SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE“La ricetta elettronica è valida su tutto il territorio nazionale”

“La ricetta elettronica è valida su tutto il territorio nazionale”

Dal 1° gennaio 2016 il cittadino potrà utilizzare la ricetta elettronica in tutte le farmacie pubbliche e private italiane. Lo prevede un decreto presentato l’altro ieri dal ministro della

Salute, Beatrice Lorenzin. “Questo provvedimento – commenta Annarosa Racca, presidente di Federfarma – rende più omogeneo l’accesso al farmaco nelle varie aree del Paese. Agevola il cittadino che, spostandosi per lavoro o per vacanza, potrà ritirare  in qualunque farmacia i farmaci che gli sono stati prescritti dal suo medico. Compie così un ulteriore passo in avanti il processo di digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale teso a assicurare trasparenza, tracciabilità delle prescrizioni e appropriatezza prescrittiva. All’attuazione della ricetta elettronica – prosegue Racca – hanno contribuito in modo determinante le farmacie, che hanno collaborato a livello nazionale e locale ad individuare le soluzioni tecniche più adeguate. Grazie all’impegno delle farmacie il numero delle ricette elettroniche è cresciuto rapidamente e nel giro di qualche mese saranno elettroniche oltre l’85% delle ricette SSN. D’altronde le farmacie – conclude Racca – hanno contribuito  fin dall’inizio alla informatizzazione del SSN. Un esempio per tutti il fatto che, per agevolare il monitoraggio della spesa e dei consumi farmaceutici, da anni le farmacie forniscono gratuitamente tutti i dati delle ricette alle istituzioni sanitarie”. (ANDREA SERMONTI)

FONTE

Ticket sanitario, aumento in vista. Il governo cerca di bloccare un salasso da 350 € a famiglia La scatto è previsto dal 2014 e per scongiurarlo sono necessari 2 miliardi. E c’è chi propone di prenderli dalle lotterie

Pubblicato il 29/05/13 in Tasse| TAGS: ticketssnspese medichesalutesaccomanni
 
 
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aumento ticketFonte: Dreamstime
UN SERVIZIO DELLE IENE 

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Quale delle due costerà meno?

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Tutte spese che possono essere detratte dall’Irpef. Quali sono e come si calcolano

Non basta superare illesi l’agguato dell’Iva al 22%, l’Imu nelle sue ultime mutazioni, la nuova minaccia della Tares o la Ics, l’imposta misteriosa che le mangerà tutte sostituendosi ad esse. Agennaio si passa al “next level” nella partita tracittadini e fisco. Dal 2014 dovrebbe scattare infatti l’aumento del ticket sanitario con un impatto stimato di circa 350 euro in più per ogni cittadino non esente.

Fortunatamente possiamo ancora usare il condizionale. Il governo sta infatti cercando dibloccare l’aumento ma per farlo occorre recuperare 2 miliardi di euro, che dovrebbero arrivare dal risparmio sulla spesa sanitaria dell’anno scorso. A scendere in campo a difesa del contribuente tartassato in questo caso ci sono il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, e quello della Salute, Beatrice Lorenzin, che stanno lavorando insieme sulle soluzioni alternative.

Il ticket è un terno al lotto

Intanto fioccano le proposte per la copertura dello stop all’aumento. C’è chi pensa di puntare sulle lotterie, che ultimamente sono diventate unsalvagente finanziario richiestissimo. “Da un lato si evita di accrescere i ticket sanitari per le persone che hanno bisogno di cure; dall’altro si intacca la ludopatia che a sua volta genera una forte spesa sanitaria per il paese”, dichiara al sito ilvelino.it Nerina Dirindin, senatrice Pd e prima firmataria di un’interpellanza sul tema.

Prestazioni a pagamento a volte più convenienti del ticket

Sono in molti a scagliarsi contro questo ennesimo aggravio sui bilanci delle famiglie. “Abbiamo detto al Governo che introdurre ticket per due miliardi per noi è insostenibile” ha dichiarato il presidente della Regione Emilia Romagna nonché della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.

Giudizio drastico anche dalle associazioni dei consumatori. “Nuove riduzioni delle risorse del Ssn non sono sostenibili – denuncia una nota di Federconsumatori – e le famiglie non possono permettersi di far fronte ad ulteriori spese. Consideriamo, inoltre, che in seguito ai recenti aumenti dei costi dei servizi sanitari molte prestazioni risultano, paradossalmente, più convenienti nelle strutture private“. Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori conferma: “il 20% delle prestazioni erogate, tra ticket e addizionale di 10 euro, conviene ormai farlo a pagamento“. (A.D.M.)

