Mal di gola d’estate da aria condizionata e rimedi

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Il mal di gola non va in vacanza… nemmeno d’estate, soprattutto se c’è lo zampino dell’aria condizionata. Lo sbalzo termico caldo-freddo, infatti, può causare l’infiammazione delle vie respiratorie. Senza contare il problema dei filtri presenti nei condizionatori, che spesso diventano veri e propri ricettacoli di funghi, acari, batteri e pollini che ugualmente possono provocare mal di gola e raffreddori.

 

Mal di gola da aria condizionata: sintomi

Tra i sintomi più frequenti del mal di gola ci sono:

  • Sensazione di gola secca o ruvida
  • Gola arrossata
  • Difficoltà a deglutire
  • Dolore nella respirazione o nel parlare
  • Calo o perdita della voce
  • Linfonodi ingrossati sotto la gola e ai lati del collo
  • Febbre

Mal di gola da aria condizionata: rimedi

Tra i rimedi naturali per alleviare il mal di gola troviamo:

  • Timo. Può essere molto utile nella cura del mal di gola poiché svolge una funzionedisinfettante e battericida. Con poche gocce di olio essenziale di timo in acqua calda si possono fare dei gargarismi più volte al giorno. Si può usare anche la tintura madre, nella misura di 20 gocce diluite in tisane calde.
  • Salvia. Si tratta di un altro rimedio molto efficace contro il mal di gola, poiché vantaproprietà antisettiche e antibatteriche. Per preparare la tisana mettete 1 cucchiaino di foglie di salvia (essiccate) in 200 ml di acqua bollente. Lasciate in infusione per 10-15 minuti e filtrate. Bevetene una tazza più volte al giorno.
  • Malva. Grazie alle sue proprietà disinfettanti ed emollienti è molto utile in caso di mal di gola, tosse secca, e grazie alla ricchezza di mucillagini anche contro gastriti e sindrome del colon irritabile. Per preparare la tisana versate 100 g di malva essiccata (fiori e foglie) in 2 litri di acqua bollente. Lasciate in infusione per 10-15 minuti e filtrate. Bevetene 2 tazze al giorno, meglio se a stomaco vuoto.
  • Oli essenziali: sono molto utili per preparare i suffumigiFate bollire 1 litro di acqua, poi togliete la pentola da fuoco e aggiungete da 3 a 6 gocce di olio essenziale di menta piperita (vanno bene anche l’olio essenziale di limone, rosmarino, pino, ecc.). Lasciate riposare per qualche minuto e poi versate l’acqua in una bacinella. Chinatevi sopra, con la testa coperta da un asciugamano e respirate profondamente.

Anche l’omeopatia mette a disposizione diversi rimedi per la cura di questo fastidioso disturbo, tra cui l’Aconitum. Si ottiene dalla tintura madre della pianta omonima caratteristica per i suoi fiori blu scuro a forma di elmo, che cresce spontaneamente nei boschi di montagna in varie località d’Europa. Questo rimedio omeopatico è ad azione breve ed è efficace contro tutte le infiammazioni causa dall’esposizione al freddo e alvento secco. La dose consigliata è 5CH, 3 granuli ogni 3 ore.

Se, invece, preferite la medicina allopatica, potete usare gli antinfiammatori se il mal di gola è di origine virale o gli antibiotici se è di tipo batterico.

Mal di gola da aria condizionata: come prevenirlo

Per non incappare nel mal di gola estivo, la cosa migliore resta chiaramente laprevenzione. La prima regola è evitare gli sbalzi termici eccessivi, come? Portando con sé sempre uno scialle o un foulard quando si viaggia a bordo di mezzi di trasporto pubblici, in treno, in auto o in aereo, ma non solo. Anche supermercati e ipermercati, dove l’aria condizionata è sempre al massimo, possono favorire la comparsa del mal di gola.

