15 Aprile 2009 moriva Gianni Accame

Giano Accame.

Roma 15.04.2009 – Pensatore eretico della destra, fascista di sinistra, uno degli intellettuali storici della destra italiana, che voleva unire destra e sinistra sull’idea di patria, il pioniere del dibattito sulla Repubblica Presidenziale, il primo intellettuale di destra ad avere posizioni filoisraeliane, pensatore scomodo e grande studioso del poeta americano Ezra Pound. Giano Accame nacque a Stoccarda, in Germania, il 30 luglio del 1928 da madre tedesca, Elisabeth Von Hofenfels, mentre il padre e il nonno furono ammiragli e piccoli armatori di Loano, a Savona. Il 25 aprile del 1945, giorno della presunta Liberazione, ad appena diciassette anni, si arruolò nella Marina Militare della Repubblica Sociale Italiana, ammirando la Decima Mas. Arrestato la sera stessa dai partigiani a Brescia, riuscì a scappare e si dedicò alla politica. Nel 1946 si iscrisse a Genova al Fronte degli Italiani, organismo poi confluito nel Movimento Sociale Italiano, diventando dirigente regionale e nazionale. Nel 1956 fu relatore al convegno presso l’hotel Parco dei Principi sulla guerra rivoluzionaria e nello stesso anno lasciò il Movimento Sociale Italiano, stanco di polemiche interne e per impegnarsi al mondo del giornalismo. Da qui la collaborazione, con altri intellettuali, con Tabula Rasa. Nel 1957 iniziò la professione come capo della redazione toscana del settimanale Cronaca italiana. Nel 1958 passò a Il Borghese, da cui si dimise nel 1968 per contrasti sulla contestazione giovanile. Segretario del Centro di Vita italiana presieduto da Ernesto De Marzio, organizzò a Roma due incontri internazionali di scrittori di destra. Nel 1964 diresse il settimanale Folla, poi, Nuova Repubblica, organo del movimento presidenzialista del repubblicano Randolfo Pacciardi, l’Unione Democratica per la Nuova Repubblica, di cui divenne segretario nazionale. Come stretto collaboratore di Pacciardi, Giano Accame fu anticipatore, durante gli anni Sessanta, del dibattito sulla Repubblica Presidenziale. Dal 1969, come inviato ed editorialista de Il Fiorino, si specializzò in giornalismo economico e collaborò agli Annali dell’economia italiana di Epicarmo Corbino e Gaetano Rasi. Tra la fine del 1988 e il 1991 ricoprì l’incarico di direttore del Secolo d’Italia. Collaborò con diverse riviste, tra le quali L’Italia settimanale, Il Sabato, Lo Stato, Pagine Libere, Letteratura – Tradizione, La Meta Sociale e Area, ma anche con diversi quotidiani come Il Tempo, Lo Specchio e Vita. Giano Accame fu considerato, insieme a Piero Buscaroli, Fausto Gianfranceschi, Franco Cardini, Gianfranco De Turris e Marcello Veneziani, uno degli intellettuali storici della destra italiana. Giano Accame non si ritenne mai un “fascista di sinistra”, come il suo grande amico Beppe Niccolai, come fu definito da alcuni giornali per le sue posizioni eretiche e scomode. Pubblicò diversi libri suscitando dibattito a destra e letti con attenzione a sinistra. Socialismo tricolore del 1983 con Editoriale Nuova, poi con Settimo Sigillo Il fascismo immenso e rosso del 1990, Ezra Pound economista, Contro l’usura del 1995, La destra sociale del 1996, Il potere del denaro svuota le democrazie del 1997. Nel 2000 con Rizzoli Accame pubblicò Una storia della Repubblica, dalla fine della monarchia ad oggi. Un’opera, non basata sul conformismo e sul politicamente corretto, ma raccontata con un’interpretazione fuori dai vecchi schemi, spesso critica ma sempre obiettiva e rigorosamente documentata. In pochi mesi il volume fu ristampato più volte e poi apparve anche in edizione tascabile Bur Rizzoli. Alla presentazione ufficiale del libro a Roma esponenti di destra e di sinistra. Intervennero, tra gli altri, Gianni Borgna, Marco Minniti, Gianni Alemanno e Francesco Storace. Nel 2001 con Ares pubblicò Erza Pound e il turismo colto a Milano e nel 2009 con Mursia La morte dei fascisti. Direttore della rivista online Passare al Bosco, il 15 aprile del 2009, all’età di ottantuno anni, il suo cuore smise di battere. La notizia della morte fu data, il giorno dopo, dal figlio Niccolò. La camera ardente fu allestita presso la sua casa studio in via Lungotevere dei Mellini 10. Il feretro, avvolto nella bandiera della Repubblica Sociale Italiana, giunse nella chiesa di Santa Maria della Consolazione a Roma, per i solenni funerali. Decine di personalità politiche e intellettuali per l’ultimo saluto all’ex direttore del Secolo d’Italia. Tra le corone di fiori, ai due lati dell’altare, quella del Presidente della Camera Gianfranco Fini, il traditore, e del Sindaco di Roma Gianni Alemanno insieme alla moglie Isabella Rauti. Seduti sulla panca in prima fila, la moglie di Giano, Rita, i figli, Niccolò e Barbara, moglie di Giuseppe Dimitri, ex militante di Terza Posizione, morto in un incidente stradale con la moto tre anni prima.

