Introduzione al Primo Soccorso

Pronto soccorso è l’assistenza immediata dato ad una persona che è stata ferita o si ammala improvvisamente. Esso comprende auto-aiuto e di assistenza domiciliare se l’assistenza medica non è disponibile o è in ritardo. Esso comprende anche le parole ben selezionati di incoraggiamento, la prova della volontà di aiutare, e la promozione di fiducia con la dimostrazione di competenza.

La persona che dà il primo soccorso, la prima-ontano, si occupa di tutta la situazione, la persona lesa, e l’infortunio o malattia. Lui sa che cosa non fare e cosa fare, lui evita errori che sono spesso fatte da persone non addestrate attraverso sforzi buone intenzioni, ma fuorviante. Egli sa anche che la sua prima conoscenza di aiuto e abilità può significare la differenza tra la vita e la morte, tra disabilità temporanea e permanente, e tra un rapido recupero e di lunga degenza.

NECESSITÀ DI FORMAZIONE DI PRIMO SOCCORSO

Le statistiche mostrano che gli incidenti sono la principale causa di morte tra le persone da 1 anno a 38 anni, da allora in poi, gli incidenti sono una delle cause principali. Il costo annuale di un medico, la perdita della capacità di guadagno a causa di compromissione temporanea o permanente, l’danni materiali diretti, e le spese di assicurazione ammontano a molti miliardi di dollari ogni anno, per non parlare del pedaggio per il dolore, la sofferenza, la disabilità, e tragedia personale.

Inserito alle statistiche degli incidenti tristi è il fatto che il modello di assistenza medica è cambiato. Gli individui oggi richiedono, e dovrebbero esigere, la migliore assistenza possibile. Attrezzature per la diagnosi e il trattamento, che è necessaria per fornire tale assistenza, di solito in un ospedale. Inoltre, la crescita della popolazione e l’espansione bisogni di salute non è stato controbilanciato da un aumento proporzionale del numero di medici, infermieri e operatori sanitari alleati. Non basta dire: “Chiama il dottore”, un medico può non essere disponibile a venire alla scena dell’emergenza.

VALORE DI PRIMO SOCCORSO FORMAZIONE

Formazione di primo soccorso è di valore sia per prevenire e curare la malattia improvvisa o infortunio accidentale e nella cura di un gran numero di persone intrappolate in un disastro naturale.

Auto-Aiuto

Se si, come soccorritore, siete disposti ad aiutare gli altri, che sono maggiormente in grado di prendersi cura di voi stessi in caso di infortunio o malattia improvvisa. Anche se la vostra propria condizione ti impedisce di prendersi cura di voi stessi, è possibile indirizzare gli altri nello svolgimento di procedure corrette da seguire nel vostro nome.

Guida per gli Altri

Dopo aver studiato il primo soccorso, si è disposti a dare agli altri qualche istruzione in pronto soccorso, per promuovere tra loro un atteggiamento di sicurezza ragionevole, e per assisterli saggiamente se ne sono colpiti. C’è sempre un obbligo su base umanitaria per assistere il panico e gli indifesi. Non c’è più grande soddisfazione a quella risultante da alleviare la sofferenza o di salvare una vita.

Preparazione per il disastro

Formazione di primo soccorso è di particolare importanza in caso di catastrofe, quando i servizi medici e ospedalieri sono limitate o ritardate. Catastrofe può assumere la forma di un uragano, un’alluvione, un terremoto, un tornado, un’esplosione o un incendio. Si può anche prendere la forma di una singola morte accidentale o di una malattia pericolosa per la vita. Sapere cosa fare in caso di emergenza consente di evitare il panico e comportamento disorganizzato che sono caratteristici di persone non preparate in quei momenti. La conoscenza del primo soccorso è una responsabilità civica. Essa non solo aiuta a salvare vite umane e prevenire le complicanze da infortuni, ma anche aiuta nella creazione di un metodo ordinato di gestione dei problemi di sicurezza se-condo la loro priorità per il trattamento, in modo che il maggior bene possibile può essere realizzato per il maggior numero di persone.

Sensibilizzazione alla sicurezza

Formazione di primo soccorso che fornisce non solo con la conoscenza e l’abilità di dare supporto alla vita e altre cure di emergenza, ma aiuta anche a sviluppare la consapevolezza della sicurezza e le abitudini che promuovono la sicurezza a casa, al lavoro, durante la ricreazione, e per le strade e autostrade. Nella promozione della consapevolezza della sicurezza, è importante mettere in relazione strettamente tre termini: causa, effetto, e la prevenzione.

