CALCIO, PRO SESTO: DOMENICA (ORE 14.30) AL BREDA ARRIVA IL GARLASCO… ATTENZIONE AL RAGGIO VERDE!

 

Sesto San Giovanni –    Domenica al Breda, ore 14.30, è in programma la sfida Pro Sesto-Garlasco. I biancocelesti guidano la classifica e sono reduci dal brillante 7-3 ottenuto con la Bustese, mentre i pavesi sono collocati nei quartieri bassi della graduatoria. E’ curioso però leggere che, dopo il turno infrasettimanale, giocato mercoledì sera, proprio il Garlasco, impegnato in casa con il Vigevano (1-1) è stato sanzionato dalla Lega con una multa da 250 euro (cifra molto alta tra i Dilettanti!) perchè – si legge nel comunicato ufficiale – “nonostante gli inviti del direttore di gara, i dirigenti locali non intervenivano nei confronti del proprio pubblico che indebitamente infastidiva i calciatori ospiti puntando il loro volto con un raggio laser di colore verde”. 

http://sestonotizie.it/leggi.php?artID=2122648

Più corri più mangi: la cattiva abitudine di fare sport e mangiare di più E’ una cattiva abitudine concedersi più cibo solamente perché si fa più sport

fitness cioccolato dreamstimePiù corri più mangi. Bruciare abbastanza calorie per sentirsi liberi di mangiare un po’ di più, senza ingrassare. Ma è un’abitudine salutare per il nostro organismo? Forse sì, ma esistono anche ragioni contrarie a questo stile di vita.


Molte persone pensano che un’attività fisica intensa consenta loro di esagerare col cibo senza sentirsi in colpa. Senza contare che mantenere saldi alcuni principi di sana alimentazione serve a conservarci in salute. Ad esempio: il colesterolo alto può insorgere anche a chi va in palestra tutti i giorni.

E’ chiaro che non c’è nulla di male ad aumentare l’apporto calorico quotidiano quando ci si prepara per la maratona, anzi sarà necessario, ma questo non significa poter mangiare cibo spazzatura senza controllo. 

Chi ama mangiare e fare sport sa che dovrà fare entrambe le cose con moderazione, l’attività fisica va commisurata alle proprie forze per evitare infortuni, così come mangiare troppo e mangiare male è sempre sbagliato per le conseguenze negative sull’organismo. Bilanciare la dieta e il fitness significa ottenere una buona forma fisica in un corpo in salute.

http://donne.virgilio.it/benessere/fitness/sport-mangiare.html

Grazie di tutto ragazzi

24-08-2011

Svanisce dopo due grandissime prestazioni il sogno dell’Udinese di approdare alla fase a gironi della Champions League 2011-12, non riuscendo così ad emulare quanto venne fatto nell’estate del 2005 ma i ragazzi ce l’hanno messa tutta, fino al 90’, per ribaltare un risultato che, alla fine del primo tempo, era stato pareggiato grazie all’ennesimo gol d’autore di Antonio Di Natale che ha fatto esplodere il “Friuli” e dato una dimensione più reale a quello che sembrava essere solo una chimera.

Nella seconda frazione di gioco, il gol a freddo di van Persie e il crescendo, dal punto di vista fisico degli avversari, ha permesso all’Arsenal, squadra nobile e di grande esperienza nonostante l’età media dei giocatori in campo questa sera superasse di poco i 23 anni, di prendere il sopravvento e di chiudere il discorso qualificazione con la rete di Walcott.

Ancora una volta, però, l’Udinese ha fatto inorgoglire i propri tifosi che, nel momento di maggior difficoltà a livello fisico, si sono stretti intorno ai loro ragazzi levando al cielo friulano il coro: “Udine! Udine!” a testimonianza di come un progetto vincente, non solo sul campo, debba comprendere anche i propri supporters.

L’applauso a fine partita della squadra all’intero stadio, i cori ai giocatori e il saluto alla curva sono stati alcuni momenti da brividi, cose che solo Udine sa regalare in certi scenari e in certi palcoscenici dimostrando, ancora una volta, di essere una città matura per le più importanti vetrine continentali.
L’amarezza c’è, la consapevolezza di essere diventati definitivamente grandi anche. Una città e una tifoseria ve lo hanno gridato a squarciagola: fieri di voi e grazie di tutto ragazzi.

VERSO L’ARSENAL – I tifosi: il 12′ uomo in campo!

 

I nostri ragazzi continuano la preparazione in vista del delicatissimo match di mercoledì con l’Arsenal. Al Friuli ci si aspetta il pubblico delle grandi occasioni: i bianconeri daranno il massimo per centrare un obiettivo speciale e ambizioso. Tutti allo stadio: il popolo friulano dovrà essere l’arma in più di questa Udinese! 

Clicca qui per guardare il servizio su UdineseCalcio.tv

 

 

ASPETTANDO LONDRA – L’attesa è finita, carica!

