Fumo, sono 40 le malattie associate alle sigarette

Sono ben 40 le malattie che i ricercatori hanno ormai collegato al fumo di sigaretta. Non solo i tumori, come quello al polmone o alla laringe, ma anche problemi cardiovascolari. Ora la lista ha raggiunto quaranta diverse malattie riconducibili al tabagismo.

Fumo

Tumore ai polmoni ma anche ictus e infarti, ma la lista delle patologie legate al consumo di sigarette e in continuo aumento. Lo ha detto un gruppo di ricerca che ha pubblicato una nuova ricerca sulla rivista scientifica Surgeon General,  nel suo annuale aggiornamento al primo rapporto sul fumo.

Oltre al cancro ai polmoni, la disfunzione erettile, le malattie respiratorie e simili, ora si sa che anche l’artrite reumatoide, il glaucoma, il tumore al colon e al fegato, il diabete e persino la frattura dell’anca sono collegate al vizio del tabagismo.

L’inquietante ricerca della sanità americana si sofferma anche sul costo per lo Stato del vizio di fumare: ogni anno, il governo Usa spende l’astronomica cifra di 289 miliardi di dollari per contrastare i danni delle sigarette. Danni che non riguardano solo chi fuma, ma anche coloro che sono costretti al fumo passivo, anche noto come fumo di seconda mano, per i quali vi è una crescita dal 20 al 30 per cento dei rischi di infarto e di ictus.

Nonostante questo, ogni giorno circa 3.200 persone, per lo più giovanissimi, iniziano a fumare, dando spesso vita ad una dipendenza nociva per sé e per il prossimo

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Dormi meno di 8 ore? Ecco i rischi sulla salute (e la linea)

DormireChe il sonno sia rigeneratore per tutto l’organismo, è risaputo ormai da tempo, confermato da numerose ricerche. L’ultima, quella effettuata  dagli specialisti del sonno della School of Medicine and Western Psychiatric Institute and Clinic dell’Università di Pittsburgh (USA) parla chiaro: un numero consistente di organi e apparati del nostro corpo (cuore, polmoni e reni in primis) sono negativamente condizionati dal sonno inadeguato.

Purtroppo la mancanza di sonno, di quello buono per qualità e quantità, sembra essere sempre più uno dei problemi dell’era moderna. Gli scienziati dell’Università di Pittsburgh sono stati comunque molto chiari: bisogna riposare per otto ore, al di sotto di questa soglia si entra nel terreno minato della patologia, con danni gravi sino ad una sensibile riduzione delle aspettative di vita.

Cosa comporta dormire meno di 8 ore a notte? Per i ricercatori, dormire male e poco, porta ad un funzionamento non ottimale di reni e polmoni, con un aumento dei rischi di ictus e attacchi cardiaci. Ma non solo: ne risente anche il metabolismo, portandoci ad ingrassare fino a 10 kg. in breve tempo (perchè cala l’ormone che ci avvisa che abbiamo mangiato a sufficienza e sale quello che interviene sulla nostra idea di fame). Aumentano anche le probabilità di avere ildiabete (tipo 2), perché nella variazione del metabolismo vanno in tilt i delicati equilibri degli zuccheri nel nostro organismo. La lista dei rischi non si chiude qui: salgono anche le possibilità di ammalarsi di tumore, dimostrato da uno studio giapponese su quasi 24.000 donne  tra i 40 e i 79 anni (che indica come sotto le sei ore di sonno crescono le possibilità di un cancro al seno) e aumentano anche le infezioni (influenze, mal di gola, raffreddori..).

Come se non fosse già abbastanza tutto questo, il poco sonno va ad influenzare negativamente anche la nostra mente: alcuni esperimenti condotti sui veterani di guerra hanno spiegato che tra l’insonnia e la depressione c’è un collegamento diretto. A questo va aggiunto poi che si fa più fatica ad imparare, la memoria vacilla, così come la nostra capacità di giudizio e quella di concentrarsi. Di conseguenza, prendiamo decisioni sbagliate e non reagiamo con velocità agli imprevisti (da alcuni test effettuati su guidatori, è emerso che il poco sonno ha gli stessi effetti sulla guida di chi  ha alzato un po’ troppo il gomito).

Non resta quindi che seguire i consigli dei medici e andare a dormire sempre alla stessa ora, evitare le distrazioni, i rumori, le stanze troppo luminose ed evitare i classici riposini pomeridiani. Bandito naturalmente anche il caffè e, da oggi, per esser sempre concentrati e in forma, ricordatevi di riposare almeno 7/8 ore..

Guanto robotico aiuta a riacquistare l’uso delle mani dopo l’ictus

Guanto

Dopo aver subito un ictus i pazienti potrebbero riacquistare la mobilità delle mani grazie a un “guanto robotico”. Si tratta di un dispositivo realizzato dagli studenti della facoltà di Ingegneria della McGill University di Montreal (Canada), coordinati dal professor Rosaire Mongrain, che promette di aiutare i pazienti a recuperare l’uso della mano da casa, e, inoltre, ai medici di monitorarne i progressi “a distanza”.

All’interno del Biomedical Sensor Glove – come è stato denominato il guanto -, sono presenti diversi sensori che registrano i movimenti di mano, polso e indice, realizzando, sullo schermo, delle immagini in 3d che riproducono i movimenti compiuti dal paziente. In questo modo, spiegano i ricercatori, i medici hanno la possibilità di monitorare a distanza i progressi compiuti dal malato, che può esercitarsi a casa propria senza doversi recare in ospedale. 

Il guanto, che è stato commissionato da una compagnia tecnologica canadese, dovrebbe essere messo in commercio con un costo pari a mille dollari, circa 682 euro.