Causare

Poiché sono studiati vari tipi di lesioni e malattie, inizialmente solo le cause più probabili sono identificati, soprattutto a causa della diversità di circostanze che sono presenti nella maggior parte delle situazioni di incidente. A parte le condizioni causali più probabili e ovvio, ci sono fattori correlati umane e meccaniche da considerare, così come i fattori che sfuggono al controllo dell’uomo.

Una considerazione primaria nel determinare la causa principale di un incidente è l’errore umano: un atto di sconsiderato comportamento negligente o imprudente. Fallimento umano può richiedere un atto di fare qualcosa o forse non fare qualcosa. Può creare pericolo per se stessi e per gli altri. Una persona può arbitrariamente disobbedire qualche regolamento o legge che è stato stabilito per la sicurezza. Le persone spesso non riescono a tenere conto delle segnalazioni e seguire le indicazioni. Istruzioni per l’uso sicuro di un oggetto o di un salvacondotto può essere insufficiente; supervisione durante il processo di apprendimento può essere ignorato. Fallimento umano può coinvolgere anche tali condizioni mentali o fisiche come stanchezza, disattenzione, impazienza e svantaggi strutturali o funzionali del corpo.

La possibilità di guasti meccanici o guasti strutturali che contribuiscono cause degli incidenti richiede anche considerazione. Errori di progettazione o di ingegneria possono creare un pericolo nascosto incorporato. Le procedure di fabbricazione o di costruzione potevano mancare il controllo di qualità necessario per garantire prestazioni sicure o utilizzo. La materia prima può contenere qualche difetto eccessivo.

Quando lo studio approfondito di una situazione reale o ipotetico incidente identifica tutti i fattori causali, diventa possibile determinare che cosa può essere fatto per eliminare, controllare, o evitare i pericoli.

Effetto

Gli effetti immediati di un infortunio o malattia improvvisa consistono in cambiamenti nella struttura e le funzioni del corpo. Questi effetti sono trattati nel materiale sul primo soccorso, in particolare in discussioni di segni e sintomi. Tuttavia, a lungo termine effetti eventualmente permanenti sono anche coinvolti in molte situazioni. Invalidità permanente può rendere difficile per una persona di godere di una vita pienamente attiva e produttiva. La struttura economica e sociale del nucleo familiare è spesso perturbato. In un incidente, angoscia mentale causata da sapere che uno può avere contribuito ad un altro di morte o invalidità può indugiare su attraverso una vita.

Quando l’analisi considera attentamente sia gli effetti immediati ea lungo termine o permanente di infortunio o malattia improvvisa, è subito evidente che deve essere preso ogni possibile sforzo per eliminare, controllare, o evitare una situazione che è pericoloso per sé o per gli altri.

Prevenzione

Una migliore comprensione del problema complessivo incidente si sviluppa se tutte le circostanze vari tipi di incidenti sono studiati con cura, compresa l’ampia gamma di primo soccorso che può essere richiesto. Con tale comprensione, una persona può pensare e agire con più attenzione, pensieroso, e con saggezza. Egli tende a diventare più preoccupati per la propria sicurezza personale, così come per quella degli altri. Si rischia di diventare realmente interessati nella creazione di un ambiente più sicuro sulla strada, in casa, al lavoro, a scuola, e nel tempo libero. Egli avrà un atteggiamento più responsabile verso la prevenzione degli incidenti.

Le cause di un incidente indicano condizioni ciò incidente produttrici e attività richiedono attenzione. Effetti sugli incidenti indicano per cui tali condizioni e attività meritano attenzione concertata. Le misure preventive dovrebbero includere una considerazione di come queste condizioni e attività possono essere eliminati, controllati o evitato.

INDICAZIONI GENERALI PER PRIMO SOCCORSO

Come un soccorritore, è possibile riscontrare una varietà di situazioni problematiche. Le vostre decisioni e le azioni variano a seconda delle circostanze che hanno prodotto l’incidente o malattia improvvisa, il numero delle persone coinvolte, l’ambiente circostante, e la disponibilità di assistenza medica, medicazioni e le attrezzature di emergenza, e l’aiuto di altri. Sarà necessario adattare ciò che avete imparato alla situazione a portata di mano o sarà necessario improvvisare.

