12/05/2012 Assemblea Nazionale AILar a Milano


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Sabato 12 maggio 2012 oggi partecipò al mio quarto congresso nazionale dell’AILar, anche se non ho il diritto al voto, andrò ad assistere lo stesso per incontrare gli altri maestri riabilitatori di tutta Italia e anche per sentire se ci sono novità.

Quest’anno oltre all’approvazione del bilancio 2011 e il preventivo 2012 ci sarà da rinnovare la carica del presidente nazionale, del consiglio nazionale, dei revisori dei conti e della commissione dei probiviri.

Arrivato con dieci minuti di anticipo, ne approfitto per salutare gli altri amici che ho avuto modo di conoscere in questi tre anni intercorsi dalla mia operazione.

Il presidente Maurizio Magnani dopo il minuto di silenzio in memoria degli amici laringectomizzati e no che hanno dato lustro all’associazione con le loro opere di volontariato spiega il lavoro svolto negli ultimi tre anni soffermandosi maggiormente nell’ultimo anno.

Purtroppo come ogni anno i problemi che sembrano insormontabili sono economici e quest’anno più degli altri visto il calare degli iscritti, dei donatori privati e del cinque per mille dovuto anche alla crisi a livello mondiale.

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Invece aumentano le spese per la spedizione del giornalino, aumentata del 300 %, a causa degli aumenti di spesa di spedizione, per fortuna che gli articoli sono scritti da persone iscritte e no che non percepiscono neanche un centesimo pur dando in cambio articoli di pregevole fattura che portano il nostro “Corriere del Laringectomizzato” cha ricevere complimenti dai lettori specializzati e no della materia.

Questo deve essere per noi maestri riabilitatori uno sprono per aumentare gli iscritti e cercare di far donare a più persone il cinque per mille alla nostra associazione.

È svolta la votazione per il presidente nazionale, dove il Dottor Maurizio Magnani è riconfermato, giustamente, per acclamazione e questo di sicuro è qualcosa di molto positivo per la nostra associazione.

Segue la discussione per il costo della tessera per il 2013 che come sempre provoca una lunga serie d’interventi di chi è favorevole e chi no a un aumento ,e dopo varie votazioni si arriva alla mozione che trova d’accordo la maggior parte dei delegati.

Per il 2013 la tessera costerà 30 € dipartite in 20 € per la sede nazionale e 10 € per la sezione degli iscritti inoltre è istituita la tessera onoraria per chi devolverà cinquanta € all’atto di iscrizione o rinnovo.

Dopo avviene la presentazione della lista degli iscritti che vogliono entrare a far parte del consiglio nazionale, esattamente quattordici persone tra cui ci sono anch’io e ognuno di noi ha a disposizione cinque minuti per presentarsi a tutti i delegati.

Seguono le votazioni e solo per due voti non riesco a entrare fra i nove eletti del nuovo consiglio nazionale ma non mi sento sconfitto anzi, mi servirà di sprone per aumentare il mio impegno non solo per entrare fra i nove consiglieri nazionali della prossima elezione fra tre anni ma anche per dare più visibilità e lustro all’associazione di cui fieramente faccio parte.

Locandina Lucio Dalla.jpgGiovanni Lanzo

 

 

 

Un grazie a chi mi ha fatto recuperare la mia voce da IL TIRRENO

Sono un uomo di 84 anni compiuti, operato di laringectomia d’urgenza nel gennaio del 2010 dal dottor Talini all’ospedale di Livorno. Sento il bisogno di raccontare la mia vicenda a tutti coloro che…

di Michele Foglia

Sono un uomo di 84 anni compiuti, operato di laringectomia d’urgenza nel gennaio del 2010 dal dottor Talini all’ospedale di Livorno. Sento il bisogno di raccontare la mia vicenda a tutti coloro che hanno subito la mia stessa odissea.

Al mio risveglio dopo l’intervento (senza un filo di voce) ero terrorizzato al pensiero di non poter più parlare. Dopo nove giorni di sofferenza il bravo Talini mi suggerì, durante una delle assidue visite di controllo, di affidarmi alla sezione Uimdv di Livorno per recuperare l’uso della parola. Dopo una ventina di giorni mi presentai in via De Sanctis e vi trovai Rodolfo, Nino, Piero, Carlo, tutti operati come me. Fui accolto con gentilezza e cortesia. Tutti quanti ci rendemmo conto delle difficoltà ad acquisire la voce esofagea e infatti dopo tre mesi ero ancora al punto di partenza: non riuscivo a progredire, non emettevo nessun suono dalla bocca. I miei amici continuarono ad aiutarmi. Finalmente, dopo qualche tempo, iniziai a progredire. Recuperai una buona voce e un ottimo timbro. Il presidente della sezione mi chiese di leggere “La preghiera del laringectomizzato” durante la Messa del Natale 2010, celebrata al Santuario di Montenero. Ero emozionato.

Devo ringraziare la Uimdv, il presidente Carlo Agostini e tutti gli amici di avermi aiutato a ritrovare ciò che il destino mi aveva tolto. In seguito sono stato nominato insegnante della sezione; mi è stato affidato un allievo che non sapeva parlare e l’esperienza è stata positiva: i familiari del nuovo amico Romano che col mio aiuto ha riacquistato la parola non perdono occasione per manifestare la loro gratitudine. Grazie a questa esperienza mi rivolgo a tutti coloro che hanno perduto la parola: non perdete la fiducia, non rimanete in silenzio, ma rivolgetevi alle sezioni Uimdv i cui volontari con buona volontà, pazienza e soprattutto amicizia vi porteranno a ritrovare la fiducia in voi stessi.

Gestione del paziente cannulato (Sottoposto a laringectomia o a tracheotomia)

INTRODUZIONE
Nei nostri ospedali, ci si trova sempre più spesso a dover affrontare pazienti portatori o portatrici di cannule endotracheali. L’incidenza delle patologie neoplastiche a carico della laringe, nella popolazione, varia infatti da 3 a 6 ogni centomila abitanti (il 2,5% dei tumori diagnosticati nel mondo); con maggiore frequenza nelle zone industriali del Nord [1]. Il personale infermieristico, al di fuori dei reparti di ORL, si trova così a dover gestire una tipologia di paziente con cui normalmente non viene a contatto, con tutti i relativi problemi e difficoltà. Abbiamo voluto redigere questa relazione nell’intento di rendere meno astiosa l’assistenza ai pazienti cannulati; sia all’interno dei reparti di degenza che a livello domiciliare.  

