Contro la tosse secca tanti rimedi naturali e omeopatici

Con il freddo e l’umidità delle giornate postnatalizie, e l’aria spesso consumata e surriscaldata delle case, è facile incorrere in piccoli disturbi e fastidi respiratori, primo fra tutti la tosse secca. La tosse secca non è accompagnata da secrezioni di origine bronchiale, si presenta con irritazione e bruciore alla gola e peggiora negli ambienti con aria viziata, ma esistono tanti rimedi naturali e omeopatici per combatterla:

miele: rimedio della nonna per eccellenza e classico dei lenitivi, è ricco di proprietà calmanti, disinfettanti e curative dei malanni alle prime vie aeree. Si può assumere a cucchiai in poco latte tiepido (caldo o bollente ne azzera le proprietà) o sotto forma di caramelle.
sciroppo di barbabietole: le barbabietole sono un concentrato di magnesio, fosforo, calcio e vitamina B. Si tagliano a lamelle sottili, si coprono di zucchero e si raccoglie lo sciroppo dopo qualche ora. Va assunto tre volte al giorno.
latte e aglio: far bollire un po’ di latte e aggiungere dell’aglio tritato, lasciar cuocere qualche minuto, filtrare e bere caldo. Il latte ha un effetto lenitivo e calmante, l’aglio aiuta l’espettorazione, disinfetta ed è un ottimo battericida.
Utili sono anche gli olii essenziali disciolti negli umidificatori, che contribuiscono a mantenere l’aria alla giusta percentuale di umidità: tra i più efficaci c’è quello di menta piperita, dalle molteplici virtù antisettiche, espettoranti e antinfiammatorie.

Tra i rimedi omeopatici, i più diffusi sono:

Aconitum napellus (30 CH, 3 granuli 3 volte al giorno): indicato quando la tosse secca avviene con attacchi violenti e notturni.
Belladonna (30 CH,3 granuli 3 volte al giorno): quando la tosse è secca, con spasmi e bruciore alla laringe.
Phosphorus (200 CH, 2 dosi): quando il suono della tosse sembra provenire da un torace vuoto
Causticum (200 CH, 2 dosi): quando la tosse secca provoca indolenzimenti al petto ai bronchi.
Hyoschiamus niger (200 CH, 2 dosi): quando la tosse secca è insistente che peggiora stando coricati.
Ignatia amara (200 CH, 2 dosi): quando la tosse secca è a stimolo continuo.
Lycopodium clavatum (200 CH, 2 dosi): in caso di tosse secca cronica, specialmente per i bambini.
Spongia (30 CH, 3 granuli 3 volte al giorno): tosse secca abbaiante, che produce un suono come di abbaio di cane.
Via | Omeopaticopensiero

Smettere di fumare con i rimedi naturali di fitoterapia e omeopatia

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Non è facile prendere la decisione di smettere di fumare, la strada da percorrere può essere difficile, ma chi ha deciso di dire addio alle sigarette, in genere, è convinto, è una svolta decisiva per salvaguardare la nostra salute. Quando si decide di dare un taglio netto è importante che si ricorra a delle strategie che aiutano a non tornare sui propri passsi, soprattutto nei momenti in cui la mancanza di nicotina si farà più sentire, ad esempio svolgere un’attività fisica, bere molte tisane, iscriversi ad un corso di yoga.

La crisi di astinenza, in effetti, è la parte più difficile da superare, cancellare i gesti ripetuti per anni e diventati parte integrante della nostra vita quotidiana, chiede molto impegno. Alcuni fumano perchè è di moda, perchè non fa ingrassare o, semplicemente, perchè piace. In altri casi si ricerca il piacere, uno stimolo a concentrarsi, a volte ci si nasconde dietro una sigaretta, si supera un momento di imbarazzo. I sintomi da astinenza possono essere più o meno forti, vuoto o senso di inadeguatezza o fame nervosa.

