Muore a 19 anni di cancro all’intestino per diagnosi sbagliata

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Layla Watts aveva solo 19 anni ed è morta di cancro dopo che diversi medici le avevano fatto una diagnosi sbagliata; Layla ha iniziato ad avvertire dei forti dolori allo stomaco e tra gennaio e febbraio è stata vista da 5 medici che le hanno diagnosticato sempre la stessa cosa: sindrome dell’intestino irritabile, patologia di cui soffriva sia la madre che la sorella. Con il passare delle settimane però la giovane ha inziato a lamentare anche stanchezza, mancanza di appetito e il 19 febbraio dopo una visita accurata hanno scoperto che si trattava di un tumore all’intestino che si era esteso anche al fegato.

Nonostante la chemioterapia le sue condizioni sono peggiorate ed è deceduta lo scorso 30 aprile; Layla, come ricorda la mamma nell’intervista al DailyMail era una ragazza frizzante e che ha cercato di lottare contro il cancro continuando anche ad aggiornare, come raccontato sempre dalla mamma il profilo Facebook dove aveva scritto che aveva il cancro ma che sarebbe guarita. Purtroppo non è andata così.

I genitori di Layla hanno anche raccolto molte sterline per la ricerca sul cancro; i medici in ospedale hanno detto di non aver mai visto un caso come quello di Layla perchè era molto giovane e questo cancro in genere si presenta soprattutto in uomini più anziani.

Photo Credits| Robert Mc Donald su Flickr

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Con tablet e smartphone l’ecografia si farà a domicilio

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Fino a qualche tempo fa parlare di ecografia a domicilio sembrava essere solo fantascienza, la nuova frontiera della tecnologia, invece, parla di tablet e smartphoneche renderanno possibile fare l’ecografia a domicilio. Questo renderebbe la vita più facile all’internista, e sarebbe un fondamentale aiuto per quei malati che sono impossibilitati ad essere spostati, per esaminare in tempo reale e con estrema precisione le malattie di collo, torace, cuore e addome con un’ecografia.

Il prototipo del tablet, che potrebbe essere utilizzato per effettuare l’ecografia a domicilio, è stato presentato al 113/o Congresso della Società italiana di medicina interna (Simi) tenutosi a Roma. Dimensioni medie, spesso due centimetri, consentirà al malato di non spostarsi di casa, è permetterà, ad esempio, di verificare un versamento pleurico semplicemente appoggiando la sonda sul torace. In caso di dolori addominali, si potrebbe immediatamente diagnosticare se si è in presenza di una colica biliare o renale.

Vincenzo Arienti, direttore della Medicina Interna dell’Ospedale Maggiore di Bologna, ha spiegato qualcosa in più del dispositivo che si sta sperimentando:

Saremo fra i primi in Europa, e insieme ai giapponesi nel mondo, a usare un dispositivo di questo tipo per l’ecografia. Piccoli ecografi sono già presenti in pronto soccorso e in Emilia Romagna. L’accreditamento regionale prevede la dotazione del mini ecografo nelle Unità Operative di Medicina Interna, che consente inoltre al medico di visitare il malato a domicilio e decidere in modo più appropriato se ricoverare il pazienti.

Le rosee previsioni sono che anche gli infermieri potrebbero utilizzare tablet e smartphone per cercare gli accessi venosi dei pazienti nelle sale operatorie, in rianimazione e quant’altro. Il presidente del congresso ha sottolineato l’importanza di quanto si potrà fare con tablet e smatphone di nuova generazione. Primo fra tutti eviterà il sovraffollamento negli ospedali, con un enorme risparmio di risorse e tempi di degenza e, non ultimo, il paziente non sarà esposto a radiazioni e potrà iniziare subito la terapia. Ed ancora, tablet e smartphone per l’ecografia a domicilio farebbero risparmiare all’assistenza sanitara fino al 70 per cento dei costi di assistenza.

Tablet e smartphone stanno prendendo piede tra gli operatori sanitari sia in Europa che negli Stati Uniti, lo stesso software è già a disposizione dei medici per la compilazione e la consultazione di cartelle mediche. Anche il privato potrà accedere al dispositivo, in vendita negli store, con prezzi abbastanza accessibili. Sarà possibile tenere sotto controllo pressionepeso e calcolare la dose di insulina.

Photo credit: sidduz su Flickr

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Tumori al seno, la mammografia salva il doppio delle vite

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In questi ultimi tempi era stata messa in dubbio la validità della mammogafia preventiva per il tumore al seno, considerata inutile per diagnosticare la malattia invalidante e, purtroppo, spesso mortale. A mettere fine alle polemiche, ci ha pensato il “Journal of Medical Screening”, che ha accertato che la mammografia salva il doppio delle vite, almeno due donne vengono salvate dal tumore al seno..

Facciamo un passo indietro, Peter Gotzsche, direttore della “Nordic Cochrane Collaboration” di Copenhagen, aveva voluto portare avanti uno studio per verificare se, effettivamente, fosse reale l’efficacia di praticare una mammografia alle donne over 50. Da molti anni si effettuano in tutto il mondo su milioni di donne, Italia inclusa. Il braccio destro danese sosteneva, però, che non fosse utile a salvare vite umane. Inutile l’iniziativa di effetuare screening periodici alle donne over 50.

