Immagini-shock, nemmeno sui pacchetti spaventano i fumatori

Cigarettes-pack

L’astinenza dal fumo inibisce l’attività dell’amigdala, l’area del cervello che controlla la paura. Lo dimostra uno studio tedesco pubblicato dalla rivista Human Brain Mapping, secondo cui per un fumatore è sufficiente stare lontano 12 ore dalle sigarette per perdere il controllo dei centri che servono a percepire la paura.

 

Per questo motivo, spiegano i ricercatori, se l’intento è quello di spingere ad abbandonare il vizio del fumo, servirebbero a poco le immagini di tumori al polmone che Stati Uniti e Comunità Europea vorrebbero porre sui pacchetti di sigarette. “In chi smette di fumare l’attività del centro della paura si riduce così tanto che non è più recettiva a queste foto spaventose”, spiega René Hurlemann dell’Universitätsklinikum di Bonn (Germania), coordinatore della ricerca. Tuttavia, queste immagini potrebbero essere utili per dissuadere i non-fumatori dal cedere al vizio. In chi non fuma, infatti, l’amigdala è normalmente attiva e la paura è pronta a centrare l’obiettivo.

 

Per dimostrarlo i ricercatori hanno eseguito scansioni cerebrali di fumatori abituali, confrontandole con quelle di non-fumatori, mentre osservavano immagini di volti felici, impauriti o con espressione neutrale. Normalmente l’amigdala si attiva alla vista dei volti impauriti, ma se i fumatori erano in astinenza da sigarette da almeno 12 ore il processamento delle emozioni risultava fortemente compromesso.

di Silvia Soligon (05/09/2011)

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