DEFINIZIONI
Si definisce tracheotomia l’apertura temporanea della parete tracheale e della cute, con conseguente comunicazione tra la trachea cervicale e l’ambiente esterno, che consenta un passaggio di aria atto a garantire una efficace respirazione.La tracheostomia è, invece, la creazione di un’apertura permanente della trachea, mediante abboccamento della breccia tracheale alla cute cervicale, con conseguente contatto diretto con l’ambiente esterno. La tracheotomia non può essere considerata un semplice atto chirurgico e nemmeno soltanto la creazione di una via di passaggio più breve per garantire un buon afflusso di aria. Eseguire una tracheotomia significa molto di più.Con essa si modifica l’anatomia cervicale e si altera la fisiologia respiratoria (con la perdita della funzione di condizionamento dell’aria :temperatura, umidità e presenza di particolato).  

ANATOMIA DELLA TRACHEA
La trachea è un condotto fibrocatrilagineo obliquo medialmente, in basso ed indietro, costituito da 15 – 20 anelli cartilaginei. Essa inizia al bordo inferiore della cartilagine cricoide e termina nel torace dividendosi nei due bronchi principali.La trachea è un organo molto mobile sia sul piano orizzontale che sul piano verticale. È elastica ed estensibile e segue i movimenti meccanici degli organi confinanti durante la deglutizione e la fonazione.La fissità della trachea è garantita dalla sua continuità:

  • in alto con la laringe,
  • in basso con i bronchi principali e i peduncoli polmonari,
  • posteriormente con il piano esofageo e vertebrale.

Gli anelli cartilaginei determinano la forma ed il calibro del lume tracheale che varia con l’età ed il sesso; da questo deriva la necessità di avere delle cannule tracheostomiche di diverse dimensioni.Il diametro tracheale è uniforme in altezza nei due segmenti cervicale e toracico; nell’adulto è di 16 – 18 mm. La lunghezza e il diametro della trachea, aumentano durante l’inspirazione e si riducono durante l’espirazione.  

FISIOLOGIA DELLA TRACHEA
Alla trachea possono essere essenzialmente attribuite due funzioni:

  1. funzione aerea,
  2. funzione di difesa attiva verso le particelle inalate attraverso due meccanismi:
    • meccanico
    • immunitario (o immunologico) 

Funzione aerea
La trachea non è un condotto inerte; per la sua struttura fibroelastica e la sua localizzazione cervicotoracica, è l’unica via di passaggio dell’aria verso gli alveoli polmonari.La trachea, con le vie respiratorie superiori, costituisce lo “spazio morto anatomico”, che ha un volume di circa 150 ml. Questo aumenta con l’aumentare dell’ampiezza respiratoria, poiché le vie aeree intratoraciche risultano più espanse a fine espirazione.La trachea non può comunque essere assimilata a un tubo rigido: la composizione della sua parete la rende distendibile e comprimibile. Con i bronchi e la gabbia toracica essa compone il sistema respiratorio “passivo” che subisce però l’influenza delle variazioni di pressione prodotte dal sistema respiratorio “attivo” (muscoli respiratori) durante il ciclo respiratorio. 

Funzione di difesa
Durante la normale ventilazione, materiale nocivo può depositarsi sulla superficie mucosa delle vie aeree o penetrare in profondità nel tratto respiratorio inferiore. Le particelle inalate o aspirate incontrano un sistema di difesa creato per prevenire eventuali danni o infezioni. La trachea partecipa attivamente a tale sistema di difesa attraverso due meccanismi: quello meccanico e quello immunologico.La difesa meccanica comprende le barriere anatomiche, la clearance mucociliare e il riflesso della tosse.La difesa immunologica, a livello tracheo – bronchiale, si fonda su due livelli di organizzazione del sistema linfatico: il sistema linfonodale paratracheale e il tessuto linfoide della mucosa di rivestimento (BALT). 

TECNICHE CHIRURGICHE 
Tracheotomia
La modalità di esecuzione della tracheotomia ha subito notevoli modifiche in funzione alle problematiche gestionali ed in funzione all’estensione delle indicazioni.Esistono molte varianti di esecuzione della tracheotomia. L’incisione cutanea può essere verticale o trasversale; in caso di incisione trasversale, la sua sede varierà in funzione del livello dell’apertura tracheale. Nel collo, l’incisione cutanea preferibile, quando possibile, è quella trasversale.L’incisione cutanea deve avvenire in un’area triangolare che ha per apice il manubrio sternale, per base superiore il margine inferiore della cricoide e per lati i margini mediali dei muscoli strernocleidomastoidei.La sede di apertura tracheale è dettata in primo luogo dal tempo di esecuzione:

  • in condizioni di emergenza -> spazio cricotracheale/spazio cricotiroideo
  • in condizioni di urgenza relativa -> incisione cutanea verticale, poi come in elezione
  • in condizione di elezione -> sede ottimale tra il 2° –  4° anello.

L’istmo della tiroide, in condizioni normali, viene sezionato sia per il rischio emorragico, correlato al decubito della concavità della cannula nel postoperatorio; sia per un eventuale ostacolo, al riposizionamento d’urgenza di una cannula tracheale accidentalmente dislocatasi.Nella tracheotomia semplice, non essendovi abboccamenti cute – trachea, è necessario che le incisioni tracheali siano lineari (trasversali o verticali), tali da alterare il meno possibile la parete tracheale.Le aperture che comportano la creazione di lembi o sportelli vanno riservate ai casi in cui si ritiene utile o necessaria l’esecuzione di un abboccamento cute – trachea parziale o completo. 

TRACHEOTOMIA:
viene eseguita una incisione orizzontale interanulare nell’adulto, mentre nel bambino viene eseguita una incisione verticale mediana sezionando due o più anelli. 

TRACHOESTOMIA:

  1. stomie parziali (abboccamento cute/trachea settoriale),
  2. stomie complete (abboccamento cute/trachea totale),
  3. stomia totale (trachea sezionata trasversalmente LT),
  4. stomia parziale inferiore (di elezione a proteggere il mediastino).  

INDICAZIONI CHIRURGICHE
Impiegate in svariate forme patologiche quando esiste la necessità di:

  • superare un ostacolo respiratorio a livello delle vie aeree superiori
  • migliorare la performance respiratoria
  • necessità di assistere la respirazione per un tempo prolungato.  

COMPLICANZE DELLA TRACHEOTOMIA 
Le complicanze della tracheotomia possono essere intra – operatorie oppure post – operatorie (precoci o tardive). 
Le complicanze intra – operatorie possono essere:

  • emorragia, 
  • lesioni alle strutture anatomiche contigue (esofago, trachea, nervo ricorrente, cupola pleurica), 
  • turbe del ritmo, arresto cardiorespiratorio. 

Le complicanze post – operatorie precoci possono essere:

  • emorragia, 
  • pneumotorace, pneumomediastino, 
  • ostruzione della cannula, 
  • dislocazione della cannula, 
  • enfisema sottocutaneo, 
  • disfagia. 

Le complicanze post – operatorie tardive possono essere:

  • emorragia, 
  • stenosi tracheale, 
  • fistola tracheo – esofagea, 
  • ostruzione della cannula, 
  • dislocazione della cannula, 
  • infezioni, 
  • granulomi, 
  • fistola tracheo – cutanea, 
  • cheloidi.  

