Mozart é morto per un mal di gola

La morte del compositore Wolfgang Amadeus Mozart, avvenuta all’età di 35 anni, potrebbe essere stata causata da complicazioni dovute a una faringite da streptococco. Questo è l’opinione di uno studio olandese pubblicato ieri e basato sulle informazioni contenute nei registri ufficiali di Vienna, città dove Mozart è morto, relativi all’inverno del 1791. Le ricerche precedenti per gli studiosi olandesi dell’Università di Amsterdam sono poco attendibili perché basate su racconti di persone che hanno assistito agli ultimi giorni di vita del maestro, scritti per altro decenni dopo la sua morte. “Le nostre scoperte – Richard Zegers, ricercatore dell’Università di Amsterdam – ha spiegato ci portano a pensare che Mozart sia morto a causa di un’infezione alla gola da streptococco, contratta, tra l’altro, da molti viennesi nel mese della morte del compositore. Mozart, quindi, è stato solo uno dei contagiati che hanno sviluppato delle complicazioni renali dovute a questa infezione”.

Molte sono state le teorie dopo la morte del musicista nel 1791, tra le quali avvelenamento volontario, febbre reumatica e trichinosi, una malattia parassitaria provocata dall’aver mangiato maiale crudo o poco cotto. Sul certificato di morte, in realtà, la causa ufficiale del decesso è stata attribuita a una particolare forma di febbre, la hitziges Frieselfieber, una sorta di “esantema febbrile” o “febbre miliare acuta”. Secondo Zegers e i suoi colleghi questa “epidemia minore” di faringite da streptococco potrebbe essere scoppiata all’interno dell’ospedale militare della città austriaca. Stando ai racconti dei testimoni, Mozart si ammalò di una “febbre infiammatoria”, tipica in questa forma di faringite, secondo quanto si legge nel rapporto dei ricercatori olandesi. Zegers e i colleghi hanno anche parlato di scarlattina come possibile causa del decesso, meno probabile però rispetto alla faringite da streptococco, perché nella scarlattina gli sfoghi appaiono immediatamente, mentre Mozart li evidenziò solo nella fase terminale della malattia.

Cancro alla gola


Il cancro alla gola è il cancro della corde vocali, della casella vocale (laringe), o in altre aree della gola.

CAUSE: Persone che fumano o consumano tabacco sono a rischio di sviluppare un cancro alla gola. L’uso eccessivo di alcool aumenta anche il rischio. Fumo e alcool combinati portano ad un estremo rischio per lo sviluppo di tumori della gola. La maggior parte dei tumori della gola si sviluppano negli adulti di età superiore ai 50 anni. Gli uomini hanno 10 volte più probabilità rispetto alle donne di svilupparlo.

SINTOMI: I più comuni sono:

  • Anomalia nei suoni della respirazione;
  • Tosse;
  • Tosse con sangue;
  • Difficoltà a deglutire;
  • Raucedine che non guarisce in 1-2 settimane;
  • Dolore al collo;
  • Mal di gola che non guarisce in 1-2 settimane, nemmeno con gli antibiotici;
  • Gonfiore al collo;
  • Involontaria perdita di peso.

DIAGNOSI: L’esame del collo e della gola possono mostrare il cancro. La saliva può apparire sanguinosa. Un grumo può apparire sulla parte esterna del collo. Una laringoscopia permette al medico di guardare in bocca e in gola per visualizzare il tumore. Una scansione TC o una risonanza magnetica al collo o cranica possono mostrare il cancro. Questi test serviranno anche ad aiutare a determinare se il cancro si è diffuso nei linfonodi del collo. La biopsia e analisi dei tessuti che appaiono anomali possono confermare la presenza di un tumore canceroso.

TERAPIA: Il trattamento è volto a rimuovere completamente il cancro e prevenire la sua diffusione in altre parti del corpo. Quando il tumore è piccolo, basta un intervento chirurgico o la sola radioterapia per eliminarlo. Quando il tumore è più grande o si è diffuso in linfonodi nel collo, la combinazione di radiazioni e chemioterapia viene spesso utilizzata per preservare la casella vocale. La rimozione chirurgica del tumore, comprese tutte o parte delle corde vocali (laringectomia), può essere necessaria. In questi casi una protesi chirurgica (corde vocali artificiali) può essere impiantata, per permettere di utilizzare la voce. Una logoterapia può essere raccomandata per insegnare i metodi alternativi di parlare. Molti pazienti hanno anche bisogno di una terapia che gli insegni ad inghiottire per aiutarli ad adeguarsi ai cambiamenti nella struttura della gola.

PROGNOSI: I tumori alla gola possono essere curati nel 90% dei pazienti se la diagnosi è precoce. Se il cancro si è diffuso in tessuti circostanti o linfonodi nel collo, il 50-60% dei pazienti possono essere curati. Se il cancro si è diffuso (metastasizzato) in altre parti del corpo al di fuori della testa e del collo, il cancro non è curabile e il trattamento è volto a prolungare la qualità della vita. Una piccola percentuale di pazienti (5%) non sarà in grado di deglutire e dovrà essere alimentata attraverso un tubo. Possibili complicazioni sono:

  • Ostruzione delle vie aeree;
  • Difficoltà a deglutire;
  • Collo o viso sfigurati;
  • Indurimento della pelle del collo;
  • Perdita della voce o della capacità di parola;
  • Diffusione del cancro ad altre zone del corpo (metastasi)

Contattare un medico se compaiono i sintomi del cancro alla gola, soprattutto raucedine o il cambiamento di voce, senza cause evidenti e che durano più di una settimana, oppure se si trova un nodulo al collo che non va via in 2-3 settimane.

PREVENZIONE: Ridurre al minimo o evitare il fumo e l’abuso di alcool.

Fonti: [http://health.nytimes.com/health/]

Perché è necessaria un’apertura nel collo?

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Prima della chirurgia, i passaggi dell’alimento e di respirazione hanno un passaggio comune nella gola; avanzili giù si dividono nella trachea (trachea) per la respirazione e l’esofago (esofago) per alimento di trasporto allo stomaco. Se la scatola di voce (laringe), che controlla l’entrata di aria nella trachea, è rimossa chirurgicamente (laryngectomy), è necessario allora da riassegnare l’estremità del passaggio di aria come apertura alla parte anteriore del collo. Ciò è denominata lo stoma.