Immagini-shock, nemmeno sui pacchetti spaventano i fumatori

Cigarettes-pack

L’astinenza dal fumo inibisce l’attività dell’amigdala, l’area del cervello che controlla la paura. Lo dimostra uno studio tedesco pubblicato dalla rivista Human Brain Mapping, secondo cui per un fumatore è sufficiente stare lontano 12 ore dalle sigarette per perdere il controllo dei centri che servono a percepire la paura.

 

Per questo motivo, spiegano i ricercatori, se l’intento è quello di spingere ad abbandonare il vizio del fumo, servirebbero a poco le immagini di tumori al polmone che Stati Uniti e Comunità Europea vorrebbero porre sui pacchetti di sigarette. “In chi smette di fumare l’attività del centro della paura si riduce così tanto che non è più recettiva a queste foto spaventose”, spiega René Hurlemann dell’Universitätsklinikum di Bonn (Germania), coordinatore della ricerca. Tuttavia, queste immagini potrebbero essere utili per dissuadere i non-fumatori dal cedere al vizio. In chi non fuma, infatti, l’amigdala è normalmente attiva e la paura è pronta a centrare l’obiettivo.

 

Per dimostrarlo i ricercatori hanno eseguito scansioni cerebrali di fumatori abituali, confrontandole con quelle di non-fumatori, mentre osservavano immagini di volti felici, impauriti o con espressione neutrale. Normalmente l’amigdala si attiva alla vista dei volti impauriti, ma se i fumatori erano in astinenza da sigarette da almeno 12 ore il processamento delle emozioni risultava fortemente compromesso.

di Silvia Soligon (05/09/2011)

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Fumo: danneggia di più le donne

Secondo uno studio italiano presentato a Parigi durante il congresso della Società europea di cardiologia (Esc), sembrerebbe che il fumo danneggi gravemente la salute delle donne. Durante lo studio infatti i ricercatori hanno scoperto che il rischio di malattie cardiovascolari aumenta nelle donne con una sola sigaretta, mentre negli uomini con 5 sigarette.

Gli studiosi hanno esaminato un campione di 1.694 uomini e 1.893 donne di cinque Paesi (Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Francia e Italia). I risultati sono allarmanti. Le donne infatti rischiano di contrarre malattie legate al cuore o tumore in maniera molto più alta rispetto agli uomini.

I ricercatori lanciano l’allarme. Negli ultimi 10 anni infatti si è avuto una netta crescita di fumatrici e un calo dei fumatori uomini. L’autrice dello studio, la dottoressa Elena Tremoli del dipartimento di scienze farmacologiche dell’Università di Milano afferma: “Sappiamo che le donne sono naturalmente protette contro le malattie cardiovascolari, in particolarFumo: danneggia di più le donnee prima della menopausa. E questo porta ad avere meno attenzione nei confronti dei fattori di rischio per la salute femminile”.

Secondo dati recenti infatti sembrerebbe che il numero delle fumatrici è cresciuto del 60% negli ultimi 20 anni. Le fumatrici che consumano più di 20 sigarette al giorno sono triplicate.

Come tutti sanno il fumo di sigaretta danneggia seriamente il nostro organismo. Il fumatore, rispetto a una persona che non fuma, aumenta notevolmente il rischio di avere un tumore: cancro ai polmoni, cancro all’utero (perché il fumo inibisce le difese immunitarie e facilita la moltiplicazione di virus, come il Papova Virus, implicati nella genesi di questa patologia); cancro alla laringe, alla lingua, all’esofago, alla vescica e ai reni.

http://www.dottorsalute.info/?p=8698

SANITA’: REGIONI CON BOSSI, TASSA SUL FUMO AL POSTO DEI TICKET

Premetto che sono un ex fumatore da 4 anni e i continui aumenti del costo delle sigarette non ha mai influenzato il mio voler smettere di fumare o fumare meno ma penso che l’aumento porterebbe soltanto a il rivedersi degli extracomunitari per la maggior parte irregolari al mercato o nelle fermate delle metropolitane o in stazioni ferroviarie intenti a vendere le sigarette di contrabbando, magari anche non originali ,con un conseguente aumento delle spese sanitarie creando un mercato nero i cui proventi servirebbero a finanziare mercati ancora più deprecabili .

Vi ricordate l’anno che ci fu lo sciopero del monopolio statale?

Gente che andava in Svizzera o nei paesi confinanti per comprare le sigarette e il ritorno della figura del venditore di sigarette di contrabbando arrivando anche al triplo del prezzo normale,sono per caso diminuiti i fumatori in quel periodo?NO

Piuttosto ci vorrebbe maggior informazione sui vari canali di informazione sui pericoli che porta il fumo e anche l’alcool perché se vogliamo vedere anche l’alcool porta malattie ma nessuno pensa di aumentare il prezzo degli alcolici e dei super alcolici.

