Ogni rinnovo di patente nuove fotografie!!!

Ogni rinnovo di patente nuove fotografie!!!
Parlano di semplificazione di modernizzazione di meritocrazia ed invece di andare avanti andiamo indietro.
Un esempio vi ricordate le fotografie delle patenti,i patentati invecchiavano ma nella patente rimaneva sempre l’immagine di quando si era passato l’esame teorico e pratico.
Invece oggi abbiamo una patente tipo bancomat,che doveva contenere miriadi di informazione sul proprietario ed invece in certi casi non vale neanche come documento di riconoscimento.
Non solo ad ogni rinnovo ci vogliono due fotografie recenti,io ho provato con le foto del mare di quando ero piccolo,ma mi hanno detto che devono essere fresche,si fresche …
Saranno contenti i fotografi perché le macchinette in giro sono poche e di quelle poche trovarne una funzionante è un miraggio.
Inoltre se mi servono due fotografie perché devo farne 6?
Voi mi direte che potrebbero servirmi per il rinnovo della carta d’identità o prendere il passaporto,che ormai serve solo se esci dal’ Europa,o il porto d’armi…
Ma sappiamo bene che anche se le conserviamo non le troveremo mai quando le cerchiamo come se si volatilizzano per trovarle anni dopo o il giorno dopo che le hai rifate…

eh già sembrava la fine del mondo

qwereh già
se
mbrava la fine del mondo

ma sono ancora qua
ci vuole abilità
eh, già”

 

29 Gennaio 2008 inizia la mia avventura di laringectomizzato e quest’anno sono già 7 anni come vola il tempo e come canta il buon Vasco “sembrava la fine del mondo ma sono ancora qua”.

 

Anche se tutto inizio a fine settembre 2007 che mi porto il 27 novembre a una laringoscopia all’ospedale di Sesto San Giovanni.

 

Mi ricordo ancora che sembrava essere solo un polipo alle corde vocali operato il 7 gennaio 2008 all’ospedale di Desio dove una degenza post operatoria di 4 giorni ed esami di approfondimento mi prendono un pezzo di carne dalla gola da analizzare.

 

Mi ricordo anche il mio ritorno a casa ancora con la voce bassa e le difficoltà nel deglutire nonostante l’asportazione del polipo alle corde vocali e la chiamata della caposala del reparto di otorino dopo 14 giorni di Desio che mi convocava per la mattina dopo il 22 gennaio per comunicazioni da parte del primario.

 

Ero incosciente o forse pensavo che certe cose capitavano solo agli altri anche se dovevo aspettarmi qualcosa di diverso perché volevo andare da solo ma mia madre e mia zia insistettero per accompagnarmi come se presagivano che non erano buone notizie quelle che mi doveva dare il primario otorino di Desio.

 

Mi ricordo ancora che mi fece entrare nell’ambulatorio del reparto e mi chiese se anche mia madre e mia zia potevano sentire quello che mi doveva dire e mi fece sedere per un altra laringoscopia.

 

Finito l’esame come una molla ero pronto a scattare in piedi ma gentilmente mi blocca e mi dice di stare seduto che doveva darmi una cattiva notizia e che avevo un tumore maligno alle corde vocali,alla tiroide,alla laringe e alle ghiandole della parotide e che doveva agire il prima possibile con un operazione invasiva,con la laringectomia totale.

 

Da quel momento non ricordo più niente di quello che mi ha detto dopo perché il mio corpo non voleva sentire mi stavo comportando come uno struzzo che nascondendo la testa sotto la sabbia non avrebbe visto il pericolo e il non vederlo nel mio caso non sentirlo avrebbe cancellato tutto.

 

Era il 22 gennaio e il giovedì stesso vengo ricoverato per i preesami per uscire il sabato pomeriggio per rientrare la domenica pomeriggio e in quei due giorni ero io che cercavo di tirare su il morale ai miei genitori che ogni volta che incrociavo con loro gli sguardi facevano di tutto per non piangere.

 

Ora sono 7 anni sono tornato a lavorare un ‘anno dopo l’operazione,sono tornato a parlare non come prima ma era ovvio .

 

Ultimamente ho capito che mi sono accettato e il mio orecchio si è abituato alla mia nuova voce e sono tornato quello di una volta con tanta voglia di stupirmi ogni giorno guardando la natura che mi circonda.

