SANITA’: REGIONI CON BOSSI, TASSA SUL FUMO AL POSTO DEI TICKET

Premetto che sono un ex fumatore da 4 anni e i continui aumenti del costo delle sigarette non ha mai influenzato il mio voler smettere di fumare o fumare meno ma penso che l’aumento porterebbe soltanto a il rivedersi degli extracomunitari per la maggior parte irregolari al mercato o nelle fermate delle metropolitane o in stazioni ferroviarie intenti a vendere le sigarette di contrabbando, magari anche non originali ,con un conseguente aumento delle spese sanitarie creando un mercato nero i cui proventi servirebbero a finanziare mercati ancora più deprecabili .

Vi ricordate l’anno che ci fu lo sciopero del monopolio statale?

Gente che andava in Svizzera o nei paesi confinanti per comprare le sigarette e il ritorno della figura del venditore di sigarette di contrabbando arrivando anche al triplo del prezzo normale,sono per caso diminuiti i fumatori in quel periodo?NO

Piuttosto ci vorrebbe maggior informazione sui vari canali di informazione sui pericoli che porta il fumo e anche l’alcool perché se vogliamo vedere anche l’alcool porta malattie ma nessuno pensa di aumentare il prezzo degli alcolici e dei super alcolici.

Inoltre vorrei aggiungere e l’amianto?l’eternit?la diossina?

Forse perché non l’abbiamo pagata di tasca nostra ma regalataci e ci hanno rovinato le vie respiratorie in certi casi con tumori ai polmoni,tiroidi e laringe tutto per un maggior guadagno di pochissime persone ai danni della popolazione ignara di ciò che li circondava.

Il vero problema e che si cerca qualcuno da spremere come le tassazioni sempre più alte sui lavoratori dipendenti o come le multe agli autisti che servono solo per fare cassa e non per evitare le morti sulla strada.

Iniziamo a tagliare dove si spreca e non solo in politica ma anche nel mondo pubblico del lavoro perché non è possibile che c’è gente che si arrabatta con 1100 euro mensili in fronte di persone che prendono milioni di euro per prendere a calci un pallone,guidare un auto o gestire un azienda dicendo che la soluzione della crisi è diminuire il costo del lavoro vedi Marchionni.

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SANITA’: REGIONI CON BOSSI, TASSA SUL FUMO AL POSTO DEI TICKET

(AGI) – Roma, 2 ago. – Una tassa sul fumo per la copertura del ticket in sanita’. E’ questa una delle soluzioni sulla quale si registra la convergenza di molti presidenti di Regioni, riuniti stamattina in conferenza straordinaria e in attesa di incontrare, questa sera, il Governo. Idea lanciata da Umberto Bossi in un comizio, ripresa ieri da Pierluigi Bersani e ‘sposata’ dalle Regioni, di destra o di sinistrache siano le giunte. Sul tavolo la necessita’ di coprire gli ultimi mesi del 2011 reperendo i 381 milioni necessari. Che sia questa l’ipotesi a cui si sta lavorando, con un aumento delle sigarette che si aggirerebbe intorno ai 20-25 centesimi, lo conferma il presidente della Regione ToscanaEnrico Rossi. La proposta “e’ quella di Bossi…ma se uno fa una proposta giusta…”, osserva il presidente della Regione Toscana con i giornalisti che lo rammentano, “nasce da una discussione tra gli assessori” ed e’ stata presente nel dibattito sulla sanita’. Certo l’ideale sarebbe che il Governo “rispettasse il patto per la salute” mettendoci i soldi, “ma piuttosto che tassare con 10 euro tutta la popolazione non esente – con ticket maggiore anche per chi ha redditi di 20mila euro l’anno o per i precari – e’ meglio pensare ad una tassa sul tabacco”, dice ancora Rossiricordando la battaglia di Turati “paghi il vino per il pane” e aggiungendo: “paghi il tabacco per la salute”, anche se e’ comunque “importante fare una campagna contro il tabacco – ha aggiunto lo stesso Rossi – anch’io ho fumato ed ho smesso. C’e’ un direttamente proporzionale con certe malattie”.

  Le regioni lo confermano: la loro richiesta al governo e’ che si trovi una copertura al ticket. Quindi sottolineano: “piu’ volte abbiamo parlato di una copertura attraverso una tassazione del fumo. Ci sembra una copertura giusta che premia comportamenti che dal punto di vista della prevenzione hanno un senso limitando ed eliminando il fumo”. Si tratta di una misura che potrebbe diventare “una risposta strutturale”. Ma di questo si discutera’ nell’incontro con il governo. A comunicare la posizione dei presidenti delle regioni e’ Vasco Errani al termine della Conferenza straordinaria che, convocata stamattina, e’ terminata da pochi minuti. “Attendiamo l’incontro con il governo per capire come questa questione” della copertura del ticket “puo’ essere risolta cosi’ come noi riteniamo sia indispensabile fare”. Per Errani, l’introduzione lineare del ticket in manovra, cosi’ come e’, oltre a generare “iniquita’”, crea “problemi reali per la sostenibilita’ del sistema sanitario”.
  Quella sul fumo “E’ una tassa ingiusta per chi fuma, ma educativa”. La presidente della Regione LazioRenata Polverini, cosi’ commenta l’orientamento emerso nella Conferenza delle regioni di stamani che porterebbe le regioni a formulare al governo, chiamato a trovare la copertura del ticket in sanita’, ad introdurre una tassa sul fumo.
  “Aspettiamo di capire se e’ la proposta del governo”, aggiunge lasciando la sede della Conferenza di via Parigi.

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