21 maggio 1904 – A Parigi viene fondata la FIFA

FIFA

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Fédération Internationale de Football Association
Logo Fédération Internationale de Football Association

Disciplina Football pictogram.svg Calcio
Fondazione 1904
Giurisdizione Mondiale
Federazioni affiliate 208
Confederazione CIO
ASOIF
Sede Bandiera della Svizzera Zurigo
Presidente Bandiera della Svizzera Joseph Blatter
Motto For the good of the Game
Sito ufficiale http://www.fifa.com
Visita il Portale:Calcio

La Fédération Internationale de Football Association (ing. International Federation of Football Associationsit. Federazione Internazionale delle Associazioni Calcistiche), più nota con l’acronimo FIFA, è la federazione internazionale che governa lo sport del calcio. La sua sede si trova a Zurigo, in Svizzera. L’attuale presidente è lo svizzero Joseph Blatter.

La federazione fu fondata a Parigi il 21 maggio 1904. Attualmente si occupa di tutte le manifestazioni intercontinentali di calcio, ma anche di calcio a 5beach soccer e del torneo del videogame EA Sports dedicato al calcio, FIFA 10.

L’evento più importante è sicuramente il Campionato mondiale di calcio, che premia il vincitore con l’ambito trofeo della Coppa del Mondo. Tale torneo viene disputato ogni quattro anni, e la federazione ha il compito di scegliere paese organizzatore che ospita la fase finale della manifestazione.


Confederazioni

Bandiera della FIFA.

Alla FIFA fanno capo le 6 diverse confederazioni a cui spetta l’organizzazione e la supervisione dell’attività sportiva nei vari continenti:

  1. CONMEBOL – (Sud America) – Presidente: Bandiera del Paraguay Nicolas Leoz
  2. AFC – (Asia) – Presidente: Bandiera del Qatar Mohammed Bin Hammam
  3. UEFA – (Europa) – Presidente: Bandiera della Francia Michel Platini
  4. CAF – (Africa) – Presidente: Bandiera del Camerun Issa Hayatou
  5. CONCACAF – (Nord America) – Presidente: Bandiera di Trinidad e Tobago Jack Austin Warner
  6. OFC – (Oceania) – Presidente: Bandiera di Tahiti Hon Reynald Temarii
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Federazioni appartenenti alla FIFA.