A volte, è necessario intervenire tempestivamente per salvare una vita. Altre volte, non vi è alcuna necessità di fretta. Gli sforzi in quest’ultimo caso saranno indirizzati verso prevenire ulteriori lesioni, ottenere assistenza, e rassicurando la vittima, che può essere emotivamente sconvolto e preoccupato, così come nel dolore.

Pronto soccorso inizia con l’azione, che di per sé ha un effetto calmante. Se non ci sono lesioni multiple o se più persone sono feriti, occorre fissare delle priorità. Se sei il soccorritore in carica si dovrebbe ricorrere all’aiuto di astanti per effettuare chiamate telefoniche, per dirigere il traffico, per tenere gli altri a distanza, se necessario, per posizionare razzi di sicurezza in caso di incidenti stradali, e così via. È necessario fornire il supporto vitale alle vittime con ferite mortali, frequentando prima a coloro che soffrono di arresto della respirazione e poi a quelli con grave emorragia. È quindi possibile rivolgersi a quelli con lesioni meno critiche.

Telefono o qualcun altro telefonare alle autorità competenti per quanto riguarda l’incidente. Il dipartimento di polizia o l’alta via pattuglia è un buon primo contatto, ma le circostanze che circondano l’incidente dovrebbe essere una guida per chi chiamare. Si dovrebbe sempre avere un elenco di numeri telefonici di emergenza disponibili. Se i numeri non sono facilmente disponibili, chiedere al gestore per l’assistenza. Descrivere il problema, indicare ciò che viene fatto, e chiedere qualsiasi aiuto si pensa che è necessario, come ad esempio l’ambulanza, i vigili del fuoco, la squadra di soccorso, o di utilità personale aziendale. Dare il vostro nome, il luogo dell’incidente, il numero di persone coinvolte, e il numero di telefono dove si può essere raggiunto. Non riagganciare il ricevitore fino a dopo l’interlocutore riaggancia, perché potrebbe voler chiarire alcune informazioni.

Urgent Care

In caso di infortunio grave o malattia improvvisa, e mentre l’aiuto viene convocato, si deve immediatamente

  • Determinare il modo migliore di salvataggio (per esempio, la rimozione di una vittima di incidente da acqua, da un incendio o da un garage o una stanza contenente monossido di carbonio o di fumo).
  • Assicurarsi che la vittima ha una buona circolazione e la respirazione bocca a bocca o bocca-naso respirazione artificiale se necessario.
  • Controllare il sanguinamento grave.
  • Dare il primo soccorso per avvelenamento o ingestione di sostanze chimiche nocive.

Emergenze specifiche che richiedono interventi di pronto soccorso saranno discussi nei capitoli appropriati del testo.

Ulteriori Primo Soccorso Indicazioni

A meno che non è necessario per la sicurezza di spostare una vittima in una sola volta, tenerlo nella posizione più adatta alla sua condizione o lesioni. Non lasciare che alzarsi o camminare. Proteggerlo da aggravamento delle lesioni esistenti. Se coperte o copertine sono disponibili, tenerlo caldo abbastanza per superare o evitare agghiacciante. Se egli è esposto a freddo o umidità, luogo coperte o indumenti supplementare sopra e sotto di lui.

Se fretta non è indispensabile, o dopo i problemi immediati sono sotto controllo, esaminare la situazione e cercare di scoprire esattamente cosa è successo. La direzione e la portata dell’esame devono essere determinate dal tipo di infortunio o malattia improvvisa e le esigenze della situazione. Avere una ragione per quello che fate. Le informazioni possono essere ottenute dalla vittima o da persone che erano presenti e hanno visto l’incidente o l’insorgenza della malattia. Se la vittima è incosciente e non ha alcun segno di lesione esterna, cercare di ottenere l’identificazione sia da documenti realizzati in portafogli o nella borsa della vittima o da spettatori, in modo che i parenti possono essere notificate. (Si consiglia di avere un testimone quando si sta cercando di identificazione.)

Molte persone affette da malattie croniche, come le malattie cardiache, possono trasportare farmaci con loro, da prendere in caso di malattia improvvisa, o possono avere identificazione medica di emergenza, ad esempio una scheda o un braccialetto, che dà un indizio per la loro condizione.

