VIDEO Tumori alle corde vocali: la differenza la fa il tempo

Se individuati tempestivamente possono essere rimossi senza conseguenze e senza «buco» in gola

I tumori alla laringe, più frequenti fra in fumatori e gli ex-fumatori, sono particolarmente temuti, per almeno due motivi. Il primo è il rischio di perdere la voce, e il secondo quello di subire una tracheostomia, cioè un «buco in gola» che rimane anche dopo l’operazione. Oggi però queste due eventualità si possono evitare nella maggior parte dei casi, come spiega il dottor Mosshen Ansarin, dell’Istituto Europeo di Oncologia, di Milano, grazie alla chirurgia laser, che può escindere per via endoscopica il tessuto malato rispettando l’integrità dell’organo e non richiedendo la trascheostomia. La condizione perchè ciò sia possibile è però una diagnosi precoce: se la voce scende, o è alterata, per più di un mese bisogna farsi controllare da un otorinolaringoiatra.

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NEL SANITARIUM SACRO CUORE Abbiamo eseguito un complesso intervento chirurgico su un bambino tracheostomizzati

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Equilibrio. Dr. Hugo Botto (Garrahan Ospedale) discute i dettagli dell’operazione con professionisti e manager del Sacro Cuore Sanitarium.

Foto: CETRARO LUIS

L’obiettivo era che il bambino può respirare in modo naturale e imparare a parlare. Questa è la prima volta di eseguire questo intervento in una clinica privata a Santa Fe Il bambino è stato dimesso la scorsa settimana.

 

Curatori della Costa

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Fu eseguito in una casa di cura privata a Santa Fe-chirurgia per un drink due anni in corsia di respirare naturalmente. “Questa è un’operazione molto complessa che può essere effettuata solo in centri di salute hanno un pediatrica intensiva di supporto assistenza post-operatoria”, ha dichiarato il Dr. Hugo Botto, che è venuto soprattutto per la chirurgia Garrahan ospedaliera ( Buenos Aires) a Sanitarium Sacro Cuore.

L’operazione è avvenuta tre settimane fa, ma il bambino è stato dimesso lo scorso Venerdì. Il paziente è un bambino di due anni e otto mesi, nato il 30 agosto 2008, con solo 25 settimane di gestazione e peso di 670 grammi. E ‘stato un “estremamente prematuro”, ha potuto vivere con l’aiuto di un respiratore. “Prima, questi bambini non ha vissuto, ma ora 600 grammi nati prematuri, che hanno l’opportunità di vivere”, ha detto Botto, endoscopista respiratorio.

“Dalla nascita e fino a cinque mesi, è stato collegato al ventilatore. Il quinto mese di vita è la tracheostomia, fino al momento dell’operazione, “ha detto il Dott. Susan Tortosa, anche uno specialista in endoscopia respiratoria.

Chirurgia

Gettito del respiratore durante i primi cinque mesi, il bambino ha subito una stenosi laringea, un restringimento “, che hanno compromesso la sua laringe nella sua interezza. “L’intervento comporta l’apertura della laringe, cercando di asciugare tutte le aree che sono feriti e preservare la funzione delle corde vocali. L’obiettivo finale è quello di respirare con i suoi vie aeree e che non utilizza più un tubo di tracheotomia “, ha detto Botto, nella conferenza stampa a condizione che il medico quando completato l’intervento chirurgico sul Sacro Cuore Sanitarium.

Così si può respirare in modo naturale ha dovuto “dare vita, grazie al posizionamento di una protesi all’interno degli innesti e la cartilagine della laringe sulla faccia anteriore.” A seguito di pochi mesi, ha tolto la protesi e vedere se si è riunito l’obiettivo: una “naturale apertura significa, senza tracheostomia, Botto specificato.

Un’altra delle aspirazioni dell’intervento è che, in futuro, si può parlare. “L’obiettivo non è la comunicazione immediata è realizzato. Si tratta di un bambino che non riusciva a parlare. Come più tardi l’apprendimento delle lingue, perché l’apprendimento non è la stessa dei due anni. Questo rinvio dell’acquisizione del linguaggio ha condotto allo sviluppo della lingua dei segni nel paziente “, ha detto lo specialista.

670

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il bambino pesava alla nascita il 30 agosto 2008, con solo 25 settimane di gestazione.Il peso normale di un bambino nato a 40 settimane di gestazione è 3,250 chili, quasi cinque volte di più.

/ / / IL FATTO

Tracheotomia

Si tratta di una procedura chirurgica per creare un varco attraverso il collo nella trachea.In generale, un tubo inserito attraverso questa apertura per fornire una via aerea e per rimuovere le secrezioni dai polmoni. Questo tubo è chiamata una tracheostomia o tubo tracheale.