Presidenti

Anno Presidente
19041906 Bandiera della Francia Robert Guérin
19061918 Bandiera dell'Inghilterra Daniel Burley Woolfall
19211954 Bandiera della Francia Jules Rimet
19541955 Bandiera del Belgio Rodolphe Seeldrayers
19551961 Bandiera dell'Inghilterra Arthur Drewry
19611974 Bandiera dell'Inghilterra Stanley Rous
19741998 Bandiera del Brasile João Havelange
1998 Bandiera della Svizzera Joseph Blatter

Squadre non appartenenti alla FIFA

Voci correlate

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19 maggio 2001 – Politica del figlio unico: Zhonghua Sun viene uccisa da funzionari del governo cinese dopo essersi rifiutata di farsi sterilizzare

Politica del figlio unico

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Piramide della popolazione cinese nel 2005; essendo la Cina una nazione relativamente giovane, anche una rigorosa politica di controllo delle nascite non sarà sufficiente a cancellare del tutto la sovrappopolazione

La politica del figlio unico è una delle politiche di controllo delle nascite attuata dal governo cinese nell’ambito della Pianificazione Familiare (cinese semplificato: 计划生育, Pinyin: jìhuà shēngyù) per contrastare il fortissimo incremento demografico del paese. Questa riforma considerata in maniera controversa fuori dalla Cina perché la sua applicazione era spesso causa di abusi dei diritti umani, è stata rivista anche all’interno della Cina dato che nel lungo periodo si è dimostrata negativa a livello economico e sociale.

La prima fase, introdotta in modo organico dopo pochi anni dalla morte di Mao Zedong, dal suo successore Deng Xiao Ping nel 1979 fu attuata con una legge che vietava alle donne di avere più di un figlio. La legge fu poi modificata negli anni novanta con l’introduzione di sole sanzioni pecuniarie.

Questa legge fu considerata dai successori di Mao fondamentale dato che durante l’epoca maoista il paese aveva visto un incremento annuale di quasi 30 milioni di persone. Secondo i dati ufficiali, oggi la Cina è popolata da 1,3 miliardi di persone[1], ma si stima che almeno un altro mezzo miliardo di persone non siano registrate all’anagrafe[senza fonte].

Cronologia

Nel 1949 nasceva la Cina comunista, Mao Zedong credeva fortemente nell’idea dell’autosufficienza, il popolo come simbolo della forza della Cina. La tradizione era quella delle famiglie numerose, un detto di Confucio recita “Più bambini significa più felicità, i bambini avuti presto portano presto la felicità”. Furono introdotte forti politiche a favore della natalità: sussidi per i bambini e la proibizione dell’aborto, della sterilizzazione e dei metodi contraccettivi.

Nel 1953 i divieti furono banditi, fu concesso l’uso dei contraccettivi e, in casi particolari, l’aborto; nel 1957 l’accesso all’aborto legale divenne più facile.

Nel 1962 il boom di nascite preoccupò il governo che decise di cominciare una politica di pianificazione familiare nelle aree urbane più densamente popolate.

Nel 1973 fu lanciata la prima vera politica di controllo delle nascite, la sovrappopolazione era ormai considerata “un ostacolo allo sviluppo e alla modernizzazione”. Cominciò la prima campagna di educazione per le donne e le coppie il cui motto era Wan Xi Shao, ovvero il matrimonio e la gravidanza ad un’età più avanzata (wan), un intervallo più lungo (xi) tra un figlio e l’altro, e soprattutto meno figli (shao), due per coppia.

Nel 1975 si migliorò l’attuazione delle politiche di controllo, si stabilirono degli obiettivi di crescita e furono introdotti piani collettivi di nascita a livello locale.

Nel 1979 la Cina accoglieva circa un quarto della popolazione mondiale con a disposizione solo il 7% della superficie coltivabile, i due terzi dei cinesi avevano meno di trent’anni e la generazione del baby boom nata negli anni ’50 e ’60 entrava nell’età riproduttiva. Il governo di Deng Xiao Ping varò un ambizioso programma di riforme di mercato che avrebbe risposto alla stagnazione economica, e varò una politica organica del controllo della natalità, non più limitata ad alcune province o zone ma su tutto il territorio nazionale.

Fu introdotta la regola del figlio unico, sperimentata già precedentemente, e furono stabiliti i target di crescita nazionale che prevedevano una popolazione di 1,27 miliardi nel 2000 e il raggiungimento della crescita zero per lo stesso anno. La politica della pianificazione familiare consisteva in un insieme di regolamenti atti a controllare la giusta dimensione delle famiglie cinesi: i matrimoni ritardati, le gravidanze posticipate e l’attesa di un periodo abbastanza lungo (quattro o cinque anni) tra un figlio e l’altro, erano gli elementi principali. Per supportare un simile impianto e garantire il rispetto delle regole fu creata una nuova struttura verticale separata, la “Pianificazione Familiare”, che fino al 1979 era gestita localmente dal sistema sanitario.