Esaminare la vittima metodicamente. Allentare costrizione abbigliamento, ma non tirare il nastro della vittima, nel caso in cui siano presenti lesioni spinali. Rimuovere o aprire abbigliamento come necessario esaminare la vittima e dare il primo soccorso (abbigliamento può essere tagliato o strappato via le cuciture), ma non esporre la vittima indebitamente senza copertura. (La discrezione deve essere sempre utilizzato nella rimozione di abbigliamento.) Si noti l’aspetto generale (compresi decolorazione) della pelle della vittima e di altri segni e sintomi che possono dare un indizio per l’infortunio o malattia improvvisa. Nel caso di una vittima con pigmentazione scura della pelle, può essere difficile interpretare cambiamenti di colore di pelle; cerca per cambiamenti nel colore della mucosa, che è la superficie interna delle labbra, bocca, e palpebre. Utilizzare tutte le altre informazioni disponibili relative segni e sintomi, la storia dell’incidente, e simili.

Controllare il polso della vittima, se non si può sentire nel polso, controllare il polso della carotide a lato del collo. È la vittima sveglio, stuporoso, o incosciente? Fa a rispondere alle domande? Guardate l’espressione dei suoi occhi e le dimensioni dei suoi allievi. Esaminare il tronco e gli arti per le ferite aperte e chiuse e per i segni di fratture.

Se la vittima è incosciente, cercare le prove di trauma cranico. Se lui è cosciente, cercare la paralisi di un lato del suo viso o del corpo. Vedere se egli mostra evidenza di una recente convulsione. (Egli può aver morso la lingua, producendo una lacerazione.) Controllare la parte anteriore del collo della vittima per stabilire se si tratta di un laringectomizzato. (La maggior parte dei laringectomizzati portare una carta o un altro documento d’identità attestante che non si può respirare attraverso il naso o la bocca.) Non inavvertitamente bloccare la stomia di un laryngectomee nello svolgimento di altro pronto soccorso, perché il blocco potrebbe causare la morte per asfissia.

Se si sospetta avvelenamento, verificare la presenza di macchie o bruciature sulla bocca della vittima e una fonte di avvelenamento da vicino, come pillole, flaconi di medicinali, prodotti chimici per la casa, o pesticidi.

Applicare medicazioni di emergenza, bende, e stecche, se necessario, se sono disponibili.

Decidere se è assolutamente necessario per spostare la vittima prima che arrivino i soccorsi.

Dopo aver determinato la natura delle lesioni o malattie della vittima, il piano di azione sarà influenzata dal tipo di infortunio o malattia improvvisa e le esigenze della situazione. Un altro fattore importante che influenza questo piano è la disponibilità di risorse umane e materiali.

Il primo operatore umanitario non dovrebbe spiegare condizione probabile della vittima per astanti o ai giornalisti. Ci si aspetta, tuttavia, di rimanere in carica fino a quando la vittima può essere collocato nella cura di persone qualificate (ad esempio, un medico, un equipaggio di un’ambulanza, una squadra di salvataggio, o di un ufficiale di polizia) o fino a quando la vittima può prendersi cura di stesso o può essere collocato nella cura dei parenti. Nel frattempo, adeguate misure di primo soccorso dovrebbero comprendere tecniche specifiche standard che sono stati insegnati e che, date le circostanze, risulta necessaria.

Soprattutto, come primo operatore umanitario, è necessario conoscere i limiti delle vostre capacità e deve fare ogni sforzo per evitare ulteriori lesioni alla vittima nel tentativo di fornire la migliore possibile emergenza primo soccorso.

La denuncia Infermieri insultati e malmenati dai parenti: “mancano ausiliari e se la prendono con noi”

II racconto di un infermiere del San Timoteo che rivela: “veniamo quotidianamente insultati, minacciati e a volte anche malmenati da qualche utente un po’ troppo facinoroso e dai familiari dei tanti pazienti allarmati perché a causa della gravosa e annosa carenza di personale, spesso non viene eseguita l’igiene personale sui malati, né viene cambiata la biancheria, rimanendo talvolta per ore con i loro bisogni fisiologici ancora addosso”.