Il conto alla rovescia è finito, la missione Londra è ufficialmente entrata nel vivo con tutto il suo
carico di emozioni, tipiche di una grande sfida in uno dei teatri più belli dell’intero continente,
l’Emirates Stadium, che ha sostituito, ormai da anni, il leggendario Highbury, teatro di mille battaglie
tra i Gunners e le squadre italiane.
Il match di domani è un crocevia tanto importante quanto storico per l’Udinese, che proverà a ripetere
l’exploit della stagione 2005-06, quella della prima apparizione nella massima competizione
continentale.
La terra dell’ammiraglio Nelson è un fortino difficile da raggirare e da far saltare perché vanta grande
classe ed esperienza sul campo di battaglia e, cosa non da tutti, il suo comandante, Arsene Wenger,
non ha alcuna intenzione di sottovalutare l’impegno come già fatto trapelare dalle dichiarazioni post
sorteggio.

Le armate bianconere, guidate da Guidolin e capitanate da Totò Di Natale, che in questa estate
hanno mietuto vittime importanti lungo il percorso che porta in Inghilterra – Bordeaux e Marsiglia su
tutti – hanno dimostrato di essere pronte al primo assalto all’Europa che conta consci dei propri mezzi
e con grande rispetto dell’avversario, ma non intimoriti.

L’attesa sta per finire, l’inizio della battaglia è ormai prossimo.

L’Italia si sente una Furia nel calcio di mezza estate

L’Italia si sente una Furia nel calcio di mezza estate
di Marcello Di Dio

Gli azzurri battono i campioni del mondo con Montolivo e Aquilani. Spagnoli con tanti assenti, ma la squadra di Prandelli riesce ad imitarli
Il pianeta Spagna non è poi così lontano. Almeno se consideriamo la prima parte dell’insidioso test di mezza estate. Per essere una partita di agosto, mese tradizionalmente negativo per la Nazionale con giocatori in rodaggio e preparazione ancora precaria, va più che bene. Se poi guardiamo anche il risultato positivo (primo successo sulla Spagna dopo 17 anni, ottava vittoria su nove partite a Bari, stadio portafortuna), possiamo archiviare la sfida con grande ottimismo per il futuro.
L’idea di Prandelli, che anche ieri nell’immediata vigilia ha parlato di «cantiere aperto, ma i lavori procedono spediti» non era quella di copiare le «Furie Rosse», ma di provare a specchiarci nei campioni europei e mondiali in carica. E questa Nazionale che si affida al palleggio e non più alla «coperta» di Linus della difesa impenetrabile e del contropiede non può che piacere. Peccato che duri poco, ma forse non ci si poteva attendere di più. Così salutiamo con soddisfazione il redivivo Cassano, promosso capitano dai compagni, che davanti al suo pubblico regala un’ora brillante per movimenti, partecipazione al gioco e occasioni da gol. Fantantonio fa anche meglio di «Pepito» Rossi, della cui serata resta un guizzo sotto porta. Confortante la prova dei centrocampisti (con Montolivo sugli scudi), importante la rete di Aquilani che sui titoli di coda ci regala un successo insperato considerando il calo della ripresa. Insomma, le frecce all’arco di Prandelli non mancano. Far cadere le stelle mondiali nella notte di San Lorenzo può dare ulteriore autostima alla truppa del ct di Orzinuovi.
Nei primi 25 minuti la Spagna sembriamo noi: pressing, centrocampo alto, gioco in velocità, gran movimento senza palla, avversari sorpresi soprattutto nella fase di verticalizzazione in particolare di Criscito e Montolivo. E proprio dalla parte del neo giocatore dello Zenit l’Italia fa male: prima il palo del terzino, poi l’assist per il centrocampista viola che sigla con un pallonetto il suo primo gol azzurro, infine l’inserimento di Rossi chiuso da Casillas. La squadra di Prandelli diverte i 50mila del San Nicola, che a loro volta regalano scenografie «patriottiche» con un grande tricolore e un grande striscione dedicato alla nostra patria. Insomma bella Italia e risultato bugiardo nel primo tempo, visto il regalo del «distratto» arbitro tedesco Brych che nel contrasto tra Llorente e Chiellini punisce solo l’intervento dell’azzurro, assegnando un rigore alle Furie Rosse trasformato senza problemi da Xabi Alonso.
Nella ripresa la Spagna, già in crescita nella fase finale del primo tempo, riesce a controllare il match, a costringere Buffon a un intervento importante. I tanti cambi rallentano il ritmo del match, favorendo gli stretti fraseggi della squadra di Del Bosque. Poi il gol improvviso di Aquilani (con la collaborazione di Albiol il cui tocco mette fuori causa Valdes). Brivido finale con il tocco di Silva che finisce di poco a lato della porta azzurra. La vittoria è salva, nonostante l’occasione sprecata da Balotelli nel recupero. Appuntamento a settembre a Firenze con la Slovenia per mettere uno degli ultimi sassolini verso Euro 2012.
«Dobbiamo prendere il risultato nella maniera giusta, finchè abbiamo avuto gambe e lucidità abbiamo fatto un’ottima partita – così Prandelli dopo il match -. Abbiamo avuto personalità, coraggio, bene così. Non abbiamo sfigurato contro una squadra che gioca da anni insieme. Cassano? Non dava riferimenti, è stata una delle sue prove migliori in azzurro, sono contento per lui».
Piccolo incidente diplomatico in casa azzurra. Ieri Prandelli è sceso in campo in difesa dell’Atalanta, club nel quale è stato giocatore e tecnico della Primavera, penalizzata di 6 punti nel processo sul calcio scommesse. «La sanzione inflitta è un castigo pesante, va assolutamente rivista e riletta la norma della responsabilità oggettiva». Un’arringa che non è piaciuta al presidente Figc Abete: «Non è il momento di discuterne, cè da tempo un dibattito su questa norma sportiva ma è un punto di riferimento, non solo dell’Italia, ma di tante federazioni internazionali. È un deterrente importante, non condiviso da molti».
Da ilgiornale.it

