La conferenza di Guidolin su UdineseCalcio.tv

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E’ un Guidolin orgoglioso per la bella prestazione dei suoi ragazzi, ma allo stesso tempo rammaricato per la sconfitta immeritata quello che si presenta in conferenza stampa, nel dopogara di Arsenal-Udinese. “A volte – ha spiegato – basta una palla gol per segnare, altre non bastano cinque o sei occasioni. E’ andata così, non abbiamo saputo essere concreti. Ma – ha assicurato – è ancora tutto aperto”. 

 


 

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ASPETTANDO LONDRA – L’attesa è finita, carica!

Il conto alla rovescia è finito, la missione Londra è ufficialmente entrata nel vivo con tutto il suo
carico di emozioni, tipiche di una grande sfida in uno dei teatri più belli dell’intero continente,
l’Emirates Stadium, che ha sostituito, ormai da anni, il leggendario Highbury, teatro di mille battaglie
tra i Gunners e le squadre italiane.
Il match di domani è un crocevia tanto importante quanto storico per l’Udinese, che proverà a ripetere
l’exploit della stagione 2005-06, quella della prima apparizione nella massima competizione
continentale.
La terra dell’ammiraglio Nelson è un fortino difficile da raggirare e da far saltare perché vanta grande
classe ed esperienza sul campo di battaglia e, cosa non da tutti, il suo comandante, Arsene Wenger,
non ha alcuna intenzione di sottovalutare l’impegno come già fatto trapelare dalle dichiarazioni post
sorteggio.

Le armate bianconere, guidate da Guidolin e capitanate da Totò Di Natale, che in questa estate
hanno mietuto vittime importanti lungo il percorso che porta in Inghilterra – Bordeaux e Marsiglia su
tutti – hanno dimostrato di essere pronte al primo assalto all’Europa che conta consci dei propri mezzi
e con grande rispetto dell’avversario, ma non intimoriti.

L’attesa sta per finire, l’inizio della battaglia è ormai prossimo.

E’ CACCIA AL BIGLIETTO PER LONDRA

08 agosto 2011 20:37
“Siete motivo di grande orgoglio per la città e per tutto il Friuli”. Anche il sindaco di Udine, a pochi giorni dalla sfida contro l’Arsenal per i preliminari di Champions ha voluto fare i complimenti all’Udinese: “Sono certo che saprete rappresentare al meglio i colori bianconeri – ha detto il primo cittadino Honsell-. Udine vi è vicina”. Intanto in città già impazza la corsa per accaparrarsi un biglietto per la sfida contro l’Arsenal in programma il prossimo martedì 16 agosto. Un prezzo seciale è stato riservato agli abbonati che avranno diritto ad uno sconto del 40% rispetto al prezzo ordinario.

FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE 2011. Guardiola batte nuovamente Ferguson. Il Barca sale sul tetto d’Europa.

(foto Getty Images)

Al Wembley Stadium va in scena la replica della finale di Champions League 2009 tra Manchester United e Barcellona. Ferguson è convinto di portare la coppa  a casa, dicendo sicuro che questa volta l’epilogo sarà differente. Dall’altro lato, Guardiola vuole vincere la sua seconda Champions League. In casa United, Ferguson si affida ai suoi fedelissimi Giggs e Rooney; mentre per i blaugrana, Guardiola metterà in campo il classico 4-3-3, con la sorpresa Abidal in campo.

FORMAZIONI

Barcellona (4-3-3):V.Valdes,D.Alves,Mascherano,Pique,Abidal,Busquets,Xavi,Iniesta,Messi,Villa,Pedro. A disposizione: Olazabal,Maxwell,Thiago Alcantara,Puyol,Adriano,Keita,Afellay. All.Guardiola

Manchester Utd (4-4-2): Van der Sar,Fabio,Ferdinand,Vidic,Evra,Valencia,Carrick,Giggs,Park,Rooney,Hernandez. A disposizione: Kuzczkaz,Smalling,Rafael,Nani,Scholes,Anderson,Owen,Berbatov. All.Ferguson

Arbitro: Viktor Kassai

Guardalinee: Gabor Eroes /Gyoergy Ring

Quarto uomo: Istvan Vad

MARCATORI: 27′ Pedro33′ Rooney, 53′ Messi,70′ Villa

 

PRIMO TEMPO

1′ Calcio di inizio

4′ In queste prime battute, il Manchester Utd sembra essere più pimpante.

8′ Pericoloso lo United: lancio lungo dalla difesa, che mette Rooney davanti alla porta, ma Valdes anticipa tempestivamente l’attaccante inglese.

