i contributi volontari e datoriali fino a 5164,57 euro annuali.

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Programmare il proprio futuro pensionistico

All’inizio di un nuovo anno si fanno progetti e propositi che si conta di realizzare nel corso del medesimo. Scientemente o inconsciamente lo facciamo ogni anno e fortunatamente, alla fine di questo, pochi si prendono la briga di verificare di quanto volevamo fare si è realizzato e se lo facciamo la colpa dell’irrealizzato  la imputiamo quasi sempre agli altri, alla cattiva sorte o semplicemente alla “congiuntura sfavorevole “.

E’ pur vero che con i tempi che corrono è difficile progettare qualcosa. Se un giovane non ha lavoro , cosa progetta? Non può mettere su famiglia, comprare casa,  mettere al mondo figli. Gli resta solo da rimanere a casa di mammà  e sperare nel Job Act! L’Italia è il paese che ha il più alto tasso di disoccupazione, specie fra i giovane. Quelli adulti che il lavoro ce l’hanno, rischiano di perderlo ogni giorno con la probabilità di finire nel nuovo limbo del terzo millennio, il limbo degli esodati, senza stipendio e senza pensione.
Tuttavia, anche se la realtà e questa, ci sono  comunque dei segnali di speranza, a cominciare dalla diminuzione dello spread,  arriva sempre il momento della svolta della vita, e dai lavoretti si passa a qualcosa di più saldo ed impegnativo. Quello è il momento per ricominciare a pianificare, progettare, oltre che sognare una vita migliore. Nel campo del lavoro, degli affetti e in ultimo della pensione.
Per molti il pensionamento è una meta lontana , molti sono convinti di poter far poco,  mentre invece si può costruire   la strada che porta  alla  propria pensione.
Scegliendo per esempio la strada della pensione complementare.
In questo campo la confusione è tanta e non è facile districarsi.
Per risolvere il problema previdenziale non basta decidere di aderire alla previdenza complementare. Aderire a un fondo pensione è come acquistare una macchina, si deve comprendere le caratteristiche tecniche dei vari modelli capire quale il più adatto alle proprie esigenze e possibilità.
Il punto di partenza della pianificazione previdenziale è l’identificazione del proprio bisogno pensionistico, perché  i bisogni non sempre sono palesi, nè sono correttamente percepiti. Esempio classico è il lavoratore giovane che fa fatica a comprenderlo perché impegnato a soddisfare bisogni più prossimi, carriera, casa ecc…
Molti si basano ancora sulle pensioni erogate oggi, che però non saranno quelle di domani. Insomma trovato il posto di lavoro bisogna pensare subito alla pensione perché per avere una vecchiaia serena occorre bisogna pensarvi da giovane.
Il processo di pianificazione inizia cominciando a prevedere quale sarà  l’importo pensionistico  del primo pilastro.
Si tratta di individuare attendibilmente l’ammontare delle prestazioni che costituiranno le nostre entrate future anche se la data di pensionamento sarà sempre più spostata in avanti.
In attesa che l’Inps si decida a spedire la famosa “”,  ci sono vari motori di simulazione che consentono quest’operazione. L’utilizzo di questi strumenti consente  innanzitutto di vedere se conviene fare il riscatto della laurea, fare la ricongiunzione dei periodi assicurativi, procedere agli accrediti figurativi dei contributi  e poi di individuare  il , elemento indispensabile per valutare la necessità di una integrazione pensionistica.
Il tasso di sostituzione è il rapporto fra ultimo stipendio e importo della prima rata di pensione
Ogni lavoratore ha una sua storia retributiva e lavorativa per cui le generalizzazioni e il raffronto con una situazione apparentemente analoga con  l’amico o collega possono essere falsi e fuorvianti. Conseguentemente ogni pianificazione deve essere fatta tenendo conto della specifica situazione personale
La stima non è semplice, e richiede l’analisi di tutta la vita lavorativa, passata e futura.
Una volta che abbiamo chiari questi elementi si può impostare la nostra strategia previdenziale. Essa non deve guardare soltanto ai consumi ricorrenti, ma anche all’accumulo di un capitale di sicurezza per  far fronte a eventi imprevisti
I passi successivi consiste scelta degli strumenti, le modalità di risparmio e la sua gestione.
Cosa fare dunque?  Conviene  aderire a una forma di previdenza complementare o tenerci il TFR come capitale di sicurezza, quale livello di rischio possiamo assumerci nello scegliere un comparto, una linea di investimento se ci iscriviamo ad un fondo. Conviene un Fondo chiuso o aperto o una polizza individuale come un ?
Nella valutazione non bisogna dimenticare vantaggi fiscali legati alla previdenza complementare rispetto alla scelta di altri strumenti di risparmio.
La fase del risparmio non è semplice né indolore. Si tratta infatti di destinare risorse che disponiamo  oggi a un obiettivo lontano nel tempo e comunque incerto, scegliendo anche quanto risparmiare: più risparmio oggi, più sicurezza domani. Ma il raggiungimento  di questo obiettivo  è certamente molto difficile quando si tratta di lavoratori con basso reddito, come in genere lo sono quelli a contratto determinato.
Una volta fatta la scelta, decisa la quota di risparmio previdenziale, la terza fase del  processo di pianificazione è quella del monitoraggio.
La probabilità che il futuro non sarà come lo abbiamo pensato è molto elevata. Ma  se le stime sono state fatte bene possiamo immaginare le possibili evoluzioni. All’inizio abbiamo davanti tante strade ipotetiche, poi una strada sarà quella certa: il futuro che è diventato passato.
Durante la vita infatti tutto può cambiare, il lavoro,  la carriera, le modalità di calcolo della pensione,  l’ età pensionabile, elementi che possono incidere notevolmente sul futuro assegno pensionistico e quindi sul fabbisogno integrativo.
Anche al pensionamento, raggiunto il diritto alla pensione integrativa, occorre ancora fare delle scelte. Perché mentre la pensione pubblica è di una sola tipologia ed è predeterminata, la previdenza complementare offre varie possibilità di rendita.
Occorre sapere scegliere quella più idonea, facendo gli scongiuri, definire le tutele per i familiari in caso di morte prematura,  predisporre il tipo di rivalutazione, cosa importantissima visto gli attuali blocchi sulla rivalutazione delle pensioni pubbliche. Le tipologie di rendita più diffusa sono la riversibile, certa per un periodo determinato, la contrassi curata. Quella riversibile è la più normale ed il beneficiario può anche essere un non erede, ma una persona indicata dall’aderente, certa per un numero di anni, significa avere una rendita vitalizia  e al decesso, per esempio, far godere agli eredi, per es, un orfano minorenne, fino al raggiungimento della maggiore età, la quota reversibile. La contrassi curata significa garantire agli eredi il capitale residuo esistente.
Camillo Linguella