 

E siccome ho iniziato con i primi versi della canzone “Eh…già“ di Vasco Rossi non c’è finale migliore che terminando con le strofe finali della stessa canzone

 

Col cuore che batte più forte
la notte ha da passà
al diavolo non si vende
…io sono ancora qua!

 

Eh, già
eh, già
…io sono ancora qua!
Eh, già
eh, già
…io sono ancora qua!
…io sono ancora qua!
Eh, già
eh, già

 

 

28 Gennaio 2008-28 Gennaio 2015 a 7 anni dalla vigilia della giornata che mia ha cambiato la vita

 

391565524Facile dire che bisogna essere ottimisti,che il peggio è passato ma non è facile per chi come solo a sette anni dall’intervento di laringectomia totale ha fatto pace con se stesso e con tutto il mondo accettando il proprio status di laringectomizzato totale.
Ho passato giorni nel primo anno che mi svegliavo solo per mangiare,lavarmi ed andare al bagno perché avevo paura di non respirare e non accettavo che dovevo respirare da un “buco” alla base del collo.
Fare finta che tutto andava bene in modo che chi mi stava vicino non stava male anche loro e ridevo anche se volevo piangere guardandomi allo specchio ogni volta che dovevo pulire la cannula o aspirare il catarro che nei primi mesi dopo l’operazione usciva in quantità industriale.
Ritornare a parlare con una voce che all’inizio odiavo anche perché non riuscivo a farmi capire e sopratutto non sentivo mia.
Ma se ne sono uscito più forte di prima è grazie all’associazione Ailar che mi ha fatto conoscere persone nella mia stessa situazione facendomi capire che non ero il primo e purtroppo nemmeno l’ultimo aiutandomi a modulare meglio la mia nuova voce tramite i maestri riabilitatori che sono laringectomizzati totale anche loro.
Grazie ancora all’Ailar con corsi di aggiornamento annuali sono diventato da un paio di anni anche io maestro riabilitatore ed aiuto i nuovi operati di Sesto San

Giovanni a tornare a ridere,vivere e a parlare.
Ma il grazie più grosso va ai miei genitori ed ai miei amici pochi ma buoni che non mi trattano come un “diverso” e che mi prendono per come sono pregi e difetti compresi.

Sfogo di un laringectomizzato

Io laringectomizzato totale per 5 anni ho passato una visita annuale da ASL,INPS e datore di lavoro.L’Inps perché mi davano una contributo mensile che era più quello che si riprendevano di tasse con il 730.

 

Dopo 5 anni me l’hanno tolto perché mi hanno detto che ero guarito forse?

 

Si può guarire da una laringectomia totale?

 

Mi è venuta la tentazione di farmi una visita perché magari mi è ricresciuta la laringe,la tiroide e le corde vocali e non me ne ero accorto e se fosse successo potevo chiudere lo stoma perenne sul collo da cui ancora oggi respiro?

 

E nel frattempo si vendono televisioni per i finti ciechi,radio per i finti sordi…

 

Auguri Mamma

Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha settant’anni
e più la guardo e più mi sembra bella.

Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore,
farei tutta la vita il suo ritratto.

Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch’io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.

Ah se fosse un mio priego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d’Urbino
il pennello divino
per coronar di gloria il suo bel volto.

Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
Vorrei veder me vecchio e lei…
dal sacrificio mio ringiovanita!