GESTIONE DELLA TRACHEOTOMIA E DEL PAZIENTE CANNULATO 
Pur essendo un ottimo ausilio che aiuta il tracheotomizzato (o tracheostomizzato) a respirare meglio, la cannula richiede una certa manutenzione e alcuni cambiamenti delle abitudini di vita quotidiana.È molto importante la pulizia della cannula (tracheotomia) e dello stoma tracheale (tracheostomia) specie nei primi tempi dopo l’esecuzione dell’intervento, in quanto vi è un aumento delle secrezioni bronchiali e della loro viscosità. Ne consegue un aumento delle probabilità di sovra–infezioni batteriche. Tali operazioni sono da eseguirsi almeno due volte al giorno; anche più frequentemente se le condizioni del paziente lo richiedono. Bisogna sempre fare una valutazione del paziente tracheotomizzato – tracheostomizzato.

Criteri locali:

  • condizioni dello stoma (arrossamento, tumefazione, secrezioni purulente e granulazioni)
  • rumori respiratori o ostruzione della cannula

Criteri generali : quali la saturazione dell’ossigeno o la valutazione di un eventuale distress respiratorio.Segni e sintomi di infezione respiratoria , invece, possono essere :

  • modificazione delle secrezioni (quantità, colore e odore), 
  • malessere generale, 
  • iperpiressia, 
  • insufficienza respiratoria 

Tipi di cannule endotracheali
Rigida:  

  • metallica (produzione artigianale, non più in uso)
  • materiale plastico (silicone o PVC, di uso corrente)

Flessibile (usate nei reparti di rianimazione):

  • armate
  • non armate

 Il set completo di una cannula endotracheale comprende 3 parti: cannula, controcannula e mandrino (detto anche otturatore).

  • Cannula endotracheale; la parte esterna della cannula che viene inserita nella trachea.
  •  Mandrino (otturatore); tubo a punta smussa coassiale alla cannula che, inserito al posto della controcannula, serve ad introdurre la cannula senza ledere la mucosa tracheale. Va rimosso subito dopo l’introduzione della cannula e sostituito dalla controcannula.
  • Controcannula; tubo rimovibile coassiale al diametro interno della cannula. Serve ad evitare che la cannula si ostruisca con le secrezioni.
  • Valvola unidirezionale; è un accessorio che elimina la necessità di usare il dito per chiudere l’apertura della cannula tracheostomica e consentire la fonazione. 

Le caratteristiche delle cannule endotracheali sono: 

  • forma (angolata o a semicerchio), 
  • diametro (riferendosi al diametro interno della cannula prossimo alla flangia: ID), 
  • flangia (lamina posta perpendicolarmente alla cannula che le impedisce la caduta nel lume tracheale. È provvista di fori a cui legare la fettuccia per il fissaggio). 

Le cannule possono inoltre essere di tre tipi: cuffiate, non cuffiate o fenestrate. 

  • CUFFIATA: dotata di palloncino gonfiabile posto sul terzo distale della cannula. Permette di mantenere la pressione durante la respirazione assistita e di evitare “ab ingestis” ed aspirazione di secrezioni. Viene anche utilizzata in rianimazione o nei casi di sanguinamento nei distretti faringo – laringei. Attualmente, questo tipo di cannula, è dotata di cuffia a bassa pressione. 
  • NON CUFFIATA: usata nel post operatorio di interventi cervico – facciali, in pazienti in respiro spontaneo con tracheotomia di lunga durata o permanente, in pazienti che necessitano di broncoaspirazioni frequenti e comunque non sottoposti a respirazione assistita. 
  • FENESTRATA: è fornita di una fenestratura nella porzione convessa del tratto endotracheale della cannula. La fenestratura può essere unica o multipla a circa 2 cm dalla flangia. Chiudendo il foro della cannula, la fenestratura permette il passaggio di aria attraverso le vie aeree superiori dando così la possibilità al paziente di parlare e respirare. Vengono utilizzate in chirurgia ORL e in pazienti post rianimazione per permettere una chiusura temporanea della cannula prima della decannulazione. Sono usate senza controcannula. Attualmente sono in commercio anche cannule fenestrate cuffiate, di uso non routinario. Vengono utilizzate quando si ha la necessità di ventilare il paziente (previo posizionamento di controcannula). 
  • Gestione della cuffia: la cuffia è la principale causa delle ischemie della mucosa tracheale, che avviene già ad una pressione di 37 mm di Hg. È consigliabile pertanto mantenere la pressione di gonfiaggio tra i 15 e 30 mm di Hg e sgonfiare la cuffia quando essa non è necessaria. Un danno ischemico prolungato può, infatti, provocare una stenosi tracheale permanente. Inoltre, una pressione della cuffia troppo elevata causerebbe l’estensione della cuffia stessa oltre l’estremità della cannula, rischiando di limitare o bloccare del tutto il flusso di aria.  

SOSTITUZIONE DELLA CANNULA 
Per la sostituzione della cannula endotracheale si deve fare la distinzione tra il procedimento in un paziente tracheotomizzato e quello in un paziente tracheostomizzato.  

PROTOCOLLO PER LA SOSTITUZIONE DELLA CANNULA ENDOTRACHEALE NEL PAZIENTE TRACHEOSTOMIZZATO
(Utilizzato nell’Unità Operativa ORL di Manerbio)  Sostituire la cannula per tracheostomia quotidianamente contribuisce a garantire il corretto funzionamento della cannula stessa. Popolazione: tutte le persone sottoposte ad intervento di tracheostomia, considerando il periodo che va dal giorno dell’intervento sino al momento in cui essi/e si avviano all’indipendenza nella pratica dell’igiene. 
Obiettivi del protocollo:

  • orientare l’Equipe di Assistenza ad una pratica infermieristica uniforme nel quadro dell’assistenza alle persone sottoposte a questo tipo di intervento,
  • guidare l’Equipe nelle azioni preventive da attuare nei confronti delle persone portatrici di cannula endotracheale, allo scopo di evitare l’insorgenza di dispnea e di infezioni locali e/o polmonari,
  • procedere ad una valutazione della qualità dell’assistenza in materia di prevenzione dell’insorgenza della dispnea e di infezioni locali e/o polmonari nelle persone portatrici di cannula endotracheale,
  • ridurre i tempi di degenza.

 Obiettivi specifici:

  • sostituire la persona assistita, quando sono carenti la forza e/o la volontà e/o le conoscenze, nell’esecuzione dell’igiene e della sostituzione della cannula endotracheale 
  • rendere partecipe la persona (qualora possibile), o un parente, allo scopo di portare all’indipendenza nelle pratiche di pulizia e gestione della cannula. Tutto ciò al fine di favorire la respirazione, prevenire la dispnea e le infezioni locali e/o polmonari. 