15′ Azione manovrata del Barcellona, che porta al cross Xavi, sul quale Pedro anticipa Ferdinand ma il suo piatto destro non inquadra la porta.

19′ In questi ultimi minuti il Barcellona sembra aver preso il comando del gioco, con il suo consueto possesso palla.

20′ Brividi per i tifosi inglesi: dal limite dell’area Villa trova lo spazio per calciare. Il suo fendente destro fa la barba al palo.

21′ Ancora Villa, liberato da Xavi, lascia partire un diagonale dalla destra sul quale Van der Sar è bravo a bloccare la sfera.

27′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Barcellona 1 Manchester 0!! Grandissima palla di Xavi, che mette Pedro a tu per tu con Van der Sar. L’attaccante spagnolo è bravissimo a rimanere freddo e trafiggere sul suo palo il portierone olandese.

(foto Getty Images)

33′ GOOOOOOOOOOOOOOOOL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Immediata la risposta dello United: triangolo stretto tra Rooney e Giggs, palla di nuovo all’inglese che di prima intenzione la piazza nell’angolino alto con il piatto destro. Barcellona 1 Manchester 1.

(foto Getty Images)

39′ Tiro di Iniesta dai 25 metri troppo centrale per impensierire Van der Sar.

43′ Grandissima occasione per il Barcellona: tunnel di Messi ai danni di Carrick,che taglia in due la difesa inglese, allarga sulla destra per Villa, che gli rende la palla in mezzo all’area. L’argentino riesce soltanto a sfiorarla. Manchester graziato.

45′ FINE PRIMO TEMPO.

Partita molto intensa da ambo le parti, dove è il Barcellona a fare il gioco e lo United che cerca di chiudere tutti gli spazi e ripartire velocemente. Al fischio di metà gara siamo ancora in situazione di pareggio. L’assegnazione della Champions 2011 è ancora in bilico.

SECONDO TEMPO

1′ Calcio di inizio

2′ Migliore inizio del Barcellona che in 2 minuti hanno collezionato due calci d’angolo.

7′ Che occasione per il Barca: grandissima palla di Iniesta per Dani Alves, che defilato sulla destra impegna seriamente Van der Sar. Sulla respinta Messi non riesce ad imprimere la giusta forza per depositare la palla in rete.

8′ GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL!!!!!!!!!!!!!!!! MESSI RIPORTA AVANTI IL BARCELLONA: l’argentino,partendo da destra,si accentra, si porta la palla sul sinistro e lascia partire un tiro che fulmina Van de Sar. Barcellona 2 Manchester 1.

(foto Getty Images)

14′ Ammonito Dani Alves per un entrata in ritardo su Evra.

16′ Ammonizione anche per Carrick per gioco scorretto.

18′ Tiro centrale di Messi, Van der Sar blocca in due tempi.

20′ Magistrale azione del Barcellona che con tre passaggi arriva in porta: Xavi allarga per Dani Alves, che pesca in mezzo Messi. L’argentino tenta la magia di tacco ma Fabio salva sulla linea.

22′ Gran bordata di Iniesta dai 25 metri, Van der Sar si salva in calcio d’angolo.

23′ Ancora Iniesta che impensierisce Van der Sar con un’autentica bordata. Tiro comunque troppo centrale.

24′ Sostituzione per il Manchester United: Nani rileva l’infortunato Fabio.

25′ GOOOOOOOOOOOOOOOOL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Capolavoro di Villa, che con un bellissimo destro a giro la mette li dove Van der Sar non può arrivare. Barcellona 3 Manchester 1.

(foto Getty Images)

30′ Sostituzione per lo United: entra Scholes esce Carrick.

34′ Ammonizione per Valencia.

39′ Tiro di poco fuori di Nani. Sulla rimessa dal fondo, ammonizione per Valdes per perdita di tempo.

40′ Sostituzione Barcellona: fuori l’autore del terzo gol Villa, dentro Keita.

42′ Seconda sostituzione blaugrana: Puyol da il cambio a Dani Alves.

3 minuti di recupero.

46′ Iniesta tenta l’eurogol con un pallonetto di prima intenzione che per poco non sorprende Van der Sar.

47′ Ultima sostituzione per il Barcellona: entra Afellay, esce Pedro.

FISCHIO FINALE. Il Barcellona è Campione d’Europa per la quarta volta nella sua storia,seconda Champions conquistata nelle ultime 3 edizioni. I blaugrana fanno loro la partita grazie al gioco che lo ha contraddistinto negli ultimi tre anni, grazie alla guida di Pep Guardiola, che batte nuovamente sir Alex Ferguson.

