Che cosa dice l’inno della Champions League?

Che cosa dice l’inno della Champions League?

l'inno della Champions League 2014Che piaccia o meno il calcio, i campionati, la Champions League, gli allenamenti infrasettimanali come le particelle estive o le amichevoli di rito, l’inno della Champions League è ormai noto a livello planetario come la ninna nanna per i pupi.
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I GIRONI DELLA CHAMPIONS LEAGUE 2013-2014

Calendario gironi Champions League – Sorteggiati i gironi di Champions League, sono stati resi noti i calendari delle partite della massima manifestazione continentale. Esordio abbordabile perJuventus Milan, con i campioni d’Italia che se la vedranno in Danimarca contro ilCopenaghen, mentre i rossoneri affronteranno a San Siro il Celtic Glascow. Più duro l’impegno per il Napoliche al San Paolo attenderà i vice campioni d’Europa del Borussia Dortmund. Ancora una volta vedremo di fronte Milan-Barcellona, con la sfida tra gli uomini di Allegri e quelli di Martino che sarà di scena il prossimo 22 ottobre, mentre la prima sfida tra Real Madrid e Juventus ci sarà il 23 ottobre al Santiago Bernabeu. Gli azzurri giocheranno contro l’Arsenal il primo ottobre a Londra. Le ultime gare dei vedranno gli uomini di Rafa Benitez di fronte l’Arsenal al San Paolo, i rossoneri al Meazza contro l’Ajax, mentre la Juventus andrà ad Istanbul a fare visita al Galatasaray. Di seguito vi forniamo il calendario completodelle italiane in Champions League.

Girone Napoli 

18/9 Napoli-Borussia Dortmund

1/10 Arsenal-Napoli

22/10 Marsiglia-Napoli

6/11 Napoli-Marsiglia

26/11 Borussia Dortmund-Napoli

11/12 Napoli-Arsenal

Girone Milan

18/9 Milan-Celtic

1/10 Ajax-Milan

22/10 Milan-Barcellona

6/11 Barcellona-Milan

26/11 Celtic-Milan

11/12 Milan-Ajax

Girone Juventus

17/9 Copenhagen-Juventus

2/10 Juventus-Galatasaray

23/10 Real Madrid-Juventus

5/11 Juventus-Real Madrid

27/11 Juventus-Copenhagen

10/12 Galatasaray-Juventus

Sportin Braga-Udinese LA PARTITA Curiosità della sfida: Danilo e Mossoró ex compagni di squadra

  • Schermata 08-2456162 alle 05.50.47José Peseiro, tecnico dell’SC Braga, vanta un precedente negativo contro l’Udinese Calcio nello spareggio di UEFA Champions League. E’ stata infatti la formazione friulana a sbarrare la strada della fase a gironi dell’edizione 2005/06 allo Sporting Clube de Portugal allora allenato proprio da Peseiro.

     

    • Terzo nello scorso campionato portoghese, il Braga cerca la seconda partecipazione al massimo torneo continentale dopo l’esordio nella UEFA Champions League 2010/11. Per contro, l’Udinese, la cui unica presenza risale alla stagione 2005/06, si ritrova a disputare uno spareggio a 12 mesi di distanza, con la speranza, questa volta, di centrare l’obiettivo.

    Storia della partita
    
• Il Braga giocherà in casa la gara d’andata. Nella scorsa edizione della UEFA Europa League, la formazione portoghese ha raccolto risultati alterni all’Estádio Municipal de Braga: due vittorie e due sconfitte in cinque partite.

    • Il Braga ha vinto l’unico spareggio di UEFA Champions League disputato due anni fa contro il Sevilla FC agli ordini di Domingos Paciência, iniziando un cammino coronato dalla finale di UEFA Europa League 2011.

    • L’Udinese è stata eliminata 3-1 (risultato complessivo) dall’Arsenal FC nello spareggio della scorsa stagione. Tuttavia, i friulani hanno avuto ragione dello Sporting di Peseiro sette anni fa. Agli ordini dell’allora tecnico Serse Cosmi, la formazione italiana si è imposta 1-0 a Lisbona all’andata e 3-2 in casa. L’unico superstite di quella sfida nelle file dell’Udinese è Antonio Di Natale.

