Archivio tag: silvio berlusconi
Adriano Galliani e lo stile di vita
Una volta si diceva che il gioco del calcio era uno sport,un gioco dove ventidue persone inseguivano un pallone e dove un signore in nero munito di due cartellini aiutati da due guardalinee ,la famosa terna arbitrale,cercava di far svolgere regolarmente l’incontro.

Fiducia al Governo Letta,fù vera gloria?
USA del salto della quaglia il Dream Team.
Mario Monti in the circus
Mario Monti nuovo senatore a vita
NOMINA A SENATORE A VITA DI MARIO MONTI
FLASH! COLPO DI SCENA! OTTENUTA L’IMPUNITÀ PARLAMENTARE CON LA NOMINA A SENATORE A VITA DA NAPOLITANO E FIRMATA DA BERLUSCONI, MARIO MONTI PRONTO A GUIDARE UN GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE CHE PREVEDE GIANNI LETTA NEL RUOLO DI SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO (NONCHÉ PROTETTORE DELLE AZIENDE DEL BANANA), SINISCALCO ALL’ECONOMIA, FRATTINI RESTA AGLI ESTERI, VIA BRUNETTA, ROMANI E TUTTE LE DONNE MINISTRO. SI SFILA ANCHE LA LEGA, SOSTITUITA DALL’UDC, CON L’APPOGGIO ESTERNO DEL PD…
Napolitano: “Nuovo governo a breve o voto” Poi nomina Mario Monti senatore a vita
Il presidente della Repubblica chiede un clima di confronto “più aperto e obiettivo” e assicura che la legge di stabilità verrà approvata a breve. Subito dopo Napolitano aprirà le consultazioni: entro breve si avrà un nuovo governo o si scioglieranno le Camere”.Leggi la nota del Quirinale. Le opposizioni a Schifani: “Presto il voto sulla legge di stabilità”. Nel pomeriggio il testo definitivo delle modifiche proposte dal governo arriva in commissione Bilancio di Palazzo Madama. Mario Monti nominato senatore a vita
Napolitano scende in campo
30 Marzo 2004 – Il governo Berlusconi II istituisce il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati
Giorno del ricordo
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Giorno del ricordo |
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Festa nazionale | |
Data | 10 febbraio |
Celebrata in | ![]() |
Avvenimento celebrato | Foibe e esodo giuliano-dalmata |
Data d’istituzione | 2004 |
Il Giorno del ricordo in Italia si celebra il 10 febbraio, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
Istituito con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, concede anche un riconoscimento ai congiunti degli infoibati.
La legge segna un mutamento di atteggiamento da parte della comunità nazionale nei confronti degli esuli giuliani.
Testo della legge
Nel testo di legge si leggono le motivazioni:
« La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata […] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in m odo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero. » | |
(legge 30 marzo 2004 n. 92)
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Il Giorno del Ricordo è considerato una solennità civile, ai sensi dell’art. della legge 27 maggio 1949, n. 260. Esso non determina riduzioni dell’orario di lavoro degli uffici pubblici né, qualora cada in giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado. Sempre nella stessa legge, vengono istituiti il Museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata, con sede a Trieste, e l’Archivio museo storico di Fiume, con sede a Roma. Tali istituzioni verranno finanziate con 200.000 euro annui a decorrere dall’anno 2004, metà all’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata (IRCI), e metà alla Società di studi fiumani.
Per il 2004, i fondi furono detratti dal “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno 2004.
Nel provvedimento d’istituzione, vengono assegnate, in séguito a domanda, un titolo onorifico senza assegni, costituito da un’apposita insegna metallica con relativo diploma, al coniuge superstite, ai figli, ai nipoti e, in loro mancanza, ai congiunti sino al sesto grado degli infoibati, dall’8 settembre 1943 al 10 febbraio 1947, in Istria, Dalmazia e nelle province dell’attuale confine orientale.
Tale diritto è esteso anche agli scomparsi e quanti, nello stesso periodo e nelle stesse zone, sono stati soppressi mediante annegamento, fucilazione, massacro, attentato, in qualsiasi modo perpetrati. Il riconoscimento può essere concesso anche ai congiunti dei cittadini italiani che persero la vita dopo il 10 febbraio 1947, ed entro l’anno 1950, qualora la morte sia sopravvenuta in conseguenza di torture, deportazione e prigionia, escludendo quelli che sono morti in combattimento.
Vengono esplicitamente esclusi dal riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano volontariamente parte di formazioni non a servizio dell’Italia.
Il termine per la domanda al riconoscimento è il 30 marzo 2014.
L’insegna metallica e il diploma a firma del Presidente della Repubblica sono consegnati annualmente, durante le cerimonie del 10 febbraio. L’insegna metallica è in acciaio brunito e smalto, con la scritta “La Repubblica italiana ricorda”.
Voci correlate
- Pulizia etnica
- Massacri delle foibe
- Esodo giuliano-dalmata
- Venezia Giulia
- Questione triestina
- Comunismo
- Fascismo
Collegamenti esterni
- Testo della legge sul Giorno del Ricordo
- Dossier su governo.it
- Foibe.it
- Giornodelricordo.it
- Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
- Facsimile di domanda
- Lega Nazionale, associazione per la difesa dell’italianità del Friuli-Venezia Giulia
- Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in esilio
- Comitato 10 Febbraio per il ricordo
Acqua in bocca.
Mentre nel paese imperversano discussioni sull’ eutanasia, grembiulino a scuola , guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell’acqua pubblica
Il Parlamento ha votato l’articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l’acqua minerale).
Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L’acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L’acqua è l’oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca.
FATE GIRARE:
METTETENE A CONOSCENZA PIU’ GENTE CHE POTETE Anche se qualcuno ha già ricevuto questa mail non importa, essere consapevole di quel che accade nel nostro paese non è mai abbastanza