La denuncia Infermieri insultati e malmenati dai parenti: “mancano ausiliari e se la prendono con noi”

II racconto di un infermiere del San Timoteo che rivela: “veniamo quotidianamente insultati, minacciati e a volte anche malmenati da qualche utente un po’ troppo facinoroso e dai familiari dei tanti pazienti allarmati perché a causa della gravosa e annosa carenza di personale, spesso non viene eseguita l’igiene personale sui malati, né viene cambiata la biancheria, rimanendo talvolta per ore con i loro bisogni fisiologici ancora addosso”.

Termoli. Le lamentele, le proteste, i solleciti non sono serviti a nulla. La carenza di infermieri e soprattutto di ausiliari all’ospedale San Timoteo di Termoli – in realtà in gran parte dei presidi sanitari molisani – continua ad avere proporzioni drammatiche. Ed è proprio un infermiere, G.O., che decidendo di reagire all’inerzia generale trova la forza per una denuncia pubblica e per raccontare cosa avviene nelle corsie del nosocomio adriatico. eventi al limite dell’incredibile: «Gli infermieri vengono quotidianamente insultati, minacciati e a volte anche malmenati da qualche utente un po’ 
troppo facinoroso e dai familiari dei tanti pazienti allarmati perché a questi ultimi, a causa della 
gravosa e annosa carenza di personale, spesso non vengono puliti». Che significa? Che l’assenza di ausiliari, vale a dire figure professionali specifiche nell’assistenza di routine dei malati, si traduce col fatto che l’igiene personale dei malati stessi è abbandonata a se stessa, se non sempre almeno spesso. Troppo spesso. «Non viene cambiata nemmeno la biancheria – prosegue l’infermiere – e i malati restano talvolta per ora con i bisogni fisiologici addosso. Questo scatena l’ira dei familiari, che se la prendono con noi, coprendoci di insulti e a volte alzando anche le mani». 

Le mansioni del personale ausiliario (che nel gergo dei contratti Asrem si identifica con Oss e Ota) vengono svolte, spesso, dagli infermieri stessi, «con l’ausilio dei ragazzi allievi infermieri (nel breve periodo che ci sono). Pertanto gli unici due infermieri a turno, già stracarichi delle proprie mansioni,n on riescono materialmente a snellire la gran mole di lavoro che quotidianamente si accumula». 
La pianta organica, nelle grandi corsie come medicina, chirurgia, cardiologia e ortopedia prevede ben 4 infermieri a turno e due ausiliari per ogni singolo reparto. Ma «il fatto curioso è che la nostra pianta organica è stracolma ’sia di infermieri che di ausiliari e che grazie al fatidico aiuto “dell’amico politico” si ritrovano a svolgere tutt’altro tipo di incarichi. C’è chi è diventato segretario, chi centralinista, chi applicato, chi infermiera particolare di tale dirigente sanitario…». 

«In Pronto Soccorso – prosegue l’autore della denuncia – dove soprattutto in questo periodo estivo c’è un considerevole aumento dell’utenza, vi è spesso un solo ausiliario a turno, però a volte ci sono 2/3 medici, i quali dopo aver visitato i pazienti si rivolgono tutti allo stesso ausiliario, che per accompagnarli ad eseguire esami radiologici e consulenze varie, anziché utilizzare la classica carrozzina, necessiterebbe invece di un vero e proprio “servizio navetta”.

Anche l’Utic, la rianimazione e il nido e la dialisi sono costretti il contendersi l’unico ausiliario a turno. «Quando c’è: perché a volte manca del tutto». 

Gli infermieri sono stanchi, e scoraggiati. Ma anche arrabbiati di dover svolgere mansioni che non competono loro e di venire insultati e aggrediti. «La figura degli ausiliari è in estinzione nei nostri ospedali, grazie alle ingerenze della politica, che in Molise ha praticamente distrutto la sanità. 
Ai nostri politici vorrei fare due domande: i 30 o 40 ausiliari (OSSOTA) che ogni anno frequentano il corso il cui costo è di 2.800 euro a persona, una volta finito il corso dove andranno a lavorare? E soprattutto la congrua somma di 112.000 euro che si ricava ogni anno dal corso, quali tasche va a riempire?». 

Per quanto concerne gli infermieri, la domanda è addirittura inevitabile: «I dirigenti della Asrem, anziché barcamenarsi con le assunzioni temporanee spendendo tra l’altro soldi inutili facendo regali alle agenzie interinali da oltre 15 anni, perché non ricorrono a una stabilizzazione interna di tutto il personale incaricato a tempo determinato, così come già accaduto in altre regioni italiane?». 
La risposta? «Io una me la sono data: i politici molisani sono bravissimi a spendere inutilmente i soldi di tutti (noi) per fare un favore a qualcuno».

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