Le principali critiche ai test mammografici erano di non salvare vite, la maggior parte delle mammografie, erano inutili trattamenti per prevenire un cancro al seno che non si sarebbe sviluppato. Al contrario, è stato accertato che almeno due donne vengono salvate dal tumore al seno. In poche parole, i benefici della mammografia al seno sono doppi mispetto ai rischi di sovradiagni.

Il “Journal of Medical Screening” ha voluto effettuare una revisione europea che ha preso in esame dati relativi a milioni di donne. L’esperto contrario alla mammografia aveva scritto anche un libro che gettava l’ombra sulla validità della prevenzione del tumore al seno: “Screening mammografici: verità, bugie e controversie”. La conclusione alla quale era arrivato diceva che, su duemila donne esaminate, solo una donna su dieci si salvava, altre dieci venivano colpite dal tumore al seno.

Un tumore al seno cambia radicalmente la vita e, fortunatamente, la nuova revisione contraddice nettamente lo studio allarmante. A rassicurare le donne è Stephen Duffy della “Queen Mary Univ

ersity” di Londra, l’ateneo che ha condotto l’indagine: Per ogni mille che vengono controllate ogni 2 anni, dai 50 anni di età ai 68-69, vengono salvate da 7 a 9 vite, contro 4 casi di sovradiagnosi. I risultati di questo studio, l’unico che analizza tutti i dati disponibili dei servizi di screening forniti in Europa, conferma i benefici che ci aspettavamo dalle ricerche condotte anni fa.

All’approfondimento ha partecipato attivamente l’italiano Eugenio Paci, direttore dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica di Firenze:

Con questa analisi che ha ‘pesato’ i pro e i contro dei programmi di screening per la prevenzione del cancro ci auguriamo di garantire alle donne la possibilità di compiere una scelta informata e consapevole.

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Autunno 2012, i rimedi omeopatici per lo stress da rientro

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Si ricomincia la vita di tutti i giorni, l’autunno è alle porte e dobbiamo fare i conti con lostress da rientro, i rimedi omeopatici ci aiuteranno a riprendere le normali attività con lo spirito giusto. Per molti il cambio di stagione è un momento difficile da superare, i primi disturbi sono il senso di spossatezza, l’inquietudie, l’insonnia ed il mal di testa. Ma lavoro o scuola che sia, vanno affrontati, quindi, non ci rimane che armarci di pazienza, o rassegnazione, dipende dai punti di vista, e ricominciare.

L’importante è partire con il piede giusto, come fare ad affrontare questo autunno 2012? Irimedi omeopatici ci vengono incontro, una risposta rapida ed efficace, facilmente tollerabili e non ci sono effetti collaterali. Genericamente, il primo sintomo è il senso distanchezza e malinconia, tecnicamente è definito stress da rientro, e se vogliamo dirla all’inglese, Post-Vacation Blues. Il rimedio omeopatico adatto per superare anche irritabilità e sonnolenza o nervosismo, assumere Nux Vomica 30 CH, 5 granuli tutte le sere prima di dormire.

Se un incontro ci preoccupa, ci sentiamo insicuri e ci facciamo prendere da ansia, momenti di depressione e attacchi di panico, i cui sintomi sono mal di testa, vertigine, tremori e snenimento, è consigliabile ricorrere al Gelsemium 30 CH, 5 granuli da ripetere secondo necessità. Per i sintomi psicosomatici, nervosismo, disturbi del sonno collegati a tensione muscolare, bruciore allo stomaco e spossatezza, il rimedio è Datif PC, un complesso che contiene 6 medicinali omeopatici (Aconitum napellus 6 CH, Atropa belladonna 6 CH, Chelidonium majus 6 CH, Abrus precatorius 6 CH, Viburnum opulus 6 CH), assumerne 2 compresse da sciogliere in bocca, 3 volte al giorno.

Per contrastare quel cerchio alla testa, tipico segnale di stress da rientro, gli esperti omeopati suggeriscono Belladonna 9 CH, soprattutto quando il mal di testa è aggravato dalla sensazione di fastidio del rumore, se ne assumono 5 granuli più volte al giorno; se il mal di testa migliore con delle applicazione fredde, il consiglio è di assumere 5 granuli più vole al giorno di Apis 15 CH, a seconda dell’intensità del dolore.

Nel cambio di stagione, soprattutto dall’estate all’autunno, il rischio è di avere il primo raffreddore di stagione o una leggera influenza. Il rientro a causa fra smog e scarichi di auto, lo stare sempre in ambienti che si condividono con molte persone, facilita la diffusione di virus e batteri, la strategia è quella di prevenire questi stati, preparandoci all’inverno. Il mese di settembre è la partenza ideale, cominciando dall’alimentazione sana in cui non devono mancare frutta di stagione e frutta secca.

Può succedere che arrivino i primi sintomi di influenza, in questi casi è utile assumereBelladonna 9 CH 5 granuli 4 volte al giorno o una dose di Oscillococcinum il prima possibile, ripetendo fino a tre volte a intervalli di circa 6 ore. In fase acuta, due volte al giorno, al mattino e alla sera per 3 giorni.

Photo credit: blmiers2 su Flickr

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