Nel 1981 fu creata la “Commissione di Stato per la Pianificazione Familiare”, equivalente di un ministero, per coordinare le varie attività. La sua struttura si sviluppava ad ogni livello: province, città, distretti e contee, fino ai comitati di villaggio, tutti i livelli avevano uffici per la pianificazione familiare.

Nel 1982, con la redazione della nuova costituzione, la pianificazione familiare e la necessità di limitare la crescita della popolazione diventarono elementi fondanti del sistema sociale cinese (artt. 25 e 49).

A partire dagli anni ottanta il controllo statale fu leggermente ridotto e, nel 1984, fu concessa maggiore flessibilità a livello provinciale sulla possibilità di avere due figli.

Negli anni novanta si stabilizzarono le varie politiche. Gli ufficiali che lavoravano per la pianificazione familiare erano trecentomila ai quali si affiancavano centinaia di migliaia di volontari o quadri, membri del partito. Furono incentivati i metodi contraccettivi per frenare il ricorso all’abortoindotto, e cominciò a diventare importante la questione dell’invecchiamento della popolazione.

Il 1º settembre 2002 la politica di pianificazione familiare è diventata una legge nazionale dalla quale dipendono tutte le politiche provinciali.

Note

  1. ^ Lista di stati per popolazione su wikipedia

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16 Maggio 2004 Roberto Baggio gioca la sua ultima partite in Serie A e conclude cosi la sua grande carriera di calciatore

Roberto Baggio

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3by2white.svg Roberto Baggio Football pictogram.svg
Baggio1987.jpg
Baggio con la maglia della Fiorentina nel 1987
Dati biografici
Nome Roberto Baggio
Nato 18 febbraio 1967
Caldogno
Paese bandiera Italia
Altezza 174 cm
Peso 73 kg
Dati agonistici
Disciplina Calcio
Ruolo Trequartistaattaccante
Ritirato 16 maggio 2004
Carriera
Giovanili
1974-1980
1980-1982
600px Rosso e Granata.png Caldogno
Lanerossi Vicenza L.R. Vicenza
Squadre di club1
1982-1985 Lanerossi Vicenza L.R. Vicenza 36 (13)
1985-1990 600px Viola con giglio Rosso su sfondo Bianco.png Fiorentina 94 (39)
1990-1995 600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus 141 (78)
1995-1997 600px Bianco e Rosso (Croce) e Rosso e Nero (Strisce).png Milan 51 (12)
1997-1998 600px Rosso e Blu (Strisce) con croce Rosso e Giallo.png Bologna 30 (22)
1998-2000 600px Nero e Azzurro (Strisce)2.png Inter 41 (9)
2000-2004 600px Blu e Bianco (V sul petto).png Brescia 95 (45)
Nazionale
1988-2004 Bandiera dell'Italia Italia 56 (27)
Palmarès
W.Cup.svg Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990
Argento Stati Uniti 1994
1 Dati relativi al solo campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 15 novembre 2007
« I rigori li sbagliano soltanto quelli che hanno il coraggio di tirarli. »
(Roberto Baggio[1])

Club [modifica]

Competizioni nazionali [modifica]

Juventus: 1994-1995
Milan: 1995-1996
Juventus: 1994-1995

Competizioni internazionali [modifica]

Juventus: 1992-1993

Individuali [modifica]

1985
1990
1993
1993
1991
1993
1993
1993
2001
2001
Calciatore più amato dai tifosi: 2002
2003

14 maggio 1939 – Lina Medina diventa la più giovane madre della storia medica all’età di 5 anni

Lina Medina

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Lina Medina (Ticrapo27 settembre 1933[1]) è ricordata dalla letteratura medica come la più giovane femmina umana ad essere mai divenutamadre: ebbe infatti un figlio all’età di soli 5 anni, 7 mesi e 21 giorni.


