Archivio tag: accade oggi
15 Aprile 2009 moriva Gianni Accame
Giano Accame.
21 maggio 1904 – A Parigi viene fondata la FIFA
FIFA
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Fédération Internationale de Football Association | |
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Disciplina | Calcio |
Fondazione | 1904 |
Giurisdizione | Mondiale |
Federazioni affiliate | 208 |
Confederazione | CIO ASOIF |
Sede | Zurigo |
Presidente | Joseph Blatter |
Motto | For the good of the Game |
Sito ufficiale | http://www.fifa.com |
Visita il Portale:Calcio |
La Fédération Internationale de Football Association (ing. International Federation of Football Associations, it. Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche), più nota con l’acronimo FIFA, è la federazione internazionale che governa lo sport del calcio. La sua sede si trova a Zurigo, in Svizzera. L’attuale presidente è lo svizzero Joseph Blatter.
La federazione fu fondata a Parigi il 21 maggio 1904. Attualmente si occupa di tutte le manifestazioni intercontinentali di calcio, ma anche di calcio a 5 e beach soccer e del torneo del videogame EA Sports dedicato al calcio, FIFA 10.
L’evento più importante è sicuramente il Campionato mondiale di calcio, che premia il vincitore con l’ambito trofeo della Coppa del Mondo. Tale torneo viene disputato ogni quattro anni, e la federazione ha il compito di scegliere paese organizzatore che ospita la fase finale della manifestazione.
Confederazioni
Alla FIFA fanno capo le 6 diverse confederazioni a cui spetta l’organizzazione e la supervisione dell’attività sportiva nei vari continenti:
- CONMEBOL – (Sud America) – Presidente: Nicolas Leoz
- AFC – (Asia) – Presidente: Mohammed Bin Hammam
- UEFA – (Europa) – Presidente: Michel Platini
- CAF – (Africa) – Presidente: Issa Hayatou
- CONCACAF – (Nord America) – Presidente: Jack Austin Warner
- OFC – (Oceania) – Presidente: Hon Reynald Temarii
Per approfondire, vedi la voce Federazioni appartenenti alla FIFA. |
Presidenti
Squadre non appartenenti alla FIFA
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Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su FIFA
Collegamenti esterni
- (EN, FR, DE, ES) Sito ufficiale
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19 maggio 2001 – Politica del figlio unico: Zhonghua Sun viene uccisa da funzionari del governo cinese dopo essersi rifiutata di farsi sterilizzare
Politica del figlio unico
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
La politica del figlio unico è una delle politiche di controllo delle nascite attuata dal governo cinese nell’ambito della Pianificazione Familiare (cinese semplificato: 计划生育, Pinyin: jìhuà shēngyù) per contrastare il fortissimo incremento demografico del paese. Questa riforma considerata in maniera controversa fuori dalla Cina perché la sua applicazione era spesso causa di abusi dei diritti umani, è stata rivista anche all’interno della Cina dato che nel lungo periodo si è dimostrata negativa a livello economico e sociale.
La prima fase, introdotta in modo organico dopo pochi anni dalla morte di Mao Zedong, dal suo successore Deng Xiao Ping nel 1979 fu attuata con una legge che vietava alle donne di avere più di un figlio. La legge fu poi modificata negli anni novanta con l’introduzione di sole sanzioni pecuniarie.
Questa legge fu considerata dai successori di Mao fondamentale dato che durante l’epoca maoista il paese aveva visto un incremento annuale di quasi 30 milioni di persone. Secondo i dati ufficiali, oggi la Cina è popolata da 1,3 miliardi di persone[1], ma si stima che almeno un altro mezzo miliardo di persone non siano registrate all’anagrafe .
Cronologia
Nel 1949 nasceva la Cina comunista, Mao Zedong credeva fortemente nell’idea dell’autosufficienza, il popolo come simbolo della forza della Cina. La tradizione era quella delle famiglie numerose, un detto di Confucio recita “Più bambini significa più felicità, i bambini avuti presto portano presto la felicità”. Furono introdotte forti politiche a favore della natalità: sussidi per i bambini e la proibizione dell’aborto, della sterilizzazione e dei metodi contraccettivi.
Nel 1953 i divieti furono banditi, fu concesso l’uso dei contraccettivi e, in casi particolari, l’aborto; nel 1957 l’accesso all’aborto legale divenne più facile.
Nel 1962 il boom di nascite preoccupò il governo che decise di cominciare una politica di pianificazione familiare nelle aree urbane più densamente popolate.