Termoli. Le lamentele, le proteste, i solleciti non sono serviti a nulla. La carenza di infermieri e soprattutto di ausiliari all’ospedale San Timoteo di Termoli – in realtà in gran parte dei presidi sanitari molisani – continua ad avere proporzioni drammatiche. Ed è proprio un infermiere, G.O., che decidendo di reagire all’inerzia generale trova la forza per una denuncia pubblica e per raccontare cosa avviene nelle corsie del nosocomio adriatico. eventi al limite dell’incredibile: «Gli infermieri vengono quotidianamente insultati, minacciati e a volte anche malmenati da qualche utente un po’ 
troppo facinoroso e dai familiari dei tanti pazienti allarmati perché a questi ultimi, a causa della 
gravosa e annosa carenza di personale, spesso non vengono puliti». Che significa? Che l’assenza di ausiliari, vale a dire figure professionali specifiche nell’assistenza di routine dei malati, si traduce col fatto che l’igiene personale dei malati stessi è abbandonata a se stessa, se non sempre almeno spesso. Troppo spesso. «Non viene cambiata nemmeno la biancheria – prosegue l’infermiere – e i malati restano talvolta per ora con i bisogni fisiologici addosso. Questo scatena l’ira dei familiari, che se la prendono con noi, coprendoci di insulti e a volte alzando anche le mani». 

Le mansioni del personale ausiliario (che nel gergo dei contratti Asrem si identifica con Oss e Ota) vengono svolte, spesso, dagli infermieri stessi, «con l’ausilio dei ragazzi allievi infermieri (nel breve periodo che ci sono). Pertanto gli unici due infermieri a turno, già stracarichi delle proprie mansioni,n on riescono materialmente a snellire la gran mole di lavoro che quotidianamente si accumula». 
La pianta organica, nelle grandi corsie come medicina, chirurgia, cardiologia e ortopedia prevede ben 4 infermieri a turno e due ausiliari per ogni singolo reparto. Ma «il fatto curioso è che la nostra pianta organica è stracolma ’sia di infermieri che di ausiliari e che grazie al fatidico aiuto “dell’amico politico” si ritrovano a svolgere tutt’altro tipo di incarichi. C’è chi è diventato segretario, chi centralinista, chi applicato, chi infermiera particolare di tale dirigente sanitario…». 

«In Pronto Soccorso – prosegue l’autore della denuncia – dove soprattutto in questo periodo estivo c’è un considerevole aumento dell’utenza, vi è spesso un solo ausiliario a turno, però a volte ci sono 2/3 medici, i quali dopo aver visitato i pazienti si rivolgono tutti allo stesso ausiliario, che per accompagnarli ad eseguire esami radiologici e consulenze varie, anziché utilizzare la classica carrozzina, necessiterebbe invece di un vero e proprio “servizio navetta”.

Anche l’Utic, la rianimazione e il nido e la dialisi sono costretti il contendersi l’unico ausiliario a turno. «Quando c’è: perché a volte manca del tutto». 

Gli infermieri sono stanchi, e scoraggiati. Ma anche arrabbiati di dover svolgere mansioni che non competono loro e di venire insultati e aggrediti. «La figura degli ausiliari è in estinzione nei nostri ospedali, grazie alle ingerenze della politica, che in Molise ha praticamente distrutto la sanità. 
Ai nostri politici vorrei fare due domande: i 30 o 40 ausiliari (OSSOTA) che ogni anno frequentano il corso il cui costo è di 2.800 euro a persona, una volta finito il corso dove andranno a lavorare? E soprattutto la congrua somma di 112.000 euro che si ricava ogni anno dal corso, quali tasche va a riempire?». 

Per quanto concerne gli infermieri, la domanda è addirittura inevitabile: «I dirigenti della Asrem, anziché barcamenarsi con le assunzioni temporanee spendendo tra l’altro soldi inutili facendo regali alle agenzie interinali da oltre 15 anni, perché non ricorrono a una stabilizzazione interna di tutto il personale incaricato a tempo determinato, così come già accaduto in altre regioni italiane?». 
La risposta? «Io una me la sono data: i politici molisani sono bravissimi a spendere inutilmente i soldi di tutti (noi) per fare un favore a qualcuno».

http://www.primonumero.it/

Ticket sanitari, ogni regione fa da sé. Giungla di prezzi per visite specialistiche e PS

Se ai vecchi ticket si aggiungono i nuovi si può arrivare a pagare più di 100 euro per un (inutile) controllo al pronto soccorso