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UDINESE FESTEGGIA LA CHAMPIONS, LA LAZIO E LA ROMA IN EUROPA LEAGUE. LA JUVE RESTA FUORI

L’ultima giornata di serie A fa festeggiare l’Udinese per il meritato accesso in Champions League, mentre le due squadre romane, Lazio e Roma si accontentano dell’ Europa League.

 

L’Udinese si accontenta di un oculato, e sprecone 0-0 con il Milan Campione d’Italia, e viene raggiunta dalla Lazio a 66 punti ma grazie agli scontri diretti la Lazio scivola in Europa League nonostante la vittoria a Lecce per 2-4 con doppietta di Zarate.

La Roma dopo una brutta partenza batte la Sampdoria 3-1 (pareggio di Totti, Vucinic e Borriello)e inizia la sua avventura con la nuova dirigenza senza i soldi della Champions ma almeno con la prtecipazione in una competizione europea.

Dalla quale invece resta esclusa la Juventus, che chiude al settimo posto in classifica, e saluta Del neri con un 2-2 contro il Napoli, mancando ancora una volta una prova di orgoglio.

Infatti in Europa League andrà il palermo, essendosi guadagnata la finale della Tim Cup contro l’Inter, che si terrà a Roma Sabato 29 maggio 2011.

Ora non resta che vedere chi tra Roma e palermo riuscirà nell’impresa dell’accesso diretto in Europa League.

Gli altri risultati della 38/ma giornata di campionato di calcio di serie A, vedono l’Inter saldamente al secondo posto, dopo aver battuto il Catania per 3-1 (doppietta di Pazzini e  di Nagatomo, mentre segna Ledesma per il Catania).

Il Bari strapazza il Bologna al Dall’Ara con un secco 0-4 (tripletta dell’esordiente Grandolfo). 

Cagliari-Parma 1-1, Genoa-Cesena 3-2 (doppietta di Floro Flores), Brescia-Fiorentina 2-2, Palermo-Chievo 1-3. Capocannoniere è Di Natale con 28 reti.

 

Cristina Iadeluca

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Bayern 2 Inter 3

Grande Inter: che impresa! È l’unica italiana che passa
© REUTERS/MICHAELA REHLE

I nerazzurri vincono 3-2 in casa del Bayern (gol di Eto’o, Sneijder e Pandev) e si qualificano per i quarti di Champions al termine di una partita incredibile e ricca di emozioni. A Van Gaal non bastano Gomez e Mueller

MONACO DI BAVIERA, 15 marzo – Incredibile impresa dell’Inter che, nel ritorno degli ottavi di finale della Champions League, si impone 3-2 in casa del Bayern Monaco ribaltando l’1-0 subìto all’andata a S. Siro. I nerazzurri, unica squadra italiana, si qualificano per i quarti e beffano nuovamente i baveresi, sconfitti nella finalissima della scorsa stagione. La straordinaria vittoria interista porta le firme di Eto’o, che apre le marcature al 3′, di Sneijder, che trova il gol del 2-2 nella ripresa, e di Pandev, che a tre minuti dal termine dei tempi regolamentari segna il gol-qualificazione. Grande festa per Leonardo e l’Inter, mentre resta tanto amaro in bocca a Van Gaal e al Bayern. I tedeschi, infatti, dopo aver rimontato lo svantaggio iniziale con Gomez ed Eto’o, sprecano troppe occasioni e subiscono la più cocente delle eliminazioni.

SUBITO ETO’O – Gli inconvenienti di inizio match sono Zanetti ko all’ultimo per un attacco febbrile (al suo posto Thiago Motta) e Milito in tribuna, ma L’Inter parte come meglio non potrebbe. Dopo appena tre minuti, infatti, è già in vantaggio grazie al gol di Eto’o. Il camerunense si conferma vera arma in più di questa stagione e, sul filo del fuorigioco, sorprende la lenta difesa bavarese e supera Kraft da pochi passi, per poi esultare con Nagatomo sventolando una bandiera del Giappone. Avvio in discesa e Inter pronta a giocarsela alla pari con i padroni di casa. Il Bayern, però, non si scompone dopo il gol-lampo dei nerazzurri, e parte a testa bassa a caccia del pareggio. Robben a destra e Ribery a sinistra sono due spine nel fianco dell’Inter, che fatica anche a contenere il mobilissimo Gomez. I nerazzurri restano, invece, sempre pericolosi quando si spingono in avanti. Il Bayern a trazione anteriore, infatti, concede parecchio in difesa. Dopo lo spunto iniziale, però, l’Inter non riesce a trovare gli spazi giusti per colpire. 

