Lecco, parcheggia la Jaguar nel posto disabili. Multato, si vendica La disavventura del locale presidente Aler

posteggio disabili

parcheggio disabili 213 Fonte: Ansa

Ha parcheggiato la sua macchinona sul parcheggio riservato ai disabili. Poi vistosi costretto a spostarla, si è vendicato. E’ successo a Leccodove i vigili urbani hanno intimato al possessore di una Jaguar di spostare la vettura perché sistemata in un parcheggio per persone disabili senza averne il diritto e poi lo hanno multato. Secondo quanto riferito dal quotidiano online “La Provincia di Lecco” l’uomo sarebbe andato su tutte le furie e avrebbe squarciato con un taglierino le gomme dell’auto del disabile. L’uomo però non si è subito accorto di essere ripreso dalle telecamere di sorveglianza e dalla gente intorno a lui. In un secondo momento però resosi probabilmente conto di quanto aveva appena fatto, forse per farsi perdonare ha fatto sostituire le due ruote rovinate e poi ha pure cercato di farsi togliere la multa dai vigili “sostenendo di aver accompagnato un parente disabile all’Aler“.
Sì perché l’uomo in questione dell’Aler è il presidente locale, Antonio Piazza, che dopo questa vicenda è stato costretto a rimettere l’incarico e a dimettersi anche dal suo partito di riferimento (Pdl) ha usato un’intervista al Corriere della Sera per chiedere scusa e per dire la sua: “Ho sbagliato, ma c’è chi ha fatto di peggio e non si è dimesso”.

Popolo della Libertà vigilata Da Silviopedia, l’enciclopedia delle libertà

 

 

La creazione del Pdl.jpg

 

Quote rosso1.png I nostri avversari si dicono nuovi, ma sono sempre gli stessi! Io invece cambio il mio aspetto molto spesso… Quote rosso2.png 

~ Il Beneamato Presidente durante la campagna elettorale su chirurgia plastica
Quote rosso1.png Abbiamo vinto?? Abbiamo vinto!? Dai? Sul serio non stai scherzando? WOOOWW,Sò più forte, Walter!! …come avevo predetto. Quote rosso2.png 

~ Sempre lui alla condanna definitiva dell’Italia
Quote rosso1.png Il nuovo partito riassume già nel nome due parole a noi molto care, e cioè… “Il” e “della”! Quote rosso2.png 

Quote rosso1.png O Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome! Quote rosso2.png 

~ qualcuno su PDL
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NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardantiIl Popolo della Libertà

 

Un membro del PDL(M) con in mano un elettore

Il Popolo della Libertà (Mia)™, meglio conosciuto comePartito Del Popolo Italiano Della Libertà Del Buongoverno Nazionale Democratico Della Solidarietà Ed Eguaglianza Ma Anche No,o anche come Popolo Della Libertà condizionata o Popolo dei Ladri, è un’utopia politica e culturale, una rinomata loggia massonica proclericale e una divertente barzelletta creata nel febbraio 2008dall’ottavo nano Truffolo. Il Popolo della Libertà di Informazione

Il momento del bacio che ha sancito la nascita del partito unico (notare la mano di Berlusconi un attimo prima di masturbarsi)


Fondazione e storia 

L’innovativa campagna elettorale.

Simbolo del partito.

Il PDL nasce nella vigilia della caduta del governo Prodi per autocombustione. Infatti, i membri dei due partiti che lo crearono, Forza Italia e Alleanza Nazionale, vedendo nascere il Partito Democratico, vennero colti da un’improvvisa e potente ilarità. Un alieno comunista di passaggio, offeso, decise di dare fuoco alle sedi per cancellarli dalla faccia della Terra.

Non funzionò. Per l’elevata temperatura, anziché carbonizzarsi, i due partiti fondettero e si fusero in un unico simbolo. In tutto il pianeta si registrò una scossa sismica di potenza del nono grado dellascala Richter, il cielo si oscurò e le tombe si scoperchiarono. La salma di Enrico Berlingueremise un sonoro e gemebondo lamento.

Subito si pensò a che nome dargli. Gianfranco sulle prime non si dimostrò particolarmente brillante, proponendo “Alleanza Italia” e “Forza Nazionale“. Occorreva infatti un nome che desse un’idea di novità, di fiducia e di libertà[1]. Fu allora che Silvio, che la sa lunga, propose il nome: “Partito delle Libertà Negate“. Ma non andava ancora bene. Infatti, a detta di Fini, l’idea di “partito” era ormai obsoleta e ricordava troppo da vicino l’odiato rivale. Senza contare che il plurale è una forma grammaticale troppo complessa per le tenere menti dei loro elettori. «”Popolo della Libertà Mia“?», propose allora Silvio, dimenticando che per le tenere menti degli elettori la sigla P.D.L.M. era troppo lunga da ricordare.