La nuova sanità Ecco cosa cambia

Un medico durante una visita (Foto by BEPPE BEDOLIS)

Medici di famiglia 7 giorni su 7 e H24 più vicini alle necessità dei cittadini e più organizzati sul territorio per evitare intasamenti al pronto soccorso; nomine dei manager della sanità e dei primari più trasparenti limitando l’invasione della politica nelle scelte dei tecnici; attività libero professionale dei medici ospedalieri ‘tracciabilè; aggiornamento del prontuario dei farmaci introducendo quelli più innovativi e levando quelli inutili; limiti per gioco d’azzardo e più informazione ai cittadini sui rischi del pesce crudo (sushi) e latte crudo. Ecco come cambierà la sanità con il decreto Balduzzi. 

MEDICI DI BASE ASSOCIATI E H24: assistenza 7 giorni su 7 con l’integrazione tra medici di medicina generale, pediatri di e specialisti ambulatoriali, secondo modelli individuati dalle Regioni. Possibilità di fare accertamenti clinici con la presenza di infermieri e sviluppo dell’informatizzazione. 

CAMICI BIANCHI INTRAMOENIA : Le aziende sanitarie devono fare una definitiva ricognizione degli spazi disponibili per le attività libero-professionali e possono, con un sistema informatico speciale, utilizzare spazi presso strutture sanitarie esterne o autorizzare i singoli medici a operare nei propri studi. Attività in rete per tracciare i pagamenti, controllo del numero delle prestazioni svolte dal medico in regime ordinario e intramoenia. 

MEDICINA DIFENSIVA: Per valutare la responsabilità dei medici si terrà conto se hanno operato secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunità scientifica. Viene costituito un Fondo per garantire idonee coperture assicurative finanziato con il contributo di professionisti e assicurazioni, in percentuale sui premi incassati, non superiore al 4%. 

NOMINE PRIMARI E MANAGER: Più spazio al merito. Le Regioni dovranno nominare i direttori generali attingendo ad un elenco regionale di idonei costituito dopo una selezione fatta da una commissione di esperti indipendenti. Pubblicità sul web di bandi, nomine e valutazioni. I primari saranno scelti da primari della stessa disciplina, ma non della stessa asl, sorteggiati a livello nazionale. Il dg dovrà scegliere necessariamente entro la rosa dei primi tre candidati. 

NUOVI LEA: Si aggiornano i livelli essenziali di assistenza per malattie croniche, rare e ludopatia. 

FUMO: Vietata la vendita dei prodotti da fumo ai minori di 18 anni con sanzioni da 250 a 1000 euro, che passano da 500 a 2000 euro e sospensione della licenza per 3 mesi in caso di recidiva. 

SPORT: Linee guida per fare certificato medico a chi fa sport non agonistico o amatoriale, e defibrillatori automatici nelle società sportive professionistiche e dilettantistiche. 

SLOT MACHINE: Nella pubblicità si dovrà esplicitare le probabilità di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco. Vietato l’accesso dei minori alle sale gioco. Rivedere, per le nuove concessioni, la dislocazione di punti gioco evitando la vicinanza a scuole, università, ospedali, luoghi di culto, anche su indicazione dei Comuni. 

ALIMENTAZIONE: Più informazione sui rischi del consumo di pesce crudo (sushi) e latte crudo; quest’ultimo vietato nella ristorazione collettiva, anche scolastica. Si aumenta al 20% il contenuto di succo naturale di frutta nelle bevande analcoliche. 

FARMACI: I farmaci innovativi riconosciuti dall’AiFa rimborsabili dal Ssn devono essere tempestivamente messi a disposizione delle strutture sanitarie di tutte le Regioni. Le Regioni potranno sperimentare modalità antispreco di confezionamento dei farmaci. All’Aifa vanno tutte le competenze di sperimentazione clinica dei medicinali, limitando il proliferare di comitati etici, con una gestione interamente telematica della documentazione sugli studi clinici. 

EDILIZIA OSPEDALI: Più collaborazione tra privato e azienda sanitaria pubblica. Facilitato l’uso di risorse per trasferire i pazienti degli ospedali psichiatrici giudiziari. 

MEDICINA POVERTÀ E MIGRANTI: L’Istituto nazionale migrazioni e povertà svolgerà programmi d’intervento interregionali per situazioni di disagio sanitario legate a povertà e migrazioni.

http://www.ecodibergamo.it

Dalle prenotazione al ritiro dei referti, ecco come cambiano le farmacie

Con il terzo decreto del ministero della Salute, da metà ottobre è possibile pagare e ritirare referti di prestazioni specialistiche ambulatoriali direttamente in negozio. Il provvedimento regolamenta, inoltre, anche le modalità di organizzazione dei CUP

Farmacie si cambia. Con l’entrata in vigore del decreto n.153 del 2009 (art.1, comma 2, lettera f) del ministero della Salute dell’8 luglio 2011, da metà ottobre, infatti, è possibile rivolgersi alle farmacie, pubbliche o private, anche per prenotare direttamente visite specialistiche e ritirare le risposte sulle prestazioni di assistenza ambulatoriale. Un provvedimento che individua i nuovi servizi erogati dalle farmacie nell’ambito del Servizio sanitario nazionale (SSN), disciplinando e rendendo omogenee le modalità di organizzazione del Centro Unico di Prenotazione (Cup), già attivo dalle farmacie in molte Regioni, così come richiesto dalle Linee guida nazionali utili a regolamentarlo. La procedura di prenotazione,pagamento e ritiro referti nelle farmacie prevede le seguenti fasi:

INFORMATIVA E RACCOLTA DEL CONSENSO. In questa prima fase, viene illustrata all’assistito l’informativa e viene raccolto il relativo consenso al trattamento dei dati, che verrà annotato al fine di tenerne memoria per gli accessi successivi per finalità analoghe, anche presso altre farmacie. Inoltre le comunicazioni all’assistito attraverso un messaggio sul cellulare o sulla posta elettronica non dovranno contenere indicazioni di dettaglio circa la tipologia di prestazione, l’esito e le credenziali d’accesso.

RICONOSCIMENTO DELL’ASSISTITO. Il corretto ed univoco riconoscimento dell’assistito è verificato sulla base di idonei elementi di valutazione, anche mediante atti o documenti disponibili o esibizione di un documento di riconoscimento. Ai fini dell’accesso al servizio il cittadino dovrà esibire la Tessera Sanitaria.

PRENOTAZIONE. La prenotazione, da effettuarsi dietro presentazione della prescrizione medica, avviene offrendo all’assistito il primo posto libero nell’ambito territoriale di riferimento e, qualora l’assistito ne faccia richiesta, le ulteriori disponibilità. Il sistema verifica, in automatico, l’eventuale pre-esistenza di altre prenotazioni per la stessa prestazione, in modo tale da evitare prenotazioni multiple. La farmacia, attraverso il Sistema CUP, può inoltre consentire al cittadino la disdetta o la variazione della prenotazione. 

SERVIZIO DI PAGAMENTO. Presso la farmacia, quale canale di accesso ai servizi del Sistema CUP, deve essere consentito il pagamento, anche mediante sistemi elettronici di pagamento, della quota di partecipazione a carico del cittadino, calcolata sulla base delle informazioni rilevate dalla prescrizione.

SPEDIZIONE E RITIRO DEI REFERTI. Il cittadino ha la possibilità di richiedere la consegna dei referti presso la farmacia. Il referto può essere sia l’originale cartaceo in busta chiusa sia, qualora la struttura sanitaria presso la quale è stata effettuata la prestazione preveda tale possibilità, una copia stampata del referto digitale, ed il suo ritiro può essere effettuato anche mediante delega a terzi.

Dai nuovi servizi attivati nelle farmacie, sono escluse le prestazioni prescritte su ricettario non del Servizio sanitario nazionale, gli esami di laboratorio ad accesso diretto, le urgenze di primo e secondo livello e le prestazioni per cui sia chiaramente indicata, sull’applicazione collegata al sistema CUP, una diversa modalità di prenotazione.

I requisiti richiesti alla farmacie per erogare tali servizi saranno oggetto di specifici i accordi nazionali e regionali. In base a tali accordi, le Regioni e Province Autonome, le aziende sanitarie titolari dei trattamenti dei dati o gli eventuali enti concessionari del Sistema CUP, dovranno fornire alle farmacie l’accesso al sistema CUP di riferimento per via telematica, formare gli operatori che utilizzeranno l’applicazione collegata con il Sistema CUP organizzando a tal fine apposite sessioni e fornire un servizio di Help Desk.

MATERIALI
– Decreto legislativo n.153 del 03/10/2009
– 
Decreto ministeriale 08/07/2011
– 
Linee guida nazionali per il Sistema CUP
– 
Linee guida per i referti on-line
– 
Intesa Stato-Regioni 18/11/2010
– 
Che cos’è il Centro Unico di Prenotazione (CUP)

LINK
– Ministero della Salute

Palermo: misura cautelare nei confronti di un medico-oculista

Controlli dei NAS Carabinieri in un ospedale

I Carabinieri del NAS di Palermo, al termine di articolate indagini coordinatedalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, nella mattinata odierna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare personale degli arresti domiciliari a carico di un medico oculista di Palermo, operante in regime di convenzione  con il Servizio Sanitario Nazionale.

I militari del NAS hanno accertato che il medico  induceva i  propri assistiti, affetti da  problemi di cataratta,  a sottoporsi ad intervento chirurgico presso una casa di cura di Palermo chiedendo  compensi variabili tra 100 e 300 euro come prezzo di mediazione finalizzati ad abbreviare i tempi di attesa paventati, ma di fatto inesistenti.

Tale condotta avveniva all’insaputa dei responsabili  della casa di cura che, sono risultati completamente estranei alla vicenda,  ignari delle illecite richieste in denaro da parte del sanitario.

L’operazione si inserisce negli interventi nello specifico settore effettuati dai carabinieri dei N.A.S. nell’interesse dei cittadini ed a tutela della salute.

Roma, 02 maggio 2011