Al mare, invece, è preferibile evitare di tenere addosso il costume bagnato per troppo tempo, condizione che per altro può aumentare anche il rischio di irritazioni e infezioni intime, soprattutto nelle donne. Anche l’alimentazione può aiutare a prevenire il mal di gola estivo rafforzando naturalmente le difese immunitarieVia libera a frutta e verdura ricche di vitamine e preziosi Sali minerali.

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Contro la tosse secca tanti rimedi naturali e omeopatici

Con il freddo e l’umidità delle giornate postnatalizie, e l’aria spesso consumata e surriscaldata delle case, è facile incorrere in piccoli disturbi e fastidi respiratori, primo fra tutti la tosse secca. La tosse secca non è accompagnata da secrezioni di origine bronchiale, si presenta con irritazione e bruciore alla gola e peggiora negli ambienti con aria viziata, ma esistono tanti rimedi naturali e omeopatici per combatterla:

miele: rimedio della nonna per eccellenza e classico dei lenitivi, è ricco di proprietà calmanti, disinfettanti e curative dei malanni alle prime vie aeree. Si può assumere a cucchiai in poco latte tiepido (caldo o bollente ne azzera le proprietà) o sotto forma di caramelle.
sciroppo di barbabietole: le barbabietole sono un concentrato di magnesio, fosforo, calcio e vitamina B. Si tagliano a lamelle sottili, si coprono di zucchero e si raccoglie lo sciroppo dopo qualche ora. Va assunto tre volte al giorno.
latte e aglio: far bollire un po’ di latte e aggiungere dell’aglio tritato, lasciar cuocere qualche minuto, filtrare e bere caldo. Il latte ha un effetto lenitivo e calmante, l’aglio aiuta l’espettorazione, disinfetta ed è un ottimo battericida.
Utili sono anche gli olii essenziali disciolti negli umidificatori, che contribuiscono a mantenere l’aria alla giusta percentuale di umidità: tra i più efficaci c’è quello di menta piperita, dalle molteplici virtù antisettiche, espettoranti e antinfiammatorie.

Tra i rimedi omeopatici, i più diffusi sono:

Aconitum napellus (30 CH, 3 granuli 3 volte al giorno): indicato quando la tosse secca avviene con attacchi violenti e notturni.
Belladonna (30 CH,3 granuli 3 volte al giorno): quando la tosse è secca, con spasmi e bruciore alla laringe.
Phosphorus (200 CH, 2 dosi): quando il suono della tosse sembra provenire da un torace vuoto
Causticum (200 CH, 2 dosi): quando la tosse secca provoca indolenzimenti al petto ai bronchi.
Hyoschiamus niger (200 CH, 2 dosi): quando la tosse secca è insistente che peggiora stando coricati.
Ignatia amara (200 CH, 2 dosi): quando la tosse secca è a stimolo continuo.
Lycopodium clavatum (200 CH, 2 dosi): in caso di tosse secca cronica, specialmente per i bambini.
Spongia (30 CH, 3 granuli 3 volte al giorno): tosse secca abbaiante, che produce un suono come di abbaio di cane.
Via | Omeopaticopensiero

I rimedi naturali contro il mal di gola

Mal di golaAutunno, tempo umido ecco che arriva il grande nemico di tutti il mal di gola! Il mal di gola però si può curare con piccoli rimedi anche casalinghi ecco qualche consiglio
l’autunno sono frequenti i mali di stagione che si manifestano con raffreddori e mal di gola. Se non ci sono complicazioni come febbre, dolori muscolari e prolungamento eccessivo della malattia, si possono provare alcuni rimedi naturali. Si tratta di sostanze di facile reperimento che sono in grado di alleviare il fastidio ed accelerare la guarigione.
Il mal di gola può essere batterico o virale; si manifesta con bruciore, dolore nel deglutire e a volte le dolorose placche.
Secondo la sua gravità, può essere affrontato con piante medicinali; la fitoterapia mette a disposizione il timo, la liquirizia, la malva e tante altre. Il basilico, ad esempio, si impiega sotto forma di decotto. Si mette a bollire dell’acqua, si uniscono le foglie, bastano 3 foglie, si fa freddare e si utilizza per fare dei gargarismi.