La bambina peruviana aveva manifestato un’abnorme dilatazione dell’addome, che aveva indotto i genitori a farla visitare nel sospetto che potesse trattarsi di una formazione tumorale. I medici scoprirono invece con stupore che era incinta di sette mesi. Prima di intervenire, il dottor Gerardo Lozada la condusse a Lima per avere conferma dello stato di gravidanza da altri specialisti. Un mese e mezzo più tardi (14 maggio1939), con parto cesareo imposto dall’esilità del bacino, Lina diede alla luce un maschio. L’operazione fu praticata dallo stesso Lozada e dal collega Busalleu con l’assistenza dell’anestesista Colareta.
Vicenda

Il caso fu illustrato nei dettagli dal dottor Edmundo Escomel alla rivista La Presse Médicale, che aggiunse particolari sulla comparsa delmenarca a otto mesi di età (ma secondo altra fonte a soli due e mezzo),[2] e sullo sviluppo delle mammelle già a quattro anni. A cinque, la bambina presentava ampliamento del bacino e maturazione ossea avanzata.

Il neonato, di 2,7 kg, fu chiamato Gerardo in onore del dottor Lozada. Lina non rivelò mai chi fosse il padre né le circostanze del concepimento: Escomel scrisse che ella “non poteva dare risposte precise”, suggerendo così che non lo sapesse davvero. Ma la vicenda provocò intanto l’arresto del padre di lei dietro l’accusa di violenza sessualeincesto. L’uomo fu scagionato per insufficienza di prove.[3]

Da adulta Lina Medina si impiegò come segretaria nella clinica di Lozada a Lima. Il chirurgo le fornì un’istruzione e la aiutò ad assicurare a suo figlio la possibilità di seguire gli studi superiori.[4] Il giovane era stato allevato nella convinzione che Lina fosse una sorella maggiore, anche se poi a dieci anni aveva scoperto la verità.

Conosciuto Raúl Jurado, Lina si coniugò ed ebbe da lui un secondo figlio nel 1972. Gerardo, nonostante fosse cresciuto in salute, scomparve all’età di soli quarant’anni (1979) per una patologia del midollo osseo. Con il marito, Lina è vissuta in un quartiere povero di Lima noto comeChicago Chico (Piccola Chicago). Nel 2002 ha rifiutato un’intervista alla Reuters.

Documentazione e autenticità del caso

Sono state pubblicate due fotografie che documentano il caso. La prima fu scattata intorno ai primi di aprile del 1939, quando Lina era incinta di sette mesi e mezzo. Presa dal profilo sinistro, ritrae la bambina nuda, posizionata in piedi, con le mani incrociate dietro la schiena, evidenziando su sfondo neutro l’estensione del ventre nella gravidanza e le mammelle sviluppate.[5] È l’unica immagine della sua gravidanza, finora poco conosciuta fuori dall’ambiente medico. L’altra fotografia, molto più chiara, fu presa un anno più tardi a Lima quando Gerardo aveva undici mesi.

Benché si sia sospettato il falso, il caso appare suffragato dalle fonti.[6] Casi estremi di pubertà precoce, in bambini sotto i cinque anni, sono eccezionali ma non sconosciuti alla letteratura medica. I casi di gravidanza, però, sono rari poiché il trattamento dei puberi precocissimi prevede la soppressione della fertilità, la salvaguardia del potenziale di crescita e l’eliminazione delle conseguenze sociali di uno sviluppo sessuale pieno nella prima infanzia.

Note

^ (EN) The Telegraph, Six decades later, world’s youngest mother awaits aid

  1. ^ (EN«Six decades later, world’s youngest mother awaits aid»The TelegraphURL consultato in data 23-02-2009.
  2. ^ (ENHistory’s Youngest Mother. URL consultato il 23-02-2009.
  3. ^ (EN«Little mother»TIMEURL consultato in data 23-02-2009.
  4. ^ «La plus jeune mère du monde». La Presse Medicale, 31-05-1939.
  5. ^ (ENYoungest mother in Snopes.com. URL consultato il 23-02-2009.