Si optò così, dopo una lunga serie di tentativi (Popolo Della Libertà IngiustificataPopolo Della Libertà Su CauzionePollo Della Libertà), per dare all’astro nascente il semplice nome Popolo delle Libertà[2]. La creazione del nuovo partito venne ufficializzata con la famosa Dichiarazione del Predellino, per acclamazione e senza tutte quelle inutili perdite di tempo che sono i congressi costituenti.

Caratteristiche 

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Tutti i membri del Popolo Delle Mie Libertà hanno diritto a fare quel cazzo che vogliono senza guardare in faccia a nessuno, tantomeno la Costituzione, pur di conseguire il proprio obiettivo. Un membro del PDL non lascia mai parlare i propri avversari politici, altrimenti rischierebbero di dire la verità[3]. Questa tattica permette il controllo delle menti deboli, ed è stata tramandata ai posteri nientemeno che da Yoda stesso, noto deluso di sinistra.

In questo campo il partito si avvale di valenti esponenti come Stefania Prestigiacomo, sgualdrina di partito, e Pierferdinando Casini, informatore esterno. Il PDL basa la sua attività su sondaggi che esso stesso conduce con amore e dedizione, grazie anche all’aiuto della Nonna.

Requisiti per l’ammissione 

Una foto di gruppo.

Non tutti possono entrare a far parte di questo club d’élite. E ci mancherebbe altro! Per questo il Cavaliere ha ideato duri criteri di selezione per i suoi membri. Se vuoi entrare nel PdL:

  • Devi avere all’attivo almeno tre processi per corruzione, 5 accuse per falso in bilancio e 3 per concorso in ambito di mafia [4];
  • Devi possedere almeno 3 emittenti televisive e 4-5 giornali che facciano tutto quello che tu dici [5];
  • Devi avere il sangue di qualsiasi colore tranne che il rosso: altrimenti significa che sei comunista;
  • Devi avere una parlantina rapida e fluida, anche se priva di senso, in modo da gabbare più facilmente che ti ascolta [6];
  • Devi dire qualsiasi cazzata che ti passi per la testa, per poi smentire tutto, anche se non la contestano;
  • Devi anche crederci, possibilmente;
  • Devi essere pronto a tutto: ad ammazzare qualcuno, ad avere rapporti sessuali, a vendere tua nonna e così via. C’è gente che lo fa, al mondo. Qualcuno, come Emilio Fede, te la consegna pure a casa.

Membri attuali 

Dopo la cacciata delle veline, ecco invece una proposta rivolta alle donne elettrici.

Un tipico elettore entusiasta del PDL in compagnia del proprio idolo. Notare la felicità impressasi nel volto.

Foto di gruppo delle neoelette alla Camera nelle fila del PdL.

Principali oppositori 

Brogli! 

  1. ^ Aridaje… Non senti che musicalità? “Libertà”…
  2. ^ abbreviato in PdL, che può significare anche PdueLoggia
  3. ^ Non sia mai!
  4. ^ Tranquillo, Silvio è pronto ad aiutarti! Nel giro di poco tempo andranno tutti in prescrizione, una legge li renderà irrilevanti o verrai prosciolto (termine, ricordiamolo, ben diverso da “assolto”).
  5. ^ Per gli esordi fattene prestare un paio sul digitale terrestre
  6. ^ Nota bene: i vecchi ignoranti e rimbambiti si gabbano normalmente facilmente

PARLAMENTO ASSASSINO Ci hanno condannato a morte: finiremo impiccati dalle tasse Sì al fiscal compact ma Monti ha rischiato: alla Camera Pdl in mille pezzi Ogni anno una manovra da 45 miliardi. Per ogni ritardo una multa. Nella fretta di far cassa privati

angelino alfano,bersani pierluigi,casini pierferdinando,ellegi,governo mario monti,governo tecnici,l'allegro chirurgo,monti mario,pd,pdl,udc
 
 

Morto Mirko Tremaglia l’ultimo ragazzo di Salò ancora in Parlamento

 

 
 

« Ci presentammo subito volontari io e i miei due fratelli. Mia madre capì… Vivevamo già in questa casa. Volevamo difendere l’Italia, combattere. Ci animavano degli ideali. I ragazzi di Salò hanno rappresentato una parte viva e eccezionale della gioventù italiana »

Poche righe che fanno capire chi era ed è Mirko Tremaglia perché le persone come lui non muoiono ma solamente vanno a vivere in un mondo migliore dove non esistono cattiveria e malvagità ma vive lo spirito di cui Mirko ne eri un grande esempio.

