Abidal, sospiro di sollievo L’operazione è riuscita

Il difensore francese del Barça, a cui è stato diagnosticato un tumore al fegato, è stato sottoposto con successo a un intervento chirurgico a Madrid. Secondo i medici il tumore è stato completamente asportato e potrebbe lasciare l’ospedale tra una settimana

Eric Abidal esulta con Leo Messi dopo un gol. Reuters

BARCELLONA (Spagna), 17 marzo 2011 – Ottime notizie per Eric Abidal. Il difensore francese del Barcellona, 31 anni, a cui nei giorni scorsi è stato diagnosticato un tumore al fegato, è stato sottoposto con successo ad intervento chirurgico. Lo ha reso noto un comunicato del Barcellona.

TRE ORE — Secondo i medici l’operazione, durata circa tre ore, si è svolta senza particolari problemi e la massa tumorale è stata asportata. E’ ovviamente presto per azzardare qualsiasi tipo di prognosi, ma se il decorso post-operatorio dovesse essere regolare, l’ex giocatore del Lione potrebbe essere dimesso già tra una settimana.

Gasport

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La Stramilano: quarant’anni di corse per la città

Domenica 27 marzo le strade della città ritrovano la gara podistica cittadina più amata d’Italia. Tre le gare in programma: mezza maratona per agonisti, 10 km per tutti (previsti 50mila podisti), 5 km per bambini e famiglie

L’appuntamento è fissato per domenica 27 marzo, quando la quarantesima edizione dellaStramilano riempirà, come è ormai consuetudine le strade della città. Da una parte gli atleti, sono previsti 50mila podisti, e dall’altra i cittadini desiderosi di partecipare all’evento sportivo dell’anno milanese. Anche quest’anno la manifestazione si articolerà in tre distinte gare.

Anzitutto la Stramilano agonistica, sulla distanza classica della mezza maratona (21,097 km) chepartirà alle 10.45 dal Castello Sforzesco e si concluderà all’Arena Civica – un percorso tutto pianeggiante e per questo molto veloce – e vedrà la partecipazione di alcuni tra i maggiori specialisti al mondo di questa distanza.

In secondo luogo la Stramilano di 10 chilometri che vedrà la partecipazione di oltre 50mila podisti che non vorranno rinunciare a partecipare alla corsa non competitiva più famosa d’Italia. Anche in questo caso l’arrivo sarà all’Arena, ma la spettacolare partenza, fissata per le ore 9, sarà invece in piazza Duomo. A dare il via sarà il solito colpo di cannone del reggimento di Artiglieria a cavallo “Voloire” che, anche per ricordare i 150 anni dell’Unità d’Italia vestirà le proprie uniformi storiche. Presente sarà anche la fanfara dei Bersaglieri dellacaserma Manara. Per regolamento, questa gara dovrà essere conclusa entro cinque ore, un tempo comunque necessario a percorrere il tragitto anche con un’andatura “tranquilla”. 

Infine la cosiddetta “Stramilanina”, dedicata ai bambini e alle famiglie. Anche qui partenza dal Duomo, alle ore 9.45, e arrivo all’Arena, per una distanza, però, ridotta a cinque chilometri. A metà percorso sarà previsto un punto di ristoro e a fine gara i più piccoli potranno recuperare le forze spese durante la corsa godendo di giochi e animazioni varie.

http://milano.virgilio.it/primopiano/stramilano-quaranta-anni.html

Bayern 2 Inter 3

Grande Inter: che impresa! È l’unica italiana che passa
© REUTERS/MICHAELA REHLE

I nerazzurri vincono 3-2 in casa del Bayern (gol di Eto’o, Sneijder e Pandev) e si qualificano per i quarti di Champions al termine di una partita incredibile e ricca di emozioni. A Van Gaal non bastano Gomez e Mueller