Nel 1973 fu lanciata la prima vera politica di controllo delle nascite, la sovrappopolazione era ormai considerata “un ostacolo allo sviluppo e alla modernizzazione”. Cominciò la prima campagna di educazione per le donne e le coppie il cui motto era Wan Xi Shao, ovvero il matrimonio e la gravidanza ad un’età più avanzata (wan), un intervallo più lungo (xi) tra un figlio e l’altro, e soprattutto meno figli (shao), due per coppia.
Nel 1975 si migliorò l’attuazione delle politiche di controllo, si stabilirono degli obiettivi di crescita e furono introdotti piani collettivi di nascita a livello locale.
Nel 1979 la Cina accoglieva circa un quarto della popolazione mondiale con a disposizione solo il 7% della superficie coltivabile, i due terzi dei cinesi avevano meno di trent’anni e la generazione del baby boom nata negli anni ’50 e ’60 entrava nell’età riproduttiva. Il governo di Deng Xiao Ping varò un ambizioso programma di riforme di mercato che avrebbe risposto alla stagnazione economica, e varò una politica organica del controllo della natalità, non più limitata ad alcune province o zone ma su tutto il territorio nazionale.
Fu introdotta la regola del figlio unico, sperimentata già precedentemente, e furono stabiliti i target di crescita nazionale che prevedevano una popolazione di 1,27 miliardi nel 2000 e il raggiungimento della crescita zero per lo stesso anno. La politica della pianificazione familiare consisteva in un insieme di regolamenti atti a controllare la giusta dimensione delle famiglie cinesi: i matrimoni ritardati, le gravidanze posticipate e l’attesa di un periodo abbastanza lungo (quattro o cinque anni) tra un figlio e l’altro, erano gli elementi principali. Per supportare un simile impianto e garantire il rispetto delle regole fu creata una nuova struttura verticale separata, la “Pianificazione Familiare”, che fino al 1979 era gestita localmente dal sistema sanitario.
Nel 1981 fu creata la “Commissione di Stato per la Pianificazione Familiare”, equivalente di un ministero, per coordinare le varie attività. La sua struttura si sviluppava ad ogni livello: province, città, distretti e contee, fino ai comitati di villaggio, tutti i livelli avevano uffici per la pianificazione familiare.
Nel 1982, con la redazione della nuova costituzione, la pianificazione familiare e la necessità di limitare la crescita della popolazione diventarono elementi fondanti del sistema sociale cinese (artt. 25 e 49).
A partire dagli anni ottanta il controllo statale fu leggermente ridotto e, nel 1984, fu concessa maggiore flessibilità a livello provinciale sulla possibilità di avere due figli.
Negli anni novanta si stabilizzarono le varie politiche. Gli ufficiali che lavoravano per la pianificazione familiare erano trecentomila ai quali si affiancavano centinaia di migliaia di volontari o quadri, membri del partito. Furono incentivati i metodi contraccettivi per frenare il ricorso all’abortoindotto, e cominciò a diventare importante la questione dell’invecchiamento della popolazione.
Il 1º settembre 2002 la politica di pianificazione familiare è diventata una legge nazionale dalla quale dipendono tutte le politiche provinciali.
Note
Collegamenti esterni
16 Maggio 2004 Roberto Baggio gioca la sua ultima partite in Serie A e conclude cosi la sua grande carriera di calciatore
Roberto Baggio
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Roberto Baggio | ||
Baggio con la maglia della Fiorentina nel 1987 | ||
Dati biografici | ||
Nome | Roberto Baggio | |
Nato | 18 febbraio 1967 Caldogno |
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Paese | Italia | |
Altezza | 174 cm | |
Peso | 73 kg | |
Dati agonistici | ||
Disciplina | Calcio | |
Ruolo | Trequartista, attaccante | |
Ritirato | 16 maggio 2004 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1974-1980 1980-1982 |
Caldogno L.R. Vicenza |
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Squadre di club1 | ||
1982-1985 | L.R. Vicenza | 36 (13) |
1985-1990 | Fiorentina | 94 (39) |
1990-1995 | Juventus | 141 (78) |
1995-1997 | Milan | 51 (12) |
1997-1998 | Bologna | 30 (22) |
1998-2000 | Inter | 41 (9) |
2000-2004 | Brescia | 95 (45) |
Nazionale | ||
1988-2004 | Italia | 56 (27) |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Bronzo | Italia 1990 | |
Argento | Stati Uniti 1994 | |
1 Dati relativi al solo campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. |
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Statistiche aggiornate al 15 novembre 2007 |
« I rigori li sbagliano soltanto quelli che hanno il coraggio di tirarli. » | ||||
(Roberto Baggio[1])
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14 maggio 1939 – Lina Medina diventa la più giovane madre della storia medica all’età di 5 anni
Lina Medina
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Lina Medina (Ticrapo, 27 settembre 1933[1]) è ricordata dalla letteratura medica come la più giovane femmina umana ad essere mai divenutamadre: ebbe infatti un figlio all’età di soli 5 anni, 7 mesi e 21 giorni.