I gargarismi possono essere eseguiti anche con il succo di limone. Si può scegliere di aggiungere un pizzico di sale oppure diluire il succo di un limone in poca acqua. I gargarismi devono essere ripetuti più volte al giorno.
La liquirizia può essere utilizzata come caramella da succhiare, perché è in grado di placare il dolore.
I propoli, sono uno dei rimedi più noti ed utilizzati per placare il mal di gola e combattere le infezioni delle vie respiratorie. Si tratta di un antibiotico naturale che si reperisce, con estrema facilità, in erboristeria, in farmacia e addirittura al supermercato. I propoli possono essere assunti sotto forma di tintura, di spray o in golose caramelle. La tintura, di solito, ha un sapore che non è molto gradevole; in questo caso si può ingerire con poco zucchero o miele.
Anche il miele è un alimento naturale noto sin dall’antichità per le sue proprietà antisettiche. Un cucchiaino di miele biologico, o comunque il più possibile naturale, è un buon rimedio per lenire la raucedine e il dolore. Il miele ha anche la capacità di calmare la tosse e si può assumere disciolto nel latte caldo.
Infine la benefica salvia, che si usa sotto forma di decotto per effettuare i gargarismi.

Fonte: tuttasalute.net – tratto da ecplanet.com

Mal di gola nei mesi primaverili: cause e rimedi naturali

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Succede quasi sempre che con l’arrivo della primavera e del primo sole caldo, ci si spoglia troppo in fretta per la grande voglia di estate, ma il tempo in questa stagione non è mai stabile, ed il risultato è un inaspettato mal di gola, magari accompagnato da qualche linea di febbre. In nostro aiuto arrivano i rimedi naturali, senza dover ricorrere alla medicina tradizionale. Ad esempio, la propoli spray è un toccasana, bastano tre o quattro spruzzate al giorno e ti senti subito meglio, per il dolore forte, meglio ricorrere ai chiodi di garofano che hanno proprietà disinfiammanti e anestetizzanti. A proposito di spray, particolarmente indicati sono i preparati a base di alghe rosse.

Per chi crede nell’omeopatia, esiste un preparato R1 della Reckeweg, va bene anche per i bambini ma è sconsigliato in gravidanza, ovviamente sempre chiedendo consiglio al medico di famiglia. Fra i rimedi naturali per il mal di gola, il classico dei classici sono i fumenti di acqua bollente, con bicarbonato o sostanze aromatiche, particolarmente indicati mentolo ed eucalipto, che favoriscono l’inspirazione di aria umida e calmano l’infiammazione.

Un aiuto per il mal di gola arriva anche dalle antiche ricette erboristiche tradizionali, una facilissima da preparare è con 2 cm di zenzero fresco, 1 cucchiaino di miele e 1/4 di litro di acqua. Fai bollire l’acqua e aggiungi lo zenzero grattugiato, lascialo riposare per 5 minuti, quindi filtra, si aggiunge il miele e si beve. Lo zenzero è un valido antibatterico e antinfiammatorio.

In commercio esistono varie erbe e anche l’olio essenziale di pino silvestre, ricavato dagli aghi, che dev’essere utilizzato con le cautele che richiedono questi preparati estremamente concentrati. Con le gemme si possono fare gargarismi per il mal di gola, mettendone a bollire 20 grammi in 1 litro d’acqua per una ventina di minuti. Si lasciano quindi riposare una mezz’ora, poi si filtra. Per i gargarismi vanno anche bene malva o anche acqua e aceto.

Il miele, da sempre è un efficace addolcente del mal di gola e delle infezioni del cavo orale in generale, spalmate un cucchiaino di miele su una fetta di pane o scioglietelo in un bicchiere di latte caldo e, se preferite, in una tisana, l’azione battericida è garantita.