MONACO DI BAVIERA, 15 marzo – Incredibile impresa dell’Inter che, nel ritorno degli ottavi di finale della Champions League, si impone 3-2 in casa del Bayern Monaco ribaltando l’1-0 subìto all’andata a S. Siro. I nerazzurri, unica squadra italiana, si qualificano per i quarti e beffano nuovamente i baveresi, sconfitti nella finalissima della scorsa stagione. La straordinaria vittoria interista porta le firme di Eto’o, che apre le marcature al 3′, di Sneijder, che trova il gol del 2-2 nella ripresa, e di Pandev, che a tre minuti dal termine dei tempi regolamentari segna il gol-qualificazione. Grande festa per Leonardo e l’Inter, mentre resta tanto amaro in bocca a Van Gaal e al Bayern. I tedeschi, infatti, dopo aver rimontato lo svantaggio iniziale con Gomez ed Eto’o, sprecano troppe occasioni e subiscono la più cocente delle eliminazioni.

SUBITO ETO’O – Gli inconvenienti di inizio match sono Zanetti ko all’ultimo per un attacco febbrile (al suo posto Thiago Motta) e Milito in tribuna, ma L’Inter parte come meglio non potrebbe. Dopo appena tre minuti, infatti, è già in vantaggio grazie al gol di Eto’o. Il camerunense si conferma vera arma in più di questa stagione e, sul filo del fuorigioco, sorprende la lenta difesa bavarese e supera Kraft da pochi passi, per poi esultare con Nagatomo sventolando una bandiera del Giappone. Avvio in discesa e Inter pronta a giocarsela alla pari con i padroni di casa. Il Bayern, però, non si scompone dopo il gol-lampo dei nerazzurri, e parte a testa bassa a caccia del pareggio. Robben a destra e Ribery a sinistra sono due spine nel fianco dell’Inter, che fatica anche a contenere il mobilissimo Gomez. I nerazzurri restano, invece, sempre pericolosi quando si spingono in avanti. Il Bayern a trazione anteriore, infatti, concede parecchio in difesa. Dopo lo spunto iniziale, però, l’Inter non riesce a trovare gli spazi giusti per colpire. 

RISPOSTA BAYERN – Il Bayern, invece, continua il forcing e al 21′ agguanta il pari sul quale pesa l’errore di Julio Cesar che respinge malamente un tiro di Robben dal limite. Sulla palla si avventa Gomez che, spalle alla porta, trova il gol dell’1-1. La gara si accende definitivamente, e i bavaresi continuano a spingere. L’Inter appare stordita, ed è anche sfortunata al 31′ quando Thiago Motta serve inavvertitamente Mueller che supera Julio Cesar e completa la rimonta tedesca. Poco dopo Ribery sfiora il 3-1 ma questa volta Julio Cesar si riscatta. La squadra di Leonardo prova a rispondere con Sneijder che regala una gran palla a Stankovic. Il serbo viene anticipato all’ultimo da Kraft (che sembra intervenire sul pallone). I problemi veri, per i nerazzurri, restano in difesa, dove Robben, Ribery e Gomez continuano a creare enormi pericoli e vanno più volte vicini al terzo gol.

MOSSA COUTINHO – Bayern intraprendente anche in avvio di rirpesa, ma l’Inter sembra aver preso le misure ai bavaresi, e Leonardo decide di “rischiare” Coutinho al posto di Stankovic. Una mossa azzeccata, che consente ai nerazzurri di spingersi in avanti con maggiore convinzione, rischiando però qualcosa sulle ripartenze dei tedeschi. Il Bayern, comunque, non concretizza le numerose occasioni da gol create, e permette all’Inter di tornare in partita al 63′: Eto’o serve Sneijder che con un potente destro rasoterra realizza il gol del 2-2. 

CHE IMPRESA! – E’ il segnale della riscossa per i nerazzurri che, poco dopo, sfiorano il 3-2 con Pandev, la cui girata di sinistro termina di poco alta. Van Gaal, intanto, inserisce forze fresche con Altintop al posto di Robben. La stancezza, infatti, comincia a farsi sentire, e il Bayern deve difendersi dalle inziative dell’Inter che con un gol si garantirebbe la qualificazione. Lo sfiora Sneijder, con un tiro rimpallato sfortunatamente da Pandev, mentre sul fronte opposto i padroni di casa non concretizzano almeno due ottime azioni in contropiede. Non sbaglia, invece, Pandev che all’87’, sull’ennesima streptiosa azione di Eto’o, trova il clamoroso gol del 3-2 che regala all’Inter una strepitosa qualificazione ai quarti di finale.