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IL TUMORE ALLA LARINGE

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L’incidenza del carcinoma laringeo è relativamente bassa ed è più frequente nell’uomo. L’individuo che è ammalato di tumore alla laringe deve essere sottoposto ad un intervento di laringectomia totale. Ciò determina l’asportazione dell’organo della voce,
LE CAUSE
  • Il fumo.
  • L’alcool.
  • I fattori ambientali.
  • Predisposizione ereditaria.
  • Pregresse infezioni da herpes simplex
Il sintomo più frequente che caratterizza il tumore della laringe che coinvolge le corde vocali è la disfonia (voce rauca). All’inizio tale disturbo è saltuario ma tende a farsi più frequente fino a trasformarsi in una vera e propria afonia (mancanza completa della voce). Quando non sono colpite le corde vocali si ha disfagia (difficoltà nella deglutizione). Più il tumore è esteso più la deglutizione difficoltosa e si può inoltre avvertire l’irradiarsi del dolore all’orecchio. Il primo sintomo, talvolta, è costituito dall’aumento di volume di uno o più linfonodi situati nella parte superiore del collo.
ESAMI DA FARE
  • Esame obiettivo
  • Laringoscopia indiretta
  • Laringoscopia con fibre ottiche
  • Laringoscopia in sospensione
INTERVENTO CHIRURGICO
    1. Laringectomia parziale nel quale si mantengono le funzioni fisiologiche quali la respirazione, fonazione e deglutizione
    2. Laringectomia totale è effettuata in tutti i casi in cui il tumore è esteso e non permette un intervento conservativo. Consiste nell’asportazione completa della laringe con svuotamento mono o bi-latero cervicale. Il paziente, dopo quest’intervento, dovrà respirare dallo stoma.
    3. Laringectomia ricostruttiva consiste nel conservare la continuità delle vie aeree evitando il tracheostoma permanente, quindi, il paziente dopo un opportuno periodo di riabilitazione potrà riacquistare una voce accettabile.
ALIMENTAZIONE
Per quanto riguarda l’alimentazione bisogna sempre ricordarsi di mangiare con calma, ricordarsi di fare i bocconi piccoli e di masticare i cibi a lungo. Inoltre, bisognerà adottare delle piccole precauzioni come evitare cibi troppo caldi i troppo freddi e anche quelli molto piccanti.
PROTEZIONE DELLO STOMA
A seguito di un intervento di laringectomia alcune funzioni della persona sono alterate. Infatti, poiché l’aria inspirata non è più filtrata dal naso e quindi umidificata, l’inconveniente in cui si può incorrere è la secchezza della mucosa e la formazione di croste. Per questo la cura e la protezione dello stoma è di grande importanza per il paziente laringectomizzato.
Per raggiungere questo obiettivo sono stati realizzati alcuni ausilii:
  1. Per il lavaggio e la pulizia dello stoma: eseguire con un flaconcino spray riempito di soluzione fisiologica.
  2. Filtro di protezione: questo filtro di protezione, costituito da schiuma poliuretanica viene posto davanti allo stoma.
  3. Protezione dello stoma: questo bavaglino viene utilizzato per coprire lo stoma su cui è stato posizionato il filtro.
  4. Il davantino: è sempre in cotone e si indossa in caso di camicia con il collo aperto, sopra il bavaglino ed al filtro.
LA GESTIONE DELLA CANNULA
La cannula deve sempre essere pulita e sterilizzata mediante bollitura.
Le cannule tracheali sono composte da una parte esterna, da una controcannula interna e da un mandrino che viene impiegato per introdurre la cannula nel tracheostoma.
Pulire la controcannula è importantissimo poiché libera la cannula dalle secrezioni senza doverla rimuovere ogni volta. Bisogna stare attenti alle gocce di acqua all’interno delle cannule poiché se entrassero in trachea potrebbero provocare violenti accessi di tosse.
La cannula è bene pulirla una o due volte al giorno.
MATERIALE PER L’INSERIMENTO DELLA CANNULA:
1. rettangolo spugnoso
2. fettuccia
3. olio gomenolato al 3%
4. pomata
IGIENE
Il tracheoma, anche durante il momento di igiene, deve essere sempre mantenuto protetto e lo si può fare attraverso alcuni accorgimenti:
  1. E’ possibile fare la doccia utilizzando di preferenza quella con lo spruzzino staccabile
  2. E’ possibile fare il bagno ma senza immergersi fino al tracheostoma ed evitando l’acqua troppo calda.
  3. Evitare di spruzzare profumi davanti al tracheoma
  4. Quando ci si rade, evitare la penetrazione dei peli nel tracheostoma
  5. Quando ci si lava i capelli tenere la testa abbassata in avanti o all’indietro.
  6. Lavarsi i denti frequentamente.
PER QUANTO RIGUARDA L’AMBIENTE
  1. Evitare gli ambienti fumosi, polverosi
  2. Evitare l’esposizione a correnti d’aria o con temperature elevate
  3. Prendere il sole rimanendo sotto l’ombrellone o indossando un cappello a falde molto larghe, evitando di stare in spiaggia quando il vento solleva la sabbia.
LA COMUNICAZIONE
Nel primo periodo è bene che il paziente laringecstomizzato per comunicare utilizzi una lavagnetta su cui scrivere. L’errore più grande che non deve fare è quello di bisbigliare. Trascorso questo periodo esistono scuole apposite di rieducazione alla parola imparano a parlare con voce esofagea
GLI ESERCIZI
  1. Fare impacchi caldi al collo
  2. lt;li style=”text-align: justify;”>Massaggiare la zona del collo-spalle del collo-torace
  3. Palpare leggermente la zona del collo fino provocare colpi di tosse per eliminare eventuali depositi di catarro formatasi durante la notte
  4. Ruotare lentamente la testa verso destra e verso sinistra
  5. Effettuare movimenti rotatori con la lingua intorno ai denti
  6. Spingere la punta della lingua quanto più indietro possibile
LE ALTERNATIVE A RIPRISTINARE LA VOCE SONO:
  1. Protesi tracheo esofagea
  2. Laringofono o elettrolaringe
  3. Amplificatore con allarme è indispensabile per richiedere attenzione in situazioni critiche
LA PSICOLOGIA
In tutta la fase riabilitativa della persona laringectomizzata è bene che i familiari gli diano conforto poiché è di grande importanza e può aiutare moltissimo soprattutto per il reinserimento sociale.
La famiglia dovrebbe riuscire a comprendere i sentimenti del congiunto e stabilire un vero rapporto d’alleanza e complicità ascoltandolo.
Importante è costruire un rapporto di supporto e di fermezza.
CONSIGLI PER I FAMILIARI
1. Comprensione
2. Non eccedere
3. Non avere una considerazione eroica
4. Per superare problemi di depressione e sofferenza far notare le piccole cose della vita quotidiana evitando grandi temi