Materiale

  • Cannula del tipo e dimensione adatta al paziente
  • Fettuccia e “metallina”
  • Gel o olio lubrificante
  • Garze sterili
  • Soluzione fisiologica sterile
  • Guanti

 Procedura:

  1. Valutare il livello di comprensione della persona.
  2. Informare la persona, spiegando le manovre da effettuare ed il loro scopo.
  3. Lavarsi le mani accuratamente e mettere i guanti.
  4. Rimuovere la cannula da sostituire previo taglio della fettuccia.
  5. Pulire lo stoma da eventuali incrostazioni con garze e soluzione fisiologica, facendo attenzione a non fare scivolare liquidi all’interno della trachea.
  6. Preparare insieme all’assistito la cannula da posizionare spiegando il nome e la funzione di ognuno dei tre componenti del set (cannula, controcannula ed otturatore) ed applicando la fettuccia e la metallina. 
  7. Lubrificare la cannula utilizzando un sottile strato di lubrificante.
  8. Mostrare alla persona come deve essere introdotta la cannula (questo fino a quando il paziente raggiunge l’autosufficienza nella manovra).
  9. Procedere all’introduzione della cannula: inserire, ruotando delicatamente, la cannula spingendola in avanti e poi in basso con un movimento ad arco. Togliere immediatamente l’otturatore tenendo la cannula in posizione con le dita. Fissare la cannula allacciando la fettuccia dietro il collo. Inserire infine la controcannula nuova verificando che sia adeguatamente fissata in posizione.
  10. Istruire poi la persona sulla pulizia della cannula asportata precedentemente (utilizzando disinfettanti a base di ipoclorito di sodio).

 Valutazione dell’efficacia:

Il paziente deve dimostrare di: 

  • conoscere le motivazioni per cui deve mantenere una corretta igiene della cannula e dello stoma tracheale, 
  • verificare frequentemente il suo buon stato di igiene (ciò comporta anche un miglioramento dell’autostima), 
  • non presentare segni e/o sintomi di infezione locale e/o polmonare, 
  • gestire autonomamente le pratiche di pulizia e sostituzione della cannula. 

L’infermiere ha il compito di valutare, nel tempo, la capacità del paziente di apprendere come eseguire un’accurata igiene e una corretta sostituzione della cannula endotracheale.Il paziente porterà la cannula endotracheale soltanto per il periodo necessario alla stabilizzazione dello stoma.   

SOSTITUZIONE DELLA CANNULA ENDOTRACHEALE NEL PAZIENTE TRACHEOTOMIZZATO 
La sostituzione della cannula tracheale in una tracheotomia recente, è un momento delicato specie al primo cambio di cannula, in quanto il “tunnel” tracheotomico non si è ancora ben stabilizzato; pertanto vi è la possibilità di una chiusura dello stoma.È una manovra che richiede la presenza di personale addestrato quando viene eseguito il primo o i primi cambi della cannula.Per eseguire correttamente la sostituzione della cannula, è necessaria un’adeguata conoscenza, non solo della fisiopatologia del tratto laringo – tracheale, ma anche delle indicazioni che hanno portato alla tracheotomia, delle possibili complicanze post operatorie legate o meno alla presenza della cannula tracheale e del modo di affrontarle correttamente anche in funzione della patologia di base del paziente.Fondamentale importanza riveste la pulizia dello stoma, soprattutto se ancora in fase di cicatrizzazione, che dovrà esser frequentemente medicato e deterso con soluzione disinfettante e mantenuto il più possibile asciutto onde evitare infezioni e decubiti che favoriscono la formazione di tessuto di granulazione peristomale. Come procedere alla sostituzione della cannulaAvendo predisposto tutto il materiale, ci si appresta alla sostituzione della cannula, avendo cura di posizionare il paziente col capo in lieve iperestensione. A questo punto si detende la cuffia (se presente) e vengono tagliati i lacci di sicurezza della cannula mantenendo comunque la cannula in sede tenendola con le dita. Con una mano l’operatore stira in alto la cute peristomale e con l’altra rimuove la cannula con movimento delicato e continuo. Viene detersa la cute peristomale facendo ben attenzione di asciugare poi la zona. A questo punto, sempre mantenendo lo stoma pervio attraverso lo stiramento in alto della cute peristomale, viene inserita la cannula sotto la visione diretta dell’operatore e con movimento delicato. Durante questa manovra si consiglia sempre di introdurre la punta della cannula nello stoma partendo da “ore 9” e, una volta sicuri di essere in trachea, inserire completamente la cannula ruotandola di 90° e spingendola inferiormente; questo per evitare di creare false strade in situazioni anatomiche sfavorevoli o nel caso di sfalsamento dell’apertura cutanea rispetto a quella tracheale. In caso di necessità, può essere d’aiuto l’utilizzo di una pinza (tipo Killian o il dilatatore di Laborde) per dilatare lo stoma tracheale. Dimissione al domicilioIl paziente con una tracheotomia permanente dovrà essere dimesso con la cannula tracheale in sede e dovrà essere perciò addestrato alla corretta gestione della cannula e a risolvere eventuali piccoli problemi che essa può portare.L’infermiere riveste un ruolo basilare insegnando al paziente l’autogestione della tracheotomia. È importante in questo senso abituare il paziente alla sua nuova situazione, facendogli ripetutamente estrarre la controcannula e facendogli eseguire il cambio della cannula endotracheale in modo che arrivi alla completa autosufficienza gestionale. In caso di incapacità del paziente dovrà essere addestrato uno o più familiari allo stesso modo. È opportuno comunque, che il paziente sia inserito in un programma di follow – up a breve/medio termine.    

SVEZZAMENTO DEL PAZIENTE TRACHEOTOMIZZATO 
Decannulazione Nei pazienti in cui è stata praticata una tracheotomia temporanea è molto importante ristabilire precocemente la ripresa della respirazione fisiologica anche in presenza della cannula tracheale; questo per ridurre il più possibile i tempi di permanenza della cannula una volta cessata la sua utilità permettendone, appena possibile, la rimozione senza rischi.Quando si parla di decannulazione si indicano, appunto, quelle procedure che riportano il paziente a ripristinare la normale funzione fono – respiratoria. Tenendo conto della necessità di riabituare il paziente alla respirazione attraverso le vie naturali e a tutte le altre funzioni ad esse connesse (fono – respirazione, deglutizione), è quasi sempre necessario un periodo di svezzamento dalla cannula tracheale.Il periodo di svezzamento prevede il posizionamento di una cannula fenestrata che viene chiusa per periodi sempre più lunghi fino a rimanere chiusa permanentemente per un tempo sufficientemente lungo da permettere di poter pensare a una sua rimozione senza rischi. 
Si decannula il paziente quando si ottiene:

  • una buona pervietà laringo – tracheale ed assenza di dispnea per 24/48 ore,
  • l’assenza di “ab ingestis”,
  • una buona ripresa della capacità di espettorazione,
  • l’assenza di infezioni polmonari,
  • l’assenza di stenosi tracheali,
  • un meccanismo di deglutizione sufficiente.