Sulla partecipazioni dei cittadini alla spesa per lasanità è anarchia tra le regioni italiane. Ognuna interpreta a suo modo la manovra di luglio che introduce un ticket di 10 euro sulle visite specialistiche e le analisi e 25 euro sui “codici bianchi” al pronto soccorso (cioè quelli che non richiedono nessuna urgenza). Col risultato che a pochi chilometri di distanza un cittadino-paziente può ricevere trattamenti del tutto diversi.

super ticket


Il Movimento Consumatori ha condotto un’indagine su come è stata applicata la nuova norma sul territorio nazionale. Il servizio sanitario infatti, come è noto, è gestito dalle regioni. E ognuna ha “personalizzato” il sistema. Così si può arrivare asituazioni limite in cui “una persona che si recaal pronto soccorso e dichiara di avere un dolore a livello gastrico, se sottoposto a visita cardiologica, elettrocardiogramma, consulto chirurgico ed ecografia, senza che si evidenzi nulla di serio, può pagare anche 130,15 euro“.

Lo sostiene Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori. Considerando ticket già esistenti e quelli appena introdotti il conto è presto fatto: 30 euro per il cardiologo cui si aggiungono 10 euro di ticket nazionale, 19 euro per la visita chirurgica più altri 10 di ticket e 36,15 euro per l’ecografia. Se alla fine di tutti i controlli i medici non riscontrano nulla, il paziente “ipocondriaco” può essere classificato come codice bianco e deve pagare altri 25 euro. Totale 130,15, appunto.

Ticket a macchia di leopardo

Ma la realtà può essere molto diversa tra una regione e l’altra. Sono tre quelle che hanno rinunciato al ticket di 10 euro sulla specialistica: la Valle D’Aosta, le due province autonome di Trento e Bolzanoe la Sardegna (quest’ultima sta pensando a un aumento simbolico di 1 euro per tutti).

Le altre hanno recepito i nuovi ticket con modalità diverse:

•  alcune hanno semplicemente proceduto con un’introduzione secca e senza modulazioni del ticket di 10 euro a ricetta: sono LiguriaLazioBasilicataCalabria.

•  altre hanno deciso di introdurlo ma con eventuali rimodulazioni: sono Friuli Venezia Giulia,CampaniaMolise

•  la Sicilia, che aveva già un ticket di 2 euro a ricetta, lo ha aumentato di 8 euro per arrivare a 10;

•  due regioni – Lombardia Piemonte – definiscono il ticket in base al tipo di esame e al valore della prestazione: per le ricette fino a 5 euro non c’è aumento e si sale fino a un massimo di 30 europer gli esami più complicati;

•  un blocco di regioni invece (Emilia RomagnaToscanaUmbriaMarche) ha modulato il ticket in base al reddito:
– fino a 36.152 euro esenzione totale,
– fra 36.153 euro e 70.000 euro, ticket di euro,
– fra 70.001 e 100.000 euro, ticket di 10 euro,
– oltre i 100.000 euro, ticket di 15 euro;

•  applicano il criterio reddituale ma con una soglia unica il Veneto (ticket di 10 euro per redditi superiori a 29mila euro e di 5 euro per redditi inferiori) e l’Abruzzo (ticket solo per redditi superiori a 36.151 euro annui). 

“Ci troviamo di fronte a 20 sistemi diversi“, continua  Miracapillo. “I costi elevati per accedere alle prestazioni pubbliche si aggiungono a interminabili liste di attesa. Le persone preferiscono, quindi, rivolgersi alle strutture private per la loro celerità”.

http://economia.virgilio.it/

Infortuni in casa, in un anno 11mila persone al Pronto Soccorso

I PERICOLI TRA LE MURA. Le cadute sono le più frequenti (49%) ed alcune sono state fatali. Seguono i tagli (15%) e non mancano gli avvelenamenti

Una donna in casa

Ravenna, 3 agosto 2011 – LA MORTE di Giordano Baldassarri, il quarantanovenne di Castel Bolognese soffocato domenica da un boccone di carne, è un evento più unico che raro. Ma quella degli incidenti domestici è una casistica molto più ampia.
Secondo i dati dell’Ausl, infatti, nel 2010 gli accessi ai Pronto soccorso della provincia per le conseguenze di un infortunio avvenuto tra le mura di casa sono stati 13.100, e hanno riguardato 11.655 persone. «In Emilia-Romagna — spiega Giuliano Silvi, responsabile dello staff Epidemiologia del Dipartimento di sanità pubblica — si definisce incidente domestico qualsiasi evento traumatico avvenuto entro le mura domestiche o nelle immediate vicinanze (giardino, garage), per cause non legate alla volontà umana. Sono invece esclusi gli infortuni sportivi, che altre Regioni comprendono nella categoria».