Asl Cremona: rivoluzione digitale

Cartelle cliniche, esami e prenotazioni direttamente da tablet o smartphone. Asl Cremona: rivoluzione digitale

CREMONA – Esami, dati ospedalieri, cartella clinica. L’identikit sanitario in un clic. E’ la rivoluzione digitale presentata dall’Asl di Cremona in collaborazione con Lombardia Informatica, che venerdì 6 dicembre hanno illustrato nei dettagli il Nuovo Portale del Cittadino dei servizi socio‐sanitari.

Il sito www.crs.regione.lombardia.it/sanita sviluppato da Regione Lombardia offre a tutti i cittadini un unico strumento innovativo in grado di consentire un rapido accesso alle informazioni e ai servizi messi a disposizione dalla sanità lombarda; il tutto consultabile (anche da tablet o smartphone) comodamente da casa garantendo il pieno rispetto della sicurezza e della privacy.

Il nuovo Portale è articolato in diverse sezioni, attraverso le quali è possibile:

– consultare i dati anagrafici ed esenzioni: il servizio permette di consultare i dettagli relativi ai propri dati anagrafici (nome, cognome, domicilio, residenza,…) e quelli relativi ad eventuali esenzioni dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Si può così verificarne l’esattezza e comunicare eventuali errori agli uffici competenti;

– consultare il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE): il servizio permette di consultare on line il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). Il FSE è la cartella sanitaria on line che raccoglie e rende disponibili le proprie informazioni e i propri documenti clinici (referti di visite specialistiche ed esami, prescrizioni di visite specialistiche, di esami diagnostici e di farmaci, verbali di Pronto Soccorso, lettere di dimissioni ospedaliere etc.) generati dalle strutture socio‐sanitarie della Regione;

– consultare le informazioni relative al proprio medico;

– effettuare il cambio del medico: il servizio permette di effettuare la scelta del Medico di Medicina Generale;

– prenotare visite ed esami specialistici: il servizio permette di effettuare online la prenotazione di visite ed esami specialistici e consultare o annullare gli appuntamenti già prenotati. Per usufruire del servizio è necessario avere a disposizione una prescrizione SISS del proprio medico curante.

La semplicità che contraddistingue la struttura del sito consente al cittadino di raggiungere in pochi passaggi le sezioni di interesse. In affiancamento alla precedente modalità di accesso (tramite CRS, lettore smart card e pin) Regione Lombardia ha messo a disposizione una modalità semplificata (GASS) con UserId, Password e Codice Usa e Getta. Questo tipo di autenticazione permette di consultare il Fascicolo Sanitario Elettronico e altre informazioni relative ai propri eventi sanitari.