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13 maggio 1981 – Mehmet Ali Agca tenta di assassinare Papa Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro a Roma

Mehmet Ali Ağca

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Mehmet Ali Ağca (pronuncia IPAmehmet ali aɣʤaYesiltepe9 gennaio 1958) è un terrorista turco, condannato per l’assassinio di Abdi Ipekci, un giornalista liberale, e per il tentato omicidio di papa Giovanni Paolo II.


Militante nell’organizzazione terroristica di estrema destra, denominata “Lupi grigi“, il 1 febbraio 1979, Mehmet Ali Ağca uccide Abdi Ipekci, giornalista e direttore del quotidiano liberale Milliyet. Il 25 novembre 1979 riesce ad evadere dal carcere di massima sicurezza di Kartal Maltepe. Dopo l’evasione partono le sue prime minacce di attentato al Papa Giovanni Paolo II, probabilmente lo scopo è quello di eliminare i sospetti di un complotto nella successiva azione terroristica.
Prime attività terroristiche

L’attentato a Giovanni Paolo II

Il 13 maggio 1981, pochi minuti dopo l’ingresso di Wojtyla in Piazza San Pietro per l’udienza generale, Ağca gli spara due colpi di pistola. Cerca di raggiungere il colonnato per uscire dalla piazza, ma viene costretto a fermarsi per tenere a bada alcuni astanti. Si gira rapidamente per riprendere la corsa, ma nel movimento il braccio con cui tiene la pistola sbatte contro la schiena di un frate, e la pistola gli sfugge di mano. Riprende la corsa ma ormai è disarmato, e nel colonnato viene infine bloccato ed arrestato.

Il processo e le indagini

Il 22 luglio 1981, dopo tre giorni di processo per direttissima, i giudici della corte di Assise, condannano Mehmet Ali Ağca all’ergastolo. Ali Ağca rinuncia a presentare appello contro la sentenza di condanna che motivava la pena, esplicitando che l’attentato “non fu opera di un maniaco, ma venne preparato da un’organizzazione eversiva rimasta nell’ombra”. La difesa sostenne, invece, che Ağca aveva agito da solo, in preda ad una schizofrenia paranoica, mossa dal desiderio di diventare un eroe del mondo musulmano. Il 12 marzo 1982 il Consiglio nazionale di sicurezza turco conferma la condanna a morte di Ağca per l’uccisione del giornalista. Una successiva amnistia commuta la pena in dieci anni di detenzione. Nel 1982 Ağca cambia versione ed inizia a parlare di una pista bulgara che collegherebbe l’attentato del Papa ai servizi segreti della Bulgaria. Viene anche individuato un presunto complice, Oral Celik, che sarebbe intervenuto in caso di fallimento di Ağca. La sentenza del29 marzo 1986 non riesce però a dimostrare la tesi del complotto. Il 20 febbraio 1987 il Papa riceve la mamma ed il fratello di Ağca che gli chiedono di intercedere per la grazia. La buona condotta in carcere diminuirà ulteriormente la pena: il 25 maggio 1989 il Tribunale di sorveglianza di Ancona concede una riduzione di 720 giorni di reclusione; il 9 gennaio 1994 la riduzione è di altri 405 giorni; il 18 dicembre 1995è di 180 giorni. Tali provvedimenti consentono di abbreviare il termine di 26 anni di reclusione, scontati i quali un ergastolano può chiedere lalibertà condizionata.

L’estradizione in Turchia

Ağca, nel settembre del 1996, presenta nuovamente la domanda di grazia o in subordine l’espiazione della pena in Turchia. Il 13 giugno 2000, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi concede la grazia dopo che la Santa Sede si era dichiarata “non contraria” al provvedimento. In questo modo, il giorno successivo Ali Ağca viene estradato dall’Italia e giunge ad Istanbul. In Turchia, nel carcere di massima sicurezza di Kartal, Ali Ağca dovrà scontare 3.492 giorni, cioè i dieci anni per l’assassinio del giornalista Abdi Ipekci. Il 18 luglio 2001 un provvedimento del Tribunale costituzionale turco predispone un allargamento dei reati beneficiari di amnistia. L’avvocato di Ağca, Şevket Can Ozbay, ritiene che in base al provvedimento è possibile scontare completamente la pena dei dieci anni di detenzione per l’omicidio del giornalista. Se tale interpretazione risulterà valida ad Ali Ağca non restano che altri cinque anni di prigione, avendo già scontato due anni e due mesi.