    • Il Braga è a punteggio pieno nelle doppie sfide contro squadre italiane, entrambe risalenti alla Coppa UEFA 2006/07, avendo superato 3-2 l’AC Chievo Verona al primo turno (2-0 in casa e 2-1 in trasferta, con rete decisiva di Wender nel primo tempo supplementare) e il Parma FC nei sedicesimi di finale, grazie a un doppio 1-0 con reti nel finale.

    • Ogni volta che il Braga ha affrontato una squadra italiana si è registrato un gol dopo l’80’. Tradizione confermata anche in occasione della sfida valida per la fase a gironi della Coppa UEFA 2008/09 contro l’AC Milan, decisa da un gol al 93′ di Ronaldinho. In campo quella sera nelle file dei lusitani vi erano Alan e Paulo César.

    Incroci
    
• Hugo Viana ha contribuito al successo del Valencia CF ai danni dell’FC Internazionale Milano negli ottavi della UEFA Champions League 2006/07. Nella fase a gironi di quella stagione aveva giocato e perso 1-0 fuori casa contro l’AS Roma. In carriera vanta precedenti anche contro Juventus e Inter nel torneo 2002/03, quando militava nel Newcastle United FC. Ha affrontato da avversario Giovanni Pasquale, attualmente in forza all’Udinese, in occasione del successo dell’Inter per 4-1 a Newcastle nella seconda fase a gironi.

    • Quim ha giocato entrambe le gare della sfida valida per il primo turno della Coppa UEFA 2008/09 che ha visto l’SL Benfica impegnato contro l’SCC Napoli: sconfitta per 3-2 in Italia e vittoria casalinga per 2-0, con Ruben Amorim schierato al ritorno a gara in corso. Sempre con il Benfica, Quim ha affrontato anche il Milan nella fase a gironi della UEFA Champions League 2007/08: sconfitta esterna per 2-1 e 1-1 a Lisbona.

    • Con lo Sporting, Custódio ha giocato e perso 1-0 fuori casa contro l’Inter nella fase a gironi della UEFA Champions League 2006/07.

    • Alan ha affrontato l’Inter con i colori dell’FC Porto nella fase a gironi della UEFA Champions League 2005/06: vittoria per 2-0 in casa e sconfitta per 2-1 a Milano.

    • Mossoró e Danilo sono stati compagni di squadra al Paulista FC in Brasile nel 2004/05.

    Dati raccolti da Uefa.com

    http://www.udineseblog.it/

Champions League: Drogba decide la finale, il Chelsea e Di Matteo sul tetto d’Europa Rigori determinanti, delusione del Bayern e dei tifosi.

drogba golVAI ALLA FOTOGALLERY Fonte: ANSA
Favola Blues. Incredibile vittoria del Chelsea diRoberto Di Matteo ai calci di rigore contro ilBayern di Monaco (5-4 dcr). Grande protagonista della serata Didier Drogba, che ha segnato il rigore decisivo, e in precedenza aveva siglato il gol del pareggio dopo il vantaggio bavarese di Muller. Il Bayern ha sprecato oltre il lecito, sbagliando una serie innumerevole di occasioni e un rigore con Robben durante i tempi supplementari, ma evidentemente il destino dei Bleus era quello di essere predestinati alla vittoria della Coppa. Premiata la linea Maginot del Chelsea. Nella lotteria dei rigori fatali gli errori di Olic eSchweinsteiger per i bavaresi.

 
LA PARTITA – Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio si ripete il cliché catenacciaro della semifinale. Il Bayern schiaccia gli inglesi fin da subito, tiene costantemente il possesso del pallone. Il Chelsea, chiuso nella morsa, alza le barricate, gioca votato al contenimento, secondo la vecchia scuola italiana, lasciando sfogare i bavaresi, raramente si distende in contropiede,  confidando nei guizzi di Drogba. Troppo poco per impensierire un Bayern che fa gioco, crea, ma non arriva facilmente sotto porta.

