O.Marsiglia-Udinese 1-2: guarda la sintesi del match

 

L’Udinese concede il bis e batte, dopo il Bordeaux, anche l’Olympique Marsiglia: a segno Fabbrini e Capitan Di Natale. Si conclude nel migliore dei modi, dunque, la mini tournée francese per i nostri ragazzi, che sembrano già adesso in grande forma.

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Olympique Marsiglia – Udinese in diretta su Sportitalia 1 e UdineseCalcio.tv

 

 

foto news di primo pianoDomani, sabato 23 luglio, l’amichevole dell’Udinese sarà trasmessa in diretta dalle ore 18, live dallo Stadio Jean Dauger di Biarritz, in onda su Sportitalia 1, canale 225 di Sky e visibile anche sul digitale terrestre. 
La società per stare sempre più al fianco dei tifosi friulani, anche coloro che abitano lontano da Udine e dall’Italia, trasmetterà la partita in diretta e in HD anche sulla propria tv ufficiale: www.udinesecalcio.tv.

La stagione è iniziata, vivi tutte le emozioni insieme alla tua squadra del cuore.

http://www.udinese.it/script/view.php?id=1381

Trofeo Ramon Cadice

Programma del “Trofeo Ramon de Carranza” di Cadice

Di seguito il programma delle partite valide per la cinquantasettesima edizione del “Trofeo Ramon de Carranza”, previsto a Cadice dal 4 al 6 agosto, in cui i bianconeri se la vedranno con i padroni di casa del Cadice, con il Malaga Club de Futbol di Mauricio Pellegrini e con i portoghesi dello Sporting Lisbona

Giovedì 4 agosto 2011:
ore 22 – Semifinale – Cádiz Club de Fútbol-Udinese Calcio.

Sabato 6 agosto 2011:
ore 19 – Finale 3°/4° posto
ore 22,15 – Finale 1°/2° posto

I contenuti sono riproducibili citando la fonte udinese.it

Tumori al seno, in 55mila a Roma per la maratona di solidarietà XII edizione da record per la celebre corsa

Roma, 22 mag. (TMNews) – Famiglie con bambini, comitive di amici, nonne con nipoti e sportivi della domenica, sono solo alcuni esempi di chi ha partecipato domenica 22 maggio alla XII edizione della “Race for the Cure – Di corsa contro i tumori del seno”, la celebre corsa di solidarietà che si è svolta alle Terme di Caracalla per raccogliere fondi e sostenere la lotta ai tumori del seno.

Con loro, il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e l’Assessore Provinciale allo Sport Patrizia Prestipino con le madrine della manifestazione, Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi. Evento simbolo della Susan G. Komen Italia (organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno), la Race ha incrementato il record dello scorso anno potendo contare sulla partecipazione entusiasta di oltre 55.000 persone e di più di 4.000 “Donne in Rosa”.

Allo Stadio delle Terme di Caracalla sono state fatte 1400 prestazioni, tra mammografie, ecografie del seno e della tiroide, visite senologiche, dermatologiche e ginecologiche da personale medico e infermieristico volontario proveniente da varie Aziende Sanitarie del Lazio. Questa attività di screening ha consentito di diagnosticare 7 casi di tumore del seno già sottoposti ai necessari approfondimenti e 33 casi sospetti, di cui 30 in ambito dermatologico. Inoltre, ai visitatori del “Villaggio della Salute” sono stati messi a disposizione gratuitamente anche laboratori di alimentazione, fitness, benessere psico-fisico, sessioni educative sulla prevenzione e sulla tutela della salute e tanto altro.

Il Presidente della Komen Italia, Riccardo Masetti, ha ricordato come “giornate come questa siano la testimonianza di quell’energia positiva che si riesce a sprigionare dalla condivisione dei momenti difficili della vita. Le ‘Donne in Rosa’, ambasciatrici della prevenzione, sono l’esempio di questo meccanismo virtuoso”. I fondi raccolti attraverso la “Race for the Cure” saranno destinati a promuovere la diagnosi precoce, il benessere psico-fisico delle donne operate, l’aggiornamento degli operatori sanitari e l’acquisto di apparecchiature di diagnosi e cura attraverso progetti che saranno realizzati principalmente da altre associazioni, in una filosofia di condivisione e di non competizione.

La gara è stata vinta da Elias Embaye (Eritrea) con il tempo di 14’41”, seguito da Liberato Pellecchia (14’58”) e da Federico Simionato (15’05”). Tra le donne, prima classificata Valeria Lori con il tempo di 17’14”, che ha preceduto Ewa Wojcieseszek (17’33”) e Agnese Ananasso (17’42”). La più veloce tra le “Donne in Rosa” è stata invece Cinzia Barletta (21’48”), applauditissima all’arrivo da tutti gli altri partecipanti.

http://notizie.tiscali.it/cronaca/feeds/11/05/22/t_02_20110522_000020.html?cronaca

UDINESE FESTEGGIA LA CHAMPIONS, LA LAZIO E LA ROMA IN EUROPA LEAGUE. LA JUVE RESTA FUORI

L’ultima giornata di serie A fa festeggiare l’Udinese per il meritato accesso in Champions League, mentre le due squadre romane, Lazio e Roma si accontentano dell’ Europa League.