Photo credit: pippus79 su Flickr

Mal di gola, tutti i rimedi Il mal di gola è un male comune, ed esistono molti rimedi naturali efficaci per combatterlo; eccone alcuni

Mal di gola, tutti i rimedi - Il mal di gola è un male comune, ed esistono molti rimedi naturali efficaci per combatterlo; eccone alcuni
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Il mal di gola è un fastidio molto frequente, soprattutto nei mesi freddi dell’anno; si tratta di un’infezione della laringe o della faringe infiammate, spesso a causa di un colpo di freddo o di uno stato febbrile, e per quanto non sia grave, è comunque un fenomeno doloroso. Per curare questo piccolo male esistono diversi rimedi naturali, a cui si può ricorrere se si vuole fare a meno dei prodotti chimici.

Ecco il primo: fate bollire 200 ml di acqua in un pentolino, aggiungendovi un cucchiaino di cannella in polvere e un pizzico di pepe; versate in una tazza e zuccherate con due cucchiai di miele. Se vi piace la liquirizia, vi consigliamo un tipico rimedio della nonna: portate a ebollizione un litro d’acqua, e poi immergetevi sei bastoncini della radice; abbassate il fuoco e fate bollire per cinque minuti. A questo punto aggiungete sei foglie d’alloro e lasciate bollire altri cinque minuti. Quest’infuso si può bere sia caldo che tiepido, due-tre volte al giorno.

Se provate dolore nel deglutire e avete le placche alla gola, abusate del succo di limone spremuto in un bicchiere d’acqua, anche quattro volte al giorno: quest’agrume ha un’efficace azione antisettica sulle pareti orofaringee; se volete, potete addolcire questa limonata con un cucchiaio di miele, ancora meglio se all’eucalipto.

Il miele allevia il fastidio ed è utile anche in caso di tosse; spesso per la gola infatti bastano le classiche caramelle al miele. Le api però oltre al miele ci regalano anche un altro rimedio per il mal di gola: la propoli! Questa sostanza resinosa ha eccellenti proprietà antinfiammatorie e antivirali, ed è altamente balsamica; nelle erboristerie si può trovare sotto forma di gocce da sciogliere in acqua. La gola irritata si disinfetta anche con i gargarismi, in particolare quelli effettuati con infusi di salvia, basilico o con la radice della pianta di Karkantari ( da lavare con cura).

Come vedete, i rimedi sono proprio tanti, in grado di soddisfare i gusti di chiunque: le proprietà di tutte questi elementi naturali poi non si riducono all’eliminazione del fastidio causato dal mal di gola, ma senza dubbio contribuiscono anche ad un generale miglioramento delle funzioni del nostro organismo.
FONTE

Che cosa è il cancro della laringe?

Pubblicato il ottobre 12th, 2010 da Giovanna Manna

Che cosa è il cancro della laringe?

Cenni anatomici

La laringe si trova nel collo, superiormente alla trachea ed inferiormente al faringe ed è un organo di fondamentale importanza per la produzione della voce, per la deglutizione e per la respirazione. E’ anche definita ‘Box Vocale’ perché al suo interno sono contenute due strutture pari e simmetriche fondamentali per l’articolazione del linguaggio: le ‘corde vocali’.

La laringe è costituita da tre porzioni principali:
– La porzione sovraglottica – identificabile nella parte superiore della laringe, al di sopra del piano delle corde vocali vere.
– La porzione glottica – la parte centrale della laringe dove si trovano le corde vocali.
– La porzione sottoglottica – la parte inferiore della laringe, che collega la laringe alla trachea.

Il cancro della laringe può svilupparsi in qualsiasi di questi distretti, ma più comunemente si sviluppa sulle corde vocali.

Cause e fattori di rischio

Le cause precise del cancro della laringe non sono note. Tuttavia sono stati individuati alcuni fattori di rischio. Esso è infatti più frequente:
– Negli uomini
– Tra i 55 ei 65 anni
– Nei fumatori.
– In pazienti forti bevitori di alcoolici.

