Eutanasia a domicilio: in Olanda è possibile

Eutanasia gratis a domicilio in Olanda attraverso il discusso programma chiamato “Life End” per quelle persone che desiderano porre fine alle sofferenze dei propri cari tra le mura domestiche; questo programma è una sorta di “espansione” del servizio offerto dalla clinica “Life End” (che apunto ha lo stesso nome del programma) dove invece viene pratica l’eutanasia a quei pazienti che non vogliono morire in casa.

 

Per accedere a questo servizio a domicilio, dopo essersi iscritti per telefono o via e-mail occorre dimostare di essere in possesso dei requisiti richiesti ossia essere un malato senza speranza, soffrire di dolori insopportabili ed avere espresso più volte il desiderio di morire.

Walburg de Jong, un portavoce dell’Associazione Olandese per una Fine Volontaria della Vita (Nvve) ha spiegato

Da oggi la clinica Life End avrà unità mobili presso cui si possono registrare tutti i malati che pensano di avere il diritto all’eutanasia. Se tutto è in regola, le nostre squadre potranno recarsi a domicilio con le attrezzature e il personale per la ‘dolce morte

In Olanda l’eutanasia è legale dal 2002 e si stima che ogni anno a farne richiesta siano tra le 2300 e le 3100 persone.

Voi cosa ne pensate: siete favorevoli o contrari all’eutanasia?

fonte

9 Febbraio 2009 Eluana Englaro muore nella clinica “La Quiete” di Udine alle 19,45

Eluana Englaro muore nella clinica “La Quiete” di Udine alle 19,45 circa anche se poi una perizia sull’encefalo della paziente confermera’ che i danni conseguenti all’incidente automobilistico del 1992 erano “anatomicamente irreversibili”. Il suo triste caso solleverà un acceso dibattito all’interno del Parlamento italiano e dell’opinione pubblica; mettendo in evidenza l’impreparazione della legge italiana in ambito di EutanasiaTestamento biologico.

Eluana Englaro è morta

Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

lunedì 9 febbraio 2009

Eluana Englaro, la donna in stato vegetativo persistente da 17 anni, è morta nella clinica «la Quiete» di Udine. Ad annunciare il decesso è statoMaurizio Sacconi nell’aula del Senato della Repubblica; la notizia è stata poi confermata dall’amministrazione comunale della città friulana. La morte è sopraggiunta alle 20:10.

Il padre di Eluana, Beppino Englaro, ha commentato con poche parole dalla sua abitazione di Lecco: «Sì, ci ha lasciati. Ma non voglio dire niente, voglio soltanto stare solo». È stato informato del decesso dal dottore Amato De Monte, che seguiva la figlia nel protocollo di sospensione di alimentazione e idratazione artificiale.

Il Senato ha osservato un minuto di silenzio, proprio mentre si dibatteva il ddl che avrebbe dovuto “salvare la vita” di Eluana. Il presidente Renato Schifani ha convocato la riunione dei capigruppo, dopo aver sospeso l’esame del disegno di legge. Il premier Silvio Berlusconi ha dichiarato: «È grande il rammarico che sia stata resa impossibile l’azione del governo per salvare una vita».

Successivamente nell’aula del Senato, in seguito ad alcune dichiarazioni, ci sono stati momenti di tensione e scontro.

Acqua in bocca.

Mentre nel paese imperversano discussioni sull’ eutanasia, grembiulino a scuola , guinzaglio al cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell’acqua pubblica
Il Parlamento ha votato l’articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l’acqua non sarà più un bene pubblico ma una merce, e quindi sarà gestita da multinazionali (le stesse che possiedono l’acqua minerale).
Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l’acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell’acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L’uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L’acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L’acqua è l’oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca.

FATE GIRARE:
METTETENE A CONOSCENZA PIU’ GENTE CHE POTETE Anche se qualcuno ha già ricevuto questa mail non importa, essere consapevole di quel che accade nel nostro paese non è mai abbastanza