PROGETTO INNOVATIVO PER MAESTRI RIEDUCATORI CORSO DI PRATICA E TECNICA DI RIABILITAZIONE III giornata PARTE 2/2

APPARATO RESPIRATORIO

L’apparato respiratorio è costituito funzionalmente da due differenti parti anatomiche:

  • le vie aeree, in cui l’aria ed i gas in essa contenuti vengono convogliati all’interno o all’esterno dell’organismo, rispettivamente durante i processi di inspirazione ed espirazione

  • i polmoni, in cui avviene lo scambio di gas con l’apparato circolatorio sanguifero a livello deglialveoli.

Ad essi vanno ad aggiungersi organi dell’apparato locomotore:

Dal punto di vista della sistematica l’apparato respiratorio è costituito da questi organi differenti. Vi sono, nell’ordine:

Vie aeree

Le vie aeree sono cavità in cui le sostanze, gassose e non, vengono trasportate da o verso i polmoni. Devono essere mantenute costantemente libere, motivo per cui sono sostenute esternamente da una struttura ossea o cartilaginea e muscolare.

Pur essendo in continuità tra di loro, vengono suddivise in vie aeree superiori ed inferiori, in base ad aspetti organogenetici e clinici.

Superiori

Le vie aeree superiori sono costituite da:

Si trovano nel primo tratto dell’apparato respiratorio e sono parzialmente in comune con l’apparato digerente. Tra le funzioni accessorie delle vie aeree superiori vi sono l’umidificazione ed il riscaldamento dell’aria, oltre alla cattura del pulviscolo per mezzo delle vibrisse e del muco.

Gli organi delle vie aeree superiori derivano dai quattro archi faringei, che compaiono circa alla quinta settimana di sviluppo embrionale.

Inferiori [

Le vie aeree inferiori sono costituite da:

Polmoni

Il polmone è l’organo essenziale per la respirazione nei vertebrati. La sua principale funzione è di trasportare ossigeno dall’atmosfera al sangue e di espellere anidride carbonica dal sangue all’atmosfera. Questo scambio di gas è compiuto in un mosaico di cellule specializzate che formano delle piccole sacche d’aria chiamate alveoli

DEFICIT DINAMICO RESPIRATORIA UMIDIFICAZIONE

-mancanza filtri via aerea,naso,bocca

-facilità accumulo secrezioni

-diminuizione volume polmonare.

La lezione si conclude con un elogio al naso artificiale almeno fin quando si è cannulati ed inoltre di tenere sempre coperto lo stoma per evitare l’entrata di corpi estranei,oltre di evitare l’olio gomenolato per evitare il caso limite di un laringectomizzato operato per un tumore al polmone come recidivo invece la macchia vista era un deposito di olio nei polmoni.

Finita la lezione tutti a pranzo e finito i saluti e l’arrivederci a mercoledì 10 novembre.

IO CI SARO’ PERCHE’ NON SI SMETTE MAI DI IMPARARE

GIOVANNI LANZO

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PROGETTO INNOVATIVO PER MAESTRI RIEDUCATORI CORSO DI PRATICA E TECNICA DI RIABILITAZIONE III giornata PARTE I/2

PROGETTO INNOVATIVO PER MAESTRI RIEDUCATORI CORSO DI PRATICA E TECNICA DI RIABILITAZIONE

III giornata

Ailar Sezione di Merate

Lecco e Provincia

PROGETTO INNOVATIVO PER MAESTRI RIEDUCATORI

CORSO DI PRATICA E TECNICA DI RIABILITAZIONE

presso Aula Magna Ospedale L.Mandric di Merate

 

 

Mercoledì 27 Ottobre 2010

III giornata

 

Apre la terza giornata il primario del reparto fisioterapiarita dell’ ospedale di Merate presentata dalla maestra riabilitatrice e presidente della sezione Ailar di Merate Rita Ferri.

Presente anche il vice-presidente nazionale Ailar Roberto Leoni,che da una lettura veloce del lavoro svolto dalle sezioni rieducativa Ailar e pone la questione degli esami e degli ausili convenzionati o no a seconda di dove si trova la sezione rieducativa Ailar o altra associazione.

 

VALUTAZIONE E TRATTAMENTO FISIOTERAPICO

POST LARINGECTOMIA

DOTTOR RINALDO CALDIROLA

Fisioterapista Ospedale S. Leopoldo Mantic

MeratePROBLEMI FUNZIONALI

POST LARINGECTOMIA

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-perdita della comunicazione

-problemi collo e spalle

-dolore al collo e alle spalle

-collo gonfio

-difficolta della deglutizione

-patologie secondarie all’apparato respiratorio

COMPITO EQUIPE RIABILITATRICE

Il lavoro va svolto da un equipe di fisioterapisti che programma un piano di lavoro individuale dettagliato in base:

-patologia

-età

-contesto sociale

-ambito lavorativo

-ambito familiare.

VALUTAZIONE FISIATRA

Il fisiatra deve valutare al laringectomizzato:

-il danno anatomico subito

-deficit motorio

-la percentuale di disabilità

-handicap

dopo con i risultati pone degli obiettivi a breve,a medio e a lungo termine.


 

PROBLEMATICHE RIABILITATIVE

A)Deficit motori collo e spalle

I-Lesione nervo accessorio (non sempre)

Il nervo accessorio è puramente motorio. Non è proprio un vero nervo craniale, visto che ha la sue radici nel midollo allungato all’altezza tra la I e VI vertebra cervicale, poi scorre in direzione craniale, passa dal forame magno entra nella base cranica e viene accolto dal nervo vago per innervare le zone a lui assegnate.

Il nervo accessorio ha due radici, il nucleo accessorio spinale che parte dal midollo spinale e dalla radice cranica che proviene dal nucleo ambiguo nella medulla oblungata, quest’ultima si unisce al nervo vago.

Dai rispettivi nuclei, queste due radici si uniscono e costituiscono, per un breve tratto, un unico nervo che penetra nella cavità craniale dal foro occipitale.

Dopo aver passato il forame giugulare, il nervo si divide in due rami, uno interno e uno esterno.

Il ramo interno si unisce al nervo vago, mentre quello esterno innerva il muscolo sterno-clido-mastoideo e termina nel muscolo trapezio.

Il nervo è connesso con rami provenienti dai nervi spinali, C2, C3, C4.

 

Passaggio dalla base cranica

Dal forame giugulare insieme ai nervi IX e X.

 

Funzione

Il ramo interno contiene soprattutto fibre motorie che si distribuiscono con i rami faringei e laringei del nervo vago e fibra che innervano i muscoli del palato molle (escluso il muscolo tensore del velo palatino); può anche contenere fibre destinate ai rami cardiaci vagali.

Il ramo esterno provvede all’innervazione motoria dei muscolo sterno cleido mastoideo e trapezio.

 

Disfunzioni e patologie

Lesioni causate da traumi alla base cranica, tumori oppure interventi chirurgici eseguiti al collo possono compromettere la funzione del nervo che si manifesta con i seguenti sintomi:

inclinazione della testa verso la parte opposta

debilitazione nella mobilità delle spalle e braccia

disallineamento della scapola e scapola alata.

II-dolori colle e spalle

III-alterazione schema motorio

B-SISTEMA LINFATICO

-deficit funzionamento sistema linfatico

-linfodema secondaria dopo esportazione secondaria

delle catene linfonoidali latero cervicali

C-DEFICIT DINAMICO RESPIRATORIA

 

scritto da Lanzo Giovanni

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