La bambina peruviana aveva manifestato un’abnorme dilatazione dell’addome, che aveva indotto i genitori a farla visitare nel sospetto che potesse trattarsi di una formazione tumorale. I medici scoprirono invece con stupore che era incinta di sette mesi. Prima di intervenire, il dottor Gerardo Lozada la condusse a Lima per avere conferma dello stato di gravidanza da altri specialisti. Un mese e mezzo più tardi (14 maggio1939), con parto cesareo imposto dall’esilità del bacino, Lina diede alla luce un maschio. L’operazione fu praticata dallo stesso Lozada e dal collega Busalleu con l’assistenza dell’anestesista Colareta.Vicenda
Il caso fu illustrato nei dettagli dal dottor Edmundo Escomel alla rivista La Presse Médicale, che aggiunse particolari sulla comparsa delmenarca a otto mesi di età (ma secondo altra fonte a soli due e mezzo),[2] e sullo sviluppo delle mammelle già a quattro anni. A cinque, la bambina presentava ampliamento del bacino e maturazione ossea avanzata.
Il neonato, di 2,7 kg, fu chiamato Gerardo in onore del dottor Lozada. Lina non rivelò mai chi fosse il padre né le circostanze del concepimento: Escomel scrisse che ella “non poteva dare risposte precise”, suggerendo così che non lo sapesse davvero. Ma la vicenda provocò intanto l’arresto del padre di lei dietro l’accusa di violenza sessuale e incesto. L’uomo fu scagionato per insufficienza di prove.[3]
Da adulta Lina Medina si impiegò come segretaria nella clinica di Lozada a Lima. Il chirurgo le fornì un’istruzione e la aiutò ad assicurare a suo figlio la possibilità di seguire gli studi superiori.[4] Il giovane era stato allevato nella convinzione che Lina fosse una sorella maggiore, anche se poi a dieci anni aveva scoperto la verità.
Conosciuto Raúl Jurado, Lina si coniugò ed ebbe da lui un secondo figlio nel 1972. Gerardo, nonostante fosse cresciuto in salute, scomparve all’età di soli quarant’anni (1979) per una patologia del midollo osseo. Con il marito, Lina è vissuta in un quartiere povero di Lima noto comeChicago Chico (Piccola Chicago). Nel 2002 ha rifiutato un’intervista alla Reuters.
Documentazione e autenticità del caso
Sono state pubblicate due fotografie che documentano il caso. La prima fu scattata intorno ai primi di aprile del 1939, quando Lina era incinta di sette mesi e mezzo. Presa dal profilo sinistro, ritrae la bambina nuda, posizionata in piedi, con le mani incrociate dietro la schiena, evidenziando su sfondo neutro l’estensione del ventre nella gravidanza e le mammelle sviluppate.[5] È l’unica immagine della sua gravidanza, finora poco conosciuta fuori dall’ambiente medico. L’altra fotografia, molto più chiara, fu presa un anno più tardi a Lima quando Gerardo aveva undici mesi.
Benché si sia sospettato il falso, il caso appare suffragato dalle fonti.[6] Casi estremi di pubertà precoce, in bambini sotto i cinque anni, sono eccezionali ma non sconosciuti alla letteratura medica. I casi di gravidanza, però, sono rari poiché il trattamento dei puberi precocissimi prevede la soppressione della fertilità, la salvaguardia del potenziale di crescita e l’eliminazione delle conseguenze sociali di uno sviluppo sessuale pieno nella prima infanzia.
Note
^ (EN) The Telegraph, Six decades later, world’s youngest mother awaits aid
- ^ (EN) «Six decades later, world’s youngest mother awaits aid». The Telegraph. URL consultato in data 23-02-2009.
- ^ (EN) History’s Youngest Mother. URL consultato il 23-02-2009.
