6 agosto Festa della Trasfigurazione di Cristo

Festa della Trasfigurazione del Signore. Il Papa: manifesta agli Apostoli la sua gloria perché abbiano la forza di affrontare lo scandalo della croce

 

Oggi la Chiesa celebra la Festa della Trasfigurazione del Signore. Un evento, ha affermato Benedetto XVI, che ci ricorda come “le gioie seminate da Dio nella vita” non siano “punti di arrivo”, ma “luci che Egli ci dona nel pellegrinaggio terreno”, perché solo Gesù sia “il criterio che guida la nostra esistenza”. Sul Tabor, Pietro, Giacomo e Giovanni contemplano la gloria del Figlio di Dio, pregustano un pezzetto di Paradiso. “Si tratta in genere di brevi esperienze – afferma il Papa – che Dio a volte concede, specialmente in vista di dure prove”: “A nessuno, però, è dato di vivere ‘sul Tabor’ mentre si è su questa terra. L’esistenza umana infatti è un cammino di fede e, come tale, procede più nella penombra che in piena luce, non senza momenti di oscurità e anche di buio fitto. Finché siamo quaggiù, il nostro rapporto con Dio avviene più nell’ascolto che nella visione; e la stessa contemplazione si attua, per così dire, ad occhi chiusi, grazie alla luce interiore accesa in noi dalla Parola di Dio” (
Angelus, 12 marzo 2006).

Pietro vorrebbe restare a lungo sul Tabor. Ma la strada che indica Gesù è un’altra.
“Qui è il punto cruciale: la trasfigurazione è anticipo della risurrezione, ma questa presuppone la morte. Gesù manifesta agli Apostoli la sua gloria, perché abbiano la forza di affrontare lo scandalo della croce, e comprendano che occorre passare attraverso molte tribolazioni per giungere al Regno di Dio” (Angelus, 17 febbraio 2008).
Ma cos’è la trasfigurazione di Gesù?
“La Trasfigurazione non è un cambiamento di Gesù, ma è la rivelazione della sua divinità, l’intima compenetrazione del suo essere con Dio, che diventa pura luce. Nel suo essere uno con il Padre, Gesù stesso è Luce da Luce” (Angelus, 20 marzo 2011).
Dall’alto della nube luminosa la voce del Padre invita ad ascoltare il Figlio. Ascoltarlo per mettere in pratica quello che dice: “Ascoltare Cristo, come Maria. Ascoltarlo nella sua Parola, custodita nella Sacra Scrittura. Ascoltarlo negli eventi stessi della nostra vita cercando di leggere in essi i messaggi della Provvidenza. Ascoltarlo, infine, nei fratelli, specialmente nei piccoli e nei poveri, in cui Gesù stesso domanda il nostro amore concreto. Ascoltare Cristo e ubbidire alla sua voce: è questa la via maestra, l’unica, che conduce alla pienezza della gioia e dell’amore” (Angelus, 12 marzo 2006).

Radio Vaticana

Radio Vaticana, la perizia sulle antenne: «Nesso fra le onde e i tumori dei bimbi»

La replica di Padre Lombardi, direttore dell’emittente:
«Sono stupito. Al più presto le nostre controdeduzioni»

 

ROMA (13 luglio) – C’è un nesso tra i tumori e l’esposizione alle antenne di Radio Vaticana. La superperizia disposta dal tribunale di Roma e resa nota oggi dopo cinque lunghi anni di lavoro non lascia dubbi: c’è «un’associazione importante», dice, tra l’esposizione alle strutture di Radio Vaticana e il rischio di leucemie e linfomi per i bambini. Un esito inaspettato per l’emittente della Santa Sede, il cui direttore Padre Lombardi ha reagito con «stupore», annunciando però che la radio «presenterà al più presto le proprie controdeduzioni». 

Nelle oltre 300 pagine di perizia, disposta dal gip rispetto alle morti da elettrosmog avvenute tra la fine degli anni ’80 e il 2003, nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo, si parla di «rischi importanti» di morti per «tumori emolinfopoietici», per le persone esposte tra i 5 e i 9 chilometri dall’emittente, per almeno 10 anni». E in particolare dell’esposizione dei bimbi: «Lo studio suggerisce che vi sia stata una associazione importante, coerente e significativa – si legge – tra esposizione residenziale alle strutture di Radio Vaticana ed eccesso di rischio di malattia per leucemia e linfomi nei bambini». E aggiunge che le strutture di MariTele, l’installazione della Marina, «in modo limitato e additivo, hanno plausibilmente contribuito all’incremento di quel rischio». 

La radio Vaticana apprende con stupore i risultati della perizia, commenta Padre Lombardi, anche perchè «non è stata ancora resa pubblica dal Tribunale». E provvederà comunque a presentare al più presto le proprie considerazioni e le controdeduzioni dei propri consulenti tecnici, il prof. Umberto Veronesi e la dott.ssa Susanna Lagorio. Padre Lombardi sottolinea inoltre che «secondo la letteratura scientifica internazionale in materia, non è stata mai dimostrata l’esistenza di un nesso di causalità come quello ipotizzato – a quanto sembra – dalle conclusioni della perizia, che non vanno quindi ritenute assodate». E ribadisce che la radio della Santa Sede «ha sempre osservato le indicazioni internazionali sulle emissioni elettromagnetiche e, dal 2001, in seguito ad accordo con le competenti autorità italiane, ha osservato i più restrittivi limiti stabiliti dalla sopravvenuta normativa italiana in materia, in modo tale da rispondere attentamente, come dovuto, ad ogni eventuale preoccupazione della popolazione circostante».