Sviluppi recenti

Il 12 gennaio 2006 viene scarcerato dal carcere di Kartal a Istanbul e per un breve periodo se ne perdono le tracce poiché non si presenta in questura come avrebbe dovuto, asserendo in seguito di voler evitare la calca dei giornalisti. Dopo soli nove giorni di libertà la Corte suprema turca ordina che Ağca venga nuovamente imprigionato per un errato computo nella diminuzione della pena. L’ordinanza di carcerazione è eseguita il 20 gennaio 2006. Dopo 29 anni di carcere Ağca è stato scarcerato il 18 gennaio 2010 dall’istituto di pena di Sincan, alla periferia diAnkara. All’atto della scarcerazione ha dichiarato di essere Gesù Cristo, di voler scrivere una nuova Bibbia ed ha preannunciato la fine del mondo.[1] Nel febbraio del medesimo anno ha incontrato Pietro Orlandi (fratello di Emanuela) rivelandogli che la sorella rapita nel lontano 1983 è ancora viva e sta bene. Lo stesso Ağca si è impegnato a contattare i suoi carcerieri per provvedere alla sua liberazione. [2]

Note

  1. ^ Scarcerato Alì Agca: “Io sono Cristo”. corriere.it, 18-01-2010
  2. ^ Alì Agca, la nuova rivelazione: “Emanuela Orlandi è ancora viva”. corriere.it, 02-02-2010

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Giornata internazionale dell’Infermiere

Infermiere

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L’Infermiere è il professionista sanitario responsabile dell’assistenza infermieristica.

Un’infermiera

L’assistenza infermieristica si realizza attraverso interventi specifici, autonomi e complementari di natura intellettuale, tecnico-scientifica, gestionale, relazionale ed educativa. Le principali competenze e attività dell’infermiere riguardano dunque l’assistenza ai malati e ai disabili di tutte le età, la prevenzione delle malattie e l’educazione sanitaria.

Il 12 maggio si celebra la Giornata internazionale dell’Infermiere, in onore della madrina della moderna professione infermieristica, Florence Nightingale.

Florence Nightingale

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Florence Nightingale

Florence Nightingale (Firenze12 maggio 1820 – Londra13 agosto 1910) è stata una infermierabritannica nota come La signora con la lanterna. È considerata la fondatrice del nursing moderno in quanto fu la prima ad applicare il metodo scientifico all’assistenza infermieristica attraverso l’utilizzo della statistica. Inoltre, è importante poiché propose un’organizzazione degli ospedali da campo.

7 Maggio 1992 Lo Space Shuttle Endeavour parte per la sua prima missione

Space Shuttle Endeavour

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Space Shuttle Endeavour
Space Shuttle Endeavour
L’Endeavour in partenza
Informazioni
Nazione Stati Uniti
Inizio costruzione 31 luglio 1987
Origine del Nome HM Bark Endeavour
Status attivo
Primo volo STS-49
712 maggio 1992
Ultimo volo STS-130
821 Settembre 2010
Numero di missioni 23
Equipaggio 142
Tempo trascorso nello spazio 250,96 giorni
Numero di orbite 3 964
Distanza percorsa 166 003 247 km
Satelliti lanciati 3
Attracchi alla stazione Mir 1
Attracchi alla ISS 10

Lo Space Shuttle Endeavour, (denominazione NASA OV-105) è il quinto (senza considerare l’Enterprise) ed ultimo Space Shuttle costruito dalla NASA.

La costruzione dell’Endeavour iniziò nel 1987 per rimpiazzare il Challenger, perso in un incidente il 28 gennaio 1986. Per assemblarlo vennero utilizzati pezzi di scorta dell’Atlantise del Discovery. La scelta di costruire l’Endeavour fu dovuta al fatto che una eventuale riconversione al volo dell’Enterprise sarebbe stata troppo costosa.