LE TIPOLOGIE di incidente sono le più varie. Quasi in un caso su due (49 per cento) si tratta di cadute, che coinvolgono soprattutto gli anziani: una persona su tre al di sopra dei 65 anni cade in casa almeno una volta l’anno, sopra gli 80 anni addirittura una su due. In 1.700 casi, le cadute hanno generato fratture.
Nella graduatoria degli infortuni, seguono ad ampia distanza i tagli (15 per cento) e gli urti (12 per cento), mentre molto più rare sono le ustioni (meno del 2 per cento) e gli avvelenamenti (solo 11 pazienti su quasi 12 mila). Per quanto riguarda i corpi estranei nelle vie respiratorie interne — come nel tragico caso dell’uomo di Castel Bolognese — l’anno scorso ne sono stati registrati appena due, entrambi senza gravi conseguenze. Un po’ più frequenti i casi di corpi estranei nel naso (51 accessi al Pronto soccorso, ma nessun ricovero), nella bocca, nell’esofago e nello stomaco (90 accessi, cinque ricoveri), nella faringe e nella laringe (129 accessi, due ricoveri).
I dati sulla mortalità sono immediatamente disponibili solo per quanto riguarda le cadute, che hanno ucciso 28 persone nel 2009 e 72 nel 2008. Per le altre categorie è più complicato ricavare il numero di decessi, in quanto non vengono direttamente catalogati come derivanti da incidenti domestici.

INSOMMA, la casa può rivelarsi un luogo pericoloso, e l’attenzione alle insidie che nasconde deve ovviamente alzarsi quando tra le mura domestiche c’è un bambino. «Assieme agli anziani — sottolinea Silvi — i bambini sono la categoria più a rischio, soprattutto nei primi anni di vita. Nella fascia 0-9, gli incidenti domestici colpiscono soprattutto gli immigrati: se tra gli italiani gli infortunati sotto i 10 anni sono l’11 per cento del totale, tra gli stranieri la percentuale sale al 20 per cento. Questo deriva probabilmente da un controllo meno attento sui minori quando sono a casa».

di FRANCESCO MONTI

http://www.ilrestodelcarlino.it/

Triage

Wounded Triage France WWI.jpg

Il triage (/tri’aʒ/) (termine francese che indica cernita – smistamento) è un sistema utilizzato per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni, gravi o leggeri che siano, secondo classi di urgenza/emergenza crescenti, in base alla gravità delle lesioni riportate o del loro quadro clinico.


Il metodo del Triage è utilizzato innanzitutto all’arrivo di tutti i pazienti in Pronto Soccorso, dove l’accesso alle cure non avviene sulla base dell’ordine di arrivo ma sulla priorità delle loro condizioni. In questo ambito permette di stabilire un ordine tra i soggetti che vi giungono, dando le apposite cure prima ai casi con una priorità maggiore e di seguito quelli con priorità minore. Il grado di urgenza di ogni paziente è rappresentato da un codice colore assegnato all’arrivo, dopo una prima valutazione messa in atto da un infermiere formato e preposto a questo compito.

Applicazione

Inoltre viene messo in pratica ogniqualvolta si verifica un’insufficienza dei mezzi e del personale rispetto ai soggetti che hanno bisogno di aiuto. Questo caso si può verificare tanto in caso di calamità, di disastri o di grandi eventi, cioè le situazione previste dalla Protezione Civile, quanto in un Pronto Soccorso. In caso di situazioni straordinarie, tipiche della Medicina delle catastrofi, il triage è funzionale a far sì che tutto l’impianto del soccorso funzioni efficientemente per salvare il maggior numero di persone, dovendo a volte scegliere di dirigere le cure solo verso chi, soccorso prontamente, ha più probabilità di sopravvivere.

Ogni giorno i Pronto Soccorso si trovano ad accogliere un gran numero di pazienti che presentano priorità diverse e diverse tipologie di problemi. Il paziente si reca in Pronto Soccorso accusando un insieme di sintomi, i quali forniscono l’elemento soggettivo della malattia. Quando il sintomo, ossia l’espressione di una condizione psicofisica percepita come gravemente alterata, è valutato come potenzialmente pericoloso dal paziente, il malato si rivolge al Pronto Soccorso.