 
Il vero spettacolo è sugli spalti tra due tifoserie che accompagnano incessantemente le azioni delle rispettive squadre. Le giocate di Ribery e Robben accendono i tedeschi, più dotati in palleggio dei ruvidi inglesi.

 
La partita diventa un duello ceco-olandese: il numero 10 del Bayern sfiora il gol al 21′ con un tiro deviato di piede da Cech, con il pallone che termina sul palo esterno, poi ci riprova con un tiro da lontano. Il ritmo sale e le squadre si allungano, allora è Thomas Muller a poter sbloccare il risultato: il tiro però si perde sul fondo alla mezz’ora. A centrare lo specchio della porta su un ribaltamento di fronte è Kalou: Neuer blocca accartocciato sul primo palo. Lo score del primo tempo dice Bayern (13 tiri a 2, poche occasioni nitide), il Chelsea può essere più che soddisfatto.

 
Nel secondo tempo sale l’agonismo, il Bayern riparte di slancio e cerca di giocare maggiornemnte in velocità per non essere prevedibile. Si fa vedere anche il Chelsea con Drogba che al 52′ scocca un tiro che fuoriesce di poco. La squadra di Heynckes accelera, ma il muro difensivo fatto di ginocchia e stinchi, e contropiedi speculativi dei Blues, tiene botta rispetto al monologo del Bayern. Nulla possono le scorribande di Ribery, i tiri da fuori area respinti e dall’interno dei sedici metri che terminano fuori.

 
LA SVOLTA – A sette minuti dalla fine, Muller raccoglie un traversone dalla sinistra, indirizza di testa verso la porta, il pallone accarezza la traversa e si insacca, beffando Cech, non perfetto nell’intervento. Heynckes si copre togliendo l’eroe della serata, Muller: è un presagio. Mentre a Monaco pregustavano già una edizione primaverile dell’Oktoberfest, avviene l’imponderabile. Su calcio d’angolo battuto da Mata, irrompe Didier Drogba di testa, prende il tempo al difensore e batte il distratto Neuer. E’ stato l’unico vero pallone giocabile, esattamente al 43″, su tiro da fermo capitalizzato dall’ivoriano: un giocatore immenso. Si va ai supplementari. Ma evidentemente la finale non porta bene a Drogba, che sgambetta in area Ribery: è rigore.
 
L’errore dell’olandese è un monito alla Merkel, dimostra che il rigore tedesco non è la medicina per l’Europa. Il penalty calciato centralmente da Robben viene parato in due tempi da Cech. Qualsiasi squadra normale sarebbe crollata psicologicamente per frustrazione, la tempra teutonica è infinita perciò le occasioni fioccano. In un cross di Lahm da destra, Olic anziché tirare cerca un appoggio verso il centro, la palla finisce fuori di niente.
Per la decima volta nella storia si va ai rigori sotto la curva bavarese. Lahm va a segno, Mata sbaglia. Gomez è implacabile, David Luiz segna. Il porteire Neuer trova l’angolo vincente contro il collega Cech, Lampard di potenza, Cech ipnotizza Olic, Cole segna, Schweinsteiger colpisce il palo e Drogba trova il gol. Dopo l’errore di Terry, il Chelsea viene risarcito. Roberto Di Matteo conquista la coppa, coronando le strepitose nove settimane e mezzo della sua gestione.  

Milan-Barcellona formazioni: ultime notizie Allegri e Guardiola

Milan-Barcellona formazioni: ultime notizie Allegri e Guardiola. Sarà la notte del Calcio, quello con la “c” maiuscola, quello che fa sognare milioni di tifosi. A San Siro va in scena una delle classicissime del football mondiale e la posta in palio è enorme. La semifinale di Champions passa dalla gara di andata per mille motivi: per il Milan sarà fondamentale non beccare troppe reti e vincere la partita anche di misura per poi giocarsela al Camp Nou con più risultati a disposizione.

Il Barcellona sa che dovrà segnare almeno una rete per evitare di rischiare al ritorno e, con il potenziale offensivo che si ritrova, non è così improbabile che i catalani ci riescano.

Guardiola opta per il solito schieramento a tre punte “mascherate” perchè gli attaccanti veri sono solo Messi e Sanchez supportati dalla fantasia e mobilità di Iniesta.