Inoltre vorrei aggiungere e l’amianto?l’eternit?la diossina?

Forse perché non l’abbiamo pagata di tasca nostra ma regalataci e ci hanno rovinato le vie respiratorie in certi casi con tumori ai polmoni,tiroidi e laringe tutto per un maggior guadagno di pochissime persone ai danni della popolazione ignara di ciò che li circondava.

Il vero problema e che si cerca qualcuno da spremere come le tassazioni sempre più alte sui lavoratori dipendenti o come le multe agli autisti che servono solo per fare cassa e non per evitare le morti sulla strada.

Iniziamo a tagliare dove si spreca e non solo in politica ma anche nel mondo pubblico del lavoro perché non è possibile che c’è gente che si arrabatta con 1100 euro mensili in fronte di persone che prendono milioni di euro per prendere a calci un pallone,guidare un auto o gestire un azienda dicendo che la soluzione della crisi è diminuire il costo del lavoro vedi Marchionni.

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SANITA’: REGIONI CON BOSSI, TASSA SUL FUMO AL POSTO DEI TICKET

(AGI) – Roma, 2 ago. – Una tassa sul fumo per la copertura del ticket in sanita’. E’ questa una delle soluzioni sulla quale si registra la convergenza di molti presidenti di Regioni, riuniti stamattina in conferenza straordinaria e in attesa di incontrare, questa sera, il Governo. Idea lanciata da Umberto Bossi in un comizio, ripresa ieri da Pierluigi Bersani e ‘sposata’ dalle Regioni, di destra o di sinistrache siano le giunte. Sul tavolo la necessita’ di coprire gli ultimi mesi del 2011 reperendo i 381 milioni necessari. Che sia questa l’ipotesi a cui si sta lavorando, con un aumento delle sigarette che si aggirerebbe intorno ai 20-25 centesimi, lo conferma il presidente della Regione ToscanaEnrico Rossi. La proposta “e’ quella di Bossi…ma se uno fa una proposta giusta…”, osserva il presidente della Regione Toscana con i giornalisti che lo rammentano, “nasce da una discussione tra gli assessori” ed e’ stata presente nel dibattito sulla sanita’. Certo l’ideale sarebbe che il Governo “rispettasse il patto per la salute” mettendoci i soldi, “ma piuttosto che tassare con 10 euro tutta la popolazione non esente – con ticket maggiore anche per chi ha redditi di 20mila euro l’anno o per i precari – e’ meglio pensare ad una tassa sul tabacco”, dice ancora Rossiricordando la battaglia di Turati “paghi il vino per il pane” e aggiungendo: “paghi il tabacco per la salute”, anche se e’ comunque “importante fare una campagna contro il tabacco – ha aggiunto lo stesso Rossi – anch’io ho fumato ed ho smesso. C’e’ un direttamente proporzionale con certe malattie”.

  Le regioni lo confermano: la loro richiesta al governo e’ che si trovi una copertura al ticket. Quindi sottolineano: “piu’ volte abbiamo parlato di una copertura attraverso una tassazione del fumo. Ci sembra una copertura giusta che premia comportamenti che dal punto di vista della prevenzione hanno un senso limitando ed eliminando il fumo”. Si tratta di una misura che potrebbe diventare “una risposta strutturale”. Ma di questo si discutera’ nell’incontro con il governo. A comunicare la posizione dei presidenti delle regioni e’ Vasco Errani al termine della Conferenza straordinaria che, convocata stamattina, e’ terminata da pochi minuti. “Attendiamo l’incontro con il governo per capire come questa questione” della copertura del ticket “puo’ essere risolta cosi’ come noi riteniamo sia indispensabile fare”. Per Errani, l’introduzione lineare del ticket in manovra, cosi’ come e’, oltre a generare “iniquita’”, crea “problemi reali per la sostenibilita’ del sistema sanitario”.
  Quella sul fumo “E’ una tassa ingiusta per chi fuma, ma educativa”. La presidente della Regione LazioRenata Polverini, cosi’ commenta l’orientamento emerso nella Conferenza delle regioni di stamani che porterebbe le regioni a formulare al governo, chiamato a trovare la copertura del ticket in sanita’, ad introdurre una tassa sul fumo.
  “Aspettiamo di capire se e’ la proposta del governo”, aggiunge lasciando la sede della Conferenza di via Parigi.

