Cosa provoca il carcinoma della testa e del collo?

Sappiamo che i carcinomi non sono infettivi. Il carcinoma della testa e del collo non può essere trasmesso come il raffreddore o la tosse. Tuttavia, sappiamo ben poco sulle sue cause.

Ad ogni modo, sappiamo che alcuni fattori aumentano le probabilità di sviluppare un carcinoma della testa e del collo, tra i quali:

  • Il fumo
  • Masticazione di tabacco, betel, pan o gutkha
  • Consumo elevato di alcool
  • Alimentazione poco equilibrata

In alcuni tumori maligni, sembra esserci un legame con alcuni fattori scatenanti specifici. Ad esempio, il carcinoma della rinofaringe è stato collegato al virus Epstein-Barr (EBV), un virus estremamente comune responsabile anche della febbre ghiandolare (mononucleosi). Da solo l’EBV non provoca il cancro e non è noto il motivo per cui in alcune persone è associato al tumore, mentre in altre solo ad un’infezione.

Sappiamo inoltre che il carcinoma della testa e del collo è più comune negli uomini e nelle persone di età superiore ai 55 anni.

IL TUMORE ALLA LARINGE

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L’incidenza del carcinoma laringeo è relativamente bassa ed è più frequente nell’uomo. L’individuo che è ammalato di tumore alla laringe deve essere sottoposto ad un intervento di laringectomia totale. Ciò determina l’asportazione dell’organo della voce,
LE CAUSE
  • Il fumo.
  • L’alcool.
  • I fattori ambientali.
  • Predisposizione ereditaria.
  • Pregresse infezioni da herpes simplex
Il sintomo più frequente che caratterizza il tumore della laringe che coinvolge le corde vocali è la disfonia (voce rauca). All’inizio tale disturbo è saltuario ma tende a farsi più frequente fino a trasformarsi in una vera e propria afonia (mancanza completa della voce). Quando non sono colpite le corde vocali si ha disfagia (difficoltà nella deglutizione). Più il tumore è esteso più la deglutizione difficoltosa e si può inoltre avvertire l’irradiarsi del dolore all’orecchio. Il primo sintomo, talvolta, è costituito dall’aumento di volume di uno o più linfonodi situati nella parte superiore del collo.
ESAMI DA FARE
  • Esame obiettivo
  • Laringoscopia indiretta
  • Laringoscopia con fibre ottiche
  • Laringoscopia in sospensione
INTERVENTO CHIRURGICO
    1. Laringectomia parziale nel quale si mantengono le funzioni fisiologiche quali la respirazione, fonazione e deglutizione
    2. Laringectomia totale è effettuata in tutti i casi in cui il tumore è esteso e non permette un intervento conservativo. Consiste nell’asportazione completa della laringe con svuotamento mono o bi-latero cervicale. Il paziente, dopo quest’intervento, dovrà respirare dallo stoma.
    3. Laringectomia ricostruttiva consiste nel conservare la continuità delle vie aeree evitando il tracheostoma permanente, quindi, il paziente dopo un opportuno periodo di riabilitazione potrà riacquistare una voce accettabile.
ALIMENTAZIONE
Per quanto riguarda l’alimentazione bisogna sempre ricordarsi di mangiare con calma, ricordarsi di fare i bocconi piccoli e di masticare i cibi a lungo. Inoltre, bisognerà adottare delle piccole precauzioni come evitare cibi troppo caldi i troppo freddi e anche quelli molto piccanti.
PROTEZIONE DELLO STOMA
A seguito di un intervento di laringectomia alcune funzioni della persona sono alterate. Infatti, poiché l’aria inspirata non è più filtrata dal naso e quindi umidificata, l’inconveniente in cui si può incorrere è la secchezza della mucosa e la formazione di croste. Per questo la cura e la protezione dello stoma è di grande importanza per il paziente laringectomizzato.
Per raggiungere questo obiettivo sono stati realizzati alcuni ausilii:
  1. Per il lavaggio e la pulizia dello stoma: eseguire con un flaconcino spray riempito di soluzione fisiologica.
  2. Filtro di protezione: questo filtro di protezione, costituito da schiuma poliuretanica viene posto davanti allo stoma.