Per una sorella speciale

Cara Maria,
anche quest’anno è arrivato il 5 Dicembre ,il 33esimo che passiamo insieme tra gioie e dolori,chi leggerà penserà a una ricorrenza di matrimonio,invece non lo è!!!
Fra noi due c’è un legame affettivo molto più forte, quello del primogenito e dell’ultima della “covata”,io che anche quando ero piccolo ero grande rispetto a voi e te che sei sempre la piccola anche quando come ora sei grande di età.
Ti ricordo in passeggino che andavi con mamma dal nonno che con qualsiasi tempo salutavi tutti mordendo un pezzo di focaccia e salutando tutti come vantarti che tu avevi la focaccia e gli altri no…
Ti ricordo bambina di 3 anni che venivi a tastare le tasche dei miei pantaloni per sentire se avevo moneta per trascinarmi al primo gelataio dove tu attaccandoti al frigo tipo ventosa gridavi “tutti miei” e chi ci vedeva per la prima volta vedeva me come un ragazzo padre…
Ti ricordi il patto che c’era tra di noi?
Se si avvicinava a me qualche ragazza brutta mi chiamavi papà se era bella mi chiamava col nome con davanti fratellino…
Ti ricordo ragazzina quando hai iniziato a seguire i gruppi musicali che ti piacevano anche in tournée e ti ho invidiato io essendo il primo per paura di tutto mia madre ,per andare in gita ,partenza la mattina ritorno la sera,alle catacombe a Piacenza ho dovuto lottare quasi un mese.
Oggi invece incavolata col mondo intero in cerca di uno straccio di lavoro girando per fare colloqui,se cercassero un esperta in colloqui nessuno ti batterebbe e come sempre la solita risposta “ci faremo sentire” che è un modo per dire avanti il prossimo….
Lo so qualche volta ti facciamo arrabbiare io,mamma e papà ma forse i nostri litigi sono solo un modo per aprire la nostra valvola di sfogo in un mondo grigio ogni giorno di più.
Perdonaci ma noi vorremmo per te un presente e un futuro migliore del tuo e del nostro e ti aiutiamo al limite che possiamo forse per egoismo per avere un domani in cui non ci saremo un piccolo momento di rinascita quando vedendo vecchie foto in bianco e nero e a colori ti ricorderai di noi.
Pensa che volevo ricordare solo i momenti belli della vita e alla fine invece siamo caduti nella malinconia ma basta con le ciance dobbiamo festeggiare la ricorrenza della tua nascita
Auguri Maria
da Papà Pino
Mamma Anita
tuo fratello Giovanni…

48 quasi 50

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Quarantotto anni a due anni dal mezzo secolo,come passa il tempo che ho aperto per la prima volta gli occhi.

 

Lo ammetto ero spaventato e chi non si spaventava se ti tirano fuori da un posto caldo (la pancia della madre) per ritrovarsi in una sala con persone con vestiti verdi con cappellino e mascherina che ti guardano e non contenti ti tirano una sberletto sul sederino e rimangono tranquilli se piangi !!!

 

Così inizio la mia vita fu la, prima delle tante mie prime volte:

 

-la prima volta che dissi una parola con i miei che discutevano se la mia prima parola fosse stato papà o mamma;

 

-la prima volta che riusci a stare in piedi e poggiando un piede davanti all’altro riuscivo ad andare avanti,cioè camminare;

 

-la prima volta che capi che non sarei mai stato figlio unico dopo la nascita di mio fratello e dopo delle mie due sorelle;

 

-la prima volta che mi ritrovai con altri bambini della mia età senza la supervisione di mia madre o mio padre andando all’asilo pavoneggiandomi del mio grembiulino;

 

-la prima volta che capi che si poteva giocare in gruppo andando all’oratorio;

 

-la prima volta che alle figurine e ai soldatini preferì cercare di capire l’universo delle donne arrivando a oggi che ancora non l’ho capito;

 

-la prima volta che capi che chi mi era accanto e a cui volevo bene non sarebbe stato con me per sempre quando capi che a morire non sono solo gli altri o i loro parenti,con la morte di mio nonno;

 

-la prima volta che entrai in una sede di un partito politico pieno di fiducia per poi da grande accorgermi che sono tutti uguali e che pensano solamente al lavoro,il proprio,alle pensioni,le loro;

 

-la prima volta che andai a lavorare capendo che i miei quando mi accompagnavano a scuola dopo non andavano a casa a vedersi i cartoni animati e che lavorare è più pesante di andare a scuola;

 

-la prima volta che capi che ero anche un cittadino e che dovevo essere ligio alla Costituzione nei suoi diritti e doveri partendo per il militare;

 

-la prima volta che ti dicono che non sei immortale,come quando mi diagnosticarono un tumore alla gola e che soltanto un’operazione invasiva serviva,laringectomia totale,per continuare a vivere;

 

-la prima volta che mi sono svegliato dopo l’operazione e accanto a me c’erano ancora persone con camici verdi,cappellino e mascherina;

 

-la prima volta che ricominciai a parlare con la nuova voce,voce esofagea,che col passare del tempo fa parte della mia vita dimenticando anche la voce che avevo prima;

 

Tante prime volte che hanno contribuito ad essere l’uomo che sono oggi coi miei pregi e i miei difetti che chi mi sta vicino parenti,colleghi ed amici sanno ma non per questo mi vogliono cambiare forse perché alla fine neanche loro sono perfetti…

 

Finisco questa mia specie di lettera aperta augurandomi per la 48esima volta

 

BUON COMPLEANNO