- ^ (EN) «Little mother». TIME. URL consultato in data 23-02-2009.
- ^ «La plus jeune mère du monde». La Presse Medicale, 31-05-1939.
- ^ (EN) Youngest mother in Snopes.com. URL consultato il 23-02-2009.
Collegamenti esterni
- (EN) Youngest mother in Snopes.com. URL consultato il 23-02-2009.
13 maggio 1981 – Mehmet Ali Agca tenta di assassinare Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro a Roma
Mehmet Ali Ağca
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Mehmet Ali Ağca (pronuncia IPA: mehmet ali aɣʤa; Yesiltepe, 9 gennaio 1958) è un terrorista turco, condannato per l’assassinio di Abdi Ipekci, un giornalista liberale, e per il tentato omicidio di papa Giovanni Paolo II.
Militante nell’organizzazione terroristica di estrema destra, denominata “Lupi grigi“, il 1 febbraio 1979, Mehmet Ali Ağca uccide Abdi Ipekci, giornalista e direttore del quotidiano liberale Milliyet. Il 25 novembre 1979 riesce ad evadere dal carcere di massima sicurezza di Kartal Maltepe. Dopo l’evasione partono le sue prime minacce di attentato al Papa Giovanni Paolo II, probabilmente lo scopo è quello di eliminare i sospetti di un complotto nella successiva azione terroristica.Prime attività terroristiche
L’attentato a Giovanni Paolo II
Il 13 maggio 1981, pochi minuti dopo l’ingresso di Wojtyla in Piazza San Pietro per l’udienza generale, Ağca gli spara due colpi di pistola. Cerca di raggiungere il colonnato per uscire dalla piazza, ma viene costretto a fermarsi per tenere a bada alcuni astanti. Si gira rapidamente per riprendere la corsa, ma nel movimento il braccio con cui tiene la pistola sbatte contro la schiena di un frate, e la pistola gli sfugge di mano. Riprende la corsa ma ormai è disarmato, e nel colonnato viene infine bloccato ed arrestato.
Il processo e le indagini
Il 22 luglio 1981, dopo tre giorni di processo per direttissima, i giudici della corte di Assise, condannano Mehmet Ali Ağca all’ergastolo. Ali Ağca rinuncia a presentare appello contro la sentenza di condanna che motivava la pena, esplicitando che l’attentato “non fu opera di un maniaco, ma venne preparato da un’organizzazione eversiva rimasta nell’ombra”. La difesa sostenne, invece, che Ağca aveva agito da solo, in preda ad una schizofrenia paranoica, mossa dal desiderio di diventare un eroe del mondo musulmano. Il 12 marzo 1982 il Consiglio nazionale di sicurezza turco conferma la condanna a morte di Ağca per l’uccisione del giornalista. Una successiva amnistia commuta la pena in dieci anni di detenzione. Nel 1982 Ağca cambia versione ed inizia a parlare di una pista bulgara che collegherebbe l’attentato del Papa ai servizi segreti della Bulgaria. Viene anche individuato un presunto complice, Oral Celik, che sarebbe intervenuto in caso di fallimento di Ağca. La sentenza del29 marzo 1986 non riesce però a dimostrare la tesi del complotto. Il 20 febbraio 1987 il Papa riceve la mamma ed il fratello di Ağca che gli chiedono di intercedere per la grazia. La buona condotta in carcere diminuirà ulteriormente la pena: il 25 maggio 1989 il Tribunale di sorveglianza di Ancona concede una riduzione di 720 giorni di reclusione; il 9 gennaio 1994 la riduzione è di altri 405 giorni; il 18 dicembre 1995è di 180 giorni. Tali provvedimenti consentono di abbreviare il termine di 26 anni di reclusione, scontati i quali un ergastolano può chiedere lalibertà condizionata.
L’estradizione in Turchia
Ağca, nel settembre del 1996, presenta nuovamente la domanda di grazia o in subordine l’espiazione della pena in Turchia. Il 13 giugno 2000, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi concede la grazia dopo che la Santa Sede si era dichiarata “non contraria” al provvedimento. In questo modo, il giorno successivo Ali Ağca viene estradato dall’Italia e giunge ad Istanbul. In Turchia, nel carcere di massima sicurezza di Kartal, Ali Ağca dovrà scontare 3.492 giorni, cioè i dieci anni per l’assassinio del giornalista Abdi Ipekci. Il 18 luglio 2001 un provvedimento del Tribunale costituzionale turco predispone un allargamento dei reati beneficiari di amnistia. L’avvocato di Ağca, Şevket Can Ozbay, ritiene che in base al provvedimento è possibile scontare completamente la pena dei dieci anni di detenzione per l’omicidio del giornalista. Se tale interpretazione risulterà valida ad Ali Ağca non restano che altri cinque anni di prigione, avendo già scontato due anni e due mesi.