 

L’Udinese si accontenta di un oculato, e sprecone 0-0 con il Milan Campione d’Italia, e viene raggiunta dalla Lazio a 66 punti ma grazie agli scontri diretti la Lazio scivola in Europa League nonostante la vittoria a Lecce per 2-4 con doppietta di Zarate.

La Roma dopo una brutta partenza batte la Sampdoria 3-1 (pareggio di Totti, Vucinic e Borriello)e inizia la sua avventura con la nuova dirigenza senza i soldi della Champions ma almeno con la prtecipazione in una competizione europea.

Dalla quale invece resta esclusa la Juventus, che chiude al settimo posto in classifica, e saluta Del neri con un 2-2 contro il Napoli, mancando ancora una volta una prova di orgoglio.

Infatti in Europa League andrà il palermo, essendosi guadagnata la finale della Tim Cup contro l’Inter, che si terrà a Roma Sabato 29 maggio 2011.

Ora non resta che vedere chi tra Roma e palermo riuscirà nell’impresa dell’accesso diretto in Europa League.

Gli altri risultati della 38/ma giornata di campionato di calcio di serie A, vedono l’Inter saldamente al secondo posto, dopo aver battuto il Catania per 3-1 (doppietta di Pazzini e  di Nagatomo, mentre segna Ledesma per il Catania).

Il Bari strapazza il Bologna al Dall’Ara con un secco 0-4 (tripletta dell’esordiente Grandolfo). 

Cagliari-Parma 1-1, Genoa-Cesena 3-2 (doppietta di Floro Flores), Brescia-Fiorentina 2-2, Palermo-Chievo 1-3. Capocannoniere è Di Natale con 28 reti.

 

Cristina Iadeluca

http://www.sport.we-news.com/calcio/risultati/9138-udinese-festeggia-la-champion-la-lazio-e-la-roma-in-europa-league-la-juve-resta-fuori

Contador è un Gulliver rosa nel Giro dei tanti lillipuziani

di Cristiano Gatti

Posso? Siamo sicuri? Non è troppo disturbo? Il piccolo venezuelano Rujano taglia il traguardo sul Grossglockner continuando a voltarsi, incerto se alzare le mani o pudicamente trattenersi. Prima di vincere, chiede umilmente il nullaosta del padrone: Alberto Contador. Stavolta, rispetto al finale sull’Etna, sua imbattibilità è in vena di concessioni. Vince Rujano. Lui, il signore delle montagne, si toglie il Giro dalla tasca, dove l’aveva già ficcato in Sicilia, e lo chiude definitivamente in banca. Gli altri arrivano dopo, molto dopo, troppo dopo: pensare che un giorno possano arrivargli davanti di quel molto e di quel troppo che servirebbe per scalzarlo dal rosa, è umanamente insensato.
Come si diceva ancora prima di partire da Torino, si corre per il secondo posto. Contador ha già vinto gli ultimi cinque grandi giri disputati, qui sta aggiungendo il sesto. Confermatissima anche l’unica variabile che incombe sulla collezione: il processo ai primi di giugno davanti al Tas, per il famoso caso di doping dell’ultimo Tour. Però attenzione: anche in caso di condanna, non è detto che gli tolgano questo Giro. Potrebbero squalificarlo da lì in avanti. Il che, onestamente, sarebbe pure giusto: Contador sta correndo questo Giro supercontrollato, se non vengono rilevate sostanze proibite è giusto che se lo tenga.
Di giugno comunque si parlerà a giugno. Per il momento la storia ha un suo fascino. Del genere «Gulliver e i lillipuziani». Come Giro, è del ramo impietoso e crudele: per fatiche e tormenti lungo il percorso, per lo strapotere del fuoriclasse in rosa. Il primo round della tre giorni di passione (oggi lo Zoncolan) finisce con una nuova bancata. Dall’Etna al Grossglockner, dalla Sicilia all’Austria, agli antipodi del Giro la musica è sempre la stessa. Sull’ultima salita parte il solito Rujano, dietro arriva il solito Contador. Alle loro spalle, gli altri si barcamenano. Nessun acuto, nessuna reazione d’orgoglio: i Nibali, gli Scarponi, i Kreuziger incassano come nuovi mazzinghi. È ko. Guardando la classifica generale, c’è lui, sempre più lui, che governa un Giro riservato e personale. Poi, oltre la barriera dei tre minuti, c’è l’altro Giro. Il Giro di Lilliput.
Dice Nibali: «Giornata nera. Lui comunque ha un altro passo, sarebbe già tanto restargli vicino. Inventarci qualcosa? Ci proveremo, ma è molto dura». Scarponi: «Mi sono sentito meglio che sull’Etna. Certo che quanto ha fatto Contador è impressionante. Per fortuna restano ancora tante montagne, si sa mai». Parole al vago aroma di resa. Sembra di sentire i Gimondi e gli Adorni ai tempi di Merckx. Tra l’altro, anche Contador parla come parlava Merckx: «Cerco di guadagnare il più possibile. Sfrutto tutte le occasioni che capitano. Devo portarmi avanti. Non posso sapere cosa succederà domani…».
È la previdenza del campione, che si trasforma in quotidiana ingordigia. Siamo al monologo dell’imbattibile. Contador è effettivamente di un’altra pasta e di un altro pianeta. Davanti a una simile situazione, che nel pugilato avrebbe già imposto ai secondi il lancio dell’asciugamano, c’è chi comincia a parlare di noia. È questione di gusti. C’è ad esempio il Giro 2009, con Menchov e Di Luca che se la giocano ogni giorno agli abbuoni. E c’è ora il Giro 2011, che a metà corsa mette già sul piedestallo un campionissimo, a distanze siderali dalla concorrenza. Può partire il televoto. Tutti i gusti sono rispettabili. Personalmente preferisco il Giro crudele, la corsa più dura del mondo che fa selezione con percorsi inclementi, che evidenzia – anche spietatamente – la differenza tra il migliore e tutti gli altri. Da questo punto di vista, il Giro si conferma sempre di più la vera corsa eroica dell’era moderna. L’ultima, la più bella. Fuori dal tempo, fuori dagli schemi. Arrivassero in otto a Milano, sarebbe comunque epica.

