Elezioni 2013, la sfida per Camera e Senato. Le regionali in Lombardia, Lazio, Molise Il 24 e 25 febbraio le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento: le coalizioni, i candidati, i programmi, come si vota.

Elezioni 2013, la sfida per Camera e Senato. Le regionali in Lombardia, Lazio, Molise

Il 24 e 25 febbraio le elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento: le coalizioni, i candidati, i programmi, come si vota. In Lombardia, Lazio e Molise cambiano anche i consigli regionali (ma lo spoglio sarà martedì 26)

COME SI VOTA: ISTRUZIONI E CURIOSITA’ 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Il 24 e 25 febbraio 2013 si vota per il rinnovo delParlamento italiano. Sono elezioni politichemolto attese, dopo cinque anni di cui l’ultimo con un governo “tecnico”, presieduto da Mario Monti, a seguito delle dimissioni di Silvio Berlusconi.

E’ un Parlamento che sarà certamente diverso da quello attuale per almeno due ragioni. La prima: sono tre le coalizioni che si contendono il primato dei seggi. Il centrosinistra, che ha espresso Pierluigi Bersani candidato premier dopo le primarie di coalizione; il centrodestra, con il ritorno di Silvio Berlusconi che, però, non sarà in caso di vittoria il candidato premier a fronte di un accordo con la Lega, tornata alleata del Pdl; il centroraggruppato intorno al nome di Mario Monti, che non è in lista, ma è il premier indicato dalla coalizione che lo sostiene. La seconda è l’ingresso, quasi certo, in Parlamento del movimentoCinquestelle di Beppe Grillo e della listaRivoluzione Civile con a capo l’ex magistrato Antonio Ingroia. Infine, la lista Fare per Fermare il declino che candida il suo fondatore Oscar Giannino.

Lo spoglio è previsto subito dopo la chiusura delle urne di lunedì 25, ma per le regionalidi Lombardia, Lazio, Molise si spoglia martedì 26. In queste tre regioni si vota, oltre che per le politiche, per il rinnovo dei consigli regionali dopo lo scioglimento anticipato delle tre giunte. In Lombardia la sfida più sul filo di lana tra Umberto Ambrosoli, candidato del Patto Civico di centrosinistra e il segretario della Lega Roberto Maroni, candidato di centrodestra. Ed è proprio la Lombardia, insieme alla Sicilia, la regione chiave per la composizione del prossimo Parlamento: è dall’esito elettorale soprattutto di queste due regioni che verrà fuori la maggioranza parlamentare a cui toccherà governare il Paese.

 

La denuncia Infermieri insultati e malmenati dai parenti: “mancano ausiliari e se la prendono con noi”

II racconto di un infermiere del San Timoteo che rivela: “veniamo quotidianamente insultati, minacciati e a volte anche malmenati da qualche utente un po’ troppo facinoroso e dai familiari dei tanti pazienti allarmati perché a causa della gravosa e annosa carenza di personale, spesso non viene eseguita l’igiene personale sui malati, né viene cambiata la biancheria, rimanendo talvolta per ore con i loro bisogni fisiologici ancora addosso”.

Termoli. Le lamentele, le proteste, i solleciti non sono serviti a nulla. La carenza di infermieri e soprattutto di ausiliari all’ospedale San Timoteo di Termoli – in realtà in gran parte dei presidi sanitari molisani – continua ad avere proporzioni drammatiche. Ed è proprio un infermiere, G.O., che decidendo di reagire all’inerzia generale trova la forza per una denuncia pubblica e per raccontare cosa avviene nelle corsie del nosocomio adriatico. eventi al limite dell’incredibile: «Gli infermieri vengono quotidianamente insultati, minacciati e a volte anche malmenati da qualche utente un po’ 
troppo facinoroso e dai familiari dei tanti pazienti allarmati perché a questi ultimi, a causa della 
gravosa e annosa carenza di personale, spesso non vengono puliti». Che significa? Che l’assenza di ausiliari, vale a dire figure professionali specifiche nell’assistenza di routine dei malati, si traduce col fatto che l’igiene personale dei malati stessi è abbandonata a se stessa, se non sempre almeno spesso. Troppo spesso. «Non viene cambiata nemmeno la biancheria – prosegue l’infermiere – e i malati restano talvolta per ora con i bisogni fisiologici addosso. Questo scatena l’ira dei familiari, che se la prendono con noi, coprendoci di insulti e a volte alzando anche le mani». 

Le mansioni del personale ausiliario (che nel gergo dei contratti Asrem si identifica con Oss e Ota) vengono svolte, spesso, dagli infermieri stessi, «con l’ausilio dei ragazzi allievi infermieri (nel breve periodo che ci sono). Pertanto gli unici due infermieri a turno, già stracarichi delle proprie mansioni,n on riescono materialmente a snellire la gran mole di lavoro che quotidianamente si accumula». 
La pianta organica, nelle grandi corsie come medicina, chirurgia, cardiologia e ortopedia prevede ben 4 infermieri a turno e due ausiliari per ogni singolo reparto. Ma «il fatto curioso è che la nostra pianta organica è stracolma ’sia di infermieri che di ausiliari e che grazie al fatidico aiuto “dell’amico politico” si ritrovano a svolgere tutt’altro tipo di incarichi. C’è chi è diventato segretario, chi centralinista, chi applicato, chi infermiera particolare di tale dirigente sanitario…». 

«In Pronto Soccorso – prosegue l’autore della denuncia – dove soprattutto in questo periodo estivo c’è un considerevole aumento dell’utenza, vi è spesso un solo ausiliario a turno, però a volte ci sono 2/3 medici, i quali dopo aver visitato i pazienti si rivolgono tutti allo stesso ausiliario, che per accompagnarli ad eseguire esami radiologici e consulenze varie, anziché utilizzare la classica carrozzina, necessiterebbe invece di un vero e proprio “servizio navetta”.

Anche l’Utic, la rianimazione e il nido e la dialisi sono costretti il contendersi l’unico ausiliario a turno. «Quando c’è: perché a volte manca del tutto». 

Gli infermieri sono stanchi, e scoraggiati. Ma anche arrabbiati di dover svolgere mansioni che non competono loro e di venire insultati e aggrediti. «La figura degli ausiliari è in estinzione nei nostri ospedali, grazie alle ingerenze della politica, che in Molise ha praticamente distrutto la sanità. 
Ai nostri politici vorrei fare due domande: i 30 o 40 ausiliari (OSSOTA) che ogni anno frequentano il corso il cui costo è di 2.800 euro a persona, una volta finito il corso dove andranno a lavorare? E soprattutto la congrua somma di 112.000 euro che si ricava ogni anno dal corso, quali tasche va a riempire?». 

Per quanto concerne gli infermieri, la domanda è addirittura inevitabile: «I dirigenti della Asrem, anziché barcamenarsi con le assunzioni temporanee spendendo tra l’altro soldi inutili facendo regali alle agenzie interinali da oltre 15 anni, perché non ricorrono a una stabilizzazione interna di tutto il personale incaricato a tempo determinato, così come già accaduto in altre regioni italiane?». 
La risposta? «Io una me la sono data: i politici molisani sono bravissimi a spendere inutilmente i soldi di tutti (noi) per fare un favore a qualcuno».

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