http://www.agi.it/


Se continua ad avvelenarsi poi non chieda compassione

di Tony Damascelli

michael-douglas-fumaCapisco Michael Douglas: uno ha al proprio fianco Catherine Zeta-Jones e dunque abbisogna di affogare la sofferenza in una bottiglia di whiskey, con ghiaccio viste le pessime abitudini yankee. E il fegato va in pappa. Capisco Michael Douglas, non tutti i film da lui interpretati sono andati come dovevasi, dunque lo stress da prestazione e da botteghino ha avuto conseguenze serie sulla sua esistenza. E il cervello è stressato. Ora, a parte le battute e la chiara provocazione dal momento che una vita così se la sognano anche ad Hollywood, mister D. dovrebbe spiegarmi perché mai uno come lui, titolare della Michael Douglas Foundation, roba bella che si occupa della sensibilizzazione dell’opinione pubblica al disarmo nucleare, ai diritti civili e, attenti, alla salvaguardia dell’ecosistema, abbia dovuto in questi anni, sono sessantasei in tutto ma diciamo almeno cinquanta, distruggersi, oltre al fegato e al cervello già detti, anche polmoni e pelle e laringe inspirando, respirando, assorbendo tabacco di ogni genere e forma, fumo in quantità industriali, per arrugginire la voce già fascinosa, fila di bionde di ogni tipo, nel senso di sigarette per poi scoprire, improvvisamente, quel segnale bastardo, l’avviso della malattia e dunque, secondo nuova comunicazione spettacolare, l’annuncio in pubblico, era il David Letterman show. Qui parafrasando Martin Luther King: «I have a cancer», Douglas fece lo scoop. Hai fatto il furbo, mister Mike, ci hai fatto impietosire quella sera lì, ho pensato, ma guarda che razza di uomo, gran figlio di Kirk, suo padre, attore magnifico e adesso anche teatrante superbo, la gente in piedi ad applaudire, con una lacrima sul viso, pure lui con gli occhi lucidi, segnale di commozione ma anche di logorio e fatica. Mesi di preoccupazione, anche un’apparizione patetica in una premiazione televisiva mentre i giornali preparavano il coccodrillo di serie. Poi arrivano quelli dello Star e ci ammollano l’istantanea dal panfilo in acque liguri, la quale fotografia si presta a varie interpretazioni: sta ciucciando una caramella? Si è fatto una canna per alleviare il dolore? Sta fumando e basta? Sapevo che la sua «attrazione fatale» fosse un’altra, però deve essere un vizio di famiglia, altro titolo di repertorio: sua moglie, infatti, la Catherine di cui sopra, pippa che è un piacere, se ne frega del fumo passivo che potrebbe nuocere al consorte. Ma allora si facciano gli affari e le malattie loro, vivano pure come desiderano e la finiscano di cercare carezze e compassione. Comunque continui pure a navigare nei mari italiani ma se non è caramella e se non è cannabis, caro mister Douglas stavolta hai sbagliato film.

 

Michael Douglas guarito dal cancro beccato con qualcosa in bocca: fuma?

Secondo i tabloid impietosi si tratta di una sigaretta

Michael Douglas affacciato dal suo yacht con qualcosa di sospetto in bocca che le malelinguehanno subito associato a una sigaretta. Ipaparazzi impietosi non si sono fatti sfuggire la foto del divo, che ha da poco sconfitto ilcancro, rilassato in vacanza mentre sembrafumare qualcosa.


Il settimanale Star ha messo Douglas in copertina, titolando “Fuma ancora e mette a rischio la vita” e anche il Sun ha pubblicato le immagini “incriminate” mentre sta navigando a bordo della sua imbarcazione extralusso in acque italiane.

La star di Wall Street ha passato brutti momenti da quando gli è stato diagnosticato il tumore allagola e si è dovuto sottoporre a lunghe terapieprima di annunciare pubblicamente di essere guarito. Lui stesso qualche tempo fa aveva ammesso in tv allo show di David Letterman di aver i brutti vizi del fumo e dell’alcol, due fattori che vengono spesso associati al cancro, anche se a suo parere, nel suo caso, era dovuto soprattutto astress e ad altre cause.

Dopo la diagnosi i medici erano stati chiari sul fatto che Douglas dovesse smettere con il fumo e cercare di condurre una vita sana, ma le foto mettono in dubbio la sua buona fede. Che sia caduto in tentazione visto che sua moglieCatherine Zeta Jones è stata vista di recente al suo fianco con la sigaretta in bocca?

Secondo altri però potrebbe trattarsi di marijuana e non di sigaretta vera e propria, data cometrattamento terapeutico per alleviare il dolore. I fan sono preoccupati, speriamo che l’attore non metta a rischio la salute appena riacquistata a fatica.

http://cinema-tv.virgilio.it/