L’igiene dello stoma

Dopo l’operazione dovrà provve-
dere più volte al giorno all’igiene
dello stoma, in seguito basterà
in genere solo una volta. Poiché
durante la notte si accumulano
le secrezioni mucose, il momen-
to migliore per l’igiene è il primo
mattino. Prima d’iniziare la puli-
zia disponga bene in ordine tut-
to gli utensili necessari per potere
effettuare rapidamente l’operazione.
Occorrente per l’igiene dello
stoma
> apparecchi per inalazioni e
aspirazione con accessori
> materiale di protezione dello
stoma
> bastoncini ovattati
> speciale pinzetta per le croste
> soluzione di sale da cucina
(cloruro di sodio 0,9%)
> specchio
> pila tascabile
> acqua tiepida
> sapone.
Si procede così
> Fare un’inalazione per ammol-
lire eventuali croste.
> Rimuovere la protezione.
> Ammollire le croste con i ba-
stoncini di ovatta imbevuti
della soluzione salina e stac-
carle con la pinzetta. Rimuo-
vere il muco ed eventuali
croste formatesi intorno allo
stoma con il tubo dell’appa-
recchio aspiratore.
> Davanti allo specchio con-
trollare con la pila tascabile
lo stoma all’esterno e all’interno.
> Lavare con acqua tiepida e sa-
pone la pelle intorno allo stoma.
> Ricoprire di nuovo lo stoma
con la protezione.
> Sciacquare il tubo dell’appa-
recchio aspiratore. Lavare
una volta al giorno con acqua
e detersivo la parte del filtro
dove si deposita il muco.
Presto potrà prendersi cura del
suo stoma autonomamente. Mal-
grado ciò, mostri anche ai suoi fa-
miliari come prendersi cura dello
stoma. Le persone che la circon-
dano inoltre dovrebbero sapere
che aspetto ha lo stoma, quali
nuovi rumori si possono sentire e
che lei potrebbe avere improvvisi
eccessi di tosse.
Col tempo queste operazioni risul-
teranno più facili e lei saprà adat-
tarle alle sue esigenze personali.
Si consiglia di applicare ogni tan-
to intorno allo stoma una crema
per la pelle non profumata. Se ha
domande o se sorgono problemi si
rivolga con fiducia al personale spe-
cializzato dell’ospedale in cui è stato
effettuato l’intervento chirurgico.
L’assicurazione di base della cassa
malati copre in genere i costi per
la protezione dello stoma, i dispo-
sitivi e gli articoli per l’igiene fino
a un importo massimo annuo.
S’informi dunque presso la sua
cassa per sapere esattamente quali
costi sono coperti. Il medico può
farle una ricetta ricorrente.
Il cerotto dello stoma
> Cambi il cerotto se non aderisce più bene o
è sporco. A seconda della sostanza adesiva il
cerotto tiene in media dalle 4 alle 48 ore.
> Badi che il cerotto non si bagni. Al contatto con
l’acqua la sostanza adesiva può sciogliersi.
Se il cerotto non aderisce più bene può infatti
penetrare acqua nella trachea.
Esistono anche cerotti speciali per la doccia.
> La sostanza adesiva può irritare la pelle. In
questo caso sostituisca il cerotto con una
speciale cannula molto corta (bottone) o si
faccia consigliare in ospedale.