RISPOSTA BAYERN – Il Bayern, invece, continua il forcing e al 21′ agguanta il pari sul quale pesa l’errore di Julio Cesar che respinge malamente un tiro di Robben dal limite. Sulla palla si avventa Gomez che, spalle alla porta, trova il gol dell’1-1. La gara si accende definitivamente, e i bavaresi continuano a spingere. L’Inter appare stordita, ed è anche sfortunata al 31′ quando Thiago Motta serve inavvertitamente Mueller che supera Julio Cesar e completa la rimonta tedesca. Poco dopo Ribery sfiora il 3-1 ma questa volta Julio Cesar si riscatta. La squadra di Leonardo prova a rispondere con Sneijder che regala una gran palla a Stankovic. Il serbo viene anticipato all’ultimo da Kraft (che sembra intervenire sul pallone). I problemi veri, per i nerazzurri, restano in difesa, dove Robben, Ribery e Gomez continuano a creare enormi pericoli e vanno più volte vicini al terzo gol.

MOSSA COUTINHO – Bayern intraprendente anche in avvio di rirpesa, ma l’Inter sembra aver preso le misure ai bavaresi, e Leonardo decide di “rischiare” Coutinho al posto di Stankovic. Una mossa azzeccata, che consente ai nerazzurri di spingersi in avanti con maggiore convinzione, rischiando però qualcosa sulle ripartenze dei tedeschi. Il Bayern, comunque, non concretizza le numerose occasioni da gol create, e permette all’Inter di tornare in partita al 63′: Eto’o serve Sneijder che con un potente destro rasoterra realizza il gol del 2-2. 

CHE IMPRESA! – E’ il segnale della riscossa per i nerazzurri che, poco dopo, sfiorano il 3-2 con Pandev, la cui girata di sinistro termina di poco alta. Van Gaal, intanto, inserisce forze fresche con Altintop al posto di Robben. La stancezza, infatti, comincia a farsi sentire, e il Bayern deve difendersi dalle inziative dell’Inter che con un gol si garantirebbe la qualificazione. Lo sfiora Sneijder, con un tiro rimpallato sfortunatamente da Pandev, mentre sul fronte opposto i padroni di casa non concretizzano almeno due ottime azioni in contropiede. Non sbaglia, invece, Pandev che all’87’, sull’ennesima streptiosa azione di Eto’o, trova il clamoroso gol del 3-2 che regala all’Inter una strepitosa qualificazione ai quarti di finale.

Champions, Inter nella storia. Mourinho, lacrime e addio

Dopo 45 anni sul tetto d’Europa, Moratti realizza con il triplete il sogno del padre Angelo.

 

Champions Inter

INTER: LE FOTO DEL TRIONFO

TRIPLETE

PAGELLE

L’Inter, dopo 45 anni, conquista la Champions League. Ora Mourinho può tutto: ha vinto il “triplete” tutto quello che c’era da vincere. Anche la Champions League. E senza attendere oltre, ha formalizzato l’addio alla società. Ha lasciato come nel suo stile. Da Special One. Da vincente. “Voglio essere l’unico allenatore a vincere la Champions con tre squadre diverse. Più possibile che vada via piuttosto che rimanga”. Lacrime e addio. E’ così,Mou.
Scudetto, Coppa Italia e Champions League. Nessuno è riuscito, alla sua età, in una simile encomiabile realizzazione del mito. Grazie a Milito. E a Sneijder, Lucio, Julio Cesar. Tutti i ragazzi del Santiago Bernabeu.
Ha creato una squadra che alcuni critici ritenevano disgregata dalla partenza di Zlatan Ibrahimovic. Invece il connubio società-squadra ha superato complessità e disfunzioni. Onore al Bayern Monaco e al suo mentore, Louis van Gaal. Ma stavolta, è il caso di dirlo, l’alunno ha superato il maestro.
MORATTI – Il presidente, Massimo Moratti, non ha celato la sua di emozione. E ha parlato di Mou, della sua partenza. Del suo addio. Da vincente: “Ha pianto molto Mourinho, che vuol dire che è molto emozionato. Non vorrei che fosse un senso di colpa”, si è lasciato sfuggire il numero uno di Corso Vittorio Emanuele. “Sono molto contento, spero che questa vittoria rimanga nella testa e nel cuore. E’ stata una bellissima Coppa se la sono strameritata. Al futuro non so quando penseremo. Stasera mi godo questa vittoria e spero che rimanga scolpita nella mente dei tifosi come le altre”.