Sviluppi recenti
Il 12 gennaio 2006 viene scarcerato dal carcere di Kartal a Istanbul e per un breve periodo se ne perdono le tracce poiché non si presenta in questura come avrebbe dovuto, asserendo in seguito di voler evitare la calca dei giornalisti. Dopo soli nove giorni di libertà la Corte suprema turca ordina che Ağca venga nuovamente imprigionato per un errato computo nella diminuzione della pena. L’ordinanza di carcerazione è eseguita il 20 gennaio 2006. Dopo 29 anni di carcere Ağca è stato scarcerato il 18 gennaio 2010 dall’istituto di pena di Sincan, alla periferia diAnkara. All’atto della scarcerazione ha dichiarato di essere Gesù Cristo, di voler scrivere una nuova Bibbia ed ha preannunciato la fine del mondo.[1] Nel febbraio del medesimo anno ha incontrato Pietro Orlandi (fratello di Emanuela) rivelandogli che la sorella rapita nel lontano 1983 è ancora viva e sta bene. Lo stesso Ağca si è impegnato a contattare i suoi carcerieri per provvedere alla sua liberazione. [2]
Note
- ^ Scarcerato Alì Agca: “Io sono Cristo”. corriere.it, 18-01-2010
- ^ Alì Agca, la nuova rivelazione: “Emanuela Orlandi è ancora viva”. corriere.it, 02-02-2010
Voci correlate
- Attentato a Giovanni Paolo II
- Papa Giovanni Paolo II
- Emanuela Orlandi
- Mirella Gregori
- Lupi grigi
- KGB
- Stasi
- Dossier Mitrokhin
- Marina Magistrelli
Altri progetti
- Articolo su Wikinotizie: Turchia: liberato Ali Agca 2006 12 gennaio 2006
- Articolo su Wikinotizie: Turchia: Agca torna in carcere 2006 20 gennaio 2006
Giornata internazionale dell’Infermiere
Infermiere
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L’Infermiere è il professionista sanitario responsabile dell’assistenza infermieristica.
L’assistenza infermieristica si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa. Le principali competenze e attività dell’infermiere riguardano dunque l’assistenza ai malati e ai disabili di tutte le età, la prevenzione delle malattie e l’educazione sanitaria.
Il 12 maggio si celebra la Giornata internazionale dell’Infermiere, in onore della madrina della moderna professione infermieristica, Florence Nightingale.
Florence Nightingale
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Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 – Londra, 13 agosto 1910) è stata una infermierabritannica nota come La signora con la lanterna. È considerata la fondatrice del nursing moderno in quanto fu la prima ad applicare il metodo scientifico all’assistenza infermieristica attraverso l’utilizzo della statistica. Inoltre, è importante poiché propose un’organizzazione degli ospedali da campo.
9 Maggio Giornata della Memoria delle Vittime del Terrorismo, nel giorno dell’omicidio di Peppino Impastato e Aldo Moro
7 Maggio 1992 Lo Space Shuttle Endeavour parte per la sua prima missione
Space Shuttle Endeavour
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L’Endeavour in partenza |
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Informazioni | |
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Nazione | Stati Uniti |
Inizio costruzione | 31 luglio 1987 |
Origine del Nome | HM Bark Endeavour |
Status | attivo |
Primo volo | STS-49 7–12 maggio 1992 |
Ultimo volo | STS-130 8–21 Settembre 2010 |
Numero di missioni | 23 |
Equipaggio | 142 |
Tempo trascorso nello spazio | 250,96 giorni |
Numero di orbite | 3 964 |
Distanza percorsa | 166 003 247 km |
Satelliti lanciati | 3 |
Attracchi alla stazione Mir | 1 |
Attracchi alla ISS | 10 |
Lo Space Shuttle Endeavour, (denominazione NASA OV-105) è il quinto (senza considerare l’Enterprise) ed ultimo Space Shuttle costruito dalla NASA.
