“Legge mancia”,

 

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VERGOGNA!!!!!!!!!!!! In questo momento si è appreso dalla trasmissione radio FOCUS ECONOMIA‘ della redazione RADIO 24 del Sole 24 ORE condotta da Sebastiano Barisoni, che ieri in Parlamento i nostri “bravi” parlamentari (TUTTI QUANTI) hanno approvato un emendamento, (TENUTO BEN NASCOSTO TRA ALTRE LEGGI IN APPROVAZIONE) sulla cosiddetta “Legge mancia“, portando da € 50.000.000,00 a €150.000.000,00 il benefit relativo alla parte dell’indennità spettante ad ogni singolo parlamentare eletto nel proprio territorio di competenza.

AGGIUNGO QUALCOSA DI PIU’ PER LA FELICITA’ DEGLI ASTANTI
DAL BLOG DI MASSIMO DONADI DI UN MESE FA

L’avevamo buttata fuori dalla porta noi nel governo Prodi, ma l’ineffabile legge Mancia è rientrata dalla finestra, con l’ultimo atto del governo Berlusconi, il ddl stabilità.
Non che non ci avessero provato durante questi tre anni a resuscitarla. L’ultimo tentativo andò in scena un anno fa, quando le commissioni Cultura e Bilancio della Camera si inventarono una sorta di legge Mancia scolastica, nei confronti della quale ovviamente IDV si mise di traverso: 120 milioni di euro, stanziati in Finanziaria, per ristrutturare edifici scolastici, nobile scopo per carità ma pessimo metodo, che è proprio la follia insita nella legge Mancia: la somma era ripartita tra i singoli parlamentari delle commissioni e ognuno poteva spenderli come voleva: in parole povere, opere che garantiscono un ritorno elettorale.

Perché la legge Mancia è l’istituzionalizzazione del clientelismo, soldi per opere pubbliche assegnate ai singoli parlamentari che poi ridistribuiscono sul territorio a seconda del loro bacino di utenza elettorale. Ebbene, un emendamento al ddl stabilità, presentato da un senatore leghista, alla faccia di Roma ladrona, prevede lo stanziamento di 150 milioni di euro per adornare i collegi elettorali e farsi belli davanti ai concittadini nei borghi natii. Ovviamente, noi ci siamo già messi di traverso in commissione. E’ semplicemente vergognosa la furberia di taluni parlamentari che, con le elezioni alle porte, cercano con ogni mezzo di farsi propaganda elettorale con i soldi pubblici e di mettere in atto un vero e proprio blitz alla faccia dei tagli ai costi della politica. Noi daremo battaglia, come sempre, come è giusto, come è doveroso.
 

Petrolio giù e benzina su, i consumatori vogliono il boicottaggio

Il greggio è ai minimi storici e, anche considerando l’indebolimento dell’euro, secondo le associazioni dei consumatori la benzina costa troppo. E propongono di boicottare le compagnie a rotazione

Pubblicato il 18/05/10in Soldi,|TAG: petroliobenzinaboicottaggio

prezzi benzina

EFFETTO DOMINO

famiglia povera

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Lepri nel ritoccare al rialzo i listini quando ilpetrolio sale, tartarughe nel ribassarli quando il barile scende. Sono le compagnie petrolifere, verso le quali le associazioni dei consumatoripropongono addirittura un boicottaggio. Secondo Adusbef e Federconsumatori agli attuali livelli del petrolio e del cambio euro-dollaro, la benzinadovrebbe essere venduta a meno di 1,36 euro al litro. Invece viene oggi sul mercato costa 1,43–1,45 euro/litro.

Questi i numeri: il petrolio è calato del 13%rispetto all’inizio del mese. Di contro, l’andamento del cambio euro-dollaro ci penalizza: la moneta unica è scambiata1,223 col dollaro, il livello minimo degli ultimi quattro anni. Questo fa sì che il petrolio, quotato in dollari, ci costi di più.

Considerati questi fattori opposti, secondo i calcoli dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori il prezzo della benzina dovrebbe comunquediminuire di circa 7-8 centesimi al litro rispetto ai livelli attuali, portandosi ben al di sotto della soglia di 1,40 euro al litro.