Schiavone, che impresa! Vince il Roland Garros

Francesca Schiavone regina di Parigi

Prima vittoria di un’italiana in una prova del Grande Slam

PARIGI – Francesca Schiavone sul trono di Parigi. La tennista milanese si e’ aggiudicata il Roland Garros, il piu’ importante torneo del mondo sulla terra battuta, battendo in finale l’australiana Samantha Stosur, numero 7 del mondo, col punteggio di 6-4 7-6 (2) in un’ora e 37′. E’ la prima vittoria di una tennista italiana in una prova del Grande Slam.

Lacrime di felicita’ per Francesca Schiavone, fresca vincitrice del Roland Garros. La milanese all’errore della sua avversaria che le ha regalato la vittoria nel piu’ importante torneo del mondo su terra battuta, ha alzato le braccia al cielo agitandole in segno di incredulita’ per poi gettarsi, esausta e felice, a terra portandosi le mani al viso prima di baciare la terra del campo centrale Philippe Chatrier del Roland Garros. Quindi la Schiavone ha raggiunto il gruppo di amici e parenti che per tutto l’incontro l’ha incoraggiata e si e’ stretta in un abbraccio col suo allenatore Corrado Barazzutti.

EMOZIONE SCHIAVONE, LA MIA GIOIA PIU’ GRANDE – ”E’ la gioia piu’ grande della mia carriera, e’ incredibile. Tutto e’ andato per il verso giusto, ma oggi ero piu’ aggressiva della mia avversaria”: queste le prime parole alla tv francese dell’emozionatissima Francesca Schiavone, reduce dall’impresa del primo Roland Garros conquistato per i colori italiani a Parigi.
CON SCHIAVONE QUATTRO SUCCESSI ITALIA IN SLAM – La straordinaria impresa al Roland Garros di Francesca Schiavone, prima italiana a vincere una prova del Grande Slam, fa pendere la bilancia degli azzurri in positivo nelle finali dei tornei di tennis piu’ prestigiosi, 4 successi e 3 sconfitte. Prima di Francesca Schiavone sei volte un tennista italiano era riuscito nell’impresa di arrivare in finale in un torneo del Grande Slam, sempre in campo maschile, e sempre sulla terra rossa del Roland Garros. Il bilancio era fino ad oggi di 3 vittorie e tre sconfitte.
L’impresa di arrivare in finale e’ riuscita quattro volte a Nicola Pietrangeli, capace di aggiudicarsi il piu’ importante torneo su terra battuta nel 1959 (in finale sul sudafricano Vermaak) e nel 1960 (vittorioso sul cileno Ayala) e finalista nel 1961 e nel 1964, sconfitto in entrambi i casi dallo spagnolo Manolo Santana. Ma prima di lui fu Giorgio De Stefani, uno dei pionieri del tennis azzurro, il primo italiano ad arrivare in finale a Parigi, era il 1932. Fu sconfitto dal francese Cochet.
Nel 1976 Adriano Panatta e’ stato l’ultimo italiano prima della Schiavone ad arrivare in finale a Parigi e allora le cose andarono bene: Panatta si aggiudico’ il torneo battendo l’americano Solomon.

21 maggio 1904 – A Parigi viene fondata la FIFA

FIFA

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bussola Disambiguazione – Se stai cercando altri significati dell’acronimo FIFA, vedi FIFA (disambigua).
Fédération Internationale de Football Association
Logo Fédération Internationale de Football Association

Disciplina Football pictogram.svg Calcio
Fondazione 1904
Giurisdizione Mondiale
Federazioni affiliate 208
Confederazione CIO
ASOIF
Sede Bandiera della Svizzera Zurigo
Presidente Bandiera della Svizzera Joseph Blatter
Motto For the good of the Game
Sito ufficiale http://www.fifa.com
Visita il Portale:Calcio

La Fédération Internationale de Football Association (ing. International Federation of Football Associationsit. Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche), più nota con l’acronimo FIFA, è la federazione internazionale che governa lo sport del calcio. La sua sede si trova a Zurigo, in Svizzera. L’attuale presidente è lo svizzero Joseph Blatter.

