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Quarantotto anni a due anni dal mezzo secolo,come passa il tempo che ho aperto per la prima volta gli occhi.

 

Lo ammetto ero spaventato e chi non si spaventava se ti tirano fuori da un posto caldo (la pancia della madre) per ritrovarsi in una sala con persone con vestiti verdi con cappellino e mascherina che ti guardano e non contenti ti tirano una sberletto sul sederino e rimangono tranquilli se piangi !!!

 

Così inizio la mia vita fu la, prima delle tante mie prime volte:

 

-la prima volta che dissi una parola con i miei che discutevano se la mia prima parola fosse stato papà o mamma;

 

-la prima volta che riusci a stare in piedi e poggiando un piede davanti all’altro riuscivo ad andare avanti,cioè camminare;

 

-la prima volta che capi che non sarei mai stato figlio unico dopo la nascita di mio fratello e dopo delle mie due sorelle;

 

-la prima volta che mi ritrovai con altri bambini della mia età senza la supervisione di mia madre o mio padre andando all’asilo pavoneggiandomi del mio grembiulino;

 

-la prima volta che capi che si poteva giocare in gruppo andando all’oratorio;

 

-la prima volta che alle figurine e ai soldatini preferì cercare di capire l’universo delle donne arrivando a oggi che ancora non l’ho capito;

 

-la prima volta che capi che chi mi era accanto e a cui volevo bene non sarebbe stato con me per sempre quando capi che a morire non sono solo gli altri o i loro parenti,con la morte di mio nonno;

 

-la prima volta che entrai in una sede di un partito politico pieno di fiducia per poi da grande accorgermi che sono tutti uguali e che pensano solamente al lavoro,il proprio,alle pensioni,le loro;

 

-la prima volta che andai a lavorare capendo che i miei quando mi accompagnavano a scuola dopo non andavano a casa a vedersi i cartoni animati e che lavorare è più pesante di andare a scuola;

 

-la prima volta che capi che ero anche un cittadino e che dovevo essere ligio alla Costituzione nei suoi diritti e doveri partendo per il militare;

 

-la prima volta che ti dicono che non sei immortale,come quando mi diagnosticarono un tumore alla gola e che soltanto un’operazione invasiva serviva,laringectomia totale,per continuare a vivere;

 

-la prima volta che mi sono svegliato dopo l’operazione e accanto a me c’erano ancora persone con camici verdi,cappellino e mascherina;

 

-la prima volta che ricominciai a parlare con la nuova voce,voce esofagea,che col passare del tempo fa parte della mia vita dimenticando anche la voce che avevo prima;

 

Tante prime volte che hanno contribuito ad essere l’uomo che sono oggi coi miei pregi e i miei difetti che chi mi sta vicino parenti,colleghi ed amici sanno ma non per questo mi vogliono cambiare forse perché alla fine neanche loro sono perfetti…

 

Finisco questa mia specie di lettera aperta augurandomi per la 48esima volta

 

BUON COMPLEANNO

 

 

 

48 quasi 50ultima modifica: 2014-11-27T11:29:01+01:00da weefvvgbggf
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