 Tali requisiti non sono sempre raggiungibili, specie nei pazienti tracheotomizzati per lungo tempo. In questi pazienti la decanulazione può essere difficile da praticare e deve avvenire, comunque, con molta prudenza e mantenendo il paziente sotto stretta osservazione.Nel paziente ben stabilizzato, invece, è sufficiente rimuovere la cannula tracheale ed eseguire una medicazione “a piatto” dello stoma per ottenerne la chiusura.In questo periodo sarà buona norma evitare, o ridurre il più possibile, accessi di tosse che possono ritardare la chiusura dello stoma.L’uso di punti di sutura può abbreviare i tempi di chiusura.Se necessario, è possibile eseguire in un secondo tempo una plastica in caso di cicatrici retraenti, a scopo puramente estetico.È rara la persistenza di stomi beanti che necessitano di una plastica di chiusura.   

CONSIGLI PER LA VITA QUOTIDIANA 
La cannula endotracheale offre al tracheotomizzato/tracheostomizzato la possibilità di lasciare l’ospedale e riprendere la propria vita tra le mura domestiche. Essa richiede tuttavia attenzioni costanti a garanzia di un corretto funzionamento. A tale scopo il paziente viene addestrato appositamente dagli infermieri ancora in ospedale. La persona assistita dovrebbe invitare un familiare durante l’”addestramento” ospedaliero, in modo che possa essere di aiuto, qualora necessario. 

Consigli domiciliari: UmidificazioneIn condizioni normali, il naso e la bocca umidificano l’aria inspirata per proteggere il rivestimento dei polmoni. Con il posizionamento della cannula endotracheale l’aria deve essere umidificata in altro modo. Questo è il motivo per cui è importante assumere molti liquidi e interporre un “filtro” tra l’ambiente esterno e la cannula (es: foular di seta o cotone). 

Igiene personale: Se, da un lato, è auspicabile la presenza di una certa umidità, una quantità eccessiva potrebbe causare dei problemi. Pertanto, quando ci si fa la doccia, indirizzare il getto a livello del petto e collocare una protezione sulla cannula. Quando ci si lava il viso, fare attenzione affinché il sapone e l’acqua non entrino nella cannula e nello stoma. Inoltre, è importante coprire la cannula quando ci si rade o si usano prodotti in polvere, lacche per capelli, ecc. intorno al viso e al collo. 

Malattia: Per i pazienti tracheostomizzati/tracheotomizzati, la prevenzione è indispensabile. Mangiare sano, riposare molto, evitare il contatto con persone raffreddate. Assumere grandi quantità di liquidi, soprattutto se si accusano sintomi di febbre, vomito o diarrea. In caso di vomito, coprire la cannula con un asciugamano per evitare che il vomito penetri nella cannula.  

Abbigliamento: E’ essenziale evitare che i capi d’abbigliamento blocchino la cannula. Evitare maglioni a girocollo e a collo alto e preferire scolli a V e camicie o maglie con colletto aperto. Inoltre, non indossare capi che perdono fibre o lanugine. 

Uscire di casa: Sollecitare la persona ad uscire di casa. In questo modo, infatti, si interrompe la routine quotidiana e l’umore ne trarrà beneficio. Se fuori fa molto freddo, ricordarsi di coprire la cannula, senza stringere, con una sciarpa, un fazzoletto o una garza. Ciò contribuisce a scaldare l’aria inspirata per evitare che l’aria fredda irriti la trachea e i polmoni. Inoltre, la cannula viene protetta dalla polvere nelle giornate di vento.  

CONCLUSIONI 
Considerando che la tracheotomia/tracheostomia è una necessità per una quantità sempre maggiore di persone, auspichiamo che la nostra relazione possa essere servita a farla vivere come tale, non solo per la persona ma anche e soprattutto per chi si trova a doverla gestire sia in ambito sanitario che in ambito famigliare.Questo perché una gestione “serena” della cannula è sicuramente un input positivo per garantire alla persona portatrice di tracheotomia/tracheostomia una maggiore accettazione di se stessa e, di conseguenza, una migliore qualità della vita.  


BIBLIOGRAFIA 

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  2. Italo De Vincentiis. Otorinolaringoiatria. IV Edizione. Piccin Nuova Libraria – Padova, 1993.
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  4. M. Lemoine, P. Thompson, R. St. Jhon, M. Toigo. Cannule per tracheostomia. Guida all’uso domiciliare per adulti. Guida Shiley – Milano, 2002.
  5. ENT clinical practice group and Outreach team. Guidelines for care of patients with a tracheostomy. Royal Free Hampstead NHS Trust, Nov 2002.
  6. Maria Smith. Guideline title: tracheostomy. Royal Alexandra Hospital, Head & Neck Directorate, Aug 2003.
  7. Claire Troke. Evidence based guidelines for nursing a patient with a tracheostomy. Poole Hospital NHS Trust, May 2002
     


[1] Dati ricavati dall’AIL (Associazione Italiana Laringectomizzati) di Brescia nell’anno 2002.Francesca Borinato e Stefania Pagnoni (Infermiere U.O. ORL di Manerbio e relatrici al Convegno: “Gestione del paziente tracheotomizzato e tracheostomizzato. Problemi reali e presunti”, svoltosi il 26 Settembre 2002 presso il Teatro Politeama di Manerbio.)       

fonte

AILar in Italia

 

Cartina Italia

SEZIONI E CENTRI DI RIEDUCAZIONE ALLA PAROLA GESTITI DA MAESTRI-RIEDUCATORI LARINGECTOMIZZATI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE


CAMPANIA-NAPOLI (NA)

SEZIONE E CENTRO:Napoli
C/o Ospedale MONALDI – piano terra (di fianco al centralino)
Via L.Bianchi, 1 – 80131 Napoli
tel.: 081/7062204- mail : ailarcampania@gmail.com
Presidente :SASSONE Domenico
Rieducatori: OTTAVIANO Giuseppe e ANDRISANI Antonio
orario centro: tutti i giorni dalle ore 8,30/12,30


LAZIO-ROMA

SEZIONE:Romana Laziale
C/o A.S.L. ROMA – Via Vittor Pisani, 11 – tel.:06/68352724
lunedi orario 16,00-18,00
Presidente: PAGANI Romano

Centri

1) C/o Ist.Regina Elena-Polo Oncologico
amb. di logopedia e foniatria
Via Chianesi, 53 – Roma
tel.: 06/52665029
Rieducatore: AGATENSI Dante
(martedì-giovedì ore 8.30/10.30)

2) C/o Osp.S.Pertini-Unità Op.Audiologia e Foniatria
Via Monti Tiburtini – Roma
tel.: 06/41433379
Rieducatore:CAPPELLI Luciano
(sabato ore 9.30/10.30)