Boicottare le pompe

“È sotto gli occhi di tutti come i listini dei prezzi si adeguino rapidamente solo quando il costo del petrolio aumenta. A quando un serio e determinato controllo affinché ciò avvenga anche quando i prezzi devono diminuire?”, chiedono i presidenti delle due associazioni, Elio Lannutti e Rosario Trefiletti. Si tratta – ribadiscono – di speculazioni con “pesanti ricadute” sulle tasche degli automobilisti – circa 176 euro all’anno in più – “per le quali i petrolieri meriterebbero le manette“.

Le soluzioni? Le due associazioni chiedono da tempo al Ministero di rendere operativa la Commissione di controllo sulla “doppia velocità” e di realizzare al più presto i punti sottoscritti nel protocollo con i petrolieri. Ma visti i (mancati) risultati ottenuti finora, propongono “una forma di boicottaggio, per periodi di almeno 15 giorni, dei singoli marchi di benzina, naturalmente a rotazione, e non uno sciopero generale del consumo dei carburanti, cosa del tutto improponibile”.

Le compagnie petrolifere si difendono parlando di “ottusità di alcune associazioni di consumatori” in quanto il carico fiscale sulla benzina assorbe tutta la riduzione del prezzo alla fonte. L’eterna diatriba non accenna a finire.

Mercurio

 

A Taranto nascono più bimbi autistici. Il Corriere del Giorno vi ha dedicato la notizia di copertina. Ci sarebbe un incremento del 50% negli ultimi 10 anni. Il dottor Salvatore Pignatelli, intervistato dal Corriere del Giorno, ha lanciato il suo grido di allarme, rivolgendosi alle associazioni ambientaliste. E’ infatti al centro dell’attenzione degli scienziati la correlazione fra autismo e inquinamento. Nell’articolo si parla di possibile relazione fra diossina e autismo.

Noi, con questo intervento, vogliamo sottolineare anche un’altra possibile relazione: quella fra mercurio e autismo.

A Taranto le stime sull’incremento del mercurio nell’atmosfera e nell’acqua le ha fornite la stessa Ilva all’inventario Nazionale delle Emissioni e delle loro Sorgenti (INES).

Questa è la tabella che contiene i dati INES, opportunamente disaggregati e comparati con i totali nazionali per un calcolo percentuale.

Mercurio a Taranto

I dati che abbiamo elaborato sono frutto di stime tecniche, la cui attendibilità è collegata al fatto che derivano dalle stesse autodichiarazioni ambientali dell’Ilva. Ad oggi non sono ancora disponibili sul sito dell’APAT le autodichiarazioni del 2006.

Questi dati si commentano da soli per la loro evidenza. Occorre ora capire qual è la ricaduta sul territorio e sulla salute di un tale inquinamento da mercurio. Nel nostro dossier sul mercurio a Taranto c’è una sezione dedicata all’autismo. Scrive il dott. Stefano Pallanti, direttore dell’Istituto di Neuroscienze di Firenze:

“Nel 1948 viene per la prima volta ipotizzato il ruolo dell’intossicazione da mercurio come causa dell’autismo. Si notò infatti lo sviluppo di una condizione multisintomatica, definita acrodinia, in una percentuale di bambini (1 su 500/1000) esposti cronicamente a dosi di mercurio imputate della degenerazione della corteccia cerebrale e del cervelletto”.

Sotto accusa sono finiti i vaccini al mercurio. Ma un inquinamento da mercurio non va sottovalutato per le possibili correlazioni con l’incremento dell’incidenza dell’autismo, dei disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento.

“L’intossicazione da mercurio – scrive il dott. Pallanti – causa immunosoppressione, ridotta funzionalità delle cellule natural killer, e proliferazione sistemica di lieviti, tutte condizioni concomitanti nei casi di autismo. Insolita attività epilettiforme è stata trovata in numerose forme di intossicazione da mercurio pare che il 3545% degli autistici sviluppano ad un certo punto anche un’attività epilettica”.