Sintomi

I sintomi del cancro della laringe dipendono dalla porzione laringea in cui il tumore si sviluppa. Dal momento che più spesso si sviluppa sulle corde vocali, raucedine o altre modifiche nella voce costituiscono spesso la sintomatologia di esordio.
Altri sintomi che possono manifestarsi quando il cancro si sviluppa al di sopra o al di sotto delle corde vocali, o se si diffonde dalle corde vocali, comprendono:

* persistente mal di gola.
* disconfort respiratorio.
* difficoltà a deglutire.
difficoltà respiratorie.
* deglutizione dolorosa.
* sensazione di corpo estraneo in gola.
* tosse persistente.

Se il tumore diffonde al di fuori della laringe, si può avere un aumento di volume delle ghiandole linfatiche del collo.

Quando si sospetta un cancro della laringe il primo passo da compiere è quello di eseguire un esame obiettivo della laringe. La laringe può essere esaminata con un piccolo specchio circolare dotato di manico lungo (laringoscopia indiretta) o delle più moderne metodiche di laringoscopia diretta a fibre ottiche flessibili o tramite laringoscopio ottico rigido. Queste ultime consentono di registrare l’esame ottenuto sottoforma di immagini o video.

Se in seguito a tale esame viene individuata un’area sospetta, l’unica procedura in grado di ottenere una diagnosi di certezza è la biopsia della lesione in micro-laringoscopia in sospensione. Tale esame viene di solito eseguito in anestesia generale e si avvale dell’utilizzo di un laringoscopio rigido e di un microscopio operatorio. Quest’ultimo consente di osservare le aree sospette a diverso ingrandimento in modo da ottenere un prelievo bioptico accurato.

Se il cancro viene diagnosticato, diversi esami come l’RX, TC (o TAC) o risonanza magnetica (MRI) possono essere utilizzati per definire le dimensioni del tumore e verificarne l’eventuale diffusione ad altri distretti.

Trattamento e riabilitazione

Trattamento del cancro della laringe può comportare:

* Radioterapia – quando raggi X ad alta energia vengono utilizzati per uccidere le cellule tumorali.
* Chirurgia – questa può comportare la rimozione di una corda vocale (cordectomia), parte della laringe (laringectomia parziale) o l’intera laringe (laringectomia totale). Quando vi è un interessamento delle ghiandole linfatiche esse possono essere rimosse chirurgicamente (svuotamento latero-cervicale).
* Chemioterapia – utilizzata generalmente quando il tumore è esteso ad altri distretti (metastasi regionali o a distanza)

Il cancro, qualsiasi distretto esso interessi, è da considerarsi una malattia sistemica, cioè che interessa tutto l’organismo. Per tale motivo la malattia deve collocarsi in un contesto multidisciplinare e coinvolgere diverse figure professionali organizzati in equipe. Questa deve includere necessariamente lo specialista Otorinolaringoiatra, l’Oncologo clinico, un Radiologo esperto nella valutazione del distretto testa-collo, un Logopedista, un Nutrizionista e un team paramedico specialista del cancro.

Il trattamento riabilitativo assume importanza fondamentale soprattutto dopo il trattamento chirurgico a seguito del quale il paziente può avere difficoltà a parlare e a ingerire i liquidi o cibo. Tale riabilitazione può prevedere l’apprendimento di tecniche di fonazione e deglutizione personalizzate o l’utilizzo di vere e proprie protesi che consentono di ottenere dei livelli di espressività vocale soddisfacenti.

Presso il nostro Dipartimento è stato brevettato da alcuni anni il dispositivo protesico ‘laringe artificiale’ basato sullo studio morfologico della laringe ed il cui fine è quello di supplire alle funzioni (respiratoria, fonatoria e deglutitoria) della laringe inevitabilmente rimossa a seguito di interventi di laringectomia totale. La sua applicazione nell’immediato futuro potrebbe rappresentare una innovazione epocale nel trattamento del carcinoma laringeo.

a cura del Prof. Marco De Vincentiis
Direttore Dipartimento di Otorinolaringoiatria
Audiologia e Foniatria “G. Ferreri”
Università “La Sapienza” di Roma – 00161 Roma

http://benessere.guidone.it/2010/10/12/che-cosa-e-il-cancro-della-laringe/