3) C/o Osp.S.Carlo di Nancy – Rep.ORL
Via Aurelia, 275 – Roma
tel.: 06/39706291
Rieducatore: AGATENSI Dante
(martedì-giovedì ore 12.30/13.30)


LAZIO-VITERBO (VT)

Centro

1) C/o Osped.Belcolle
Strada Sammartinese 01100 Viterbo
Amb. di Logopedia – tel.0761/339217


LIGURIA-ALBENGA (SV)

Centro

C/o OSPEDALE S.MARIA DI MISERICORDIA
Viale Martiri della Foce, 40 – 17031 Albenga (SV)
Logopedia e Fisiatria (4° piano)- tel.: 0182/546838
Rieducatore: ZUCO Franco
(marterdì-giovedì: ore 8.30-9.30)


LIGURIA-GENOVA (GE)

 

SEZIONE:Genova
C/o Osp.GALLIERA-Ambul.Logopedia
Via Mura delle Capuccine, 14 16128 Genova
tel.010/5634852
Presidente:TOSETTO Agostino

Centri

1) C/o Osp.GALLIERA
Via Mura delle Capuccine,14 – 16128 Genova (GE)
Ambulatori di Logopedia – tel.: 010/5634852
(martedì ore 9,00/11,00-giovedì ore 10,00/11,00)

2) C/o Osp.S.MARTINO
Largo Rosanna Benzi, 10 – 16132 Genova
Ambulatori del Monoblocco – 3° piano lato ponente
Rieducatore:TOSETTO Agostino
(giovedì: 9,30/11,30)

3) C/o Osp.P.Antero MICONE
Via Oliva,22 – 16125 Genova- Sestri P.
Padiglione A (piano terra) Sala Riunioni
lunedi e venerdi alle ore 9,00 alle ore 11,00
Rieducatore: TOSETTO Agostino / Storace Vittorio


LIGURIA-IMPERIA (IM)

Centro

C/o Ospedale Città di Imperia
Via S.Agata, 57 – 18100 Imperia
Rieducatrice:FOCARDI Giovanna
servizio sospeso fino al 31.12.2011


LIGURIA-LA SPEZIA (SP)

Centri

1)C/o ASL – Nucleo Riabilitazione
Via Fazio, 30 – 19100 La Spezia
tel.0187/533.776
Rieducatore:PAITA Pietro
(martedì e venerdì: ore 9,00/12,00)

2)C/o ASL 5 Spezzino – Distr.Bassa Val di Vara
Via Feletta, 1 – 19020 Ceparana (SP)
Rieducatore: PAITA Pietro


LIGURIA-SANREMO

Centro
C/o Ospedali Riuniti-Via G.Borea – 18038 Sanremo (IM)
Reparto di Logopedia tel.: 0184/536778
Rieducatrice: FOCARDI Giovanna
orario :lunedì e giovedì ore 8,30 – 10,30
mercoledi : ore 15,00 – 18,00


LIGURIA-SAVONA (SV)

Centri

1)C/o Osp.S.Paolo –
Via Genova (Loc.Valloria) 17100 Savona
Serv. di Logopedia – tel.019/840.49.57
Rieducatore: RENIERI Palmiro
giorni: martedi e giovedi dalle ore 8,30 alle 10.30

2)C/o Ospedale di CAIRO MONTENOTTE
Via Martiri della Libertà,
17014 Cairo Montenotte (SV)
tel.019/5009324
Rieducatore: RENIERI Palmiro
giovedì dalle ore 13,30 alle 15,30


LOMBARDIA – BERGAMO (BG)

SEZIONE E CENTRO:G.B.Bianchi-Bergamo
C/o Osp.Matteo Rota -Via Garibaldi,11 – 24122 Bergamo
tel.035/2278640
Presidente: BORGHI Giamberto
Rieducatore: REDOLFI Vittorio
orario centro:lunedì-mercoledì-venerdì ore 8,00/11,00

 


LOMBARDIA – BRESCIA (BS)

SEZIONE E CENTRO: Brescia
c/o Spedali Civili -P.le Spedali Civili,1 – 25125 Brescia
rep. Foniatria (ambulatori esterni-1°piano)
tel.030/3995.323
Presidente: AMEDANI Giuseppe
orario centro:lunedì-mercoledì-venerdì ore 8.45/11.45


LOMBARDIA – BUSTO ARSIZIO (VA)

Centro
C/o Az.Ospedaliera di Busto
Via A.Da Brescia,1 – 21052 Busto Arsizio
tel.0331/699276 rep.otorino
Rieducatrice: RAGAZZO Gabriella
(martedì-venerdì ore 9.30/11.30)


LOMBARDIA – CINISELLO BALSAMO (MI)

Centro
C/o Ospedale Bassini –
Via M.Gorki, 50 – 20092 Cinisello Balsamo (MI)
tel.02/61765229 – rep. Otorino (2° piano)
Rieducatore:BOMBARA Giovanni
orario centro:venerdì ore 8,30/10,30


LOMBARDIA-COMO (CO)

CENTRO
C/o Osp.S.Anna
Via Napoleona,60 – 22100 Como
Padiglione centrale – 2° piano (dopo la mensa)
Rieducatore:DI BENEDETTO Giovanni
orario centro:martedì-venerdì ore 14,00/16,00


LOMBARDIA-CREMA (CR)

Centro di Crema
C/o Osp.Maggiore
Largo U.Dossena 2 – 26013 Crema (CR)
piano rialzato- zona ex Pronto Soccorso
tel.: 0373/280636 – mail: ailar.crema.cr@gmail.com
Rieducatore: CREMASCOLI Luciano
(lunedì-giovedì-venerdì ore 14.00/16.00)


LOMBARDIA-CREMONA (CR)

SEZIONE E CENTRO
C/o IST.OSPITALIERI DI CREMONA
Viale Concordia, 1 – 26100 Cremona
rep. ORL (5° piano) – tel. 0372/405281-
Presidente e Rieducatore : SAIANI Giorgio
orario centro:mercoledì-venerdì ore 8,00/10,00


LOMBARDIA-DESIO (MI)

SEZIONE E CENTRO:“Pietro Viganò” Desio
C/o Osp.di Circolo-
Via Mazzini, 1 – 20033 Desio (MI)
Rep. ORL – aula : tel.0362/383482
Presidente e Rieducatore: CATTANEO Luciano
orario centro:lunedì-mercoledì-venerdì ore 8,00/9,30


LOMBARDIA-ESINE (BS)

Centro
c/o Osp.di Vallecamonica
Via Manzoni,142 – 25040 Esine (BS)
Logopedista:FRANZONI Mariuccia
tel: 0364/369451
martedi e venerdì dalle ore 8,30 alle ore 10,00


LOMBARDIA-GALLARATE (VA)

Centro

C/o Osp.S.Antonio Abate
Largo Boito,2 – 21013 Gallarate (VA)
rep. ORL – tel.0331/751352