Venne lanciato la prima volta nel 1992 e nel corso della sua prima missione agganciò e riposizionò un satellite. Nel 1993 compì la sua prima missione di manutenzione sultelescopio spaziale Hubble. Nel 1997, l’Endeavour venne ritirato dal servizio per otto mesi a causa di alcune migliorie a cui fu sottoposto, tra cui l’installazione di una nuova cabina pressurizzata. Nel dicembre 1998, consegnò alla stazione spaziale internazionale lo Unity Module.

L’orbiter venne chiamato così in onore della HM Bark Endeavour, la nave del XVIII secolocomandata dall’esploratore James Cook; il nome onora anche Endeavour, il modulo di comando dell’Apollo 15.



Voli

L’Endeavour in orbita.

Al 2009 lo Space Shuttle Endeavour ha effettuato 23 voli, rimanendo in orbita per 250 giorni e completando 3 964 orbite, corrispondenti a 166 003 247 chilometri.

Data Designazione Note
7 maggio1992 STS-49 Trasporta e dispiega l’Intelsat VI. È la prima EVA svolta dallo Shuttle e la più lunga dopo quella dell’Apollo 17
12 settembre1992 STS-47 Spacelab missione j
13 gennaio1993 STS-54 Dispiegamento TDRS-F
21 giugno1993 STS-57 Esperimenti Spacelab, recupero del European Retrievable Carrier
2 dicembre1993 STS-61 Prima missione di servizio al Telescopio Spaziale Hubble
9 aprile1994 STS-59 Esperimento Space Radar Laboratory
30 settembre1994 STS-68 Esperimento Space Radar Laboratory
30 marzo1995 STS-67 Esperimenti Spacelab Astro-2
7 settembre1995 STS-69 Wake Shield Facility e altri esperimenti
11 gennaio1996 STS-72 Recupero dello Space Flyer Unit giapponese
19 maggio1996 STS-77 Esperimenti Spacelab
22 gennaio1998 STS-89 Aggancio con la Mir e cambio dell’equipaggio
4 dicembre1998 STS-88 Missione di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale
11 febbraio2000 STS-99 Esperimento Shuttle Radar Topography Mission
30 novembre2000 STS-97 Missione di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale
19 aprile2001 STS-100 Missione di assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale
5 dicembre2001 STS-108 Aggancio e cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale
5 giugno2002 STS-111 Aggancio e cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale
23 novembre2002 STS-113 Assemblaggio e cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale
8 agosto2007 STS-118 Assemblaggio e cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale
11 marzo2008 STS-123 Missione di trasporto per l’assemblaggio all’interno dellaStazione Spaziale Internazionale del primo elemento giapponese del modulo Kibo, il braccio robotico canadese Dextre e lo Spacelab Pallet-Deployable 1.
14 novembre2008 STS-126 Missione di rifornimento e manutenzione della Stazione Spaziale, con l’installazione dell’equipaggiamento e le attrezzature per l’espansione della capacità della stazione di ospitare sei astronauti
15 luglio2009 STS-127 Trasporto del componente ELM-EF del laboratorio Kibo, sostituzione batterie nel segmento P6, rifornimento e rotazione dell’equipaggio
8 febbraio2010 STS-130 Trasporto e l’installazione del Node 3 (ISS) e di Cupola (ISS).

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

 

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Space Shuttle Endeavour (OV-105)

STS-49STS-47STS-54STS-57STS-61STS-59STS-68STS-67STS-69STS-72STS-77STS-89STS-88STS-99STS-97STS-100 |STS-108STS-111STS-113STS-118STS-123STS-126STS-127STS-130
Pianificate: STS-134
Stato: Operativo
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Navette spaziali

Space shuttle US.jpg American USA · Programma Space Shuttle Unione Sovietica URSS · Programma Buran
  • OK-GLI (Buran Analog BST-02, aerotester)
  • Buran (Shuttle 1.01, distrutto nel 2002)
  • Ptichka (Shuttle 1.02, 95–97% completato)
  • Baikal (Shuttle 2.01, incompleto)
  • 2.02 (parzialmente smantellato)
  • 2.03 (smantellato)
Space shuttle USSR.jpg