Scambiò tumore per dermatite. Dermatologo a processo

disonora-il-giusto.jpgGalatina. Lionello Soatti risponde di omicidio colposo legato a presunta colpa medica. La diagnosi errata avrebbe portato al decesso di un 34enne

GALATINA – Dovrà rispondere di omicidio colposo legato a presunta colpa medica, Lionello Soatti, dermatologo 54ennedi Galatina, al processo che si aprirà il prossimo 14 aprile. Secondo l’accusa, il medico non avrebbe diagnosticato ad un paziente di 34 anni un melanoma maligno al braccio sinistro, scambiandolo per una dermatite. Da quest’errata considerazione sarebbe scaturita l’errata cura che non avrebbe bloccato l’avanzamento del melanoma e dunque il decesso del paziente in seguito a compromissione dei linfonodi e alla successiva metastasi in fegato e cervello.

A dare il via all’inchiesta della quale si sta occupando la pm Francesca Miglietta, la denuncia dei familiari dell’uomo, che si sono costituiti parte civile con gli avvocati Luigi e Roberto Rella.

http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=19583

ROMA, MUORE 63ENNE OPERATO A TIROIDE. IL FIGLIO: “MEDICO CI DISSE TUTTO A POSTO”

Policlinico Casilino

ROMA – Nuovo caso di malasanità nella capitale, dopo la morte di un paziente del Policlinico Casilino, Giancarlo Palmieri, 63 anni, avvenuta il 9 giugno scorso dopo un mese di coma.
La procura ha avviato un’inchiesta sul vicenda e Stefano Moser, chirurgo di guardia in servizio la sera dell’8 maggio scorso, è ora indagato per omicidio colposo. Palmieri era stato ricoverato per un intervento di tiroidectomia retrosternale e l’intervento era perfettamente riuscito. Poche ore dopo l’operazione, secondo quanto riportato nella denuncia alla magistratura fatta dal figlio del paziente con l’assistenza dell’avvocato Maurizio Cecconi, l’uomo iniziò a manifestare però problemi respiratori. Avvisato dagli infermieri il chirurgo di guardia prescrisse la somministrazione per via venosa di Bentelan, senza recarsi, è detto nella denuncia, a visitare il paziente, e quindi senza «esaminare obiettivamente entità e natura dei disturbi rappresentati». Le condizioni di Palmieri cominciarono progressivamente a peggiorare: in particolare si verificò l’irrigidimento del collo. Sollecitato nuovamente dal personale e dai familiari del paziente, Moser «visibilmente infastidito» si legge nella denuncia, visitò Palmieri e alla domanda del figlio se la situazione fosse preoccupante avrebbe risposto: «No», raccomandando «di lasciare in pace il malato, perchè è tutto a posto». Ulteriori timori furono rappresentati dal figlio del paziente nel corso della notte, a fronte delle ripetute difficoltà del genitore a respirare, ma la risposta del chirurgo di turno, è sottolineato nella denuncia, era sempre che «era tutto normale». La situazione degenerò quando Palmieri diede evidenti segni di soffocamento: in particolare la testa e il collo si gonfiarono a dismisura. A quel punto il paziente fu sottoposto ad una Tac, e alle quattro del mattino, ad un nuovo intervento chirurgico nel corso del quale gli fu asportato, dalla tiroide, un grosso coagula da emorragia. Palmieri entrò in coma in quel momento e poi è deceduto. Il pm Gustavo De Marinis, magistrato di turno al momento del decesso, ha disposto il sequestro della cartella clinica e oggi ha affidato al dottor Cipolloni, dell’istituto di medicina legale ‘La Sapienzà, l’incarico di eseguire l’autopsia, che si terrà lunedì prossimo

http://www.leggo.it/articolo.php?id=126588&sez=ITALIA