Rieducatore : TASSINI Umberto
orario : martedì ore 14,30/15,30 – venerdi 10,30/11,30


LOMBARDIA-LECCO (LC)

Centro

C/o Az.Ospedaliera di Lecco
Via dell’Eremo,9/11 – 23900 Lecco
Rieducatore : SPREAFICO Enrico
(martedì-venerdì ore 9,00/11,00)


LOMBARDIA-LEGNANO (MI)

Centro

C/o Ospedale di Circolo – Via Candiani, 2 – 20025 Legnano (MI)
Padiglione ex malattie infettive – 1° piano “studio medici”
Rieducatore: TASSINI Umberto
venerdi dalle ore 14,30 alle ore 16.30


LOMBARDIA-MAGENTA (MI)

Centro

C/o Osp.Fornaroli – 1° Piano Padiglione F.
Via Donatori di Sangue, 50 – Magenta (MI)
tel.aula: 02/97963.831
Rieducatore:MARELLI Sergio
mercoledì dalle ore 15,00 alle 16,30


LOMBARDIA-MANTOVA (MN)

SEZIONE E CENTRO:ailar Mantova
Via Susani,17/B – 46100 Mantova
Presidente: BARUFFALDI Aldo
Rieducatore:VEZZADINI Cesare – cell. 347/5886460
orario centro:martedì-venerdì ore 9,30/11,30


LOMBARDIA-MARIANO COMENSE (CO)

Centro

C/o Osp.F.Villa
Via Isonzo,42B – 22066 Mariano Comense (CO)
1° piano da entrata posteriore
Rieducatore: DI BENEDETTO Giovanni
lunedì-mercoledì ore 10.00/11.00


LOMBARDIA-MELEGNANO (MI)

Centro

C/o Osp.di Circolo
Via Pandina, 1 – 20070 Vizzolo Predabissi(MI)
5° piano – vicino rep. Otorino
Rieducatore: TARENZI DELIO
giorni: martedì e giovedi dalle ore 9.00 alle ore 11.00


LOMBARDIA-MERATE (LC)

SEZIONE
Presidente: FERRI Emma
Via Cerri, 51 – 23807 Merate (LC)
tel.e fax 039/9903822
orario:lunedì ore 9,30/12,00-giovedì ore 9,30/12,00-14,30/17,00
ogni primo sabato del mese ore 10,00/12,00

CENTRO
C/o Osp.San Leopoldo MANDIC –
Largo Mandic – 23807 Merate (LC)
aula Magna tel.: 039/9903822

Rieducatrice: FERRI Emma
orario: lunedì-giovedì ore 9,00/11,00


LOMBARDIA-MILANO

Centri

1) Sede Nazionale
Via Friuli,28 Milano
tel.02/5510819
Dott. Duca Massimo : martedi ore 9,30-10,30
Rieducatore Fasoli Giorgio : giovedi ore 14,00 – 15,00

2) Osp.Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23
reparto Medicina (4° piano)
Rieducatore:MARELLI Sergio
martedì-giovedì-venerdì: ore 14.00-16.00

3) Osp.Niguarda
P.zza Ospedale Maggiore,3 – Milano
Pad. Talamona (3°pinao Cappella S.Maria A.)
Rieducatore: BERTINI Rino
lunedì e mercoledì: ore 14.00-17.00

4) Osp.Policlinico
Via Della Commenda,10 – Milano
Reparto ORL – 5° piano
Rieducatore: PORCU Mario
martedì-mercoledì-giovedì-venerdì: ore 16.00-17.30

5) Istituto dei Tumori
Via Venezian,1 – Milano
Area didattica (sottopiano)
Rieducatore : PORCU Mario
martedi/mercoledi/giovedi/venerdi : ore 9,30 – 11,00


LOMBARDIA-MONZA (MI)

SEZIONE E CENTRO: ailar “Nando Viale”
c/o Osp.S.Gerardo
Via Solferino,16 – 20052 Monza (MI)
tel.039/2333847 – fax 039 4633372

e-mail: ailar.monza@hotmail.it

Presidente: ORLANDO Vito
Rieducatore: ALEO Antonio

orario centro:martedì-venerdì ore 9,00/11,00


LOMBARDIA-PAVIA (PV)

SEZIONE E CENTRO:
C/o Osp.S.Matteo
Via Golgi,1 – 27100 Pavia
rep. ORL – tel.0382/503946 – fax 0382/528184
Presidente:MICHIELIN Faliero
Rieducatore:BALDIN Ottavio
orario centro:lunedì-mercoledì-venerdì ore 9,00/11,00


LOMBARDIA-RHO (MI)

Centro
C/o Palazzina ASL (di fronte Ospedale)
Via Cadorna, 6 – RHO (MI)
tel:02/994303379
Rieducatore:BOMBARA Giovanni
lunedì e mercoledì: ore 9,00-11,00


LOMBARDIA-SARONNO (VA)

Centro
C/o Osp.Civile
P.zza Borella,1 – 21047 Saronno (VA)
Rieducatore: PASSERI Gianfranco
martedì-giovedi ore 16.00/18.00


LOMBARDIA-SESTO SAN GIOVANNI (MI)

SEZIONE FRANCO FUGAZZA
Via Rovani,217 – 20099 Sesto San Giovanni (MI)
tel. 338/4541683 – mail : ailarsesto@alice.it

Presidente:VADORI Luigi
Rieducatore:CAPELLI Silvestro
orario centro:martedì-giovedì ore 14,00/16,00


LOMBARDIA-SONDRIO (SO)

Centro

C/o Ospedale Civile
Via Stelvio,25 – 23100 Sondrio
rep. ORL
Rieducatore: MEGNA Francesco
orario centro: mercoledì ore 9.00/11.00


LOMBARDIA-TREVIGLIO (BG)

SEZIONE:”Mario e Gianni Francesconi”
Via Crivelli,11 – 24047 Treviglio (BG)
tel.0363/43333 – fax: 0363/307147 – mail : ailar.treviglio.bg@alice.it
Presidente: LEONI Roberto

Centri

1) C/o Sezione “Mario e Gianni Francesconi”
Rieducatori: GATTI Franco – LEONI Roberto – RAVASI Elio
lunedì-martedì-mercoledì-giovedì ore: 9.00 – 11.00
martedi e giovedi ore: 14.00 – 16.00

2) C/o Azienda Ospedaliera di Gorgonzola
Via Bellini, – 20064 Gorgonzola (MI)
tel.02/957071
Rieducatori:RIVOLTELLA Sergio e POGGI GianFranco
da martedì a venerdì ore 14.00 -16.00

3) C/o Centro Sociale Rubini
Via Comelli Rubini, 9 – 24058 Romano di Lombardia (BG)
tel.0363/912186
Rieducatori: MAFFIOLI Mario e VILLA Giuliano
lunedì-martedì-mercoledì-venerdì ore 9.00 – 11.00