E poi via, dannazione: quando qui arrivava Merckx, nessuno si sognava di annoiarsi. Caso mai, tutti quanti ci si incollava alla televisione per vedere che cosa il mostro fosse ancora capace di inventarsi, sempre nella segreta speranza che prima o poi persino lui avesse un’umana flessione.
Certo, nessuno può nasconderlo: se Contador non fosse qui, come probabilmente una giustizia sportiva meno allegra di quella spagnola avrebbe decretato, questo Giro sarebbe un festival di incertezza. Basta prendere la classifica generale e cancellare Contador: una lotta furibonda. Con il nostro talentino, Vincenzo Nibali, davanti a tutti. Se non altro, è un’idea: proviamo a vincere almeno il Giro dei ma e dei se.

http://www.ilgiornale.it/

ROB SUMMERS, GIOCATORE DI BASEBALL NEL 2006 SI LESIONO’ COLONNA VERTEBRALE USA: PARALIZZATO ‘CAMMINA’ CON STIMOLI ELETTRICI

USA: PARALIZZATO 'CAMMINA' CON STIMOLI ELETTRICI

Londra – Per la prima volta in assoluto un uomo rimasto paralizzato in un incidente d’auto dal torace in giu’ ha ripreso a muovere i piedi, anche, ginocchia e a compiere alcuni passi grazie a stimolazioni elettriche della colonna vertebrale . E’ quanto riporta la rivista medica Lancet citando il caso di Rob Summers, un giocatore di baseball in Oregon che nel 2006 si lesiono’ la colonna vertebrale in un incidente d’auto, bloccando gli impulsi che dal cervello raggiungono le estremita’. I medici hanno sperimentato su di lui una nuova tecnica impiantando 16 elettrodi nella sua colonna. Rob e’ stato quindi difatto addestrato progressivamente prima a stare in piedi con un aiuto e poi a effettuare i primi movimenti con le gambe ed ora per brevi periodi riesce a effettuare alcuni passi. Per una persona completamente paralizzata si tratta di un “passo avanti straordinario cui nessuno all’inizio credeva”, ha spiegato il professore Reggue Edgerthon della University of California, che ha coordinato lo sviluppo della tecnica sperimentale. Lo stesso Edgerthon avverte pero’ che questa tecnica ha bisogno di ulteriori sviluppi e va calibrata “ad personam”.

http://salute.agi.it

“Udinese per la vita”: donate due apparecchiature

 

Venerdì 20 maggio alle ore 12, nella sala riunioni della Direzione Generale al IV piano del padiglione d’ingresso dell’Azienda Ospedaliero universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine, si terrà la cerimonia di presentazione delle due apparecchiature per il monitoraggio dell’emostasi HMS PLUS, donate dall’associazione onlus bianconera Udinese per la Vita, alla SOC di Cardiochirurgia, diretta dal professor Ugolino Livi, 

Saranno presenti: il presidente di Udinese per la Vita, Andrea Bonfini; il direttore della SOC di Cardiochirurgia, Ugolino Livi; il direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine, Fabrizio Fontana; il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine, Carlo Favaretti.

 

http://www.udinese.it/