A 17 anni quando la maggior parte dei suoi coetanei cercavano la via di fuga imboscandosi per poi scendere dalla montagna con il patentino di partigiano anche se erano solamente nascosti,fando del male anche a chi combatte veramente,lui invece aderì alla Repubblica Sociale Italiana per la Patria e per l’Onore,parole che man mano che il tempo scorre hanno sempre meno valore ma non per lui che era pronto a immolare la sua giovinezza per un Ideale Alto.

Parlamentare nel Movimento Sociale Italiano e Ministro per gli Italiani nel Mondo riusci a far votare gli Italiani e i loro discendenti all’estero,chi non si ricorda i Comitati Tricolori per gli Italiani nel Mondo e i loro stand nelle Feste del Secolo d’Italia,quando essere di destra aveva un valore storico culturale forte.

Ma il colpo più grosso fu la perdita del figlio Marzio che mori giovanissimo appena 42enne per una malattia che non gli diede scampo proprio quando sembrava che il destino gli arridesse.

Ma io mi ricordo i comizi del MSI di Almirante e di Fini dopo quando voi Marzio e Mirko in testa al gruppo di Bergamo,sempre tra i più numerosi se non il più numeroso entravate nella piazza dove si sarebbe svolto il comizio al motto “Mirko Tremaglia è il grido di battaglia”.

Io vi ricorderò sempre così perché l’uomo che aderì al Fli era già un uomo colpito dai tanti dolori fra cui la morte del figlio Marzio è minato dall’Alzheimer e ti hanno tirato per la giacchetta per entrare nel partito di Gianfranco,perché un uomo tutto di un pezzo non merita di essere ricordato per il suo militare nel Pdl e in Fli ma merita di essere ricordato per le battagli per la destra sociale e per gli Italiani sparsi nel mondo che la Patria dimenticava.

Nobis Mirko

L’Anziano Gino V

Congedo paternità obbligatorio per legge

Nei disegni di legge in discussione alla Camera si parla dell’obbligo di prendere 4 giorni di congedo subito dopo la nascita del bimbo, a carico delle aziende e del sistema previdenziale per quelli autonomi

A casa qualche giorno con le mamme per godersi da vicino le prime ore di vita dei propri figli continuando a percepire lo stipendio pieno. Anche per i neopapà italiani, si avvicina il “congedo di paternità obbligatorio“, già in vigore in molti paesi europei. Nei disegni di legge in discussione alla Camera da qualche giorno, come riporta il Corriere della Sera, si parla proprio dell’obbligo di prendere quattro giorni di congedo subito dopo la nascita del bambino, a carico delle aziende per i lavoratori dipendenti e del sistema previdenziale per quelli autonomi.

Le proposte che sta esaminando la Commissione Lavoro della Camera sono due, molto simili tra loro: una del Pd, scritta da Alessia Mosca, e una del Pdl, firmata da Barbara Saltamartini.
Entrambe, con lo scopo di pensare al bene delle famiglie, di aiutare le donne nella gestione dei figli e di stimolare nei papà la voglia di prendersi cura dei loro eredi.

Il Portogallo ha già introdotto il congedo obbligatorio per i papà nel 2002. Quando era una scelta facoltativa, lo chiedeva meno del 2% degli uomini, adesso solo il 22%. In Italia, invece, al momento viene chiesto solamente da meno del 4% dei padri. Alcune aziende lo fanno già per scelta, ma altre potrebbero opporsi a una legge di questo tipo. “Quattro giorni per lavoratore con un tasso di natalità dell’1,24% – ha sottolineato Saltamartini – sono davvero poco cosa. Vogliamo aiutare le famiglie a fare figli e le donne a rimanere nel mondo del lavoro. Anche questo è sviluppo”.

Alcuni consigli per la sopravvivenza nel PDL

     
     Carissimi amici di AN, in vista della fusione(o annessione) con F.I. vi segnalo 
che :

potrete trovare conforto presso il dottor Cristiano Demo, specialista in psican
alisi che potrà confortarvi in questo momento di travaglio; vi aspetta nel suo
   studio di via Alcide De Gasperi, 17 a Milano.

Altresì potrete conoscee ciò che vi aspetta nel PDL in testi illuminati come : "
Da camerata a cameriere" - l'evoluzione politica di G.Fini
oppure "In questo mondo di ladri" - testamento politico di B.Craxi
"Quelli di sempre" scritto a 4 mani da Mastella e De Mita,prossimi candidati all
e Europee del PDL

Se invece amate il cinema potrete visionare capolavori come "Una poltrona per du
e" - diretto da Gasparri e Bocchino oppure "Highlander,l'ultimo immortale" diret
to,scritto,interpretato,prodotto,distribuito,pubblicizzato da Silvio Berlusconi.

Comunque la pensiate un salutone da

Giovanni, un incendiario che non morirà pompiere

Buona fortuna ...e salutatemi Capezzone