Calcioscommesse, il Chievo patteggia. L’Atalanta rischia la penalizzazione

Doni e Manfredini rischiano una squalifica di tre anni

Primo atto del processo sportivo sullo scandalo calcioscommesse oggi all’hotel Parco dei Principi. Sono 18 i club (due di serie A, tre di B, 11 Lega Pro e 2 Dilettanti) e 26 i tesserati che saranno sottoposti al giudizio della Disciplinareper i reati contestati dal procuratore federale,Stefano Palazzi, nell’ambito delle partite soggette a combine: divieto di scommesse, associazione finalizzata alla commissione di illeciti e violazione della lealtà sportiva. 

paoloni


Il Chievo ha patteggiato, così come il calciatore Micolucci (Ascoli): 80 mila euro di ammenda per il club, 14 mesi di squalifica per il giocatore dell’Ascoli. 

Il collegio giudicante della Disciplinare ha accolto le richieste di patteggiamento per la società Chievo Verona e per il giocatore dell’Ascoli, Vittorio Micolucci, in merito al loro coinvolgimento nel processo sportivo sul calcioscommesse. Respinte le richieste di patteggiamento dei giocatori Claudio Furlan (Portogruaro) e Federico Zaccanti (Chiavari). I veronesi avevano tesserato il calciatore Stefano Bettarini: per il club veneto l’accusa di responsabilità oggettiva ha portato solo a un’ammenda.

LE SQUADRE COINVOLTE – A essere state deferite lo scorso 26 luglio per responsabilità diretta sono il Ravenna e l’Alessandria, mentre il reato di responsabilità oggettiva riguarda Benevento, Ravenna, Virtus Entellas, Sassuolo, Reggiana,Piacenza, Ascoli, Cus Chieti, Cremonese, Pino di Matteo C5, PortogruaroHellas Verona, Atalanta e Chievo.

I NOMI – I ventisei tesserati (giocatori, dirigenti, tecnici ed ex) soggetti al deferimento sono: Erodiani, Parlato, Bellavista, Buffone, Bressan, Gervasoni, Micolucci, Signori, Sommese, Tuccella, Furlan, Bettarini, Fabbri, Gibellini, Santoni, Manfredini, Tisci, Doni, Deoma, Zaccanti, Veltroni, Rossi, Ciriello, Quadrini e Saverino. I deferimenti sono stati posti in essere sulla base degli atti dell’indagine condotta dalla procura di Cremona e della successiva attività istruttoria.

LO SCANDALO
 – Lo scandalo sul calcioscommesse arrivò alla ribalta delle cronache lo scorso 2 giugno quando la polizia della città lombarda eseguì 16 arresti, facendo seguito all’indagine avviata dopo la denuncia contro ignoti sporta dalla Cremonese per i malori accusati da alcuni suoi giocatori in seguito alla partita vinta contro la Paganese per 2 a 0 il 14 novembre 2010. Secondo l’accusa fu l’allora portiere Marco Paoloni a sciogliere nell’acqua delle borracce dei compagni un ansiolitico per falsare il risultato del match.
Quello sulle partite truccate sarà un processo veloce per permettere il regolare svolgimento dell’inizio del campionato: lunedì prossimo arriverà la sentenza della Disciplinare, mentre quella definitiva da parte della Corte di giustizia sportiva entro ferragosto.

ATALANTA E CHIEVO A RISCHIO
 – Rischiano soprattutto l‘Atalanta che, oltre alla responsabilità oggettiva, sarà giudicata anche per il coinvolgimento di alcuni suoi giocatori, a iniziare dal capitanoCristiano Doni. Per i bergamaschi in ballo la promozione in A, anche se i giudici potrebbero protendere verso una forte penalizzazione in termini di punti in classifica.

A titolo personale rischiano invece la squalifica minima di tre anni molti giocatori ed ex tra cui Beppe Signori, Thomas Manfredini, Cristiano Doni e Marco Paoloni.

http://sport.virgilio.it/