  3. Protezione dello stoma: questo bavaglino viene utilizzato per coprire lo stoma su cui è stato posizionato il filtro.
  4. Il davantino: è sempre in cotone e si indossa in caso di camicia con il collo aperto, sopra il bavaglino ed al filtro.
LA GESTIONE DELLA CANNULA
La cannula deve sempre essere pulita e sterilizzata mediante bollitura.
Le cannule tracheali sono composte da una parte esterna, da una controcannula interna e da un mandrino che viene impiegato per introdurre la cannula nel tracheostoma.
Pulire la controcannula è importantissimo poiché libera la cannula dalle secrezioni senza doverla rimuovere ogni volta. Bisogna stare attenti alle gocce di acqua all’interno delle cannule poiché se entrassero in trachea potrebbero provocare violenti accessi di tosse.
La cannula è bene pulirla una o due volte al giorno.
MATERIALE PER L’INSERIMENTO DELLA CANNULA:
1. rettangolo spugnoso
2. fettuccia
3. olio gomenolato al 3%
4. pomata
IGIENE
Il tracheoma, anche durante il momento di igiene, deve essere sempre mantenuto protetto e lo si può fare attraverso alcuni accorgimenti:
  1. E’ possibile fare la doccia utilizzando di preferenza quella con lo spruzzino staccabile
  2. E’ possibile fare il bagno ma senza immergersi fino al tracheostoma ed evitando l’acqua troppo calda.
  3. Evitare di spruzzare profumi davanti al tracheoma
  4. Quando ci si rade, evitare la penetrazione dei peli nel tracheostoma
  5. Quando ci si lava i capelli tenere la testa abbassata in avanti o all’indietro.
  6. Lavarsi i denti frequentamente.
PER QUANTO RIGUARDA L’AMBIENTE
  1. Evitare gli ambienti fumosi, polverosi
  2. Evitare l’esposizione a correnti d’aria o con temperature elevate
  3. Prendere il sole rimanendo sotto l’ombrellone o indossando un cappello a falde molto larghe, evitando di stare in spiaggia quando il vento solleva la sabbia.
LA COMUNICAZIONE
Nel primo periodo è bene che il paziente laringecstomizzato per comunicare utilizzi una lavagnetta su cui scrivere. L’errore più grande che non deve fare è quello di bisbigliare. Trascorso questo periodo esistono scuole apposite di rieducazione alla parola imparano a parlare con voce esofagea
GLI ESERCIZI
  1. Fare impacchi caldi al collo
  2. lt;li style=”text-align: justify;”>Massaggiare la zona del collo-spalle del collo-torace
  3. Palpare leggermente la zona del collo fino provocare colpi di tosse per eliminare eventuali depositi di catarro formatasi durante la notte
  4. Ruotare lentamente la testa verso destra e verso sinistra
  5. Effettuare movimenti rotatori con la lingua intorno ai denti
  6. Spingere la punta della lingua quanto più indietro possibile
LE ALTERNATIVE A RIPRISTINARE LA VOCE SONO:
  1. Protesi tracheo esofagea
  2. Laringofono o elettrolaringe
  3. Amplificatore con allarme è indispensabile per richiedere attenzione in situazioni critiche
LA PSICOLOGIA
In tutta la fase riabilitativa della persona laringectomizzata è bene che i familiari gli diano conforto poiché è di grande importanza e può aiutare moltissimo soprattutto per il reinserimento sociale.
La famiglia dovrebbe riuscire a comprendere i sentimenti del congiunto e stabilire un vero rapporto d’alleanza e complicità ascoltandolo.
Importante è costruire un rapporto di supporto e di fermezza.
CONSIGLI PER I FAMILIARI
1. Comprensione
2. Non eccedere
3. Non avere una considerazione eroica
4. Per superare problemi di depressione e sofferenza far notare le piccole cose della vita quotidiana evitando grandi temi

Ecco degli utili consigli per chi lavora o ha problemi con la voce

 

Bevete più acqua che potete

Le corde vocali hanno bisogno molta acqua. Purtroppo l’acqua che beviamo non riesce a toccarle direttamente perché i solidi e i liquidi scendono nell’esofago e non nella trachea (ovvero dove risiedono le nostre corde vocali). Quindi l’unico modo per inumidirle è dall’interno, attraverso il flusso sanguigno. La maggior parte dei dottori consiglia a chiunque di bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno, meglio se lontano dai pasti.