4) C/o Villa Speranza – 4° piano –
Via S.Carlo, 32 – 24016 San Pellegrino (BG)
Rieducatore: VISTALLI Felice
venerdì e sabato ore 9.00 -11.00

5) Az. Ospedaliera di Treviglio
P.le Ospedale 1-12 – 24047 Treviglio (Bg)
Sede del volontariato (piano terra – percorso giallo)
Rieducatori : Maffioli/Ravasi/Villa
Lunedi – Martedi – Giovedi ore 9.30 – 11.00


LOMBARDIA-VARESE (VA)

CENTRO:
Ospedale di Circolo
Viale Borri – 21100 Varese
Padiglione Centrale – 1° piano
Rieducatore: FELLI Giuseppe
mercoledì e venerdì dalle ore 14.00 alle ore16.00


LOMBARDIA-VIGEVANO (PV)

SEZIONE E CENTRO:”Botondi-Girbino”

C/o Ospedale Civile – Rep.ORL
C.so Milano,19 – 27029 Vigevano (PV)
tel.0381/333380
Presidente:
VECCHI Dr.Eugenio
Rieducatore: Colli Franzone Carlo
orario centro: martedi ore 8.30-11.30


LOMBARDIA-VIMERCATE(MI)

CENTRO:c/o COMUNE di Vimercate
Via L.Ponti,15 – 20059 Vimercate
Rieducatore: DI LAGO Francesco
orario centro:lunedì e giovedì ore 8,30/10,30


PIEMONTE – ALESSANDRIA (AL)

SEZIONE E CENTRO
C/o Centro “Piero Melchionni”
Via Chenna 9 – ALESSANDRIA
Tel. 0131/265221 – fax 0131/43016

Presidente:
MELCHIONNI Luisella
Rieducatore:ROCCA Adriano
orario centro:mercoledì e giovedì ore 9,00/11,00


PIEMONTE – BIELLA (BI)

SEZIONE E CENTRO:Biella
C/o Ospedale di Biella
Palazzina Libere Professioni
Via Caraccio, 4 – 13900 Biella
tel.: 015/3503883
Presidente: CARRARO Edoardo
Rieducatore: BERGO/MONTEFINALE
martedì e venerdì dalle 9,30 alle 11,30


PIEMONTE – BORGOSESIA (VC)

CENTRO
c/o OSPEDALE S.S.PIETRO E PAOLO
Località Cascine Agnona – Borgosesia (Vc)
aula al piano terra (vicino al C.U.P)
Rieducatore : LUCIANO Bernardo
mercoledi dalle ore 14,00 alle ore 16,00


PIEMONTE – NOVARA (NO)

CENTRO:
C/o Osp.Maggiore della Carità –
C.so Mazzini, 18 – 28100 Novara
“stanza etica” a sinistra della Chiesa (entrare dal Pronto Soccorso)
Rieducatore: BELLONI Maurizio
orario centro:lunedì e venerdi ore 14,00/16,00


PIEMONTE – TORINO (TO)

SEZIONE E CENTRO c/o Ist. Buon Riposo
Via San Marino 10 – 10134 Torino
tel.011/3197756
aperta nei giordi di lunedi/mercoledi e venerdi dalle 14,30 alle 16,30

Presidente:RICHETTI Luciano
Rieducatore:PARADISO Giovanni
scuola di rieducazione: mercoledi 14,30 – 16,30


PIEMONTE – V.C.O.

Rieducatore : BELLONI Maurizio
Centri:
1°) Osp.S.Biagio –
Via Mauro,4 – 28845 Domodossola (VB)
presso Ambulatorio ORL
mercoledi dalle ore 9,30 alle ore11,30

2°) Osp.Madonna del Popolo
Via Mazzini, 96- 28887 Omegna (VB)
piano terra – presso amb. n.7
giovedi dalle ore 14,15 alle ore16,15

3°) Osp. CASTELLI
Via Fiume, 18 -28900 VERBANIA (VB)
Reparto Oncologico – 4° piano
giovedi dalle ore 9,30 alle ore 11,30


PIEMONTE – VERCELLI (VC)

CENTRO
c/o OSPEDALE S.ANDREA
C.so Abbiate, 21 – 13100 VERCELLI
Reparto ORL
Rieducatore : BELLONI Maurizio
lunedi e venerdi : ore 9,00 – 11,00
tel.aula : 0161/593273


PUGLIA-LECCE (LE)

SEZIONE E CENTRO:

Presidente: Prof. DE BENEDETTO Michele
C/o Ospedale “Vito Fazzi”
Piazza F.Muratore,1 – 73100 Lecce
rep. ORL – tel.0832/661469
Rieducatore : PATERA Colturo
orario centro:martedì ore 9,30/11,30


SARDEGNA – SASSARI

CENTRO
c/o Clinica Univ. Otorinolaringoiatria
Viale San Pietro 43 – Sassari
Rieducatore : Sig. CUCCUREDDU Mario
giorni : lunedi/mercoledi/venerdi
orario: 9,30 – 11,00


SARDEGNA-CAGLIARI (CA)

Sezione e Centro
COMUNE DI CAGLIARI c/o LILT
Via Lepanto,27 – 09125 Cagliari
Presidente e Rieducatore: SPISSU Giuseppe
Scuola : martedì e giovedì dalle ore 8,00 alle ore 10,00


SICILIA-CATANIA (CT)

Centro

C/o Ospedale “Cannizzaro” rep.ORL
Via Messina 829 – 95126 Catania
tel.095/7262366


SICILIA-PALERMO (PA)

Centro
C/o Lega Italiana Tumori
Via Lincoln 144 – 90133 Palermo
tel.. 091/6165777
Rieducatori: MILAZZO Giuseppe e BARRESI Salvatore
giorni: lunedi/mercoledi e venerdi dalle ore 10,00 alle ore 12,00


TOSCANA-GROSSETO (GR)

Centro

C/o Osp.della Misericordia – (AIDO-Ass.Ital.Donatori Organi)
Via Senese, 161 – 58100 Grosseto
tel.0564/453530

Rieducatore: TINACCI Paolo
lunedi e sabato : ore 8,00/10,00


TOSCANA-MASSA /CARRARA (MS)

SEZIONE:Massa/Carrara
C/o Osp.”Santi Cristoforo e Giacomo” – Rep.ORL
Via Sottomonte, 1 – 54100 MASSA
Presidente : GRAZIANI Dott.ssa Paola

Centri

1)C/o Osp.Santi Cristoforo e Giacomo – Rep.ORL
Via Sottomonte, 1- 54100 MASSA
Rieducatore: PETRACCI Luigi
mercoledì e sabato: ore 9,00/11,00

2)C/o Ospedale Civile Rep.ORL
P.zza Sacco e Vanzetti – 54033 CARRARA (MS)
Rieducatore: GIUSTI Augusto
martedì e giovedì: ore 9,00/11,00


 

Associazione Italiana Laringectomizzati Ailar onlus