In difesa ci sarà ancora spazio per Mascherano accanto a Piquè con Alves e Puyol sulle fasce. In mediana Xavi, Busquets e Fabregas.milan-barcellona-formazioni-ibrahimovic-messi

In casa Milan Allegri sembra volersi affidare alla vecchia guardia. Nesta recupera e farà coppia con Mexes con Bonera e Antonini sugli esterni.

A centrocampo muscoli e cervello con Nocerino, Ambrosini e Seedorf che faranno da schermo e da rampa di lancio per il trio Boateng-Robinho-Ibra.

Boateng sembra esser completamente recuperato e sarà lui a dover garantire inserimenti e il disturbo della manovra della Barca quando imposta dalle retrovie. Poi ovviamente la qualificazione del Milan passerà da Ibrahimovic. Lo svedese deve convincere e trascinare il Milan al traguardo anche perchè la Champions può essere la sua consacrazione definitiva.

Le probabili formazioni:

 

Milan (4-3-1-2): 32 Abbiati, 25 Bonera, 5 Mexes, 13 Nesta, 77 Antonini, 22 Nocerino, 23 Ambrosini, 10 Seedorf, 27 Boateng, 11 Ibrahimovic, 70 Robinho. (1 Amelia, 76 Yepes, 15 Mesbah,  18 Aquilani, 28 Emanuelson, 92 El Shaarawy, 21 Maxi Lopez). All.: Allegri.


 

Barcellona (4-3-3): 1 Valdes, 2 Dani Alves, 3 Pique’, 14 Mascherano, 5 Puyol, 6 Xavi, 16 Busquets, 4 Fabregas, 9 Sanchez, 10 Messi, 8 Iniesta. (13 Pinto, 35 Montoya, 26 Muniesa, 11 Thiago, 15 Keita, 17 Pedro, 37 Tello). All.: Guardiola.

Grazie di tutto ragazzi

24-08-2011

Svanisce dopo due grandissime prestazioni il sogno dell’Udinese di approdare alla fase a gironi della Champions League 2011-12, non riuscendo così ad emulare quanto venne fatto nell’estate del 2005 ma i ragazzi ce l’hanno messa tutta, fino al 90’, per ribaltare un risultato che, alla fine del primo tempo, era stato pareggiato grazie all’ennesimo gol d’autore di Antonio Di Natale che ha fatto esplodere il “Friuli” e dato una dimensione più reale a quello che sembrava essere solo una chimera.

Nella seconda frazione di gioco, il gol a freddo di van Persie e il crescendo, dal punto di vista fisico degli avversari, ha permesso all’Arsenal, squadra nobile e di grande esperienza nonostante l’età media dei giocatori in campo questa sera superasse di poco i 23 anni, di prendere il sopravvento e di chiudere il discorso qualificazione con la rete di Walcott.

Ancora una volta, però, l’Udinese ha fatto inorgoglire i propri tifosi che, nel momento di maggior difficoltà a livello fisico, si sono stretti intorno ai loro ragazzi levando al cielo friulano il coro: “Udine! Udine!” a testimonianza di come un progetto vincente, non solo sul campo, debba comprendere anche i propri supporters.

L’applauso a fine partita della squadra all’intero stadio, i cori ai giocatori e il saluto alla curva sono stati alcuni momenti da brividi, cose che solo Udine sa regalare in certi scenari e in certi palcoscenici dimostrando, ancora una volta, di essere una città matura per le più importanti vetrine continentali.
L’amarezza c’è, la consapevolezza di essere diventati definitivamente grandi anche. Una città e una tifoseria ve lo hanno gridato a squarciagola: fieri di voi e grazie di tutto ragazzi.

VERSO L’ARSENAL – I tifosi: il 12′ uomo in campo!

 

I nostri ragazzi continuano la preparazione in vista del delicatissimo match di mercoledì con l’Arsenal. Al Friuli ci si aspetta il pubblico delle grandi occasioni: i bianconeri daranno il massimo per centrare un obiettivo speciale e ambizioso. Tutti allo stadio: il popolo friulano dovrà essere l’arma in più di questa Udinese! 

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