Niente latte col miele o tè con limone

Contrariamente alle vecchie usanze dei nostri nonni le bevande con caffeina (il tè contiene teina che è molto simile) o a base di latticini accelerano la produzione di muco (noto come catarro) che può dare fastidio quando si canta per sessioni prolungate. Inoltre i liquidi caldi fanno dilatare le corde vocali e di tutto l’apparato respiratorio (idem per le bevande troppo fredde che lo fanno contrarre). Infine il limone e gli altri agrumi accelerano la produzione di saliva e di muco, il che non è proprio l’ideale quando si deve cantare.

Smettete di fumare

Il fumo della sigaretta passa direttamente a contatto con le corde vocali, asciugandole e scaldandole. Se volete parlare o cantare più a lungo di quello che riuscite fumando, smettendo noterete molti vantaggi. I benefici appariranno dopo qualche mese ma ve ne accorgerete sicuramente!

Imparate la respirazione diaframmatica

Non è troppo complicato impararla e oltretutto ne beneficerà tutto il corpo. Questo tipo di respirazione è quella che utilizzano tutti i neonati e che voi stessi avete adoperato nei primi anni di vita. Se disgraziatamente avete smesso di utilizzarla al meglio potete sempre recuperarla. Bastano pochi e semplici esercizi quotidiani per riuscirci!

I muscoli addominali devono supportare il corpo e non la voce

Molte persone hanno imparato male la respirazione diaframmatica e pensano che sia tutta una questione di muscoli addominali e tendono a irrigidirli mentre cantano. Non c’è niente di più sbagliato perché impedite all’aria di uscire liberamente e al vostro corpo di risuonare. Per cantare bene bisogna imparare a rilassare quasi tutti i muscoli del proprio corpo.

Ricordatevi di scaldare la voce

Avete mai visto un corridore partire senza prima scaldare i muscoli? Imparate a scaldare la voce prima di cantare o prima di un discorso. Bastano pochi e semplici esercizi che durano non più di qualche minuto. Alcuni sono anche silenziosi e discreti.

Il fiato deve essere sempre correttamente dosato

Il fiato che arriva alle corde vocali non è mai casuale. Occorre imparare a dosarlo perché troppo fiato asciuga le corde vocali mentre se fosse insufficiente avreste la voce crepitante. La maggior parte delle persone ha correntemente questo tipo di problema mentre parla e va incontro a potenziali problemi.

Imparate a riposare la voce

Imparate a lasciare riposare la voce. Anche questa è un’arte da apprendere perché imparando a gestire la propria voce riuscirete a mantenere le corde vocali più rilassate anche parlando lo stessono numero di ore di prima. Pensate che alcuni cantanti rimangono in quasi totale silenzio nei giorni precedenti un concerto.

Evitate di sovrastare la voce degli altri o i forti rumori di fondo

Quando il rumore di fondo o il brusio delle altre persone è troppo elevato per parlare. L’orecchio tende a compensare e se non fate attenzione rischiate di trovarvi a urlare senza accorgervene.

Evitate di schiarirvi la voce

La maggior parte delle persone è convinta che schiarirsi la voce aiuti a rimuovere il muco dalle corde vocali. In realtà lo sposta solamente verso l’alto e la gravità lo riporterà inevitabilmente verso il basso. Occorre imparare altri metodi per rompere l’ansia da prestazione.

Evitate di bere alcolici o di utilizzare gocce a base alcolica se dovete usare la voce

Gli alcolici sono dei vasodilatatori e quindi fanno scaldare le corde vocali in maniera errata. In realtà appena passa l’effetto dell’alcool vi troverete con le corde fredde e pronte ad avere ogni tipo di problema.

Imparare a usare la voce non richiede talento

Quando imparate a utilizzare la vostra voce modificherete la percezione che gli altri hanno di voi, anche solo parlando. Chiunque può imparare a cantare e combattere il blocco del palcoscenico, il talento musicale completerebbe il tutto rendendovi una persona del tutto speciale e capace di grandi cose.

Tenete un diario quotidiano

Se avete problemi alla voce, come abbassamenti della voce, catarro alle corde vocali, irritazione o infiammazione alle corde vocali, oppure noduli alle corde vocali, non cercate inutilmente rimedi perché sono le cause quelle da individuare. Segnate su un diario tutto quello che mangiate, bevete, quello che fate e in che condizioni ambientali vi trovate e vedrete che sarà più facile individuarle.