 

FITOTERAPIA
Si basa sui principi della medicina classica e, utilizzando al posto dei farmaci sintetici prodotti di derivazione naturale, propone una serie di rimedi per agire sui vari sintomi, vediamo quelli più utili:
Avena sativa: aiuta nella disintossicazione dal fumo, svolge un’azione antidepressiva e sedativa (50 gocce per 3 volte al giorno, in poca acqua prima dei pasti)
Plantago major: contribuisce a liberarsi dalla dipendenza da nicotina. Si spennella sulle gengive o si prendono 6-7 gocce per 5-6 volte al giorno in poca acqua.
Tiglio, valeriana e verbena: utilizzati in infuso favoriscono il sonno e contrastano gli attacchi di ansia.
Carciofo, bardana, tarassaco e fumaria: utilizzati facendone un decotto depurano l’organismo, disintossicano fegato, reni e pancreas e tolgono il desiderio di fumare.
Radice di liquirizia: un pezzetto tenuto in bocca ricorda la gestualità della sigaretta e fa calare la voglia di nicotina.
Radice di genziana o ginseng: in tisana per superare le crisi e ridurre la fame.

OMEOPATIA
Può essere di aiuto per chi vuole smettere di fumare, perchè interviene sui sintomi dell’astinenza in maniera dolce senza effetti collaterali. Ecco i principali rimedi omeopatici ai quali si può far ricorso:
Ignatia 0/30 LM: se ne prendono 5 granuli tutte le mattine fino a quando non scompare il desiderio di fumare.
Nux vomica: per il nervosismo e per la tendenza a compensare lo stimolo alla nicotina con altre sostanze, come caffeina o alcol.
Tabacum: è indicata per il senso di nausea, i crampi allo stomaco e le vertigini.
Gelsemium: si usa per combattere tremori, ansia e disturbi del sonno.
Caladium: rende sgradevole il sapore della sigaretta, creando repulsione.

Photo credit: mag3737 su Flickr

Malanni stagionali? Tra omeopatia e rimedi della nonna

Autunno inoltrato, primi freddi, piogge, correnti, colpi d’aria ed ecco che il nostro corpo viene minato da malesseri passeggeri ma non di certo piacevoli. Quante volte la mattina ci alziamo con il mal di gola, fastidiosissimo!Talvolta a determinare il mal di gola sono le infiammazioni temporanee alla  faringe o alla laringe, altre volte sono i virus o i batteri, molte volte la causa è uno dei noti streoptococchi.  In genere ricorriamo alle medicine, ma come spesso vi abbiamo scritto alle cure invasive si possono prediligere soluzioni più leggere e di certo effetto. In nostro aiuto in questi casi di malessere passeggero ancora una volta viene in aiuto la natura e sopratutto quella medicina alternativa chiamata omeopatia ecco che, con qualche approfondita ricerca fatta appositamente per voi, nostri cari lettori, si scopre che il bruciore alla gola può essere alleviato con la Belladonna 9CH (5 granuli, 3 volte al dì). Se invece a farci male sono le tonsille ecco che potremmo assumere la Phytolacca Decandra 7 CH ( 5 granuli per 3 volte al giorno). E se abbiamo le placche? Niente paura l’infezione si può curare con del Mercurius solubilis 30 CH (5 granuli 3 volte al dì). Per la tosse e la laringite classica invece ci consigliano l’Aconiutus Napellus 7 CH (5 granuli, 4 volte al dì), una gola rossa e  secca, irritata, può essere curata con Arum Tryphillum 7 CH (5 granuli per 4 volte al giorno).

influenzaOvviamente ricordiamo al lettore che i nostri sono esclusivamente consigli nessuno di noi si vuole o si può sostituire al medico. Rimedi naturali che invece possono essere tranquillamente fatti in casa e assunti un pò da tutti senza problemi, sono quelli che ci hanno insegnato le nostre nonne. Principe nella cura della gola è il miele!

Contro il mal di gola si usa spesso il miele con il limone, misceliamo energicamente 1 cucchiaio di succo di limone appena spremuto per ogni cucchiaio di miele, usiamo il preparato per lenire il nostro cavo orale.tisana Per la tosse invece mettiamo 500 ml di miele in un pentolino, facciamo scaldare il miele lentamente, in un altro pentolino mettiamo dell’acqua con un limone intero, e lasciamo bollire per 2-3 minuti, dopo di che estraiamo il limone, tagliamolo a fette e mettiamolo nel miele, proseguiamo a far cuocere il tutto per un’0retta. Abbiamo preparato un ottimo sciroppo anti tosse da assumere più volte al giorno!

http://www.tuttasalute.net/10689/malanni-stagionali-tra-omeopatia-e-rimedi-della-nonna.html