Nell’ambito del territorio di Cremona sono abilitati al rilascio delle credenziali di accesso semplificato (GASS) gli sportelli di Scelta e Revoca dell’Asl e gli sportelli CUP delle aziende ospedaliere.

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OLFATTO E ‘UN ​​PIACERE

Abbiamo parlato diverse volte l’importanza dell’olfatto per recuperare il più possibile. E ‘ben noto che non avendo vie aeree attraverso il naso è molto difficile da catturare odori come prima laringectomia, ma questo non significa che dobbiamo dimenticare questo senso, anche se non il più importante, è il nostro e non abbiamo alcun motivo per lasciare a causa di perdere non vede abbastanza. Noi tendono a non preoccuparsi, e davvero se confrontato con altre esigenze è così, ma quando le altre esigenze e coprirà a un certo punto hanno a che fare con questi meno importanti.

Il nostro amico e collega Pep laryngectomee Maria Miro, ha scritto alcuni articoli su di esso che possiamo utilizzare per ricordare passare attraverso il suo blog ( http://bitacora.mirollull.com/ ). Alla ricerca di qualche troverà immediatamente. Così qui voglio solo fare un breve riferimento come un promemoria, dando una spinta al recupero di questo.

Parlerò solo anno, molto semplice ma molto efficace, per raggiungere questo obiettivo. Ho accompagnato da alcune immagini che spiego molto bene quello che sono. Uno di loro è incoraggiata, alla fine, e ci aiuterà a capire più esercizio fisico.

Soffietto Esso consiste sostanzialmente in una sorta di soffietti con la bocca la mascella chiusa spostamento dal basso verso l’alto e viceversa. Un altro modo per capirlo è anche fare uno sbadiglio falso con la bocca chiusa. Il risultato è lo stesso. La forza delle lame soffietto che facciamo con il movimento del mento. Bocca Creare un gap verso il basso, un vuoto all’interno della bocca chiusa si riempie di aria che entra nelle narici. Che corre l’aria nella zona delle ghiandole olfattive e stimolano il senso dell’olfatto. E ‘così semplice.

Se facciamo l’intero esercizio può essere raggiunto Oler.jpg fare la stessa cosa con altri prodotti collegati al naso gli odori, chiunque può affermare, anche se in un primo momento sono un po ‘meglio forte e ben definita. Perfettamente noteranno la differenza tra loro. Alcuni più di altri, ma nel tempo può aumentare gradualmente la gamma di odori percepiti chiaramente.

Un modo molto semplice per completare questo esercizio Snapshot (3) è quello di portare uno specchio per il suo naso mentre fa le aspirazioni e le esalazioni, meglio che copre uno dei fori alternativamente, e lasciando l’aria segnalerà nebbia sullo specchio, il molto debole prima, ma con la pratica si farà sempre più grande. Serve anche un bicchiere scintillante o metallo. Non aiuta l’odore, ma per rendersi conto del potere che acquisiamo. Un cerchio di nebbia più forza e fluidità di aria passa attraverso le nostre narici.

E questo è tutto. Come avete visto molto facile, semplice e pratico. Spero vi sia utile.

Artificial Yawn

Soffietti effetto o finto sbadiglio

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SuperEnalotto, da lunedì di nuovo al fianco di Fondazione Telethon

 

 

Partirà lunedì, 18 novembre, in tutte le ricevitorie del circuito Sisal la nuova raccolta fondi a favore della Fondazione Telethon, per aiutare la ricerca scientifica a sviluppare cure e terapie efficaci contro le malattie genetiche. Un impegno a sostegno della ricerca che Sisal rinnova per il nono anno consecutivo, mettendo a disposizione la propria rete telematica.

 

COME SI DONA – Le donazioni potranno essere effettuate a partire dal 18 novembre fino al 11 gennaio 2014 in tutte le oltre 45.000 ricevitorie della rete Sisal attraverso schede dedicate SuperEnalotto e Quick Pick da terminale SuperEnalotto oppure attraverso donazioni libere disgiunte dal gioco. L’intero incasso verrà trasferito a Telethon. Nessuna commissione d’incasso, infatti, verrà detratta da parte dei ricevitori e di Sisal.

 

Lo scorso anno il progetto di ricerca dell’Istituto Telethon Dulbecco presso l’Università di Palermo, coordinato dal dottor Davide Corona e realizzato grazie al sostegno di Sisal, ha ricevuto il premio scientifico “Chiara d’Onofrio” per l’importante contributo svolto nel campo dell’epigenetica. A fronte dell’importante riconoscimento ottenuto, Sisal rinnova il proprio impegno di sensibilizzazione nei confronti dei propri ricevitori e presso il pubblico per la massima diffusione dell’iniziativa.