La federazione fu fondata a Parigi il 21 maggio 1904. Attualmente si occupa di tutte le manifestazioni intercontinentali di calcio, ma anche di calcio a 5beach soccer e del torneo del videogame EA Sports dedicato al calcio, FIFA 10.

L’evento più importante è sicuramente il Campionato mondiale di calcio, che premia il vincitore con l’ambito trofeo della Coppa del Mondo. Tale torneo viene disputato ogni quattro anni, e la federazione ha il compito di scegliere paese organizzatore che ospita la fase finale della manifestazione.


Confederazioni

Bandiera della FIFA.

Alla FIFA fanno capo le 6 diverse confederazioni a cui spetta l’organizzazione e la supervisione dell’attività sportiva nei vari continenti:

  1. CONMEBOL – (Sud America) – Presidente: Bandiera del Paraguay Nicolas Leoz
  2. AFC – (Asia) – Presidente: Bandiera del Qatar Mohammed Bin Hammam
  3. UEFA – (Europa) – Presidente: Bandiera della Francia Michel Platini
  4. CAF – (Africa) – Presidente: Bandiera del Camerun Issa Hayatou
  5. CONCACAF – (Nord America) – Presidente: Bandiera di Trinidad e Tobago Jack Austin Warner
  6. OFC – (Oceania) – Presidente: Bandiera di Tahiti Hon Reynald Temarii
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Federazioni appartenenti alla FIFA.

Presidenti

Anno Presidente
19041906 Bandiera della Francia Robert Guérin
19061918 Bandiera dell'Inghilterra Daniel Burley Woolfall
19211954 Bandiera della Francia Jules Rimet
19541955 Bandiera del Belgio Rodolphe Seeldrayers
19551961 Bandiera dell'Inghilterra Arthur Drewry
19611974 Bandiera dell'Inghilterra Stanley Rous
19741998 Bandiera del Brasile João Havelange
1998 Bandiera della Svizzera Joseph Blatter

Squadre non appartenenti alla FIFA

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

16 Maggio 2004 Roberto Baggio gioca la sua ultima partite in Serie A e conclude cosi la sua grande carriera di calciatore

Roberto Baggio

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3by2white.svg Roberto Baggio Football pictogram.svg
Baggio1987.jpg
Baggio con la maglia della Fiorentina nel 1987
Dati biografici
Nome Roberto Baggio
Nato 18 febbraio 1967
Caldogno
Paese bandiera Italia
Altezza 174 cm
Peso 73 kg
Dati agonistici
Disciplina Calcio
Ruolo Trequartistaattaccante
Ritirato 16 maggio 2004
Carriera
Giovanili
1974-1980
1980-1982
600px Rosso e Granata.png Caldogno
Lanerossi Vicenza L.R. Vicenza
Squadre di club1
1982-1985 Lanerossi Vicenza L.R. Vicenza 36 (13)
1985-1990 600px Viola con giglio Rosso su sfondo Bianco.png Fiorentina 94 (39)
1990-1995 600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus 141 (78)
1995-1997 600px Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png Milan 51 (12)
1997-1998 600px Rosso e Blu (Strisce) con croce Rosso e Giallo.png Bologna 30 (22)
1998-2000 600px Nero e Azzurro (Strisce)2.png Inter 41 (9)
2000-2004 600px Blu e Bianco (V sul petto).png Brescia 95 (45)
Nazionale
1988-2004 Bandiera dell'Italia Italia 56 (27)
Palmarès
W.Cup.svg Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990
Argento Stati Uniti 1994
1 Dati relativi al solo campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 novembre 2007
« I rigori li sbagliano soltanto quelli che hanno il coraggio di tirarli. »
(Roberto Baggio[1])

Club [modifica]

Competizioni nazionali [modifica]

Juventus: 1994-1995
Milan: 1995-1996
Juventus: 1994-1995

Competizioni internazionali [modifica]

Juventus: 1992-1993

Individuali [modifica]

1985
1990
1993
1993
1991
1993
1993
1993
2001
2001
Calciatore più amato dai tifosi: 2002
2003