Proprio per questa ragione è necessario mettere a punto un approccio che stabilisca un primo legame relazionale con il paziente diminuendo il suo stato d’ansia e, allo stesso tempo, basandosi sulle priorità assistenziali e sulla gravità clinica, stabilisca l’ordine con il quale i pazienti verranno sottoposti a visita medica.

Con il termine Triage in Pronto Soccorso si intende quindi un insieme di procedure codificate che permettono la valutazione delle priorità assistenziali delle persone che si presentano, stabilendo un ordine di accesso alla visita medica ponderato alla gravità dei sintomi accusati.

Gli obiettivi del Triage sono:

  • Assicurare immediata assistenza al malato che giunge in emergenza;
  • Indirizzare alla visita medica i pazienti secondo un codice di priorità;
  • Identificare le priorità e l’area più appropriata di trattamento;
  • Smistare i pazienti non urgenti;
  • Ridurre i tempi di attesa per la visita medica; (anche se per i pazienti meno gravi (codici bianchi), con il triage i tempi d’attesa potrebbero esser più lunghi, se confrontati ad un accesso alla sala visita basato solo sull’ordine d’arrivo in pronto soccorso);
  • Ridurre lo stato d’ansia;
  • Migliorare la qualità delle prestazioni professionali del personale in Pronto Soccorso;
  • Valutare periodicamente le condizioni dei pazienti in attesa;
  • Fornire informazioni sanitarie ai pazienti e ai loro familiari.

In situazioni di calamità (medicina delle catastrofi), un primo triage viene effettuato direttamente dai primi soccorritori sul cantiere, ovvero direttamente nel sito dell’evento. Tale triage, detto Triage Rapido, viene poi rivisto all’arrivo al PMA (Posto Medico Avanzato). La segnalazione del codice di gravità, in tali situazioni, viene effettuata normalmente con delle specifiche Triage Tag, dei braccialetti colorati e delle schede di accompagnamento che vengono assegnate ai feriti in attesa di evacuazione sanitaria.

Codici-colore

Il metodo del triage usa un codice colore per rendere universalmente identificabile l’urgenza del trattamento per ogni singolo soggetto. Questo codice colore si compone, in ordine di gravità, di quattro classi: bianco, verde, giallo e rosso. Il colore nero, considerato successivo al rosso, non identifica uno stato di gravità, ma un soggetto deceduto (nota bene: i codici colori possono cambiare da una nazione all’altra e all’interno di diversi protocolli di intervento).

Codice Bianco nessuna urgenza – il paziente non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico.
Codice Verde urgenza minore – il paziente riporta delle lesioni che non interessano le funzioni vitali ma vanno curate.
Codice Giallo urgenza – il paziente presenta una compromissione parziale delle funzioni dell’apparato circolatorio o respiratorio, non c’è un immediato pericolo di vita.
Codice Rosso emergenza – indica un soggetto con almeno una delle funzioni vitali (coscienza, respirazione, battito cardiaco, stato dishock) compromessa ed è in immediato pericolo di vita.

In ambito ospedaliero possono essere utilizzati altri due colori:

Codice Nero il paziente è deceduto – Non Rianimabile / stato di massima allerta!
Codice Arancione il paziente è contaminato

Esiste anche il Codice Blu (Funzione vitale compromessa), che viene dato in ambito extraospedaliero dal personale di soccorso che sta attuando manovre di rianimazione quali il BLS (Basic Life Support) o la defibirillazione con defibrillatori automatici (DAE). Generalmente, un codice blu viene attivato in assenza del medico.

Il codice Arancione va applicato quando c’è un’emergenza NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico), e si utilizza il protocollo di triage all’inverso, giacché le persone coinvolte che sono state per meno tempo esposte all’agente contaminante hanno – solitamente – più possibilità di sopravvivenza.

Esistono anche forme di Triage psicologico, attuati all’interno dei protocolli di medicina delle catastrofi, che sono finalizzati ad una valutazione rapida dello stato di scompenso ideoaffettivo nelle vittime di situazioni di crisi e calamità. La loro classificazione prevede l’uso della scala “Psi1-Psi2-Psi3”, come sottospecificazione del codice-colore sanitario (ma solitamente si assegnano i codici Psi solo in caso dicodice verde sanitario).

Voci correlate