La costruzione dell’Endeavour iniziò nel 1987 per rimpiazzare il Challenger, perso in un incidente il 28 gennaio 1986. Per assemblarlo vennero utilizzati pezzi di scorta dell’Atlantise del Discovery. La scelta di costruire l’Endeavour fu dovuta al fatto che una eventuale riconversione al volo dell’Enterprise sarebbe stata troppo costosa.
Venne lanciato la prima volta nel 1992 e nel corso della sua prima missione agganciò e riposizionò un satellite. Nel 1993 compì la sua prima missione di manutenzione sultelescopio spaziale Hubble. Nel 1997, l’Endeavour venne ritirato dal servizio per otto mesi a causa di alcune migliorie a cui fu sottoposto, tra cui l’installazione di una nuova cabina pressurizzata. Nel dicembre 1998, consegnò alla stazione spaziale internazionale lo Unity Module.
L’orbiter venne chiamato così in onore della HM Bark Endeavour, la nave del XVIII secolocomandata dall’esploratore James Cook; il nome onora anche Endeavour, il modulo di comando dell’Apollo 15.
Voli
Al 2009 lo Space Shuttle Endeavour ha effettuato 23 voli, rimanendo in orbita per 250 giorni e completando 3 964 orbite, corrispondenti a 166 003 247 chilometri.
Data | Designazione | Note |
---|---|---|
7 maggio1992 | STS-49 | Trasporta e dispiega l’Intelsat VI. È la prima EVA svolta dallo Shuttle e la più lunga dopo quella dell’Apollo 17 |
12 settembre1992 | STS-47 | Spacelab missione j |
13 gennaio1993 | STS-54 | Dispiegamento TDRS-F |
21 giugno1993 | STS-57 | Esperimenti Spacelab, recupero del European Retrievable Carrier |
2 dicembre1993 | STS-61 | Prima missione di servizio al Telescopio Spaziale Hubble |
9 aprile1994 | STS-59 | Esperimento Space Radar Laboratory |
30 settembre1994 | STS-68 | Esperimento Space Radar Laboratory |
30 marzo1995 | STS-67 | Esperimenti Spacelab Astro-2 |
7 settembre1995 | STS-69 | Wake Shield Facility e altri esperimenti |
11 gennaio1996 | STS-72 | Recupero dello Space Flyer Unit giapponese |
19 maggio1996 | STS-77 | Esperimenti Spacelab |
22 gennaio1998 | STS-89 | Aggancio con la Mir e cambio dell’equipaggio |
4 dicembre1998 | STS-88 | Missione di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale |
11 febbraio2000 | STS-99 | Esperimento Shuttle Radar Topography Mission |
30 novembre2000 | STS-97 | Missione di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale |
19 aprile2001 | STS-100 | Missione di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale |
5 dicembre2001 | STS-108 | Aggancio e cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale |
5 giugno2002 | STS-111 | Aggancio e cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale |
23 novembre2002 | STS-113 | Assemblaggio e cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale |
8 agosto2007 | STS-118 | Assemblaggio e cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale |
11 marzo2008 | STS-123 | Missione di trasporto per l’assemblaggio all’interno dellaStazione Spaziale Internazionale del primo elemento giapponese del modulo Kibo, il braccio robotico canadese Dextre e lo Spacelab Pallet-Deployable 1. |
14 novembre2008 | STS-126 | Missione di rifornimento e manutenzione della Stazione Spaziale, con l’installazione dell’equipaggiamento e le attrezzature per l’espansione della capacità della stazione di ospitare sei astronauti |
15 luglio2009 | STS-127 | Trasporto del componente ELM-EF del laboratorio Kibo, sostituzione batterie nel segmento P6, rifornimento e rotazione dell’equipaggio |
8 febbraio2010 | STS-130 | Trasporto e l’installazione del Node 3 (ISS) e di Cupola (ISS). |
Voci correlate
- Programma Space Shuttle
- NASA
- Buran, lo Shuttle sovietico
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Space Shuttle Endeavour
Collegamenti esterni
Space Shuttle Endeavour (OV-105) |
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STS-49 | STS-47 | STS-54 | STS-57 | STS-61 | STS-59 | STS-68 | STS-67 | STS-69 | STS-72 | STS-77 | STS-89 | STS-88 | STS-99 | STS-97 | STS-100 |STS-108 | STS-111 | STS-113 | STS-118 | STS-123 | STS-126 | STS-127 | STS-130 |
Pianificate: STS-134 |
Stato: Operativo |
Navette spaziali |
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USA · Programma Space Shuttle
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URSS · Programma Buran |